Li pirati a Palermu
Versione inglese di Domenico
THE PIRATES IN PALERMO
(continua)
(continua)
inviata da Domenico 12/11/2024 - 15:48
Ntra viḍḍi e vaḍḍi
anonimo
[prima metà XVI sec]
Puisia / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Rosa Balistreri
Album:Amore, tu lo lai, la vita è amara
2. Etta Scollo
Album: Canta Ro'
3. Matilde Politi
La canzone è costituita da tre strofe : le prime due sono tratte da una canzone molto antica, antecedente il 1540, la Historia di la bella Agatha prisa dalli Cursali di Barbarussa nelli praij vicinu à la Licata, l’ultima strofa invece è attribuita a Rosa Balistreri.
Le tre interpretazioni proposte sono, a nostro avviso, tutte molto pregevoli. Rosa Balistreri è una cantastorie nell’accezione classica, il suo stile è connesso alla realtà della Sicilia del dopoguerra, dell’emigrazione e delle violenze. Agata, la protagonista è, oltre tutto, una ragazza costretta a subire nella violenza anche la sorte di una emigrazione forzata. Etta Scollo dà una... (continua)
Puisia / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Rosa Balistreri
Album:Amore, tu lo lai, la vita è amara
2. Etta Scollo
Album: Canta Ro'
3. Matilde Politi
La canzone è costituita da tre strofe : le prime due sono tratte da una canzone molto antica, antecedente il 1540, la Historia di la bella Agatha prisa dalli Cursali di Barbarussa nelli praij vicinu à la Licata, l’ultima strofa invece è attribuita a Rosa Balistreri.
Le tre interpretazioni proposte sono, a nostro avviso, tutte molto pregevoli. Rosa Balistreri è una cantastorie nell’accezione classica, il suo stile è connesso alla realtà della Sicilia del dopoguerra, dell’emigrazione e delle violenze. Agata, la protagonista è, oltre tutto, una ragazza costretta a subire nella violenza anche la sorte di una emigrazione forzata. Etta Scollo dà una... (continua)
NTRA VIḌḌI E VAḌḌI (tradizionale)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/10/2022 - 09:10
Chista è la vuci mia
anonimo
Chista è la vuci mia
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Rosa Balistreri
Album: Noi Siamo Nell'Inferno Carcerati [1974]
2. Etta Scollo
Album: Scollo Con Cello [2015]
E’ un antico canto tradizionale siciliano che figura nel Corpus dell’etnomusicologo Alberto Favara in tre testi diversi, noto anche con il titolo “Vinutu sugnu”. Il testo qui proposto si dice che provenga da Caronia, località tirrenica in provincia di Messina, ma non c’è da giurarci.
La vita del carcere è sempre dura, quando fuori non c’è nessuno ad aspettarti è ancora più pesante. Se poi anche l’illusione che correva su un filo esile tra l’inferno carcerario e il mondo esterno svanisce è la fine senza appello, la tomba dei sepolti vivi.
[Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Rosa Balistreri
Album: Noi Siamo Nell'Inferno Carcerati [1974]
2. Etta Scollo
Album: Scollo Con Cello [2015]
E’ un antico canto tradizionale siciliano che figura nel Corpus dell’etnomusicologo Alberto Favara in tre testi diversi, noto anche con il titolo “Vinutu sugnu”. Il testo qui proposto si dice che provenga da Caronia, località tirrenica in provincia di Messina, ma non c’è da giurarci.
La vita del carcere è sempre dura, quando fuori non c’è nessuno ad aspettarti è ancora più pesante. Se poi anche l’illusione che correva su un filo esile tra l’inferno carcerario e il mondo esterno svanisce è la fine senza appello, la tomba dei sepolti vivi.
[Riccardo Gullotta]
Vinutu sugnu vinutu
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 21/1/2021 - 22:49
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Ballata del sale [Cialoma]
Ballata del sale [Cialoma]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Salvo Licata
Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Modestini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Rosa Balistreri
"La ballata del sale" è un’opera di teatro musicale basata sui canti di mare dei pescatori di tonno tratti dal Corpus di Musiche popolari Siciliane dell’etnomusicologo Alberto Favara. È un’opera epica di grande respiro, sulla scia del teatro dei cuntastorie. L’organico orchestrale comprende un quartetto d'archi e un trio di violino, chitarra e fisarmonica.
