Kimiad ar soudard yaouank [Quimiat er zoudard yaouank] (Ma c'halon a zo frailhet)
(continua)
inviata da Gwenaëlle Rempart (2003) / Riccardo Venturi (2015)
Versione italiana di Riccardo Venturi [Richard Gwenndour] [2003]
L’ADDIO DEL GIOVANE SOLDATO
(continua)
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Alla pagina relativa su Son A Ton – Chansons traditionelles bretonnes l’autore della canzone viene individuato in Prosper Proux (1811-1875) di Poullaouen, Finisterre, scrittore e ricercatore folklorico, autore di almeno due raccolte di canzoni bretoni, “Canaouennou gret gant eur C’hernewod” (1838), e “Bombard Kerne - Jabadao ha Kaniri” (1866).
Probabilmente quindi Prosper Proux raccoglieva e rimaneggiava canzoni popolari di epoca precedente. Questa, tra le più famose a lui attribuite, è contenuta nella raccolta del 1838.
Molte sue canzoni furono diffuse anche su fogli volanti o piccoli libretti.
Una versione modernizzata, intitolata semplicemente “Kimiad” si trova nell’album di Alan Stivell “Chemins de terre” del 1973.
Trovo il brano anche nella discografia di gruppi come An Triskell, Bagad Kadoudal De La Kevrenn De Rennes, Bleizi Ruz e persino i nostri Whisky Trail (nel loro album “Miriana” del 1979)
Probabilmente quindi Prosper Proux raccoglieva e rimaneggiava canzoni popolari di epoca precedente. Questa, tra le più famose a lui attribuite, è contenuta nella raccolta del 1838.
Molte sue canzoni furono diffuse anche su fogli volanti o piccoli libretti.
Una versione modernizzata, intitolata semplicemente “Kimiad” si trova nell’album di Alan Stivell “Chemins de terre” del 1973.
Trovo il brano anche nella discografia di gruppi come An Triskell, Bagad Kadoudal De La Kevrenn De Rennes, Bleizi Ruz e persino i nostri Whisky Trail (nel loro album “Miriana” del 1979)
Bernart Bartleby 4/11/2015 - 14:17
Si tratta della versione finora rimasta come unica in questa pagina del sito. Ripresa, come già specificato, dai fogli volanti pubblicati nel 1876 a Morlaix da J. Herlé, è la versione generalmente accettata della canzone in tempi moderni. Su di essa è basata la traduzione italiana.
KIMIAD AR SOUDARD YAOUANK
(continua)
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inviata da Gwenaëlle Rempart (2003) + CCG/AWS Staff 29/12/2015 - 14:13
Pubblicata nell'album Chemins de terre del 1973 e intitolata semplicemente Kimiad, consta solo delle prime due strofe del lunghissimo originale. Di converso, l'arrangiamento è considerato unanimemente tra i più belli dell'intera produzione del sig. Cochevelou, o Kozh Stivelloù, e ne costituisce tuttora un punto fermo nei concerti. Ripresa in Again del 1993 assieme a Kate Bush. Segue immediatamente una versione italiana di rimando; la versione abbreviata è però una sorta di generico "Addio alla Bretagna" e perde interamente la sua componente originaria della coscrizione.
KIMIAD
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/12/2015 - 14:42
Quando mi dedico al rifacimento completo di una sezione del sito, usualmente opero una vera e propria “full immersion” per tutta la sua durata, dato che ho bisogno di stare a contatto diretto e costante con ciò che sto facendo. Così ieri sera, andando a letto, sfogliavo le pagine di un volumentto della collezione “Que sais-je?” delle Presses Universitaires de France, Langue et littérature bretonnes di Francis Gourvil (ho la 3a edizione del 1968, la 1a è del 1952). Dalla pagina 122 di detto volume riporto il paragrafo dedicato a Prosper Proux:
Le cas de Prosper Proux, le mieux doué sans conteste de tous ceux qui composaient cette phalange poétique, est à mettre à part. Ses “Canaouennou gret gant eur C'hernewod” (Chansons composées par un Cornouaillais) sont en fait antérieures à la publication du Barzaz-Breiz. Leur langue et leur ortographe témoignent d'une ignorance complete de l'œuvre de... (continua)
Le cas de Prosper Proux, le mieux doué sans conteste de tous ceux qui composaient cette phalange poétique, est à mettre à part. Ses “Canaouennou gret gant eur C'hernewod” (Chansons composées par un Cornouaillais) sont en fait antérieures à la publication du Barzaz-Breiz. Leur langue et leur ortographe témoignent d'une ignorance complete de l'œuvre de... (continua)
Riccardo Venturi 29/12/2015 - 18:33
La versione dei Bleizi Ruz è strumentale, mentre quella degli An Triskell ripropone le due quartine di Stivell e la predominanza del suono della bombarda la fa preferire musicalmente alle altre. Nota curiosa è che queste tre versioni sono tutte del 1973. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che anche Les Frères Morvan e Les Sœurs Goadeg abbiano proposto il brano in forma kan ha diskan...in tempi più recenti lo ha inciso il gruppo russo Mervent.
