Autore Integrity
Armenian Persecution
All I can think about is revenge
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/8/2006 - 11:34
Percorsi:
Il genocidio armeno
22 agosto 2006
LA PERSECUZIONE DEGLI ARMENI
(continua)
(continua)
22 août 2006
LA PERSECUTION DES ARMENIENS
(continua)
(continua)
Perche' un percorso sul genocidio armeno ???
Anomalo direi...
(DuoSiciliano)
Anomalo direi...
(DuoSiciliano)
Anomala mi sembra piuttosto questa domanda...[RV]
Beh...gli armeni sono stati uccisi da un neogoverno "laico"
per la loro fede religiosa. Perche' non uno sui 50.000 massacrati in Vandea ?
(DuoSiciliano)
Il genocidio armeno è iniziato nel 1915, quando ancora era in piedi l'Impero Ottomano e i "Giovani Turchi" di Kemal Atatürk ancora non avevano preso il potere (lo avrebbero preso nel 1922/23). Le motivazioni del genocidio armeno, ad ogni modo, sono soltanto superficialmente riportabili a motivi "religiosi", ma capisco che questo fa comodo a chi non vuol perdere un'occasione per dare una lucidatina allo "scontro di civiltà".
Questo per quanto riguarda il genocidio armeno. Purtroppo il riferimento alla Vandea mi ricorda un po' troppo da vicino certe argomentazioni di una persona che qui dentro, e da un po' di tempo, non è più minimamente gradita. La stessa persona che si permetteva di scrivere cose del genere su Indymedia, facendo nomi... (continua)
per la loro fede religiosa. Perche' non uno sui 50.000 massacrati in Vandea ?
(DuoSiciliano)
Il genocidio armeno è iniziato nel 1915, quando ancora era in piedi l'Impero Ottomano e i "Giovani Turchi" di Kemal Atatürk ancora non avevano preso il potere (lo avrebbero preso nel 1922/23). Le motivazioni del genocidio armeno, ad ogni modo, sono soltanto superficialmente riportabili a motivi "religiosi", ma capisco che questo fa comodo a chi non vuol perdere un'occasione per dare una lucidatina allo "scontro di civiltà".
Questo per quanto riguarda il genocidio armeno. Purtroppo il riferimento alla Vandea mi ricorda un po' troppo da vicino certe argomentazioni di una persona che qui dentro, e da un po' di tempo, non è più minimamente gradita. La stessa persona che si permetteva di scrivere cose del genere su Indymedia, facendo nomi... (continua)
Riccardo Venturi 16/1/2008 - 20:51
A parte il fatto che non ho il piacere di conoscere la persona sopra riportata e non voglio nessuno scontro di civilta', condivido a pieno il tuo commento della canzone. Ricordo anche che una delle rare testimonianze giuntaci su quel massacro fu' il precomunista Babeuff che si schiero' in difesa degli insorti contro la convenzione con l'opera "La Vandea e il sistema di spopolamento". Saluti allo staff
(DuoSiciliano)
La notizia che non hai nulla a che fare con quella persona mi rende sinceramente felice, e ti chiedo altrettanto sinceramente scusa per aver nutrito qualche sospetto. Il problema è che, a volte, questo sito si è trasformato in una specie di "palestra" per follie varie, e quindi abbiamo ed ho la propensione ad un un minimo di accortezza. Tutto qui e "incidente" chiuso. Per quanto riguarda la Vandea, devo dire: non esiste nessuna strage più "accettabile" delle altre, nessun genocidio... (continua)
(DuoSiciliano)
La notizia che non hai nulla a che fare con quella persona mi rende sinceramente felice, e ti chiedo altrettanto sinceramente scusa per aver nutrito qualche sospetto. Il problema è che, a volte, questo sito si è trasformato in una specie di "palestra" per follie varie, e quindi abbiamo ed ho la propensione ad un un minimo di accortezza. Tutto qui e "incidente" chiuso. Per quanto riguarda la Vandea, devo dire: non esiste nessuna strage più "accettabile" delle altre, nessun genocidio... (continua)
