Eugenio Finardi: La Radio
Quando son solo in casa e solo devo restare
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 13/2/2024 - 21:54
Cosa sarà
[1979]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]
Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]
Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continua)
Cosa sarà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2019 - 11:02
Pour toi Arménie
Aida, Alberto Radius, Alberto Solfrini, Alessandra Mussolini, Angelo Giordano, Antonella Bucci, Antonella Roggero, Bernardo Lanzetti, Bravo, Christian, Contourella Family, Cristiano Malgioglio, Daiano, Dario Baldan Bembo, Decibel, Dori Ghezzi, Enrico Musiani, Enzo Jannacci, Eugenio Finardi, Fabioelisa, Francesco Baccini, Franco Simone, Franz Di Cioccio, Gazebo, Gepy, Gianfranco Manfredi, Gianni Bella, Gianni Dei, Gigliola Cinquetti, Gilda Giuliani, Gino De Stefani, Gino Paoli, Camaleonti, Iva Zanicchi, Strana Società, Lara St. Paul, Lorella Cuccarini, Luciano Rossi, Manuel De Peppe, Maria Pia Fanfani, Maria Scicolone, Marina Barone, Mario Castelnuovo, Mark Fontaine, Massimo Boldi, Mauro Lusini, Meccano, Memo Remigi, Mia Martini, Michele Pecora, Mietta, Milva, Mimmo Cavallo, Mino Reitano, Nilla Pizzi, Orietta Berti, Pierangelo Bertoli, Pino D'Angiò, Ricky Gianco, Rodolfo Grieco, Sabrina, Scarlet, Scialpi, Sergio Conte, Sergio Endrigo, Stefano Rosso, Tony Dallara, Tullio De Piscopo, Vittorio Gassman, Vivien Vee
PER TE ARMENIA
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/4/2017 - 21:15
Bianco e nero
(1980)
Album: "Suonare suonare"
Il testo di Premoli, pur partendo da una situazione privata e raccolta, riesce a mettere a fuoco l’inquietudine per il futuro di una terra poco sicura e travagliata, che nel corso dell’ultimo secolo si è trovata due volte sull’orlo dell’abisso più nero (con Hiroshima nel ’45 e con la crisi missilistica di Cuba nel ’62).
Dietro a questi versi c’è lo spettro della guerra, la più pericolosa che si possa immaginare, e sembra esserci anche un suggeritore d’eccezione, perché viene in mente una frase di Albert Einstein, che disse: «Non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre.» Oppure con le fionde, come suggerisce Premoli.
Marco Novaro - I cantastorie elettrici (pt. I)
Album: "Suonare suonare"
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni
Patrick Djivas - basso
Lucio Fabbri - violino, viola e violoncello
Franco Mussida - chitarra
Flavio Premoli - tastiere e voce
Patrick Djivas - basso
Lucio Fabbri - violino, viola e violoncello
Franco Mussida - chitarra
Flavio Premoli - tastiere e voce
Il testo di Premoli, pur partendo da una situazione privata e raccolta, riesce a mettere a fuoco l’inquietudine per il futuro di una terra poco sicura e travagliata, che nel corso dell’ultimo secolo si è trovata due volte sull’orlo dell’abisso più nero (con Hiroshima nel ’45 e con la crisi missilistica di Cuba nel ’62).
Dietro a questi versi c’è lo spettro della guerra, la più pericolosa che si possa immaginare, e sembra esserci anche un suggeritore d’eccezione, perché viene in mente una frase di Albert Einstein, che disse: «Non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre.» Oppure con le fionde, come suggerisce Premoli.
Marco Novaro - I cantastorie elettrici (pt. I)
Luna nuova, luna d'aprile
(continua)
(continua)
3/5/2015 - 19:39
Chocolate Kings
dall'album "Chocolate Kings" (1975)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (continua)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (continua)
When I was born they came to free us
(continua)
(continua)
2/5/2015 - 23:38
Laudate Hominem
Questa canzone nettamente "minore" della produzione di De André risorge (è il caso di dirlo oggi) a nuova vita nella versione rock della Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella". I membri della PFM sotto il nome "I Quelli" avevano d'altra parte partecipato come musicisti allo storico album originale... Il recente rifacimento della PFM ha senza dubbio degli interessanti arrangiamenti ma è inevitabilmente orfano - come molte cover di De André - della voce di Fabrizio... Qui nell'originale la voce di Fabrizio però neanche c'era e il pezzo è totalmente riscritto e acquista secondo me una nuova forza.
