Rifugiato in Francia, Mîr Perwer, come è tristemente noto, è rimasto vittima, il 23 dicembre 2022, dell'attentato contro la comunità curda a Parigi. L'attentatore è un 69enne francese di estrema destra che ha dichiarato di avere agito per razzismo, ma in molti sospettano anche un coinvolgimento dei servizi segreti turchi.
La canzone è in lingua turca, non in curdo. Il titolo è Prangalar (= "catene", "manette", "ceppi"), termine diffuso nei Balcani (ad es. anche in albanese) e derivato, pare, dall'italiano branca (cfr. i "Fratelli Branca" per indicare i Carabinieri); prangalarla è la prima parola del testo, con la particella -la che indica in turco, grosso modo, il complemento di causa efficiente. Nel testo è però presente una parola in curdo, che appare essere anche il "titolo collaterale" della canzone: guldexwîn. Non so se una sola parola sia sufficiente per attribuire un testo anche a un'altra lingua, quindi lascio il tutto attribuito esclusivamente al turco; se però qualcuno ha una diversa opinione al riguardo, lo faccia sapere.
Perfetto, ora ci vorrebbe una traduzione. Io grazie al traduttore automatico ho intuito che la canzone parlasse di esiliati ma sarebbe bello saperne di più anche come omaggio al cantante, barbaramente ucciso da un fascista in un attentato razzista.
A differenza di quanto affermato frettolosamente poco fa, nel testo le parole curde sono ben tre [Dijlem “mio Dio”, guldexwîn e amed “sensazione, impressione”]; ho quindi attribuito la canzone anche alla lingua curda. Quanto a guldexwîn, si tratta in realtà di un bellissimo fiore che cresce selvatico in abbondanza nelle terre curde, e che ne è come un simbolo: è la Meleagride Imperiale (Fritillaria imperialis), detta anche “Tulipano arrovesciato”.
La Meleagride imperiale (che cresce anche in Iran, Iraq, Afghanistan fino al Pakistan e all'Himalaya occidentale) è detta in lingua curda guldexwîn, che significa “rosa piangente”; l'associazione con la rosa è senz'altro dovuta al suo colore rosso (ma il fiore può essere anche giallo). Il fatto di apparire effettivamente come un tulipano arrovesciato le ha dato in curdo l'appellativo di “piangente”, esattamente... (continua)
[1999]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Hozan Serhad
Album / Albumi: Hewlêr
Interpretata anche da / Also performed by / Autre interprète / Laulaakin: Mîr Perwer [2020]
Nota testuale. Rispetto alle versioni del testo date in rete (sia per l'originale di Hozan Serhad, sia per la versione di Mîr Perwer e di altri), è stato trascritto il testo così come risulta dall'ascolto. Tutte le traduzioni e versioni vi sono state uniformate.
La canzone è stata scritta e cantata da Hozan Serhad (1970-1999); il testo risale al 1999, lo stesso anno della morte dell'artista. Hozan Serhad, nome d'arte e di battaglia di Süleyman Alpdoğan, nato a Zêtka il 24 luglio 1970, è stato un celebre artista e combattente curdo; sostenitore prima, e militante poi del PKK, pratica la tembûra ed altri strumenti fin dall'età di sette anni; così come pratica la lotta attiva fin dall'età... (continua)
Rifugiato in Francia, Mîr Perwer, come è tristemente noto, è rimasto vittima, il 23 dicembre 2022, dell'attentato contro la comunità curda a Parigi. L'attentatore è un 69enne francese di estrema destra che ha dichiarato di avere agito per razzismo, ma in molti sospettano anche un coinvolgimento dei servizi segreti turchi.