IL TOPO CHE MANGIAVA I GATTI è una canzone liberamente tratta da una favola di Gianni Rodari contenuta nell’opera “Favole al telefono” del 1962. La canzone fa parte del disco di Gianluca Lalli "LE FAVOLE AL TELEFONO" del 2020
In una biblioteca viveva un topo vecchio (continua)
Chanson italienne - Il topo che mangiava i gatti - Gianluca Lalli - 2020
IL TOPO CHE MANGIAVA I GATTI est une chanson librement tirée d’une fable de Gianni Rodari contenue dans l’œuvre « Favole al telefono » de 1962. La chanson fait partie de l’album de Gianluca Lalli « LE FAVOLE AL TELEFONO » de 2020.
LA NAVE DEI FOLLI è un'opera satirica in tedesco Alsaziano di Sebastian Brant, la cui prima edizione fu pubblicata nel 1494 a Basilea
La Canzone di Gianluca Lalli è un omaggio all'antropologo Michael FOUCAULT e trae ispirazione dal saggio "Storia della follia nell'età classica" in cui l'antropologo francese allude al mito della "NAVE DEI FOLLI" sostenendo che può basarsi su fatti reali, poiché alcuni dell'antichità e del medioevo accennano a delle navi con il "carico insensato". Secondo questi racconti, ai folli non era consentito attraccare in nessun porto
Chanson italienne – La nave dei folli – Gianluca Lalli – 2015 (?)
Das Narrenschiff – LA NAVE DEI FOLLI est un ouvrage satirique en allemand alsacien de Sebastian Brant, dont la première édition a été publiée en 1494 à Bâle.
La chanson de Gianluca Lalli est un hommage à l’anthropologue Michael FOUCAULT et s’inspire de l’essai « Histoire de la folie à l’époque classique » dans lequel l’anthropologue français fait allusion au mythe de la « Nef des Fous » en affirmant qu’il peut être basé sur des faits réels, puisque certaines époques antiques et médiévales mentionnent des navires avec une « cargaison insensée ». Selon ces récits, les imbéciles n’étaient pas autorisés à accoster dans les ports.
Moi, dit Lucien l’âne, je voudrais juste rappeler une autre chanson italienne intitulée pareillement – La nave dei folli ; une chanson qu’interprétait, c’était il y a bientôt presque un demi-siècle Ivan Della Mea et dont tu avais fait une belle version française sous le titre La Nef des Fous en 2009.
L'OMINO DI NIENTE è una canzone liberamente tratta da una favola di Gianni Rodari contenuta nell’opera “Favole al telefono” del 1962. La canzone fa parte del disco di Gianluca Lalli "LE FAVOLE AL TELEFONO" del 2020
Vi narrerò una storia piuttosto irriverente (continua)
La canzone di Gianluca Lalli racconta in versi la sfortunata vita del grande poeta Dino Campana, grandissima voce poetica del suo tempo che morì inascoltato tra le mura di un manicomio
"Una sera d'estate andando verso il molo
mi imbattei in due giovinette
una si chiamava Libertà e l'altra impresa
parlammo e loro mi raccontarono questa storia...."
Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature
come dire,senza lacrime;
una sorta di campo di concentramento indolore
per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà,
ma ne saranno piuttosto felici
Letteratura in musica del 2022