Ai preât la biele stele
Segnalo una nuova versione, molto toccante, arrangiata da Ambrogio Sparagna e cantata da Anna Rita Colaianni, compresa nella colonna sonora del documentario "Scherza con i fanti", firmato da Gianfranco Pannone e dallo stesso Sparagna. Il film è stato presentato al Festival di Venezia del 2019 ed è in uscita in alcune sale italiane a gennaio 2020.
Un articolo di presentazione del film:
Un articolo di presentazione del film:
Scherza con i fanti, storia e musica di italiani in divisa - Film
Immagini di repertorio, straordinarie musiche e pagine di diari dal fronte (ANSA)
Massimo Martella 18/1/2020 - 09:30
Un Canto s'udia pe li Sentieri
Vorrei approfittare della ricorrenza dei 200 anni della poesia "L'infinito" per riproporre, in sola veste audio, la trasmissione radio del 1998 de "Un canto s'udia pè li sentieri" di Ambrogio Sparagna , cantata per voci soliste, coro polifonico, strumenti antichi e orchestra di organetti, su liriche di Giacomo Leopardi.
Questa era la presentazione :
I grandi temi dell'esistenza legati allo scorrere del tempo e il rapporto con la natura, la ricerca delle risposte ai misteri della vita: questi alcuni dei motivi tipici della produzione leopardiana che Ambrogio Sparagna propone in modo originale in questo suo lavoro del 1998, una cantata liberamente ispirata all'affascinante poetica del grande poeta recanatese.
"Un canto s'udia pe' li sentieri" si caratterizza per la presenza di alcuni frammenti lirici tratti da varie poesie fra cui "La sera del dì di festa", "Alla sua donna", "Canto... (continua)
Questa era la presentazione :
I grandi temi dell'esistenza legati allo scorrere del tempo e il rapporto con la natura, la ricerca delle risposte ai misteri della vita: questi alcuni dei motivi tipici della produzione leopardiana che Ambrogio Sparagna propone in modo originale in questo suo lavoro del 1998, una cantata liberamente ispirata all'affascinante poetica del grande poeta recanatese.
"Un canto s'udia pe' li sentieri" si caratterizza per la presenza di alcuni frammenti lirici tratti da varie poesie fra cui "La sera del dì di festa", "Alla sua donna", "Canto... (continua)
(continua)
inviata da gianfranco 3/10/2019 - 14:16
Senza fucili e senza cannoni
2004
Ambrogio Sparagna
Voce di Francesco Di Giacomo
Un'esercito schierato contro un musicista... finisce a tarallucci e vino, con una diserzione collettiva
Ambrogio Sparagna
Voce di Francesco Di Giacomo
Un'esercito schierato contro un musicista... finisce a tarallucci e vino, con una diserzione collettiva
Ieve girendo per cento villaggi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/5/2018 - 11:27
Percorsi:
Disertori
Occitania
2004
Litania
Giovanni Lindo Ferretti - Ambrogio Sparagna: "Litania"
Serio e (a volte) anche tetro, ma dannatamente intrigante
di Giorgio Maimone
Iniziamo da un po' di storia: il connubio Sparagna/Ferretti (ex Csi e tutto il resto) non è dei più probabili sotto il cielo della musica e spesso dai connubi improbabili escono risultati sorprendenti. In questo caso il risultato del cd stupisce un po' meno, perché "Litania", prima di essere disco è stato spettacolo per lungo tempo e molti di voi lo avranno visto o al Festivaletteratura di Mantova o nel ciclo di spettacoli della "Musica dei cieli".
Dal vivo, bisogna ammetterlo, lo spettacolo funziona: ha una densa carica emotiva e una sacralità a tutta prova, che viene aiutata dagli ambienti scelti per gli spettacoli (generalmente chiese e di particolare bellezza) e dall'uso del latino, particolare non secondario, come sapeva lo stesso De... (continua)
Litania
Giovanni Lindo Ferretti - Ambrogio Sparagna: "Litania"
Serio e (a volte) anche tetro, ma dannatamente intrigante
di Giorgio Maimone
Iniziamo da un po' di storia: il connubio Sparagna/Ferretti (ex Csi e tutto il resto) non è dei più probabili sotto il cielo della musica e spesso dai connubi improbabili escono risultati sorprendenti. In questo caso il risultato del cd stupisce un po' meno, perché "Litania", prima di essere disco è stato spettacolo per lungo tempo e molti di voi lo avranno visto o al Festivaletteratura di Mantova o nel ciclo di spettacoli della "Musica dei cieli".
