D'io
2024
D'io Matria Vaniglia
Le preghiere possono risuonare smisurate talvolta, ma quando graffiano si trasformano in un introspettivo tentativo di non contenere, ma di lasciar esondare sentimenti, smarrimenti, timori. D’io va a chiudere lo slogan che compone il titolo, va a chiudere il disco, va a chiudere un cerchio, iniziato ormai tanti anni fa e portato avanti, album dopo album, consapevolezza dopo consapevolezza.
musictraks.com
Infine, l’album si chiude con “D’Io”, un brano che racchiude in sé l’essenza di tutto il progetto. Qui, Sipolo esplora le tensioni tra fede e umanità, creando una preghiera atea ma profonda, densa di significato. Le distorsioni delle chitarre e le parole pesanti si intrecciano in un paesaggio emotivo che invita l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie convinzioni e a riflettere sulla complessità dell’esistenza.
tempiduri
D'io Matria Vaniglia
Le preghiere possono risuonare smisurate talvolta, ma quando graffiano si trasformano in un introspettivo tentativo di non contenere, ma di lasciar esondare sentimenti, smarrimenti, timori. D’io va a chiudere lo slogan che compone il titolo, va a chiudere il disco, va a chiudere un cerchio, iniziato ormai tanti anni fa e portato avanti, album dopo album, consapevolezza dopo consapevolezza.
musictraks.com
Infine, l’album si chiude con “D’Io”, un brano che racchiude in sé l’essenza di tutto il progetto. Qui, Sipolo esplora le tensioni tra fede e umanità, creando una preghiera atea ma profonda, densa di significato. Le distorsioni delle chitarre e le parole pesanti si intrecciano in un paesaggio emotivo che invita l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie convinzioni e a riflettere sulla complessità dell’esistenza.
tempiduri
Questa pelle la mia pelle
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/10/2024 - 16:54
Signor padrone
2024
D'io Matria Vaniglia
Un’altra collaborazione, che questa volta vede protagonista Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, impreziosisce Signor padrone e il suo reggae contro un padrone che ha cambiato aspetto ma non la sostanza. Società liquida, lavoratori autonomi, società che cambiano pur restando sempre le stesse.
musictraks.com
A impreziosire ancora più le nove tracce, ecco molte collaborazioni: con Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore (in duetto nella rivisitazione reggae del canto popolare Signor padrone, stavolta pensato ai rider, che devono "andare, pedalare, consegnare..." - in un omaggio a Piero Ciampi - , e già presentato come video patrocinato da NIdiL CGIL, la sezione rivolta ai lavoratori atipici)
mescalina.it
D'io Matria Vaniglia
Un’altra collaborazione, che questa volta vede protagonista Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore, impreziosisce Signor padrone e il suo reggae contro un padrone che ha cambiato aspetto ma non la sostanza. Società liquida, lavoratori autonomi, società che cambiano pur restando sempre le stesse.
musictraks.com
A impreziosire ancora più le nove tracce, ecco molte collaborazioni: con Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore (in duetto nella rivisitazione reggae del canto popolare Signor padrone, stavolta pensato ai rider, che devono "andare, pedalare, consegnare..." - in un omaggio a Piero Ciampi - , e già presentato come video patrocinato da NIdiL CGIL, la sezione rivolta ai lavoratori atipici)
mescalina.it
Saluteremo il signor padrone (continua)
inviata da Dq82 27/10/2024 - 16:49
Sandra e Visone
[2024]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Alessandro Sipolo
Album / Albumi: D'io Matria e Vaniglia
Onorina Brambilla, nota come Nori Pesce, nome di battaglia Sandra (Milano, 27 agosto 1923 – Milano, 6 novembre 2011) è stata una partigiana e sindacalista italiana, insignita della Croce di merito di guerra al valor partigiano.
Onorina Brambilla cresce in una famiglia operaia e antifascista. Trascorre la sua infanzia con la sorella minore Wanda, in via Alfonso Corti 30, nella zona di Lambrate. Suo padre Romeo è operaio alla Bianchi e sua madre Maria è operaia prima alla Agretta, una società che produce bibite, poi alla SAFAR.
La sua storia come partigiana, dall'8 settembre del 1943, nei Gruppi di difesa delle donne prima e poi nei GAP con il nome di battaglia "Sandra", è un fulgido esempio del percorso condiviso da tante donne italiane che non esitarono... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Alessandro Sipolo
Album / Albumi: D'io Matria e Vaniglia
Onorina Brambilla, nota come Nori Pesce, nome di battaglia Sandra (Milano, 27 agosto 1923 – Milano, 6 novembre 2011) è stata una partigiana e sindacalista italiana, insignita della Croce di merito di guerra al valor partigiano.