Salvo Licata e Mario Modestini concepirono l’opera pensando già a Rosa Balistreri. La sua prima nel 1978 al Biondo di Palermo fu un evento memorabile. Dell’opera si propone qui uno dei brani, la Cialoma, cioé il canto di lavoro con cui i pescatori della tonnara cadenzavano il ritmo durante le fasi della pesca.
L’ opera andò in onda... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Salvo Licata
Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Modestini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Rosa Balistreri
"La ballata del sale" è un’opera di teatro musicale basata sui canti di mare dei pescatori di tonno tratti dal Corpus di Musiche popolari Siciliane dell’etnomusicologo Alberto Favara. È un’opera epica di grande respiro, sulla scia del teatro dei cuntastorie. L’organico orchestrale comprende un quartetto d'archi e un trio di violino, chitarra e fisarmonica.
Salvo Licata e Mario Modestini concepirono l’opera pensando già a Rosa Balistreri. La sua prima nel 1978 al Biondo di Palermo fu un evento memorabile. Dell’opera si propone qui uno dei brani, la Cialoma, cioé il canto di lavoro con cui i pescatori della tonnara cadenzavano il ritmo durante le fasi della pesca.
L’ opera andò in onda... (continua)
E li muschi di Scupeddu
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/1/2021 - 22:13
La Trabia
anonimo
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Irene Coticchio
Album:Amuri e suduri
2.Etta Scollo
Album: Canta Ro' In Trio
3. Rosa Balistreri
Album: Canti siciliani
Trabia è una località situata a 33 km a est da Palermo le cui origini risalgono al periodo della conquista araba della Sicilia. La tonnara di Trabia fu fondata nel XIV secolo. Fu proprietà della famiglia Lanza Branciforte insieme al castello e al feudo.Uno tra gli ultimi discendenti della casata fu Raimondo Lanza di Trabia , una vita avventurosa da dandy, attivo nell’intelligence militare italiana, un suicidio alquanto strano nel 1954.
La tonnara é rimasta in attività sino agli anni ’60 del secolo scorso. Nel braccio di mare attiguo si svolgeva la mattanza dei tonni tra maggio e giugno di ogni anno. Veniva allestito un percorso... (continua)
Anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Irene Coticchio
Album:Amuri e suduri
2.Etta Scollo
Album: Canta Ro' In Trio
3. Rosa Balistreri
Album: Canti siciliani
Trabia è una località situata a 33 km a est da Palermo le cui origini risalgono al periodo della conquista araba della Sicilia. La tonnara di Trabia fu fondata nel XIV secolo. Fu proprietà della famiglia Lanza Branciforte insieme al castello e al feudo.Uno tra gli ultimi discendenti della casata fu Raimondo Lanza di Trabia , una vita avventurosa da dandy, attivo nell’intelligence militare italiana, un suicidio alquanto strano nel 1954.
La tonnara é rimasta in attività sino agli anni ’60 del secolo scorso. Nel braccio di mare attiguo si svolgeva la mattanza dei tonni tra maggio e giugno di ogni anno. Veniva allestito un percorso... (continua)
Ora ju vajiu a calari la Trabia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/1/2021 - 16:52
Luigi Capuana: A virrineḍḍa
A virrineḍḍa
[1888]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Luigi Capuana
Musica / Music / Musique / Sävel:
Domenico Miceli
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Rosa Balistreri
Album: Amuri Luntanu [1973]
La poesia fu scritta da Luigi Capuana, pubblicata sotto pseudonimo. La sua importanza storica deriva dal fatto che fu tra le prime a segnare il risveglio della canzone siciliana nel 1888, pochi anni dopo la nascita della canzone napoletana, convenzionalmente fissata nel 1880. La rivista “La lince”così ne commentò il successo:
"Psiche, rivista settimanale di Palermo, nel suo numero 35, pubblica una bellissima canzone siciliana: ’Na virrinedda[...]. Essendo informata ad una melodia che ritrae a perfezione il carattere del nostro popolo, siamo sicuri che questa canzone diventerà presto popolarissima."
Del compositore , l’avvocato Domenico Miceli, autore di parecchie... (continua)
[1888]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Luigi Capuana
Musica / Music / Musique / Sävel:
Domenico Miceli
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Rosa Balistreri
Album: Amuri Luntanu [1973]
La poesia fu scritta da Luigi Capuana, pubblicata sotto pseudonimo. La sua importanza storica deriva dal fatto che fu tra le prime a segnare il risveglio della canzone siciliana nel 1888, pochi anni dopo la nascita della canzone napoletana, convenzionalmente fissata nel 1880. La rivista “La lince”così ne commentò il successo:
"Psiche, rivista settimanale di Palermo, nel suo numero 35, pubblica una bellissima canzone siciliana: ’Na virrinedda[...]. Essendo informata ad una melodia che ritrae a perfezione il carattere del nostro popolo, siamo sicuri che questa canzone diventerà presto popolarissima."