ciao sono beatrice a me piace molto questa canzone xk trasmette tanto e soprattutto ti fa riflettere. beh io vi invito anche solo a leggere le parole xk sono molto forti, ma è quello che realmente è successo in Armenia, che non ha mai ottenuto l'indipendenza xk i turchi ritenevano l'Armenia una città sviluppata sotto il profilo economico. E vi invito a vedere la "MASSERIA DELLE ALLODOLE" xk è un film molto forte, ma ti fa riflettere molto a cosa è successo in Armenia, xk io non ho mai sentito parlare del genocidio armeno, ma da una parte grazie al film ho capito realmente cos'è. bea
bea 1/6/2010 - 17:44
Here is a list of musical works dedicated to the Armenian Genocide and related events:
Alexander Spendiaryan, "Take, O Armenia", opus 27, concert aria (1915, words by H. Hovhannisian)
Komitas, "Children's Prayer" (1915),
Romanos Melikian, "Zmrukhti", song cycle, (1916-1918),
Alexander Arutiunian, "Poem about the Armenian People", (1961, words by Gevork Emin),
H. Stepanian, "The Great Crime", oratoria (1964, words by Paruyr Sevak),
G. Hakhinyan, "II symphony" (1975, words by Paruyr Sevak),
Harutiun Dellalian, "The Death", symphonic poem (1978),
"A Memorial to the Martyrs", requiem cantata, by Harutiun Dellalian, Georges Garvarentz and Gostan Zarian (1984),
Yervand Yerkanyan, "The Voice of Victims", symphony (1984),
Loris Tjeknavorian, "Requiem on Memoriam of Perished People", symphonic work (1974),
E. Hayrapetyan, "Oratoria - 1915" (1977),
Aram Khachaturian, "Vorskan akhper", arrangement... (continua)
Alexander Spendiaryan, "Take, O Armenia", opus 27, concert aria (1915, words by H. Hovhannisian)
Komitas, "Children's Prayer" (1915),
Romanos Melikian, "Zmrukhti", song cycle, (1916-1918),
Alexander Arutiunian, "Poem about the Armenian People", (1961, words by Gevork Emin),
H. Stepanian, "The Great Crime", oratoria (1964, words by Paruyr Sevak),
G. Hakhinyan, "II symphony" (1975, words by Paruyr Sevak),
Harutiun Dellalian, "The Death", symphonic poem (1978),
"A Memorial to the Martyrs", requiem cantata, by Harutiun Dellalian, Georges Garvarentz and Gostan Zarian (1984),
Yervand Yerkanyan, "The Voice of Victims", symphony (1984),
Loris Tjeknavorian, "Requiem on Memoriam of Perished People", symphonic work (1974),
E. Hayrapetyan, "Oratoria - 1915" (1977),
Aram Khachaturian, "Vorskan akhper", arrangement... (continua)
DonQuijote82 15/10/2011 - 18:05
ARMENI E CURDI UNITI PER L'AUTODETERMINAZIONE
(Gianni Sartori)
Capita ancora ogni tanto. Meno spesso di prima, ma capita.
Qualcuno “che ha studiato” – non avendo evidentemente altri argomenti per screditare la strategia adottata dai curdi in Rojava – tira fuori dal cappello la questione degli Armeni. Ed è anche capitato che mi venissero a citare una vecchia intervista del 2006 a Baykar Sivazliyan, armeno, docente universitario autore di numerosi libri sia sugli armeni che sui curdi (con cui è in ottimi rapporti da sempre).
Peccato che nell’intervista in questione le affermazioni di Baykar non andassero esattamente in quella direzione. Al contrario, intendeva riconoscere al Parlamento curdo in esilio – che aveva espresso un rammarico sincero – il merito storico di aver denunciato le responsabilità di alcuni curdi (una conseguenza indiretta dell’organizzazione feudale curda dell’epoca)... (continua)
(Gianni Sartori)
Capita ancora ogni tanto. Meno spesso di prima, ma capita.
Qualcuno “che ha studiato” – non avendo evidentemente altri argomenti per screditare la strategia adottata dai curdi in Rojava – tira fuori dal cappello la questione degli Armeni. Ed è anche capitato che mi venissero a citare una vecchia intervista del 2006 a Baykar Sivazliyan, armeno, docente universitario autore di numerosi libri sia sugli armeni che sui curdi (con cui è in ottimi rapporti da sempre).
Peccato che nell’intervista in questione le affermazioni di Baykar non andassero esattamente in quella direzione. Al contrario, intendeva riconoscere al Parlamento curdo in esilio – che aveva espresso un rammarico sincero – il merito storico di aver denunciato le responsabilità di alcuni curdi (una conseguenza indiretta dell’organizzazione feudale curda dell’epoca)... (continua)
Gianni Sartori 22/11/2020 - 09:09
TU QUOQUE, ARMENIA ?