Onorina Brambilla cresce in una famiglia operaia e antifascista. Trascorre la sua infanzia con la sorella minore Wanda, in via Alfonso Corti 30, nella zona di Lambrate. Suo padre Romeo è operaio alla Bianchi e sua madre Maria è operaia prima alla Agretta, una società che produce bibite, poi alla SAFAR.
La sua storia come partigiana, dall'8 settembre del 1943, nei Gruppi di difesa delle donne prima e poi nei GAP con il nome di battaglia "Sandra", è un fulgido esempio del percorso condiviso da tante donne italiane che non esitarono... (continua)
Sandra che sale le scale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/10/2024 - 15:32
Signorina cuorenero
2024
D'io Matria Vaniglia
Si rotola velocemente, ma su un tappeto rosso, verso Signorina cuorenero. Ironica, pungente, disperata analisi dell’attuale situazione politica, schierata come, da sempre, chi l’ha scritta ha deciso di essere, racconta di un Presidente del Consiglio, di una speranza che sembra ancora accesa seppur lontana, di pensare di svegliarsi una mattina e di scoprire che era solo uno scherzo.
musictraks.com
D'io Matria Vaniglia
Si rotola velocemente, ma su un tappeto rosso, verso Signorina cuorenero. Ironica, pungente, disperata analisi dell’attuale situazione politica, schierata come, da sempre, chi l’ha scritta ha deciso di essere, racconta di un Presidente del Consiglio, di una speranza che sembra ancora accesa seppur lontana, di pensare di svegliarsi una mattina e di scoprire che era solo uno scherzo.
musictraks.com
"Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy una madre, soy italiana, soy cristiana, no me lo puede quitar"
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/10/2024 - 15:29
Percorsi:
Violenza sui Primi Ministri
Matria
2024
D’io Matria Vaniglia sarà il quarto album di Alessandro Sipolo, con uscita prevista per settembre 2024.
Il titolo fa il verso allo slogan “Dio, Patria, Famiglia”, tornato prepotentemente di moda con le ultime inquietanti versioni del nazionalismo.
D’io, con l’apostrofo, è lo sguardo distolto dal cielo e rivolto all’umano.
Matria è la terra accogliente, luogo dai confini permeabili contrapposto alla Patria, guerresca e identitaria.
Vaniglia è il profumo volatile del piacere, opposto alle “radici” del dovere tradizionale.
I brani dell’album proseguono e consolidano lo stile vario e meticcio che Sipolo ha mostrato fin dagli esordi: su una base folk-rock si innestano le influenze più disparate, in un viaggio sonoro che attraversa i continenti.
Tre importanti ospiti nel disco: Finaz, chitarrista e cofondatore della Bandabardò, Lorenzo Monguzzi, testa e voce dei Mercanti di Liquore,... (continua)
D’io Matria Vaniglia sarà il quarto album di Alessandro Sipolo, con uscita prevista per settembre 2024.
Il titolo fa il verso allo slogan “Dio, Patria, Famiglia”, tornato prepotentemente di moda con le ultime inquietanti versioni del nazionalismo.
D’io, con l’apostrofo, è lo sguardo distolto dal cielo e rivolto all’umano.
Matria è la terra accogliente, luogo dai confini permeabili contrapposto alla Patria, guerresca e identitaria.
Vaniglia è il profumo volatile del piacere, opposto alle “radici” del dovere tradizionale.
I brani dell’album proseguono e consolidano lo stile vario e meticcio che Sipolo ha mostrato fin dagli esordi: su una base folk-rock si innestano le influenze più disparate, in un viaggio sonoro che attraversa i continenti.
Tre importanti ospiti nel disco: Finaz, chitarrista e cofondatore della Bandabardò, Lorenzo Monguzzi, testa e voce dei Mercanti di Liquore,... (continua)
Che gambe lunghe che hai
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/7/2024 - 10:26
Resistensa
2013
Eppur bisogna andare
Eppur bisogna andare
E la dorma 'n de la sera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:49
Cresceremo anche noi
2015
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
E abbasseremo gli occhi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:43
Migranti
2013
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Ma è proprio la sera che se alzi lo sguardo intravedi lontano l'altra Arequipa. Quella della polvere. Sconfinata e imprecisa quanto definita e raccolta è quella del sillar.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:39
Verso un altro altrove
2016
Delaltér. Verso un altro altrove
In tre versioni: nel primo cd folk version e rock version (con la partecipazione di Alessandro Sipolo), e una versione acustica nel secondo cd
Verso un altro altrove, che apre le danze, è il canto di speranza di chi si lascia alle spalle un pezzo di storia, legami, affetti e quant’altro, per intraprendere un viaggio che non sa ancora dove lo porterà. E’ un invito al viaggio, una sorta di incoraggiamento da dedicare a chi parte senza conoscere la meta di destinazione: “Adelante Comandante, nelle scarpe del migrante / nelle tasche di chi ha niente una rosa nascerà…”.