Del compositore , l’avvocato Domenico Miceli, autore di parecchie... (continua)
Accattari vurria na virrineḍḍa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/1/2021 - 00:01
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Version recited and recorded by Rosa Balistreri
La version récitée et enregistrée par Rosa Balistreri
Solo recitata in un testo molto vicino a quello dato da Lionardo Vigo Calanna (ma ampliato), contenuta nella raccolta Rosa canta e cunta del 2008, contenente incisioni cantate e recitate rare di Rosa Balistreri. La traduzione italiana allegata è di Flavio Poltronieri. [RV]
La version récitée et enregistrée par Rosa Balistreri
Solo recitata in un testo molto vicino a quello dato da Lionardo Vigo Calanna (ma ampliato), contenuta nella raccolta Rosa canta e cunta del 2008, contenente incisioni cantate e recitate rare di Rosa Balistreri. La traduzione italiana allegata è di Flavio Poltronieri. [RV]
Un servu tempu fa ni chista piazza, [1]
(continua)
(continua)
inviata da Ricciardu Vinturi & Fraviu Pultruneri 8/10/2018 - 07:33
Morsi cu morsi
Nel sito diretto da Nicolò La Perna, "Cultura Siciliana", viene riferito che "Morsi cu Morsi" è canto del carcere tradizionale e non opera di Ganduscio! Chi ha ragione? Ganduscio può esserne stato solo il raccoglitore?
Pirandello 2/6/2017 - 18:33
L’emigranti e la valigia
Parole e musica di Marilena Monti, scrittrice e cantautrice siciliana
Purtroppo non so quando questa canzone sia stata composta e in che disco sia inclusa.
Gli unici riferimenti sono che la Monti incideva per la Fonit Cetra e la sigla SIAE del disco è 31148
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna, biografo di Rosa Balistreri
“Un episodio che mi è realmente accaduto: in treno un emigrante siciliano, tornava in Germania a fine estate. Portava, fra i tanti bagagli pesanti, una valigia vuota. Gli chiesi perchè: ‘Signurì... cca ci mettu lu paisi!’. Ho composto la canzone, testo e musica, anche se le parole dell'uomo erano già poesia compiuta!” (Marilena Monti)
Purtroppo non so quando questa canzone sia stata composta e in che disco sia inclusa.
Gli unici riferimenti sono che la Monti incideva per la Fonit Cetra e la sigla SIAE del disco è 31148
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna, biografo di Rosa Balistreri
“Un episodio che mi è realmente accaduto: in treno un emigrante siciliano, tornava in Germania a fine estate. Portava, fra i tanti bagagli pesanti, una valigia vuota. Gli chiesi perchè: ‘Signurì... cca ci mettu lu paisi!’. Ho composto la canzone, testo e musica, anche se le parole dell'uomo erano già poesia compiuta!” (Marilena Monti)
E un jornu pi casu ci addumannai all`emigranti:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 10:12
Sicilia canta, Sicilia frana
[1978]
Parole e musica di Giuseppe Nicola Ciliberto (1942-), scrittore, poeta, compositore e pittore nativo di Ribera, in Provincia di Agrigento.
Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.
Nel 1977 Giuseppe Nicola Ciliberto – l’autore, fra l’altro, della bellissima Nustalgia (Nostalgia di Ribera) che fu dell’immortale Rosa Balistreri – insieme ai poeti Giuseppe Cannata e Vincenzo Bonafede e ai musicisti Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono (quest’ultimo virtuoso del “friscalettu di canna”), fondò un gruppo musicale con l’intenzione di raccontare in presa diretta, con esibizioni dal vivo e trasmissioni dalle onde della radio locale, la Sicilia, la Sicilia che ride e che canta le sue virtù e le sue bellezze, la Sicilia che piange e s’indigna per le sue aberrazioni e contraddizioni: una Sicilia che canta in una Sicilia che frana.
Parole e musica di Giuseppe Nicola Ciliberto (1942-), scrittore, poeta, compositore e pittore nativo di Ribera, in Provincia di Agrigento.
Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.
Nel 1977 Giuseppe Nicola Ciliberto – l’autore, fra l’altro, della bellissima Nustalgia (Nostalgia di Ribera) che fu dell’immortale Rosa Balistreri – insieme ai poeti Giuseppe Cannata e Vincenzo Bonafede e ai musicisti Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono (quest’ultimo virtuoso del “friscalettu di canna”), fondò un gruppo musicale con l’intenzione di raccontare in presa diretta, con esibizioni dal vivo e trasmissioni dalle onde della radio locale, la Sicilia, la Sicilia che ride e che canta le sue virtù e le sue bellezze, la Sicilia che piange e s’indigna per le sue aberrazioni e contraddizioni: una Sicilia che canta in una Sicilia che frana.
(cantato)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:12
Li pirati a Palermu
I pirati a Palermu“ (Die Piraten von Palermo) Der Schmerz angesichts der osmanischen Besetzung Siziliens wird hier über einem pulsierenden Dreiertakt in langgezogenen Kantilenen zu einer universellen Anklage gegen Unrecht und Unterdrückung.
Die Piraten in Palermo
(continua)
(continua)
28/5/2015 - 22:50
Mafia e parrini
Version française – MAFIA ET PRÊTRES – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson sicilienne – Mafia e parrini – Rosa Balistreri – 1973
Texte : Ignazio Buttitta (1963)
Musique : Otello Profazio (1967), Joe Fallisi (2004)
Le texte d'Ignazio Buttitta, fut mis en musique et chanté d'abord par Otello Prefazio (1967).
Récemment, il a été repris et remis en musique par Joe Fallisi (2004).
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui ne mâche pas ses mots. Une chanson dont on ne peut penser qu'elle accepte le règne de l'omerta, de cette « loi du silence » qui écrase les pauvres de Sicile et enterre dans le silence leurs cris de détresse ou leurs protestations contre les humiliations et l'exploitation qu'ils subissent. C'est une chanson de dénonciation de l'alliance de la mafia et du goupillon.
Aussi loin que je m'en souvienne, dit Lucien l'âne, la mafia s'est toujours fort bien entendue avec l'Église catholique. Et inversement.
Chanson sicilienne – Mafia e parrini – Rosa Balistreri – 1973
Texte : Ignazio Buttitta (1963)
Musique : Otello Profazio (1967), Joe Fallisi (2004)
Le texte d'Ignazio Buttitta, fut mis en musique et chanté d'abord par Otello Prefazio (1967).
Récemment, il a été repris et remis en musique par Joe Fallisi (2004).
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui ne mâche pas ses mots. Une chanson dont on ne peut penser qu'elle accepte le règne de l'omerta, de cette « loi du silence » qui écrase les pauvres de Sicile et enterre dans le silence leurs cris de détresse ou leurs protestations contre les humiliations et l'exploitation qu'ils subissent. C'est une chanson de dénonciation de l'alliance de la mafia et du goupillon.
Aussi loin que je m'en souvienne, dit Lucien l'âne, la mafia s'est toujours fort bien entendue avec l'Église catholique. Et inversement.
MAFIA ET PRÊTRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/4/2015 - 15:26
Uomini e soldi
[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei
Nell’album intitolato “Se non li conoscete” pubblicato da I Dischi del Sole
Testo trovato su Il Deposito
Canzone interpretata anche da Rosa Balistreri all’epoca della sua partecipazione al Canzoniere Italiano, esperienza direttamente collegata al Cantacronache.
Parole e musica di Fausto Amodei
Nell’album intitolato “Se non li conoscete” pubblicato da I Dischi del Sole
Testo trovato su Il Deposito
Canzone interpretata anche da Rosa Balistreri all’epoca della sua partecipazione al Canzoniere Italiano, esperienza direttamente collegata al Cantacronache.
Son senza patria i soldi dei padroni,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/4/2015 - 10:59
Mamà, chi tempu fa a lu paìsi?
Traduzione italiana da Cultura Siciliana, sito curato da Nicolò La Perna, autore della biografia “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”
MAMMA, CHE TEMPO FA AL PAESE?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/4/2015 - 17:00
I nobili di Palermu
anonimo
[XVIII secolo?]
Nel suo libro “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”, Nicolò La Perna attribuisce questa canzone alla collaborazione tra Ignazio Buttitta, autore dei versi, e Rosa Balistreri, che li mise in musica.
