Per prevenire eventuali contestazioni, il contributore fa presente che questa NON è una Canzone Contro la Guerra, bensì la rivendicazione di un omicidio, seppur perpetrato in tempo di guerra.
Era il 23 luglio 1944, Parigi, in riva alla Senna.
La vittima: un sotto ufficiale tedesco, ucciso a bruciapelo con due colpi in testa.
L'assassino: una partigiana ventenne, Madeleine Riffaud, nome di battaglia "Rainer"
Il motivo: la vendetta per la strage nazista consumatasi un mese prima ad Oradour-sur-Glane, 642 civili trucidati per rappresaglia il 10 giugno 1944.
Era il 23 luglio 1944, Parigi, in riva alla Senna.
La vittima: un sotto ufficiale tedesco, ucciso a bruciapelo con due colpi in testa.
L'assassino: una partigiana ventenne, Madeleine Riffaud, nome di battaglia "Rainer"
Il motivo: la vendetta per la strage nazista consumatasi un mese prima ad Oradour-sur-Glane, 642 civili trucidati per rappresaglia il 10 giugno 1944.
Bernart Bartleby 23/6/2017 - 14:00
Petite histoire de l’Histoire de Bruxelles et de Wallonie - ceci est une histoire contre la guerre.
Guerre à la guerre ! y compris avec les armes.
Il y a dix ans, à Ans – près de Liège en Wallonie, j’ai rencontré veillant devant un cercueil, dans lequel gisait un résistant armé contre les occupants nazis, par ailleurs président du Musée de la Résistance, un homme bardé de décorations et tenant un drapeau national.
Le gisant était un ami et l’homme qui gardait le cercueil devait forcément être un ami aussi et il l’était. Je le ramenai à la gare et je lui demandai ce qui l’avait poussé à être porte-drapeau dans de telles circonstances.
« Oh, dit-il, je suis le porte-drapeau officiel de la Résistance, de l’association qui regroupe tous les anciens de la Résistance au nazisme. C’était notre président. De toute façon, des résistants de ce temps-là, il n’en reste plus beaucoup. Moi, je suis... (continua)
Guerre à la guerre ! y compris avec les armes.
Il y a dix ans, à Ans – près de Liège en Wallonie, j’ai rencontré veillant devant un cercueil, dans lequel gisait un résistant armé contre les occupants nazis, par ailleurs président du Musée de la Résistance, un homme bardé de décorations et tenant un drapeau national.
Le gisant était un ami et l’homme qui gardait le cercueil devait forcément être un ami aussi et il l’était. Je le ramenai à la gare et je lui demandai ce qui l’avait poussé à être porte-drapeau dans de telles circonstances.
« Oh, dit-il, je suis le porte-drapeau officiel de la Résistance, de l’association qui regroupe tous les anciens de la Résistance au nazisme. C’était notre président. De toute façon, des résistants de ce temps-là, il n’en reste plus beaucoup. Moi, je suis... (continua)
Marco Valdo M.I. 23/6/2017 - 15:53
Traduzione inglese contribuita da tal hongha83 su questo forum in ligua vietnamita.
NINE BALLS
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2017 - 14:19
Chanson
[1944]
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Testo trovato qui
Giovanissima resistente, nell’agosto del 1944 Madeleine Riffaud uccise un ufficiale nazista sulla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor) a Parigi, sulla Senna. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi.
Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Testo trovato qui
Giovanissima resistente, nell’agosto del 1944 Madeleine Riffaud uccise un ufficiale nazista sulla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor) a Parigi, sulla Senna. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi.
Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
Ils me band'ront les yeux
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2018 - 15:04
Percorsi:
Dalle galere del mondo
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Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Trovo la poesia nel disco di Marc Ogeret intitolato “Chante la résistance” (1990)
Credo proprio che la poesia descriva l'esecuzione di un ufficiale nazista alla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor, a Parigi, sulla Senna) di cui fu artefice la Riffaud nel 1944. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi. Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.