ilflaneur.com
Delaltér. Verso un altro altrove
In tre versioni: nel primo cd folk version e rock version (con la partecipazione di Alessandro Sipolo), e una versione acustica nel secondo cd
Verso un altro altrove, che apre le danze, è il canto di speranza di chi si lascia alle spalle un pezzo di storia, legami, affetti e quant’altro, per intraprendere un viaggio che non sa ancora dove lo porterà. E’ un invito al viaggio, una sorta di incoraggiamento da dedicare a chi parte senza conoscere la meta di destinazione: “Adelante Comandante, nelle scarpe del migrante / nelle tasche di chi ha niente una rosa nascerà…”.
ilflaneur.com
Adelante comandante questa notte sei distante
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2016 - 14:21
Malatesta
2013
Eppur bisogna andare
La canzone parla di Errico Malatesta (1853-1932), uno dei più grandi rivoluzionari (e viaggiatori) della storia contemporanea italiana.
Padre dell' anarco-comunismo italiano, il suo pensiero tentava ostinatamente di conciliare il rispetto per l'unicità della persona, tipicamente anarchico, con la visione collettivista ed anti-individualista propria della tradizione socialista. Spese la sua incredibile vita spargendo per mezzo mondo i semi della rivolta. Morì agli arresti domiciliari, prigioniero della dittatura fascista. La sua tomba fu piantonata per mesi, per far sì che nessuno potesse rendergli omaggio.
Eppur bisogna andare
La canzone parla di Errico Malatesta (1853-1932), uno dei più grandi rivoluzionari (e viaggiatori) della storia contemporanea italiana.
Padre dell' anarco-comunismo italiano, il suo pensiero tentava ostinatamente di conciliare il rispetto per l'unicità della persona, tipicamente anarchico, con la visione collettivista ed anti-individualista propria della tradizione socialista. Spese la sua incredibile vita spargendo per mezzo mondo i semi della rivolta. Morì agli arresti domiciliari, prigioniero della dittatura fascista. La sua tomba fu piantonata per mesi, per far sì che nessuno potesse rendergli omaggio.
Dei campi rigati, bestemmie e sudore
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2016 - 12:31
Le mani sulla città
2015
Eresie
(Testo di Alessandro Sipolo – Musica di Alessandro Sipolo e Giorgio Cordini)
Citando esplicitamente il celebre film di Rosi, la canzone racconta il silenzio con il quale larga parte della politica e dell’opinione pubblica settentrionale ha assistito alla colonizzazione dei propri territori da parte delle organizzazioni mafiose. Proprio approfittando della corruzione e del clientelismo ben radicati anche al nord, le mafie meridionali hanno potuto mettere progressivamente le loro mani sulle città. Contribuisce al suono di questo country frenetico anche il banjo del grande “Asso” Stefana.
Eresie
(Testo di Alessandro Sipolo – Musica di Alessandro Sipolo e Giorgio Cordini)
Citando esplicitamente il celebre film di Rosi, la canzone racconta il silenzio con il quale larga parte della politica e dell’opinione pubblica settentrionale ha assistito alla colonizzazione dei propri territori da parte delle organizzazioni mafiose. Proprio approfittando della corruzione e del clientelismo ben radicati anche al nord, le mafie meridionali hanno potuto mettere progressivamente le loro mani sulle città. Contribuisce al suono di questo country frenetico anche il banjo del grande “Asso” Stefana.
Cosa ti spinge stasera a parlarmi di nord?