Lorenzo 5/4/2015 - 21:31
Un giudice
[1971]
Un giudice
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Nicola Piovani
Lyrics by Fabrizio de André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Nicola Piovani
Album: "Non all'amore non al denaro né al cielo"
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Altri interpreti: Pierangelo Bertoli, Yo Yo Mundi, Bandabardò
La collina di Spoon River. Foto di William Willinghton
L'Antologia di Spoon River i Edgar Lee Masters e Non al denaro, non all'amore né al cielo di Fabrizio De André
Tutti i testi delle canzoni e delle poesie corrispondenti
Nelle CCG: Dormono sulla collina - Un matto - Un giudice - Un Blasfemo - Un Medico
Dietro ogni giudice c'è un potere
di Riccardo Venturi
Non so neanche se chiamarla una “dimenticanza”, come è avvenuto... (continua)
Un giudice
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Nicola Piovani
Lyrics by Fabrizio de André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Nicola Piovani
Album: "Non all'amore non al denaro né al cielo"
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Altri interpreti: Pierangelo Bertoli, Yo Yo Mundi, Bandabardò
La collina di Spoon River. Foto di William Willinghton
L'Antologia di Spoon River i Edgar Lee Masters e Non al denaro, non all'amore né al cielo di Fabrizio De André
Tutti i testi delle canzoni e delle poesie corrispondenti
Nelle CCG: Dormono sulla collina - Un matto - Un giudice - Un Blasfemo - Un Medico
Dietro ogni giudice c'è un potere
di Riccardo Venturi
Non so neanche se chiamarla una “dimenticanza”, come è avvenuto... (continua)
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/7/2013 - 11:06
Verranno a chiederti del nostro amore
[1973]
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato
Altri interpreti: Premiata Forneria Marconi, Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Lyrics by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Story of a White Collar")
Also performed by: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Paroles de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Musique de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Histoire d'un fonctionnaire")
Autres interprètes: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Questa canzone, famosissima, di Fabrizio De André (da un album che parla di un giovane impiegato che si ribella,... (continua)
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato
Altri interpreti: Premiata Forneria Marconi, Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Lyrics by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Story of a White Collar")
Also performed by: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Paroles de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Musique de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Histoire d'un fonctionnaire")
Autres interprètes: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Questa canzone, famosissima, di Fabrizio De André (da un album che parla di un giovane impiegato che si ribella,... (continua)
Quando in anticipo sul tuo stupore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/5/2012 - 12:30
Volta la carta
[1978]
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Lyrics and music by Fabrizio De André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Gli altri sono tutti scappati
In una ben conosciuta canzone di De André (Volta la carta - 1978), tratta da una antica rima popolare genovese, Fabrizio con la sua sapiente mano ribadisce il suo fermo pensiero contro la guerra, che si risolve solo con l'abbandono del campo di battaglia da parte dei soldati, scappati dall'inferno che li aspetta, o ne troviamo un'interessante analogia nel già citato testo di Cohen The Captain del 1984
"Siamo solo io e lei
Gli altri sono tutti scappati in ritirata"
"volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'è più soldati
a piedi scalzi son tutti scappati"
È interessante riportare... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Lyrics and music by Fabrizio De André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Gli altri sono tutti scappati
In una ben conosciuta canzone di De André (Volta la carta - 1978), tratta da una antica rima popolare genovese, Fabrizio con la sua sapiente mano ribadisce il suo fermo pensiero contro la guerra, che si risolve solo con l'abbandono del campo di battaglia da parte dei soldati, scappati dall'inferno che li aspetta, o ne troviamo un'interessante analogia nel già citato testo di Cohen The Captain del 1984
"Siamo solo io e lei
Gli altri sono tutti scappati in ritirata"
"volta la carta viene la guerra
per la guerra non c'è più soldati
a piedi scalzi son tutti scappati"
È interessante riportare... (continua)
C'è una donna che semina il grano
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/9/2011 - 17:16
Percorsi:
Disertori
Il testamento di Tito
[1970]
Testo di Fabrizio de André
Musica: Fabrizio De André e Corrado Castellari
(da un'idea di Gianfranco Michele Maisano, in arte Michele)
Album: La Buona Novella
Lyrics by Fabrizio de André
Music: Fabrizio De André and Corrado Castellari
(inspired by an idea by Gianfranco Michele Maisano, known as Michele)
Album: La Buona Novella
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM Vol 2" del 1979.