Gianni Sartori
Cosa dire? Semplicemente uno schifo.
Il mese scorso (ma la conferma è solo di questi giorni) l’Armenia ha estradato Leheng e Alişer, due esponenti delle HPG (Forze di Difesa del popolo, braccio armato del PKK), verso la Turchia. Falsamente Ankara l’aveva mascherato come il risultato di un’operazione del MIT (i servizi segreti turchi) nel campo per rifugiati di Makhmour (nel Kurdistan del sud).
Nel comunicato delle HPG si legge che “i compagni Leheng et Alişer avevano incontrato i soldati dello Stato armeno nella zona di frontiera con l’Armenia nell’agosto del 2021 e avevano agito con prudenza per evitare situazioni negative”.
Quindi i due curdi venivano arrestati e imprigionati. A seguito di un contenzioso giuridico davanti alla Corte d’appello avevano ottenuto un verdetto favorevole alla loro rimessa in libertà il 23 febbraio 2022. Ma invece di essere... (continua)
Gianni Sartori
Cosa dire? Semplicemente uno schifo.
Il mese scorso (ma la conferma è solo di questi giorni) l’Armenia ha estradato Leheng e Alişer, due esponenti delle HPG (Forze di Difesa del popolo, braccio armato del PKK), verso la Turchia. Falsamente Ankara l’aveva mascherato come il risultato di un’operazione del MIT (i servizi segreti turchi) nel campo per rifugiati di Makhmour (nel Kurdistan del sud).
Nel comunicato delle HPG si legge che “i compagni Leheng et Alişer avevano incontrato i soldati dello Stato armeno nella zona di frontiera con l’Armenia nell’agosto del 2021 e avevano agito con prudenza per evitare situazioni negative”.
Quindi i due curdi venivano arrestati e imprigionati. A seguito di un contenzioso giuridico davanti alla Corte d’appello avevano ottenuto un verdetto favorevole alla loro rimessa in libertà il 23 febbraio 2022. Ma invece di essere... (continua)
Gianni Sartori 25/9/2022 - 11:54
IL TRADIMENTO DELL’ARMENIA NEI CONFRONTI DEI CURDI DURAMENTE STIGMATIZZATO ANCHE DA MOLTE ORGANIZZAZIONI ARMENE
Gianni Sartori
La notizia che l’Armenia aveva consegnato ai servizi segreti turchi (MIT) due militanti curdi arrestati nel 2021 è stata accolta prima con stupore e poi con indignazione da numerose organizzazioni armene, sia in Armenia che nella diaspora.
Per il deputato armeno Gegham Manukyan (esponente della Federazione Rivoluzionaria Armena) non si sarebbe “mai visto un tradimento di tale portata negli ultimi trent’anni”.
Parlando dei due curdi estradati ha detto che essi “avevano combattuto a Dersim, la regione dove molti nostri compatrioti sono stati soccorsi dai curdi all’epoca del genocidio armeno e hanno in seguito preso parte all’insurrezione di Dersim. Ora i due curdi si trovavano nel territorio della Repubblica di Armenia e sono stati prelevati e consegnati alle autorità... (continua)
Gianni Sartori
La notizia che l’Armenia aveva consegnato ai servizi segreti turchi (MIT) due militanti curdi arrestati nel 2021 è stata accolta prima con stupore e poi con indignazione da numerose organizzazioni armene, sia in Armenia che nella diaspora.
Per il deputato armeno Gegham Manukyan (esponente della Federazione Rivoluzionaria Armena) non si sarebbe “mai visto un tradimento di tale portata negli ultimi trent’anni”.
