Les Yankees
La nuit dormait dans son verseau,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2006 - 12:53
Versione italiana di Alessio Lega, da "La compagnia cantante", in "A-Rivista anarchica" n° 318, giugno 2006.
GLI YANKEE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2006 - 13:08
Patetico testo impregnato di antiamericanismo becero.
Come se fosse pensabile che tutto il Nord America, attualmente abitato da 350 milioni di persone in continua crescita, rimanesse nelle mani di un milione di indiani (esatto, tanti erano gli indiani prima dell'arrivo dei pionieri). Che poi i pionieri abbiano fatto tutta una serie di porcate ai danni dei nativi, è incontestabile, ma pensare che un territorio così immenso potesse restare nelle loro mani è semplicemente ridicolo.
Bizzarro che poi, gli stessi che ritengono un'invasione quella dei pionieri inglesi ed europei in un nord america deserto, invece trovino assolutamente giusta e congrua la massiccia immigrazione dal sud del mondo in un'Europa sovrappopolata.
Che poi un francese strilli contro gli yankee invasori è veramente risibile, ha forse rimosso il D-Day? Finge di non sapere che senza gli odiati yankee oggi girerebbe con una svastica sul braccio?
Ah, ma i francesi avevano fatto la Maginot... non avevano bisogno di nessuno. Ma fatemi il piacere!
Come se fosse pensabile che tutto il Nord America, attualmente abitato da 350 milioni di persone in continua crescita, rimanesse nelle mani di un milione di indiani (esatto, tanti erano gli indiani prima dell'arrivo dei pionieri). Che poi i pionieri abbiano fatto tutta una serie di porcate ai danni dei nativi, è incontestabile, ma pensare che un territorio così immenso potesse restare nelle loro mani è semplicemente ridicolo.
Bizzarro che poi, gli stessi che ritengono un'invasione quella dei pionieri inglesi ed europei in un nord america deserto, invece trovino assolutamente giusta e congrua la massiccia immigrazione dal sud del mondo in un'Europa sovrappopolata.
Che poi un francese strilli contro gli yankee invasori è veramente risibile, ha forse rimosso il D-Day? Finge di non sapere che senza gli odiati yankee oggi girerebbe con una svastica sul braccio?
Ah, ma i francesi avevano fatto la Maginot... non avevano bisogno di nessuno. Ma fatemi il piacere!
Rolo Tommasi 25/7/2009 - 21:37
Commento, quello del sig. Tommasi, impregnato di un americanismo becero, banale, con decise venature razziste e, quel che peggio, arrogante quanto disinformato. Sarebbe ad esempio bastato cliccare sulla biografia di Richard Desjardins per vedere che l'autore non è francese, bensì canadese di lingua francese.
La vera essenza del colonialismo: degli esseri umani "inferiori" che non possono essere capaci di vivere sul proprio territorio. Quindi devono essere semplicemente spazzati via. Naturalmente non può mancare il parallelismo con l'immigrazione nell' "Europa sovrappopolata", la quale però ha avuto tutti i diritti di trovare i "posti al sole".
La solita fuffa degli "americani liberatori" non regge nemmeno un po'. Gli americani sono intervenuti a "liberare" quando sono stati colpiti direttamente a Pearl Harbor (prima di allora era prevalso un deciso non interventismo/isolazionismo nelle... (continua)
La vera essenza del colonialismo: degli esseri umani "inferiori" che non possono essere capaci di vivere sul proprio territorio. Quindi devono essere semplicemente spazzati via. Naturalmente non può mancare il parallelismo con l'immigrazione nell' "Europa sovrappopolata", la quale però ha avuto tutti i diritti di trovare i "posti al sole".
La solita fuffa degli "americani liberatori" non regge nemmeno un po'. Gli americani sono intervenuti a "liberare" quando sono stati colpiti direttamente a Pearl Harbor (prima di allora era prevalso un deciso non interventismo/isolazionismo nelle... (continua)
Riccardo Venturi 25/7/2009 - 23:49
...Non sarei tanto categorico e mi accontenterei di ravvisare nel signore di cui sopra la voce del suddito peninsulare medio. E il suddito peninsulare medio, si sa, farebbe bene a limitare la propria libertà di espressione ai campi che gli sono congeniali, come la pornografia, la pornografia o la pornografia -con qualche tollerata incursione nel campo della pornografia- anziché addentrarsi in perigliose dissertazioni su qualsivoglia altro àmbito dello scibile.
Io non sto con Oriana 27/7/2009 - 03:29
Ah, sarebbe il caso di ricordare a 'sto Rolo che un giorno di dicembre del 1941 Uno Che Parlava Bene e che per oltre vent'anni ricoprì il ruolo di primo ministro nello stato che occupa la penisola italiana, pensò bene di... dichiarare guerra agli Stati Uniti. A leggerlo oggi non ci si crederebbe.
Se poi Tommasi non riuscisse proprio a tornare ad interessi culturali alla sua portata (che so, l'Opera Omnia di Gino Bramieri, la filmografia di Alvaro Vitali...) e avesse bisogno di qualche altro dato sull'altruismo dei "liberatori" potrebbe andare a frugare nei cimiteri dei partigiani lituani, di cui si può dire tutto il male che si vuole ma non che non si siano fatti ammazzare fino all'ultimissimo uomo, pur consapevoli del fatto che l'ONU e l'AmeriKKKa non avrebbero mosso un dito per evitare la sovietizzazione del loro paese, decisa a Yalta con due tratti di lapis copiativo.
Se poi Tommasi non riuscisse proprio a tornare ad interessi culturali alla sua portata (che so, l'Opera Omnia di Gino Bramieri, la filmografia di Alvaro Vitali...) e avesse bisogno di qualche altro dato sull'altruismo dei "liberatori" potrebbe andare a frugare nei cimiteri dei partigiani lituani, di cui si può dire tutto il male che si vuole ma non che non si siano fatti ammazzare fino all'ultimissimo uomo, pur consapevoli del fatto che l'ONU e l'AmeriKKKa non avrebbero mosso un dito per evitare la sovietizzazione del loro paese, decisa a Yalta con due tratti di lapis copiativo.
Io non sto con Oriana 27/7/2009 - 03:53
Mi permetto però stavolta di dissentire con Io Non Sto Con Oriana su un punto. Gino Bramieri è stato, a mio parere, un uomo di spettacolo più che rispettabile. Sicuramente i suoi personaggi, le sue macchiette, le sue barzellette e i suoi sketch comici non partecipavano dell'idiozia e dell'incultura di questi tempi, e non lo associerei mai ad un intervento davvero infelice come quello del sig. Tommasi.
Riccardo Venturi 27/7/2009 - 19:58
×
Paroles et musique: Richard Desjardins
Album: Les derniers humains
Testo e musica: Richard Desjardins
Album: Les derniers humains
Più evidentemente marcata dalla tematica della lotta è la canzone, fortemente narrativa, Les Yankees, caratterizzata da alcune intuizioni geniali: l'uso del franglais (il francese sporcato di anglismi), il cortocircuito spazio/temporale che fonde indios sudamericani e indiani canadesi, la memoria del genocidio ottocentesco accostata all'imperialismo dei nostri giorni (tanto che in una recente versione live la canzone è preceduta da un monologo sulla guerra in Iraq.
Alessio Lega, da "...e compagnia cantante - Desjardins: di giardini, di foreste, di riviere e di scorie", in "A-Rivista anarchica" n° 318, pp. 31-33, giugno 2006.