Ripresa dai Modena City Ramblers nell'album Viva la vida! del 2004
Da qualche parte, in questo sito, Il testamento di Tito c'era già. Inserita, chissà come, in un commento; ma non mi ricordo dove. Oramai sto perdendo i fili di questo sito che è diventato un oceano; ma non ho perso i fili di questa canzone. Non li perdo da più di trent'anni, come non li perde nessuno che la conosca. Facile usare iperboli: una delle più belle canzoni... (continua)
Testo di Fabrizio de André
Musica: Fabrizio De André e Corrado Castellari
(da un'idea di Gianfranco Michele Maisano, in arte Michele)
Album: La Buona Novella
Lyrics by Fabrizio de André
Music: Fabrizio De André and Corrado Castellari
(inspired by an idea by Gianfranco Michele Maisano, known as Michele)
Album: La Buona Novella
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM Vol 2" del 1979.
Ripresa dai Modena City Ramblers nell'album Viva la vida! del 2004
Da qualche parte, in questo sito, Il testamento di Tito c'era già. Inserita, chissà come, in un commento; ma non mi ricordo dove. Oramai sto perdendo i fili di questo sito che è diventato un oceano; ma non ho perso i fili di questa canzone. Non li perdo da più di trent'anni, come non li perde nessuno che la conosca. Facile usare iperboli: una delle più belle canzoni... (continua)
Non avrai altro Dio, all'infuori di me.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/9/2009 - 21:24
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Smisurata preghiera
[1996]
Testo e musica di Fabrizio De André e Ivano Fossati
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime salve"
L'ultima canzone dell'ultimo disco di Fabrizio De André, Anime Salve (1996). Smisurata preghiera (ispirata dal "Gabbiere" di Alvaro Mutis) è invece secondo me non solo la somma dei percorsi del disco, ma anche di quelli della vita poetica di De Andrè. Fortissima la presenza di Mutis qui ripreso sia per la "Preghiera" di Maqroll, che al contrario recita "Ricorda Signore che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto", sia in più punti, a partire da quel "gli elementi del disastro" che ricorda appunto una delle raccolte più note del poeta. Ma De Andrè attraverso la poesia stavolta ci offre un vero, grande affresco a tinte forte della solitudine libera e scelta, presupposto necessario per "consegnare alla morte... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Ivano Fossati
Lyrics and music by Fabrizio De André and Ivano Fossati
Album: "Anime salve"
L'ultima canzone dell'ultimo disco di Fabrizio De André, Anime Salve (1996). Smisurata preghiera (ispirata dal "Gabbiere" di Alvaro Mutis) è invece secondo me non solo la somma dei percorsi del disco, ma anche di quelli della vita poetica di De Andrè. Fortissima la presenza di Mutis qui ripreso sia per la "Preghiera" di Maqroll, che al contrario recita "Ricorda Signore che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto", sia in più punti, a partire da quel "gli elementi del disastro" che ricorda appunto una delle raccolte più note del poeta. Ma De Andrè attraverso la poesia stavolta ci offre un vero, grande affresco a tinte forte della solitudine libera e scelta, presupposto necessario per "consegnare alla morte... (continua)
Alta sui naufragi
(continua)
(continua)
9/1/2006 - 19:32
Maria nella bottega di un falegname
[1970]
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Lyrics and music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: "La buona novella"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM vol 2" del 1979.
Non so come fosse rimasta fuori finora, visto che il sito è nato proprio dai fan di De André (del quale erano già presenti altre canzoni meno pertinenti al tema, secondo me....).
Bellissima la definizione di Gesù come colui che "guerra insegnò a disertare".