Parlando dei due curdi estradati ha detto che essi “avevano combattuto a Dersim, la regione dove molti nostri compatrioti sono stati soccorsi dai curdi all’epoca del genocidio armeno e hanno in seguito preso parte all’insurrezione di Dersim. Ora i due curdi si trovavano nel territorio della Repubblica di Armenia e sono stati prelevati e consegnati alle autorità... (continua)
Gianni Sartori 26/9/2022 - 20:40
MENTRE A EREVAN SI RICORDANO LE VITTIME DEL POGROM DEL 1988, IN IRAN GLI ARMENI MANIFESTANO A SOSTEGNO DELLA REPUBBLICA DELL’ARTSAKH
Gianni Sartori
All’epoca dell’attacco dell’Azerbaijan ai territori armeni della Repubblica dell’Artsakh (con il sostegno di Ankara a cui Baku fornisce un quinto delle sue importazioni di gas naturale, oltre a ingenti quantità di barili di petrolio dal Mar Caspio), era lecito aspettarsi un maggiore sostegno all’Armenia da parte dell’Iran, in linea con una certa tradizione. Magari paradossalmente, in quanto gli azeri sono in maggioranza sciiti come gli iraniani. In compenso, Israele non mancava di mostrare sostegno (fornendo droni presumibilmente) alle richieste azere, in chiave anti-iraniana. Misteri della geopolitica. Poi sappiamo che le cose andarono diversamente.
Vedi: https://www.rivistaetnie.com/nagorno-k...
Tuttavia in Iran gli armeni rimangono una... (continua)
Gianni Sartori
All’epoca dell’attacco dell’Azerbaijan ai territori armeni della Repubblica dell’Artsakh (con il sostegno di Ankara a cui Baku fornisce un quinto delle sue importazioni di gas naturale, oltre a ingenti quantità di barili di petrolio dal Mar Caspio), era lecito aspettarsi un maggiore sostegno all’Armenia da parte dell’Iran, in linea con una certa tradizione. Magari paradossalmente, in quanto gli azeri sono in maggioranza sciiti come gli iraniani. In compenso, Israele non mancava di mostrare sostegno (fornendo droni presumibilmente) alle richieste azere, in chiave anti-iraniana. Misteri della geopolitica. Poi sappiamo che le cose andarono diversamente.
Vedi: https://www.rivistaetnie.com/nagorno-k...
Tuttavia in Iran gli armeni rimangono una... (continua)
Gianni Sartori 27/2/2023 - 11:22
ARMENIA ABBANDONATA DA TUTTI, ANCHE DALLA RUSSIA?
Gianni Sartori
Alla fine, pressata da più parti affinché intervenisse (“Russia, se ci sei batti un colpo”), Mosca ha parlato tramite il Ministero della Difesa. Accusando Baku di aver violato gli accordi sul Nagorno-Karabakh del 2020. Meglio tardi che mai, anche se la Federazione Russa appare sempre più incerta (o disinteressata?) al destino dell’Armenia, praticamente abbandonata a se stessa (quasi da tutti sia chiaro, non solo dalla Russia; con la nobile eccezione dei Curdi).
Eppure i segnali della possibilità di un ennesimo conflitto (“guerra a bassa - relativamente bassa - intensità”) non erano mancati.
Il 5 marzo si era registrato un altro scontro armato nel corridoio di Lachin (per gli azeri di Zangezur) tra Stepanakert e Goris, bloccato ormai da tre mesi da presunti “manifestanti ecologisti” azeri. La sparatoria era avvenuta tra la... (continua)
Gianni Sartori
Alla fine, pressata da più parti affinché intervenisse (“Russia, se ci sei batti un colpo”), Mosca ha parlato tramite il Ministero della Difesa. Accusando Baku di aver violato gli accordi sul Nagorno-Karabakh del 2020. Meglio tardi che mai, anche se la Federazione Russa appare sempre più incerta (o disinteressata?) al destino dell’Armenia, praticamente abbandonata a se stessa (quasi da tutti sia chiaro, non solo dalla Russia; con la nobile eccezione dei Curdi).
Eppure i segnali della possibilità di un ennesimo conflitto (“guerra a bassa - relativamente bassa - intensità”) non erano mancati.
Il 5 marzo si era registrato un altro scontro armato nel corridoio di Lachin (per gli azeri di Zangezur) tra Stepanakert e Goris, bloccato ormai da tre mesi da presunti “manifestanti ecologisti” azeri. La sparatoria era avvenuta tra la... (continua)
Gianni Sartori 26/3/2023 - 10:17
ISTANBUL NON VUOLE CHE SI CELEBRI LA RICORRENZA DEL GENOCIDIO ARMENO
La politica turca non si smentisce. Quando si tratta di affrontare la questione del genocidio armeno del 1915 in Turchia prevale l’indifferenza o l’amnesia. Anche quest’anno, com’era prevedibile.