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2016 - 17:14
Percorsi:
Mafia e mafie
Mordere i sassi
2015
Piccole storie
(Alessandro Sipolo, Luisa Moleri, Giorgio Cordini)
Feat. Marino Severini
I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace
Ritorna il trio Moleri, Cordini, Sipolo. L’ospite di turno è Marino Severini, fondatore dei Gang. Giorgio ha sempre creduto nelle collaborazioni: in questo CD non è mai solo; i suoi compagni di viaggio lo accompagnano discreti e sapienti permettendogli di esprimersi al meglio. Credo che se non ci fossero stati questi bellissimi testi realizzati da mia moglie Luisa, il nuovo CD Piccole storie non avrebbe mai visto la luce. Le immagini a volte così realistiche, altre volte fantasiose, le metafore e le descrizioni così intense e profonde dei suoi testi, sono state per me lo stimolo vero per comporre nuove musiche o per... (continua)
Piccole storie
(Alessandro Sipolo, Luisa Moleri, Giorgio Cordini)
Feat. Marino Severini
I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace
Ritorna il trio Moleri, Cordini, Sipolo. L’ospite di turno è Marino Severini, fondatore dei Gang. Giorgio ha sempre creduto nelle collaborazioni: in questo CD non è mai solo; i suoi compagni di viaggio lo accompagnano discreti e sapienti permettendogli di esprimersi al meglio. Credo che se non ci fossero stati questi bellissimi testi realizzati da mia moglie Luisa, il nuovo CD Piccole storie non avrebbe mai visto la luce. Le immagini a volte così realistiche, altre volte fantasiose, le metafore e le descrizioni così intense e profonde dei suoi testi, sono state per me lo stimolo vero per comporre nuove musiche o per... (continua)
Mordere i sassi, i sogni son martelli
(continua)
(continua)
inviata da dq82 8/6/2015 - 17:55
I silenzi di Monte Sole
2015
Piccole storie
(Alessandro Sipolo, Luisa Moleri, Giorgio Cordini)
Feat. Alessandro Sipolo
I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace
Apre tutto il lavoro e accoglie il primo ospite, Alessandro Sipolo il quale, oltre a donare la sua voce, partecipa alla scrittura del testo insieme a Luisa Moleri. È un inizio che cattura; racconta della strage di Marzabotto… Nello scrivere questa frase, capisco già di aver sbagliato approccio. Non è questo che arriva, non è questo quello che sento. Per entrare nel ‘dolore’ dovete immergervi nel testo; lo dovete volere fortemente, altrimenti la musica coprirà ogni impegnata riflessione regalandovi una melodia che entrerà nelle vostre teste, consegnando così al CD due diverse chiavi di lettura: quella più leggera,... (continua)
Piccole storie
(Alessandro Sipolo, Luisa Moleri, Giorgio Cordini)
Feat. Alessandro Sipolo
I silenzi di Monte Sole - Angelina - Il battello del Lago d'Iseo - Mordere i sassi - La notte dei fondi - Sogno di Natale - Cevo 3 luglio 1944 - Occhi nocciola - Respiro di pace
Apre tutto il lavoro e accoglie il primo ospite, Alessandro Sipolo il quale, oltre a donare la sua voce, partecipa alla scrittura del testo insieme a Luisa Moleri. È un inizio che cattura; racconta della strage di Marzabotto… Nello scrivere questa frase, capisco già di aver sbagliato approccio. Non è questo che arriva, non è questo quello che sento. Per entrare nel ‘dolore’ dovete immergervi nel testo; lo dovete volere fortemente, altrimenti la musica coprirà ogni impegnata riflessione regalandovi una melodia che entrerà nelle vostre teste, consegnando così al CD due diverse chiavi di lettura: quella più leggera,... (continua)
I passi sul sentiero a Monte Sole
(continua)
(continua)
inviata da dq82 8/6/2015 - 13:13
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D'io Matria Vaniglia
“Polansky” e’ una ballad soffusa dedicata all’amico poeta e attivista Paul Polansky, giramondo, scomparso nel 2021
tempiduri
Nel 1991, Paul si reca in Repubblica Ceca con l'intenzione di svolgere alcune ricerche sull'origine del ramo paterno della propria famiglia. I suoi studi hanno portato alla luce 40.000 documenti occultati relativi all'esistenza di un campo di lavoro inizialmente costruito per gli ebrei, ma in seguito impiegato solo per gli zingari. Il campo, localizzato nelle campagne di Lety era gestito dal Principe Karel VI Schwarzenberg, padre di quel Karel Schwarzenberg che ha ricoperto i ruoli di ministro degli esteri della Repubblica Ceca, e di presidente di turno dell'Unione Europea. Trovatosi di fronte a un occultamento, Polansky decide di interrogare gli abitanti del luogo scoprendo l'esistenza di alcuni sopravvissuti. Dopo questa scoperta, inizia... (continua)