(Lorenzo Masetti)
«È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente.
Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per... (continua)
Maria:
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/12/2004 - 18:50
Il Pescatore
[1970]
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Musica di Gian Piero Reverberi e Franco Zauli
Music by Gian Piero Reverberi and Franco Zauli
Single: 1970 (Il Pescatore/Marcia Nuziale - Liberty)
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Lascio a tutti decidere contro o per che cosa sia questa canzone. E' la seconda delle tre canzoni non numerate che chiudevano il V e ultimo volume della primitiva raccolta delle CCG.
It's up to everybody to decide whether this song is against or for someone or something. It is the second of the three unlisted songs that ended the 5th and last volume of the primitive AWS collection.
Una discussione approfondita sul Pescatore si trova nelle FAQ del sito "Via del Campo"
È seguita dalle traduzioni in alcune lingue e, soprattutto, in vari dialetti italiani... (continua)
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Musica di Gian Piero Reverberi e Franco Zauli
Music by Gian Piero Reverberi and Franco Zauli
Single: 1970 (Il Pescatore/Marcia Nuziale - Liberty)
Riarrangiata nel 1979 dalla PFM nei celebri concerti pubblicati poi nel disco "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM"
Lascio a tutti decidere contro o per che cosa sia questa canzone. E' la seconda delle tre canzoni non numerate che chiudevano il V e ultimo volume della primitiva raccolta delle CCG.
It's up to everybody to decide whether this song is against or for someone or something. It is the second of the three unlisted songs that ended the 5th and last volume of the primitive AWS collection.
Una discussione approfondita sul Pescatore si trova nelle FAQ del sito "Via del Campo"
È seguita dalle traduzioni in alcune lingue e, soprattutto, in vari dialetti italiani... (continua)
All'ombra dell'ultimo sole
(continua)
(continua)
29/11/2004 - 18:54
Percorsi:
Le CCG Primitive
Andrea
[1978]
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Lyrics and music by Fabrizio De André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM" del 1979.
Una canzone contro la guerra sullo sfondo di una storia di amore omosessuale.
L'interpretazione più comune della canzone è che il soldato morto non sia Andrea ma il suo amato come spiega Wilco su "it.fan.musica.de-andre":
L'amore di Andrea , "riccioli neri", muore combattendo per la propria patria e Andrea apprende la notizia leggendo il foglio con "la firma di re".
Se analizzi il testo, "Andrea l'ha perso, ha perso l'amore" indica che il ragazzo morto (il soldato) non è Andrea bensì il suo innamorato (allora i soldati-donna non c'erano ancora), tesi confermata dal verbo che Fabrizio usa nel verso successivo ,"Andrea ha ", quindi... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Lyrics and music by Fabrizio De André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
Riarrangiata dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM" del 1979.
Una canzone contro la guerra sullo sfondo di una storia di amore omosessuale.
L'interpretazione più comune della canzone è che il soldato morto non sia Andrea ma il suo amato come spiega Wilco su "it.fan.musica.de-andre":
L'amore di Andrea , "riccioli neri", muore combattendo per la propria patria e Andrea apprende la notizia leggendo il foglio con "la firma di re".
Se analizzi il testo, "Andrea l'ha perso, ha perso l'amore" indica che il ragazzo morto (il soldato) non è Andrea bensì il suo innamorato (allora i soldati-donna non c'erano ancora), tesi confermata dal verbo che Fabrizio usa nel verso successivo ,"Andrea ha ", quindi... (continua)
Andrea s'è perso s'è perso e non sa tornare
(continua)
(continua)
Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore, 35 morti al confine tra Israele e Giordania
(1971)
Il brano in oggetto non ha testo, in quanto è un brano strumentale, tratto dall' LP "Amore e non amore", uno dei dischi maggiormente sperimentali di Battisti, ma il titolo mi pare talmente geniale e, ahinoi, talmente attuale, che troverei assurdo non inserirlo nella raccolta.
[Archi dal NG it.fan.musica.de-andre]
Tra i musicisti che partecipano al disco, i componenti dei Quelli, già al seguito di Battisti da tempo, che l'anno successivo cambieranno il nome in Premiata Forneria Marconi.