Gianni Sartori
Per il secondo anno consecutivo (senza contare i due precedenti sottoposti alla pandemia) l’ufficio del governatore di Istanbul ha, come previsto, deciso di proibire le commemorazioni del genocidio armeno nel distretto di Kadıköy. In quanto sarebbero “inappropriate”.
Tale decisione à stata prontamente criticata come antidemocratica dalla piattaforma della commemorazione.
Il 24 aprile per il popolo armeno non è una data qualsiasi. Quel giorno nel 1915 vennero arrestati oltre 200 intellettuali, un fatto che costituì preludio del genocidio.
La piattaforma della commemorazione ha ricordato che in anni passati (dal... (continua)
La politica turca non si smentisce. Quando si tratta di affrontare la questione del genocidio armeno del 1915 in Turchia prevale l’indifferenza o l’amnesia. Anche quest’anno, com’era prevedibile.
Gianni Sartori
Per il secondo anno consecutivo (senza contare i due precedenti sottoposti alla pandemia) l’ufficio del governatore di Istanbul ha, come previsto, deciso di proibire le commemorazioni del genocidio armeno nel distretto di Kadıköy. In quanto sarebbero “inappropriate”.
Tale decisione à stata prontamente criticata come antidemocratica dalla piattaforma della commemorazione.
Il 24 aprile per il popolo armeno non è una data qualsiasi. Quel giorno nel 1915 vennero arrestati oltre 200 intellettuali, un fatto che costituì preludio del genocidio.
La piattaforma della commemorazione ha ricordato che in anni passati (dal... (continua)
Gianni Sartori 23/4/2023 - 21:08
L’attuale violenza (massacri, deportazioni…) subita dagli Armeni rievoca fatalmente il genocidio del 1915.
E se dopo il NAGORNO KARABACH dovesse toccare all’ARMENIA?
ARMENIA, O CARA…
Gianni Sartori
I bombardamenti azeri del 19 settembre avevano riportato nella cronaca un conflitto forzatamente dimenticato.
Tuttavia l’attacco di Baku contro il Nagorno Karabach e quanto poi avvenuto ai danni del popolo armeno non è calato improvvisamente dal cielo. Come avevamo ipotizzato anche qui:
https://www.rivistaetnie.com/armeni-pe...
era perlomeno probabile.
Il Nagorno Karabakh è (ormai era ) una repubblica autoproclamata (ribattezzata con l’antico nome di Artsaj) abitata in prevalenza da armeni, ma posta forzatamente all’interno dei confini dell’Azerbaigian. Dal 1991 si batteva per la propria indipendenza.
Nel conflitto del 1988-1994 la vittoria era andata agli armeni con la conseguente espulsione... (continua)
E se dopo il NAGORNO KARABACH dovesse toccare all’ARMENIA?
ARMENIA, O CARA…
Gianni Sartori
I bombardamenti azeri del 19 settembre avevano riportato nella cronaca un conflitto forzatamente dimenticato.
Tuttavia l’attacco di Baku contro il Nagorno Karabach e quanto poi avvenuto ai danni del popolo armeno non è calato improvvisamente dal cielo. Come avevamo ipotizzato anche qui:
https://www.rivistaetnie.com/armeni-pe...
era perlomeno probabile.
Il Nagorno Karabakh è (ormai era ) una repubblica autoproclamata (ribattezzata con l’antico nome di Artsaj) abitata in prevalenza da armeni, ma posta forzatamente all’interno dei confini dell’Azerbaigian. Dal 1991 si batteva per la propria indipendenza.
Nel conflitto del 1988-1994 la vittoria era andata agli armeni con la conseguente espulsione... (continua)
Gianni Sartori 2/10/2023 - 21:50
ABBATTUTO A COLONIA IL MONUMENTO IN MEMORIA DEL GENOCIDIO ARMENO
Gianni Sartori
Sembra proprio che in passatoi la Germania abbia fornito – non solo indirettamente – alla Turchia giustificazioni politiche e culturali per il genocidio armeno.
Ai nostri giorni invece si limita ad abbattere qualche monumento scomodo.