Ma su questa pagina del sito Teatrailer se ne cita il testo come prologo di una commedia brillante del Settecento di autore ignoto, una “Vastasata in tre atti” che narra della vita del popolo di Palermo a quell'epoca, già dominata dalla dinastia dei Borbone (che aveva invaso la Sicilia nel 1734).
La fonte citata riferisce inoltre che nel 1973 (o forse 1977) la commedia fu rielaborata da Ignazio Buttitta per una trasmissione su RAI1 intitolata “Seguirà una brillantissima farsa”, diretta da Piero Ponza. La piéce andò poi anche in scena a teatro con il titolo “Il cortile degli Aragonesi” (che divenne poi “U curtigghiu di li Raunisi”) nell’interpretazione di due mostri sacri del teatro e del cinema italiano, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, insieme all’attore – anche lui palermitano verace – Franco Zappalà Sr.
Nel suo libro “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”, Nicolò La Perna attribuisce questa canzone alla collaborazione tra Ignazio Buttitta, autore dei versi, e Rosa Balistreri, che li mise in musica.
Ma su questa pagina del sito Teatrailer se ne cita il testo come prologo di una commedia brillante del Settecento di autore ignoto, una “Vastasata in tre atti” che narra della vita del popolo di Palermo a quell'epoca, già dominata dalla dinastia dei Borbone (che aveva invaso la Sicilia nel 1734).
La fonte citata riferisce inoltre che nel 1973 (o forse 1977) la commedia fu rielaborata da Ignazio Buttitta per una trasmissione su RAI1 intitolata “Seguirà una brillantissima farsa”, diretta da Piero Ponza. La piéce andò poi anche in scena a teatro con il titolo “Il cortile degli Aragonesi” (che divenne poi “U curtigghiu di li Raunisi”) nell’interpretazione di due mostri sacri del teatro e del cinema italiano, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, insieme all’attore – anche lui palermitano verace – Franco Zappalà Sr.
I nobili di Palermu,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/4/2015 - 11:45
La libertà (La palummedda janca)
[1848]
Canto popolare siciliano (da Palermo)
Da: Valerio Santagati e Caterina Bueno
"Lu pisu di lu duluri"
Undici canti sulla storia del Meridione
e due poesie recitate da Ignazio Buttitta
a cura di Valentino Santagati e Cristiano Vavalà
(1993)
In parecchie pagine di questo sito, particolarmente quelle del percorso sul Brigantaggio, si sono manifestati dei ‘Neoborbonici’, che invero hanno portato qua dentro una voce spesso originale e motivata, contribuendo a non poché verità storiche decisamente dissonanti; e questo sito è senz'altro noto non solo per accettare assai volentieri, ma anche per ricercare dissonanze lontanissime dal pensiero generale (che quasi sempre è pensiero del potere). Continuando quindi a dissonare, e ricercando quotidianamente come è nostra abitudine, ci siamo imbattuti in questo canto palermitano (che ha come fonti studiosi del calibro di Giuseppe Pitrè e... (continua)
Canto popolare siciliano (da Palermo)
Da: Valerio Santagati e Caterina Bueno
"Lu pisu di lu duluri"
Undici canti sulla storia del Meridione
e due poesie recitate da Ignazio Buttitta
a cura di Valentino Santagati e Cristiano Vavalà
(1993)
In parecchie pagine di questo sito, particolarmente quelle del percorso sul Brigantaggio, si sono manifestati dei ‘Neoborbonici’, che invero hanno portato qua dentro una voce spesso originale e motivata, contribuendo a non poché verità storiche decisamente dissonanti; e questo sito è senz'altro noto non solo per accettare assai volentieri, ma anche per ricercare dissonanze lontanissime dal pensiero generale (che quasi sempre è pensiero del potere). Continuando quindi a dissonare, e ricercando quotidianamente come è nostra abitudine, ci siamo imbattuti in questo canto palermitano (che ha come fonti studiosi del calibro di Giuseppe Pitrè e... (continua)
La palummedda janca
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2015 - 21:40
Guarda chi vita chi fa lu zappaturi
Eleonorina cara, che vuoi venire te a fare l'amministratrice del sito e a rimettere in ordine qualche pagina tra oltre ventiduemila che sono...? Possiamo considerarci perdonati se, qualche volta, in una pagina sono ripetute delle cose oppure ci aspetta la gogna...? Saluti.
CCG/AWS Staff 5/11/2014 - 17:58
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