Lucio Battisti: voce, chitarra, pianoforte, direzione d'orchestra
Franz Di Cioccio: batteria, percussioni
Giorgio Piazza: basso
Flavio Premoli: organo Hammond, pianoforte, tamburello
Dario Baldan Bembo: organo Hammond, pianoforte
Franco Mussida: chitarra
Alberto Radius: chitarra
Il titolo inventato da Mogol (Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore,... (continua)
Il brano in oggetto non ha testo, in quanto è un brano strumentale, tratto dall' LP "Amore e non amore", uno dei dischi maggiormente sperimentali di Battisti, ma il titolo mi pare talmente geniale e, ahinoi, talmente attuale, che troverei assurdo non inserirlo nella raccolta.
[Archi dal NG it.fan.musica.de-andre]
Tra i musicisti che partecipano al disco, i componenti dei Quelli, già al seguito di Battisti da tempo, che l'anno successivo cambieranno il nome in Premiata Forneria Marconi.
Lucio Battisti: voce, chitarra, pianoforte, direzione d'orchestra
Franz Di Cioccio: batteria, percussioni
Giorgio Piazza: basso
Flavio Premoli: organo Hammond, pianoforte, tamburello
Dario Baldan Bembo: organo Hammond, pianoforte
Franco Mussida: chitarra
Alberto Radius: chitarra
Il titolo inventato da Mogol (Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore,... (continua)
La guerra di Piero
[1964]
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Paroles de Fabrizio De André
Musica di Fabrizio De André e Vittorio Centanaro
Music by Fabrizio De André and Vittorio Centanaro
Musique de Fabrizio De André et Vittorio Centanaro
La guerra di Piero ha oramai oltre cinquant'anni; e non solo ricantandola, ma semplicemente rileggendola, sorge spontanea una domanda: ma se questa canzone fosse stata scritta in una lingua di circolazione un po' più larga dell'italiano, dove sarebbe? Probabilmente nelle menti e nei cuori di tutto il mondo. Per questo, anche per farla conoscere meglio, continueremo a cercare di darne il maggior numero di versioni possibili nelle varie lingue.
La canzone ha dei probabilissimi echi provenienti da una celebre poesia di Arthur Rimbaud, Le dormeur du val (L'addormentato nella valle). Si veda a tale riguardo questo articolo di Giuseppe Cirigliano.
La... (continua)
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Paroles de Fabrizio De André
Musica di Fabrizio De André e Vittorio Centanaro
Music by Fabrizio De André and Vittorio Centanaro
Musique de Fabrizio De André et Vittorio Centanaro
La guerra di Piero ha oramai oltre cinquant'anni; e non solo ricantandola, ma semplicemente rileggendola, sorge spontanea una domanda: ma se questa canzone fosse stata scritta in una lingua di circolazione un po' più larga dell'italiano, dove sarebbe? Probabilmente nelle menti e nei cuori di tutto il mondo. Per questo, anche per farla conoscere meglio, continueremo a cercare di darne il maggior numero di versioni possibili nelle varie lingue.
La canzone ha dei probabilissimi echi provenienti da una celebre poesia di Arthur Rimbaud, Le dormeur du val (L'addormentato nella valle). Si veda a tale riguardo questo articolo di Giuseppe Cirigliano.
La... (continua)
Dormi sepolto in un campo di grano
(continua)
(continua)
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Musica di Eugenio Finardi e Lucio Fabbri
dall'album "Sugo" (1976)
Violino: Lucio Fabbri (Premiata Forneria Marconi)
Il 13 febbraio è stato proclamato dall'Assemblea delle Nazioni Unite il World Radio Day. Quest'anno il giorno è particolarmente celebrato in Italia perché cento anni fa, nel 1924 (ma il 6 Ottobre) nasce nel nostro paese la prima trasmissione radiofonica. La prima voce è quella di Maria Luisa Boncompagni che annuncia un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa.
Questa canzone risale invece a quando la radio in Italia aveva circa cinquant’anni e divenne da subito l'inno di tante radio libere che per la prima volta riuscivano a portare dalla gente parole e musiche nuove e rivoluzionarie. Era un mondo vivace e distante anni luce dal monopolio di Radio RAI,... (continua)