Tu montes un mur?
Parole e musica di Christian Paccoud (1954-), cantautore ed accordeonista francese
Interpretata anche da Isabelle Aubret
Testo trovato sul sito dell'autore
Interpretata anche da Isabelle Aubret
Testo trovato sul sito dell'autore
Déjà l’esprit quitte ses habits durs
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2017 - 21:36
Ils ont marché sur la Lune
Ils ont marché sur la Lune
Chanson française – Ils ont marché sur la Lune – Jacques Debronckart – 1969
Interprètes : Isabelle Aubret et Christophe.
Lucien l’âne mon ami, il est des chansons qui passent inaperçues et qui mènent une petite vie de chanson sans jamais atteindre à la notoriété auprès des grandes foules. C’est le cas de cette chanson de Jacques Debronckart, dont je n’ai pas trouvé le texte et j’en ai donc fait une transcription « à l’oreille ». C’est toujours délicat ces transcriptions à l’oreille, surtout si la chanson est ancienne et qu’on ne dispose pas d’un enregistrement de bonne qualité. De plus, c’est une chanson enfantine et qu’une partie est chantée par un enfant.
La chanson enfantine est un genre un peu trouble : il se doit d’être enfantin, de s’adresser aux enfants, tout en sachant qu’il parle aussi aux adultes.
Quel mic-mac entre les Dupondt et le Pierrot Lunaire... (continua)
Chanson française – Ils ont marché sur la Lune – Jacques Debronckart – 1969
Interprètes : Isabelle Aubret et Christophe.
Lucien l’âne mon ami, il est des chansons qui passent inaperçues et qui mènent une petite vie de chanson sans jamais atteindre à la notoriété auprès des grandes foules. C’est le cas de cette chanson de Jacques Debronckart, dont je n’ai pas trouvé le texte et j’en ai donc fait une transcription « à l’oreille ». C’est toujours délicat ces transcriptions à l’oreille, surtout si la chanson est ancienne et qu’on ne dispose pas d’un enregistrement de bonne qualité. De plus, c’est une chanson enfantine et qu’une partie est chantée par un enfant.
La chanson enfantine est un genre un peu trouble : il se doit d’être enfantin, de s’adresser aux enfants, tout en sachant qu’il parle aussi aux adultes.
Quel mic-mac entre les Dupondt et le Pierrot Lunaire... (continua)
Ils ont marché sur la Lune, tu sais ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2017 - 14:00
Beyrouth
(1986)
Album: 1789 - Beyrouth
Scritta al tempo della guerra in Libano, una canzone sulla desolazione della Beirut ridotta in rovine e venata di una nostalgia per un tempo quando la pace e la convivenza erano possibili in Libano.
Album: 1789 - Beyrouth
Scritta al tempo della guerra in Libano, una canzone sulla desolazione della Beirut ridotta in rovine e venata di una nostalgia per un tempo quando la pace e la convivenza erano possibili in Libano.
Boulevard de la Méditerranée
(continua)
(continua)
27/6/2016 - 00:29
Canzone della libertà
Rispetto all'originale, il testo è meno ingenuo e più poetico (non a caso all'adattamento francese ha collaborato Jean Ferrat)
LIBERTÉ
(continua)
(continua)
27/6/2016 - 00:11
Berceuse
[1965]
Parole e musica di Jean Ferrat
Nel disco noto con il titolo de “La Montagne”, uno dei suoi primi album, quando non aveva ancora i baffi...
Famosa nell’interpretazione di Isabelle Aubret, che la incise nel 1966.
“Baía de Todos-os-Santos” è chiamata la grande baia antistante a Salvador de Bahia (e scusate il bisticcio...). E’ anche il sottotitolo di “Jubiabá”, romanzo che Jorge Amado scrisse nel 1935.
Parole e musica di Jean Ferrat
Nel disco noto con il titolo de “La Montagne”, uno dei suoi primi album, quando non aveva ancora i baffi...
Famosa nell’interpretazione di Isabelle Aubret, che la incise nel 1966.
“Baía de Todos-os-Santos” è chiamata la grande baia antistante a Salvador de Bahia (e scusate il bisticcio...). E’ anche il sottotitolo di “Jubiabá”, romanzo che Jorge Amado scrisse nel 1935.
Dors, petit homme, dors, petit frère
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/6/2016 - 18:00
Percorsi:
Violenza sull'infanzia
J'entends, j'entends
[1960]
Versi di Louis Aragon, terza parte del poema “Discours”, nella raccolta intitolata “Les Poètes” pubblicata nel 1960.
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer
Nel disco d’esordio di Jean Ferrat, noto come “Deux enfants au soleil” pubblicato dalla Decca nel 1961.
In seguito la canzone venne riproposta da altri artisti, come Francesca Solleville, Catherine Sauvage, Marc Ogeret, Isabelle Aubret e Cora Vaucaire.
Versi di Louis Aragon, terza parte del poema “Discours”, nella raccolta intitolata “Les Poètes” pubblicata nel 1960.
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer
Nel disco d’esordio di Jean Ferrat, noto come “Deux enfants au soleil” pubblicato dalla Decca nel 1961.