L’uso di stereotipi per demonizzare e criminalizzare alcune popolazioni non è stato ovviamente un’esclusiva dei tedeschi, ci mancherebbe. Resta il fatto che sia nell’ottocento che nel secolo scorso in Germania vennero impiegati metodicamente. In particolare da esponenti politici, religiosi e soprattutto dalla stampa. Non solamente contro gli Ebrei, ma anche per gli Armeni descritti (oltre che con “il naso adunco”) come “più subdoli, bugiardi, usurai e traditori degli stessi ebrei”. Questo almeno è quanto emerge dagli studi di Stefan Ihrig (direttore del Centro di studi germanici... (continua)
Gianni Sartori
Sembra proprio che in passatoi la Germania abbia fornito – non solo indirettamente – alla Turchia giustificazioni politiche e culturali per il genocidio armeno.
Ai nostri giorni invece si limita ad abbattere qualche monumento scomodo.
L’uso di stereotipi per demonizzare e criminalizzare alcune popolazioni non è stato ovviamente un’esclusiva dei tedeschi, ci mancherebbe. Resta il fatto che sia nell’ottocento che nel secolo scorso in Germania vennero impiegati metodicamente. In particolare da esponenti politici, religiosi e soprattutto dalla stampa. Non solamente contro gli Ebrei, ma anche per gli Armeni descritti (oltre che con “il naso adunco”) come “più subdoli, bugiardi, usurai e traditori degli stessi ebrei”. Questo almeno è quanto emerge dagli studi di Stefan Ihrig (direttore del Centro di studi germanici... (continua)
Gianni Sartori 24/12/2023 - 17:27
LUPI GRIGI? MOLTO MEGLIO QUELLI A QUATTRO ZAMPE
Gianni Sartori
Il gesto irresponsabile di un calciatore turco riporta alla ribalta l’inquietante presenza in Europa dell’organizzazione razzista e fascista responsabile di crimini contro dissidenti e minoranze etnico-religiose
Nonostante la loro presenza non risulti gradita in Europa (la Francia li ha messi fuorilegge, in Austria il gesto del lupo può costare un’ammenda di 4mila euri) la presenza ingombrante dei “Lupi Grigi” si è ulteriormente manifestata ai primi di luglio in quel di Leipzig durante il Campionato Europeo. Quando il calciatore Merih Demiral ha creduto di poter festeggiare il gol appena segnato contro l’Austria ostentando il simbolo dell’estrema destra turca.
Al momento secondo molti osservatori la formazione ultranazionalista e razzista costituirebbe il “maggior movimento di estrema destra presente nel territorio della... (continua)
Gianni Sartori 7/7/2024 - 13:06
GIOCHI DI POTERE SULL'ARMENIA?
Gianni Sartori
La questione dell'Armenia e il genocidio vengono periodicamente evocati, magari ipocritamente, in quella che appare sempre più come una mortifera partita a scacchi geopolitica tra Stati. In cui, al solito, a rimetterci sono soprattutto i popoli.
Verso la metà di settembre il ministro degli Esteri uscente della Francia Stéphane Séjourné era approdato a Erevan.
Più che altro una tappa del suo “tour di commiato” (prima del trasferimento a Bruxelles in sostituzione di Thierry Breton) comprendente anche la Grecia e la Moldavia. E comunque non era questa la prima visita di un esponente dell'establishment francese in Armenia.
Tuttavia la faccenda sembrava aver indispettito il Cremlino (e non solo come vedremo). Pur non avendo mostrato particolare solidarietà con la piccola Armenia aggredita dall'Azerbaijan nella guerra dell'autunno 2020 e nei tragici... (continua)
Gianni Sartori
La questione dell'Armenia e il genocidio vengono periodicamente evocati, magari ipocritamente, in quella che appare sempre più come una mortifera partita a scacchi geopolitica tra Stati. In cui, al solito, a rimetterci sono soprattutto i popoli.
Verso la metà di settembre il ministro degli Esteri uscente della Francia Stéphane Séjourné era approdato a Erevan.
Più che altro una tappa del suo “tour di commiato” (prima del trasferimento a Bruxelles in sostituzione di Thierry Breton) comprendente anche la Grecia e la Moldavia. E comunque non era questa la prima visita di un esponente dell'establishment francese in Armenia.
Tuttavia la faccenda sembrava aver indispettito il Cremlino (e non solo come vedremo). Pur non avendo mostrato particolare solidarietà con la piccola Armenia aggredita dall'Azerbaijan nella guerra dell'autunno 2020 e nei tragici... (continua)
Gianni Sartori 23/9/2024 - 16:48
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Lyrics by Dwid Hellion
Testo di Dwid Hellion