Molise
con Serena Altavilla e Cristiano Crisci
Serena Altavilla: voce su testo di Gus Kahn dalla canzone Guilty con musica di Richard A. Whiting e Harry Akst incisa da Bing Crosby, Ella Fitzgerald e soprattutto in una versione insuperabile da Billie Holiday, citata nel testo.
Lucio Leoni: voce su testo di Lucio Leoni
da HER DEM AMADE ME
Compilation dedicata a Lorenzo Orsetti
Serena Altavilla: voce su testo di Gus Kahn dalla canzone Guilty con musica di Richard A. Whiting e Harry Akst incisa da Bing Crosby, Ella Fitzgerald e soprattutto in una versione insuperabile da Billie Holiday, citata nel testo.
Lucio Leoni: voce su testo di Lucio Leoni
da HER DEM AMADE ME
Compilation dedicata a Lorenzo Orsetti
I proventi della vendita del progetto saranno interamente devoluti al centro Alan’s Rainbow di Kobane per dotarlo di un ambulatorio pediatrico che sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista.
Is it a sin, is it a crime
(continua)
(continua)
18/3/2021 - 22:38
Percorsi:
Dal Kurdistan
Vége a világnak
[Fine anni 30, inizio 40]
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.
Tristissima la vita di Seress Rezső.
Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continua)
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.
Tristissima la vita di Seress Rezső.
Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continua)
Ősz van és peregnek a sárgult levelek
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2020 - 14:31
Angel of Harlem
[1987]
Scritta da Bono
Musica degli U2
Registrata nel mitico Sun Studio di Memphis, Tennessee, sotto la direzione di Jack Henderson Clement (1931-2013), cantante e produttore musicale.
Scritta all'epoca di "The Joshua Tree", fu poi inclusa nell'album successivo, "Rattle and Hum"
Una canzone magnifica, dedicata a "The Lady Day", Billie Holiday, l'indimenticabile interprete di Strange Fruit, scritta nel 1939 da Abel Meeropol (1903-1986), sotto lo pseudonimo di Lewis Allan.
Da ricordare che l'autore era di famiglia ebrea originaria dell'Impero Russo, e che fu militante comunista, e che con la moglie Anne adottò Michael e Robert Rosenberg, i figli di Julius ed Ethel, quando la coppia fu mandata alla sedia elettrica nel 1953...
Per il resto, riprendo integralmente l'introduzione da Dentro il cuore della canzone: “Angel of Harlem”, di Germano Vescovo:
C’è una foto sul comodino dell’ingresso.... (continua)
Scritta da Bono
Musica degli U2
Registrata nel mitico Sun Studio di Memphis, Tennessee, sotto la direzione di Jack Henderson Clement (1931-2013), cantante e produttore musicale.
Scritta all'epoca di "The Joshua Tree", fu poi inclusa nell'album successivo, "Rattle and Hum"
Una canzone magnifica, dedicata a "The Lady Day", Billie Holiday, l'indimenticabile interprete di Strange Fruit, scritta nel 1939 da Abel Meeropol (1903-1986), sotto lo pseudonimo di Lewis Allan.
Da ricordare che l'autore era di famiglia ebrea originaria dell'Impero Russo, e che fu militante comunista, e che con la moglie Anne adottò Michael e Robert Rosenberg, i figli di Julius ed Ethel, quando la coppia fu mandata alla sedia elettrica nel 1953...
Per il resto, riprendo integralmente l'introduzione da Dentro il cuore della canzone: “Angel of Harlem”, di Germano Vescovo:
C’è una foto sul comodino dell’ingresso.... (continua)
It was a cold a cold and wet December day
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2020 - 15:26
Two Brothers
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.
“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.
Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.
“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.
Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 4/2/2016 - 22:04
Driva’ Man
Aveva ragione Xinnia nell’ormai lontano agosto 2013: il testo proposto nel 2008 da Carles Viadelo Mestre è completamente disordinato e scorretto.
Ecco il testo corretto come verificato all’ascolto dal video di una bellissima esecuzione dal vivo nel 1964, con Max Roach alla batteria, Clifford Jordan al sassofono tenore, Coleridge Perkinson al pianoforte, Eddie Khan al contrabbasso e la splendida, intensa voce di Abbey Lincoln.