In seguito la canzone venne riproposta da altri artisti, come Francesca Solleville, Catherine Sauvage, Marc Ogeret, Isabelle Aubret e Cora Vaucaire.
J’en ai tant vu qui s’en allèrent
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/7/2015 - 15:19
Les derniers Tziganes
[1971]
Parole di Michelle Senlis (1933-), autrice e paroiera parigina
Musica di Jean Ferrat
Nell’EP intitolato “Aimer à perdre la raison”
Incisa, sempre nel 1971, anche da Isabelle Aubret (1938-), cantante francese.
“Che idea mi sono fatto dei Rom? Nessuna. Mantengo la mia. Non voglio fare il falso moralista radical-chic ma nemmeno nascondermi dietro i pregiudizi o peggio le ideologie. Semplicemente mi chiedo come accettiamo che bambini vivano nella sporcizia e alla mercé della pioggia e del freddo a due passi da noi.” (Marco Frasca)
Parole di Michelle Senlis (1933-), autrice e paroiera parigina
Musica di Jean Ferrat
Nell’EP intitolato “Aimer à perdre la raison”
Incisa, sempre nel 1971, anche da Isabelle Aubret (1938-), cantante francese.
“Che idea mi sono fatto dei Rom? Nessuna. Mantengo la mia. Non voglio fare il falso moralista radical-chic ma nemmeno nascondermi dietro i pregiudizi o peggio le ideologie. Semplicemente mi chiedo come accettiamo che bambini vivano nella sporcizia e alla mercé della pioggia e del freddo a due passi da noi.” (Marco Frasca)
C'en est bien fini
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/1/2015 - 13:29
Boulevard Aragon
[1984]
Album "Elle veut"
Parole di Claude Lemesle e musica di Alain Goraguer
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Una canzone dedicata a Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista. Quando morì, nel 1982, faceva ancora formalmente parte del comitato centrale del Partito Comunista francese anche se, dalle pagine della sua celebre rivista letteraria, "Les Lettres françaises", Aragon condannò sempre con forza la deriva autoritaria del comunismo sovietico e fece conoscere autori dissidenti come Aleksandr Solženicyn o Milan Kundera...
Nel 1957, Aragon fu insignito del Premio Lenin per la pace, l'antagonista sovietico all'omologo Premio Nobel, insieme all'italiano Danilo Dolci, padre del movimento non.violento italiano.
Album "Elle veut"
Parole di Claude Lemesle e musica di Alain Goraguer
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Una canzone dedicata a Louis Aragon, poeta e scrittore francese, attivista nella Resistenza, partecipe del movimento dadaista e fondatore di quello surrealista. Quando morì, nel 1982, faceva ancora formalmente parte del comitato centrale del Partito Comunista francese anche se, dalle pagine della sua celebre rivista letteraria, "Les Lettres françaises", Aragon condannò sempre con forza la deriva autoritaria del comunismo sovietico e fece conoscere autori dissidenti come Aleksandr Solženicyn o Milan Kundera...
Nel 1957, Aragon fu insignito del Premio Lenin per la pace, l'antagonista sovietico all'omologo Premio Nobel, insieme all'italiano Danilo Dolci, padre del movimento non.violento italiano.
On y voit une rose morte
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/3/2009 - 15:08
Je ne chante pas pour passer le temps
[1965]
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Mi ricorda un po' il Manifiesto di Victor Jara e, se fosse stata scritta dopo la morte del poeta cileno, forse ci sarebbe anche il suo nome insieme a quello di Lorca, assassinato da fascisti, e Mayakovsky, suicidatosi (ma c'è anche chi ritiene che fu ucciso) per la sua profonda sfiducia ed avversione nei confronti dello stalinismo...
(interpretata anche da Isabelle Aubret)
Mi ricorda un po' il Manifiesto di Victor Jara e, se fosse stata scritta dopo la morte del poeta cileno, forse ci sarebbe anche il suo nome insieme a quello di Lorca, assassinato da fascisti, e Mayakovsky, suicidatosi (ma c'è anche chi ritiene che fu ucciso) per la sua profonda sfiducia ed avversione nei confronti dello stalinismo...
Il se peut que je vous déplaise
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/3/2009 - 14:00
Avant la guerre
J'avais vingt ans une âme tendre
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2004 - 16:45
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Chanson française – La Source – Isabelle Aubret – 1968
Interprète : Isabelle Aubret
Auteurs : Henry Djian – Guy Bonnet
La Source, Lucien l’âne mon ami, est certainement une des plus belles chansons du répertoire de langue française, une source sourçant tout droit d’une légende répercutée par un film suédois ; intitulé en français : La Source. Cependant, pour la commenter, il eût mieux valu une fille ou une femme ou une ânesse, bref, un être du genre féminin, car, vois-tu, Lucien l’âne mon ami, nous autres, avec nos sabots – mes gros et tes petits – nous sommes trop sujets à certaine pesanteur et nous manquons, je tel dis en vérité, un peu de légèreté. Notre habitude est grande de mettre les pieds dans le plat et je vais m’empresser de le faire à l’instant.
M’est avis, Marco Valdo M.I., que tu tournes autour du pot ou comme on dit chez nous, tu touilles. Alors, viens-en... (continua)