Giorgio Gaber: La libertà di ridere
Chanson italienne — La libertà di ridere — Giorgio Gaber — 1967
Paroles et musique : Giorgio Gaber
Et juste pour rire : Ray Charles et les Blues Brothers
Dialogue Maïeutique
Non seulement, dit Lucien l’âne, il faut prendre la liberté de rire de tout, de rien, car c’est une vraie liberté que de rire ; mais aussi, le rire est la liberté, d’autant plu si vous riez du rire de la liberté. Sans aucun préjugé, le rire a les dents blanches et de nuit, il phosphore ; et puis, le rire des têtes morts que chantait Léo Ferré dans une de ses chansons infernales : « Thank you, Satan! ». Il est vrai que le rire et la liberté ont toujours eu une réputation satanique.
À ce propos, du rire, je veux dire, dit Marco Valdo M.I., il y a d’autres chansons qui s’en revendiquent ou qui y invitent. Celle d’Henri Tachan : « Rire » et celle de Pierre Dac et Francis Blanche, un fameux duo de rigolos, qui avaient... (continua)
Paroles et musique : Giorgio Gaber
Et juste pour rire : Ray Charles et les Blues Brothers
Dialogue Maïeutique
Non seulement, dit Lucien l’âne, il faut prendre la liberté de rire de tout, de rien, car c’est une vraie liberté que de rire ; mais aussi, le rire est la liberté, d’autant plu si vous riez du rire de la liberté. Sans aucun préjugé, le rire a les dents blanches et de nuit, il phosphore ; et puis, le rire des têtes morts que chantait Léo Ferré dans une de ses chansons infernales : « Thank you, Satan! ». Il est vrai que le rire et la liberté ont toujours eu une réputation satanique.
À ce propos, du rire, je veux dire, dit Marco Valdo M.I., il y a d’autres chansons qui s’en revendiquent ou qui y invitent. Celle d’Henri Tachan : « Rire » et celle de Pierre Dac et Francis Blanche, un fameux duo de rigolos, qui avaient... (continua)
LA LIBERTÉ DE RIRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/2/2023 - 16:43
Checkpoint Charlie
2022
Album Postumo (Breve antologia di ordinarie violenze quotidiane)
arricchita dalla voce di Giorgio Gaber che recita “Elogio della schiavitù” (da “Un’idiozia conquistata a fatica” 1997/98)
Evidente il richiamo a Als die Nazis die Kommunisten holten/Prima vennero... di Martin Niemöller
Album Postumo (Breve antologia di ordinarie violenze quotidiane)
arricchita dalla voce di Giorgio Gaber che recita “Elogio della schiavitù” (da “Un’idiozia conquistata a fatica” 1997/98)
Evidente il richiamo a Als die Nazis die Kommunisten holten/Prima vennero... di Martin Niemöller
Hey, cumè mai a pòrtan vía i Rom?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/1/2023 - 17:08
Verso il terzo millennio
Il “terzo millennio” era cominciato da poco, e Giorgio Gaber se ne andava. Si dimetteva dal millennio, dall'Italia, da ogni cosa, dalla vita; era il 1° gennaio 2003, vent'anni fa. Da quel giorno, sono vent'anni che continuiamo a dire, e a dirci, che aveva già visto tutto; forse non era così difficile vederlo, ma difficilissimo dirlo.
Riccardo Venturi 1/1/2023 - 19:23
È già nostro nemico
Şimdiden düşmanımız [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2022 - 05:21
Io se fossi Dio
Certe citazioni maestrali (nel senso: da maestro), però...
S’i’ fosse foco
S’i’ fosse foco
... ma come uomo come sono e fui
ho parlato di noi, comuni mortali
quegli altri non li capisco
mi spavento, non mi sembrano uguali.
ho parlato di noi, comuni mortali
quegli altri non li capisco
mi spavento, non mi sembrano uguali.
Krzysiek 20/7/2021 - 00:31
Il suicidio
[1978]
Gaber - Luporini
Album / Albumi : Polli d'allevamento
Nota. Lungo monologo in prosa (8 minuti e 42 secondi) di Gaber-Luporini. Fa parte, propriamente, delle "Storie del Signor G"; alcune riflessioni sulla possibilità del suicidio, seguite dagli eventuali suicidi di noti personaggi dell'epoca (dello spettacolo, della TV, della politica). [RV]
Gaber - Luporini
Album / Albumi : Polli d'allevamento
Nota. Lungo monologo in prosa (8 minuti e 42 secondi) di Gaber-Luporini. Fa parte, propriamente, delle "Storie del Signor G"; alcune riflessioni sulla possibilità del suicidio, seguite dagli eventuali suicidi di noti personaggi dell'epoca (dello spettacolo, della TV, della politica). [RV]
Bella serata
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 18/11/2020 - 06:16
Quando è moda è moda
[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giorgio Gaberščik - Sandro Luporini
Arrangiamenti / Arrangements : Franco Battiato - Giusto Pio
Album / Albumi: Polli d'allevamento
"Se lo spettacolo fosse finito qui, nessuno avrebbe avuto niente da dire. Ma noi eravamo certi di una cosa: la canzone Quando è moda è moda poteva essere solo il pezzo finale dello spettaclolo. Non era possibile inserirla in qualunque altra parte della scaletta, sarebbe stato un errore.