Dal vivo, bisogna ammetterlo, lo spettacolo funziona: ha una densa carica emotiva e una sacralità a tutta prova, che viene aiutata dagli ambienti scelti per gli spettacoli (generalmente chiese e di particolare bellezza) e dall'uso del latino, particolare non secondario, come sapeva lo stesso De... (continua)
Di là dal mio crinale
(continua)
(continua)
inviata da dq82 24/12/2014 - 19:38
Percorsi:
I Catari e la Crociata Albigese
Passaggio alla città
[Roma, 1 luglio 1950]
Versi di Rocco Scotellaro.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, la poesia dà il titolo alla cantata da lui composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.
Nel poeta di Tricarico il piano sociale e quello personale sono spesso strettamente uniti. Questa che all’apparenza è una poesia d’emigrazione riguarda altresì un passaggio preciso della vicenda politica e personale dell’autore, così come spiega Antonio Martino su “Rabatana. Bagatelle e cammei tricaricesi”:
“L’8 febbraio del 1950 Rocco Scotellaro fu arrestato e tradotto nelle carceri giudiziarie di Matera, dove restò fino al successivo 25 marzo. Nella sentenza d’assoluzione piena si può constatare che si parlava di vendetta, imbastita con acredine da avversari politici e personali.
Dopo la sentenza di assoluzione non partecipò alle sedute del consiglio comunale tenutesi in aprile e a quelle della giunta... (continua)
Versi di Rocco Scotellaro.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, la poesia dà il titolo alla cantata da lui composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.
Nel poeta di Tricarico il piano sociale e quello personale sono spesso strettamente uniti. Questa che all’apparenza è una poesia d’emigrazione riguarda altresì un passaggio preciso della vicenda politica e personale dell’autore, così come spiega Antonio Martino su “Rabatana. Bagatelle e cammei tricaricesi”:
“L’8 febbraio del 1950 Rocco Scotellaro fu arrestato e tradotto nelle carceri giudiziarie di Matera, dove restò fino al successivo 25 marzo. Nella sentenza d’assoluzione piena si può constatare che si parlava di vendetta, imbastita con acredine da avversari politici e personali.
Dopo la sentenza di assoluzione non partecipò alle sedute del consiglio comunale tenutesi in aprile e a quelle della giunta... (continua)
Ho perduto la schiavitù contadina,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2014 - 10:56
Sempre nuova è l'alba
[1948]
Versi di Rocco Scotellaro, nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953”, pubblicata da Mondadori nel 1954.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, nella cantata “Passaggio alla città” composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.
In prefazione alla raccolta “È fatto giorno” del 1954, Carlo Levi definì questi versi del poeta di Tricarico come la “Marsigliese del movimento contadino”…
Grazie a Gianfranco per aver suggerito questa poesia a commento di Noi non ci bagneremo.
Versi di Rocco Scotellaro, nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953”, pubblicata da Mondadori nel 1954.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, nella cantata “Passaggio alla città” composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.
In prefazione alla raccolta “È fatto giorno” del 1954, Carlo Levi definì questi versi del poeta di Tricarico come la “Marsigliese del movimento contadino”…
Grazie a Gianfranco per aver suggerito questa poesia a commento di Noi non ci bagneremo.
Sempre nuova è l'alba
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2014 - 10:35
Babbo in prigione
[1978]
Testo e musica di Francesco De Gregori
Dall'album "De Gregori", 1978
Poi in Ambrogio Sparagna - Francesco De Gregori "Vola vola vola", 2012
Testo e musica di Francesco De Gregori
Dall'album "De Gregori", 1978
Poi in Ambrogio Sparagna - Francesco De Gregori "Vola vola vola", 2012
Stella guarda la luna
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 3/8/2012 - 10:56
Noi non ci bagneremo
Noi non ci bagneremo
Io sono un filo d'erba
un filo d'erba che trema
E la mia Patria è dove l'erba trema.
Un alito può trapiantare
il mio seme lontano.