Flavio Poltronieri 29/12/2015 - 21:00
Infatti, strana eleganza. Mi viene in mente soltante un bel sorcino, nel senso di mantello. Ma non ho trovato le conferme. D'altro canto, biondo in bretone dovrebbe essere "melen"... ma io posso contare solo su Glosbe nel fatto di lingua bretone:>
Grazie Ryszard Biała Woda
Grazie Ryszard Biała Woda
Krzysiek 30/12/2015 - 00:38
Colgo l'occasione per un po' di...onomastica dei gruppi bretoni: i Bleizi Ruz sarebbero, notevolmente, i "Lupi Rossi", mentre An Triskell è il "triscele", il simbolo intero delle nazioni celtiche. Quanto al resto Flavio non si sbaglia, ovviamente: l'interpretazione dei fratelli Morvan e delle sorelle Goadeg (o Goadec) (e del gruppo russo Mervent, che però ha un nome bretone: mervent significa "sud-ovest") è menzionata infatti anche nella nuova introduzione fatta e inserita proprio ieri. Appare quasi chiaro che il Kimiad è diventato una specie di "standard" della canzone in lingua bretone, ma solo in tempi abbastanza recenti grazie a Alan Stivell & company. Questa antica pagina ieri totalmente rinnovata dovrebbe servire a preservarne il suo valore originario, intrinsecamente antimilitarista e contro la coscrizione.
Riccardo Venturi 30/12/2015 - 00:41
Forse ho trovato un po' la soluzione al topolino. Mistr in bretone è sì "elegante", ma vuol dire anche "agile, svelto"; è "agili/svelti come un topolino" forse torna meglio. Nella traduzione lascerò "eleganti" ma aggiungerò questa cosa nella nota. Viene un po' a mente Speedy Gonzales, tuttavia...
PS. Quanto al mio nome "bretonizzato", ha addirittura due versioni. La prima è la "famosa" Richard Gwenndour "acqua bianca" (che in mutazione diventa spesso "Wenndour", quasi perfetto!), ma c'è anche la forma che ho utilizzato nel corso di bretone che ho scritto, più prosaica: "Richard Gwenedour", che vorrebbe dire "di Vannes" (Gwened).
Sia detto en passant, il nome di Vannes in bretone, Gwened, risale all'antico Veneti: i Veneti erano gli antichi abitanti della regione meridionale della Bretagna in epoca preromana e romana. I Veneti erano sparsi ovunque: non solo nel nordest dell'Italia, ma... (continua)
PS. Quanto al mio nome "bretonizzato", ha addirittura due versioni. La prima è la "famosa" Richard Gwenndour "acqua bianca" (che in mutazione diventa spesso "Wenndour", quasi perfetto!), ma c'è anche la forma che ho utilizzato nel corso di bretone che ho scritto, più prosaica: "Richard Gwenedour", che vorrebbe dire "di Vannes" (Gwened).
Sia detto en passant, il nome di Vannes in bretone, Gwened, risale all'antico Veneti: i Veneti erano gli antichi abitanti della regione meridionale della Bretagna in epoca preromana e romana. I Veneti erano sparsi ovunque: non solo nel nordest dell'Italia, ma... (continua)
Richard Gwenndour/Gwenedour 30/12/2015 - 10:21
Il mio timido suggerimento veniva dal fatto che in polacco il mantello di cavallo grigio (con le zampe scure) ha il suo nome che consiste nell'aggetivo: "myszaty", da "mysz" (mouse), cioè proprio "sorcino" ( da "sorca", opsss... "sorcio") :D
Lunga vita al re Recoardo... e tanti di questi anni "cossidetti" novi!!!
Lunga vita al re Recoardo... e tanti di questi anni "cossidetti" novi!!!
Krzyszor 30/12/2015 - 23:37
Sull’aria di "Kimiad Ar Soudard" viene cantato anche un altro gwerz che si trova nel "Barzhaz Bro Leon": si tratta di "Kleñved ar vro" ("Il mal di paese"), raccolto dall’Abbate Perrot e proveniente da un cantante della Parrocchia di Bourg-Blanc, luogo agricolo che si trova tra Brest e il mare, nel cuore del Léon. Qui un tempo abitava veramente poca gente perché il territorio era quasi interamente coperto da boschi e a testimonianza di ciò, ricordo di aver notato che parecchi quartieri portano dei nomi che contengono la parola “coat” (“bosco” in bretone). Il gwerz in questione, per voce e arpa, narra che verso la fine dell’orribile guerra del 1870 fra la Francia e la Prussia, un giovane soldato, vinto da freddo e miseria, venne inviato all’ospedale di Ginevra dove una volta giunto fu preso da una nostalgia feroce per il proprio Paese, cosicché giorno e notte il suo spirito tornava in Bassa... (continua)
Flavio Poltronieri 12/8/2020 - 11:07
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Scritta da Prosper Proux
Skrevet gant Prosper Proux
Musica: "Al labourer", danza del Trégor (Dañs Treger), simile nella prima parte a "Ton Choukrik"
Sonerezh: "Al labourer", dañs Treger (dañs tro plaen), en e gentañ lod heñvel ouzh "Ton Choukrik"
Pubblicazione / Embannadur:
1838, Prosper Proux, Canaouennou gret gant eur C'hernewod
"L’addio del giovane che parte per andare a fare il militare; e nella Francia di allora, il servizio durava sette anni, quasi sempre con qualche guerra nel mezzo. Era la sorte di tanti bretoni, nel XIX secolo, che non parlavano una parola di francese e si ritrovavano nelle guarnigioni dell’est, con la prospettiva, in molti casi, di non tornare più.
Con questa mia seconda traduzione dal bretone, colgo l’occasione, dopo le diverse traduzioni in che ha fatto per le "CCG", per presentare a tutti Gwenaëlle Rempart. E’ una giovanissima poetessa e studiosa... (continua)