Complice la papolatria molto “pop” e meno “prof” rispetto al precedente soglio, i discorsi anticlericali subiscono una marginalizzazione anche tra attivisti e militanti di gruppi laici. Queste persone - che coerentemente si impegnano per i diritti e le libertà di donne, malati, famiglie di qualsiasi tipo, etc. - alla prova dei fatti rifuggono l’anticlericalismo o per paura oppure per opportunismo politico nella maggioranza schiacciante dei casi. Si trova anzi a rincorrere all’indietro una chiesa (cattolica apostolica romana) che “timidamente” si apre a questi temi, non si sa mai poi quanto per convinzione o per spot pubblicitario. A queste persone - ingenue fino a che punto? - andrebbe insegnato che le magre libertà di diritto (poche di fatto) di cui godiamo sono state strappate da/contro quel sistema clericale che ha soffocato e ancora soffoca il pianeta (da millenni ormai). Invece no, aspettano... (continua)
olio di ricino e manganello / fanno il mondo tutto più bello (continua)
Chanson italienne – Rebecca e la poliziotta zelante – Roberto Amabile – 2017
Par la grâce de la papolâtrie très « pop », les discours anticléricaux font l’objet d’une marginalisation chez les militantes et militants des groupes laïques. Ces personnes évitent l’anticléricalisme soit par peur, soit par opportunisme politique dans la grande majorité des cas. Au contraire, elles se mettent à courir derrière une église (l’Église catholique apostolique romaine) qui s’ouvre « timidement » à ces questions, et on ne sait jamais à quel point si c’est par conviction ou par propagande. À ces gens – naïfs jusqu’à quel point ? – il faudrait enseigner que les maigres libertés de droit (peu en fait) dont nous jouissons ont été arrachées à ce système clérical qui a étouffé et étouffe encore toujours la planète (depuis des millénaires maintenant). Eh bien, non, ils attendent qu’une figure religieuse les réconforte... (continua)
Sono esattamente tre anni che mi sono laureato all'Università di Firenze. I servizi informatici ti avvisano che la tua casella di posta verrà cancellata. Mi metto di lena ad archiviare le mail.
Colgo l'opportunità per fare un po' d'ordine tra i documenti dell'università. Fra libri piratati e manifesti mai stampati, trovo questa chicca.
Un appunto di blocco note: l'emblema delle cose pensate e mai fatte. A quei tempi pensavo di fare una pièce teatrale sulla questione aeroporto, poi una canzone, poi no. Non era poi una cosa proprio fuori dal mondo, chi frequenta questo sito lo sa.
La trama è semplice.
Nonostante l'evidenza, i rilievi, la scienza.
Nonostante i ricorsi, i blocchi, le occupazioni, le barricate.
Nonostante le cassandre... l'aeroporto viene fatto.
Viene fatto a cinquanta metri dall'università.
L'università rimane dov'è, ma non vuol dire che è immobile.
Tremano le fondamenta... (continua)
Ho scritto questo testo un mattino di questi. Per avere dieci volte la sua efficacia probabilmente dovevo scriverlo qualche mese fa.
Questo è il mio modo di somatizzare quella che ritengo una sconfitta anche personale. Non ho potuto/voluto/dovuto fare molto di fronte alla sfacciataggine dell'Ateneo fiorentino nel ricattare in un modo così basso quella parte degli studenti di psicologia a cui sta più a cuore il destino della propria disciplina. Soffro a ripensarmi in un atteggiamento recalcitrante nelle dichiarazioni eppure al contempo accondiscendente se si pensi alle ripetute occasioni (in particolare una) in cui dipendeva solo da me far saltare l'attivazione di una laurea magistrale e chi si è visto s'è visto.
Chi tocca Psi tocca tutti.
Troverete qui l'introduzione del Collettivo LaboratorioQuindici / Psi per Vendetta della Scuola di Psicologia,... (continua)