Rocco Scotellaro
Messa in musica da Ambrogio Sparagna (2003)
Il ne se trompait pas Rocco Scotellaro quand il écrivait ces quelques lignes. Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, tu lui aurais certainement plu à ce poète de Lucanie. Et s'il est vrai que les amis des amis sont des amis, alors Rocco est de ceux-là. Souviens-toi , je t'avais promis quand j'ai traduit le Chant des Moissonneurs de mettre cette chanson qui est aussi une chanson de moissonneurs ici, dans les CCG. C'est donc fait. Et regarde, Lucien l'âne mon ami, la façon dont Rocco Scotellaro aborde la question des paysans, des moissonneurs... J'en profite pour redire combien Rocco Scotellaro arrive à donner vie à la vie des paysans du Sud, des paysans sans terre, des somari....... (continua)
Io sono un filo d'erba
un filo d'erba che trema
E la mia Patria è dove l'erba trema.
Un alito può trapiantare
il mio seme lontano.
Rocco Scotellaro
Messa in musica da Ambrogio Sparagna (2003)
Il ne se trompait pas Rocco Scotellaro quand il écrivait ces quelques lignes. Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, tu lui aurais certainement plu à ce poète de Lucanie. Et s'il est vrai que les amis des amis sont des amis, alors Rocco est de ceux-là. Souviens-toi , je t'avais promis quand j'ai traduit le Chant des Moissonneurs de mettre cette chanson qui est aussi une chanson de moissonneurs ici, dans les CCG. C'est donc fait. Et regarde, Lucien l'âne mon ami, la façon dont Rocco Scotellaro aborde la question des paysans, des moissonneurs... J'en profite pour redire combien Rocco Scotellaro arrive à donner vie à la vie des paysans du Sud, des paysans sans terre, des somari....... (continua)
Noi non ci bagneremo sulle spiagge
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/2/2011 - 21:32
Emigration song
[1988; 2006]
Testo di Ambrogio Sparagna e Marino Severini
Musica di Marino e Sandro Severini
Originale inglese: da Reds [1988]
Versione italiana: da Il seme e la speranza [2006]
Dal libretto dell'album "Il seme e la speranza":
Una canzone che incidemmo nel 1988 su Reds. Fu il frutto di una collaborazione per noi decisiva perché ci spinse verso nuove direzioni: quella con Ambrogio Sparagna.
Oggi più di allora possiamo cantare che COSMOPOLI E' IL FUTURO! [**]
I nostri padri hanno conosciuto la peggiore delle violenze: lo sradicamento. L'essere strappati dalla propria terra e dalle proprie radici è da sempre la prerogativa per poi essere umiliati, alienati, sfruttati, resi schiavi.
I nostri padri furono scambiati come carne da macello per la "Ricostruzione". Furono presi per fame e costretti dal bisogno ad emigrare.
Eppure riuscirono a trasformare la pietra, il ferro in pane.
La... (continua)
Testo di Ambrogio Sparagna e Marino Severini
Musica di Marino e Sandro Severini
Originale inglese: da Reds [1988]
Versione italiana: da Il seme e la speranza [2006]
Dal libretto dell'album "Il seme e la speranza":
Una canzone che incidemmo nel 1988 su Reds. Fu il frutto di una collaborazione per noi decisiva perché ci spinse verso nuove direzioni: quella con Ambrogio Sparagna.
Oggi più di allora possiamo cantare che COSMOPOLI E' IL FUTURO! [**]
I nostri padri hanno conosciuto la peggiore delle violenze: lo sradicamento. L'essere strappati dalla propria terra e dalle proprie radici è da sempre la prerogativa per poi essere umiliati, alienati, sfruttati, resi schiavi.
I nostri padri furono scambiati come carne da macello per la "Ricostruzione". Furono presi per fame e costretti dal bisogno ad emigrare.
Eppure riuscirono a trasformare la pietra, il ferro in pane.
La... (continua)
The northbound trains
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2006 - 20:07
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Barbara Eramo: voce
Mario Rivera: basso acustico
Carlo Cossu: violino, canto diplofonico
Gabriele Coen: clarinetto, sax
Rossella Zampiron: violoncello
Leo Cesari: percussioni e batteria
Ambrogio Sparagna: organetto
Raffaello Simeoni: voce
One of Fabrizio De Andrè's masterpieces, a great song about the power of religion over people: "And not God, but someone who has invented him for us, forces us to dream in an enchanted garden". What violence - and illusions - in the name of God.
Uno dei capolavori di Fabrizio De Andrè, una grande canzone contro il potere della religione sugli uomini: "E non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato, ci costringe a sognare in un giardino incantato". Quanta violenza - e illusioni - nel nome di Dio.