Il brano era un'invettiva crescente, dai toni sempre più duri e aspri, contro i giovani del movimento; era un attacco frontale a quei loro comportamenti ormai scaduti in atteggiamenti sempre più artificiosi, addirittura modaioli; era una presa di distanza da tutto ciò che era ormai codificato e diventato semplicemente ridicolo, da tutte quelle loro sterili manie creative e intellettualoidi; era... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giorgio Gaberščik - Sandro Luporini
Arrangiamenti / Arrangements : Franco Battiato - Giusto Pio
Album / Albumi: Polli d'allevamento
"Se lo spettacolo fosse finito qui, nessuno avrebbe avuto niente da dire. Ma noi eravamo certi di una cosa: la canzone Quando è moda è moda poteva essere solo il pezzo finale dello spettaclolo. Non era possibile inserirla in qualunque altra parte della scaletta, sarebbe stato un errore.
Il brano era un'invettiva crescente, dai toni sempre più duri e aspri, contro i giovani del movimento; era un attacco frontale a quei loro comportamenti ormai scaduti in atteggiamenti sempre più artificiosi, addirittura modaioli; era una presa di distanza da tutto ciò che era ormai codificato e diventato semplicemente ridicolo, da tutte quelle loro sterili manie creative e intellettualoidi; era... (continua)
Mi ricordo la mia meraviglia e forse l'allegria
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi & Daniela -k.d.- 18/10/2020 - 19:27
Non è più il momento
da: Pressione Bassa
1980
Anche se il senso originale della canzone era un altro, purtroppo anche oggi sembra che non sia "più il momento per niente"
1980
Anche se il senso originale della canzone era un altro, purtroppo anche oggi sembra che non sia "più il momento per niente"
Caro amico sei messo male
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 23/6/2020 - 21:10
L’uomo non è fatto per stare solo
da "Polli d'allevamento"
1978
1978
Io non tocco niente
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/3/2020 - 11:32
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Io conto
nella registrazione dal vivo dello spettacolo
GABER 1999-2000
..quello purtroppo interrotto per sempre solo quattro mesi dopo questa registrazione..
GABER 1999-2000
..quello purtroppo interrotto per sempre solo quattro mesi dopo questa registrazione..
Io sono un essere umano
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/2/2020 - 17:58
Piero Ciampi: Bambino mio
Bambino mio (Ciampi-Pavone-Marchetti)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
Piano piano, per la strada,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/1/2020 - 09:09
Enzo Jannacci: Parlare con i limoni
[1987]
Scritta da Enzo Jannacci con Mark Harris e Riccardo Piferi
La canzone che dà il titolo all'album del 1987
"Il tempo dei limoni" è una canzone scritta da Luigi Tenco e Mogol, pubblicata l'anno seguente la tragica morte del cantautore, e "Parlare con i limoni" è dedicata da Jannacci proprio a Tenco ("al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni"), a Giorgio Gaber ("al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni") e a se stesso ("quanta fatica per farsi accettare con le canzoni, una vita intera per rincorrere due o tre illusioni")...
Scritta da Enzo Jannacci con Mark Harris e Riccardo Piferi
La canzone che dà il titolo all'album del 1987
"Il tempo dei limoni" è una canzone scritta da Luigi Tenco e Mogol, pubblicata l'anno seguente la tragica morte del cantautore, e "Parlare con i limoni" è dedicata da Jannacci proprio a Tenco ("al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni"), a Giorgio Gaber ("al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni") e a se stesso ("quanta fatica per farsi accettare con le canzoni, una vita intera per rincorrere due o tre illusioni")...
Io, io e te, che guardi le mie rughe
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 21:57
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Immagini
[1965]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Una strada una lunga strada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 08:18
Porta Romana bella
anonimo
Giorgio Gaber oltre ad aver interpretato la canzone originale ha scritto (nel 1963) anche una bella canzone d'amore ispirata a "Porta romana" e con lo stesso titolo.
PORTA ROMANA
(continua)
(continua)
29/8/2017 - 23:53
Giorgio Gaber: Al bar Casablanca
tra gli autori occorre indicare anche Luporini
giovanni 14/5/2016 - 10:32
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Testo / Lyrics / Paroles / Sävel: Gaber-Luporini
Libertà Obbligatoria
Brano del 1976, da Libertà obbligatoria di Gaber-Luporini. Si tratta, all’interno dell’album-spettacolo di teatro-canzone, di un brano recitato. Vi si parla di Franco Fortini (che lo avrebbe spiegato a Gaber e Luporini), della rivoluzione sovietica e dei gesti di distruzione ispirati dalla merda (qui sotto l’edulcorato nome di “cacca”; ma sempre merda è). Si dice che, durante la rivoluzione, i contadini russi entrassero nei palazzi dello Zar e dell’alta nobiltà e la facessero senza ritegno in vasi di valore inestimabile e su altri oggetti preziosi. Si tratta, chiaramente, di un gesto storico di elevato valore simbolico e rivoluzionario, sul quale non è necessario insistere tanto il suo significato è palese. Unica eccezione accertata, è che i contadini russi, generalmente, si rifiutavano di cacare nelle chiese;... (continua)