“Driva' Man si apre con il canto straziato della Lincoln che racconta le violenze e le molestie sessuali di cui erano vittime le schiave di colore da parte dei padroni bianchi nelle piantagioni fino a pochi anni prima.” (it.wikipedia)
Il verso introduttivo è quello con cui si apre una famosa canzone scritta da Cole Porter nel 1930 e resa immortale nelle versioni di artisti come Billie Holiday ed Ella Fitzgerald.
(il testo corretto è stato sostituito)
Questo magnifico... (continua)
Ecco il testo corretto come verificato all’ascolto dal video di una bellissima esecuzione dal vivo nel 1964, con Max Roach alla batteria, Clifford Jordan al sassofono tenore, Coleridge Perkinson al pianoforte, Eddie Khan al contrabbasso e la splendida, intensa voce di Abbey Lincoln.
“Driva' Man si apre con il canto straziato della Lincoln che racconta le violenze e le molestie sessuali di cui erano vittime le schiave di colore da parte dei padroni bianchi nelle piantagioni fino a pochi anni prima.” (it.wikipedia)
Il verso introduttivo è quello con cui si apre una famosa canzone scritta da Cole Porter nel 1930 e resa immortale nelle versioni di artisti come Billie Holiday ed Ella Fitzgerald.
(il testo corretto è stato sostituito)
Questo magnifico... (continua)
Bernart Bartleby 14/2/2015 - 16:29
Summertime
[1933]
Parole di Edwin DuBose Heyward (1885-1940), scrittore, e Ira Gershwin (1896-1983), liricista, fratello del più celebre George.
Musica di George Gershwin (1898-1937), compositore e pianista ebreo americano di origine russa.
Canzone dall’ “American folk opera” “Porgy and Bess” (1935), tratta dal racconto “Porgy” di Edwin DuBose Heyward.
Propongo questa bellissima e notissima canzone tra gli EXTRA, anche se, per molte ragioni che vado a spiegare, forse potrebbe stare a buon diritto nelle CCG/AWS DOCG, e non tanto per il significato originario quanto per quello assunto nel corso del tempo.
Vero è, infatti, che fin dal suo esordio a Broadway “Porgy and Bess” si attirò non pochi strali dalla comunità nera. La descrizione della vita degli afroamericani nell'immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, South Carolina, all'inizio degli anni trenta, offerta da un terzetto... (continua)
Parole di Edwin DuBose Heyward (1885-1940), scrittore, e Ira Gershwin (1896-1983), liricista, fratello del più celebre George.
Musica di George Gershwin (1898-1937), compositore e pianista ebreo americano di origine russa.
Canzone dall’ “American folk opera” “Porgy and Bess” (1935), tratta dal racconto “Porgy” di Edwin DuBose Heyward.
Propongo questa bellissima e notissima canzone tra gli EXTRA, anche se, per molte ragioni che vado a spiegare, forse potrebbe stare a buon diritto nelle CCG/AWS DOCG, e non tanto per il significato originario quanto per quello assunto nel corso del tempo.
Vero è, infatti, che fin dal suo esordio a Broadway “Porgy and Bess” si attirò non pochi strali dalla comunità nera. La descrizione della vita degli afroamericani nell'immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, South Carolina, all'inizio degli anni trenta, offerta da un terzetto... (continua)
Summertime
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 27/8/2013 - 11:39
Freight Elevator
[1987]
Album "Mick and Caroline"
Scritta da Steve Skaith e Mike Jones.
Up until after World War Two, black and white musicians in the USA could perform on stage together, but often weren't allowed to stay in the same hotel. This song tells a true story about the Jazz singer Billie Holiday, who appeared night after night in the Artie Shaw orchestra on 52nd Street, the centre of New York's nightlife. There she enchanted the public with her voice - like velvet stretched over barbed wire. The crowd is so big, that they've had to hire extra waiting staff. But Billie Holiday wasn't allowed to use the main elevator which the other guests and performers used. Instead the hotel management forced her to use the freight elevator at the back of the building - just because she was black! The freight elevator, crammed in between fresh sheets, a case of grapefruit juice in tins, and the shoes that a... (continua)
Album "Mick and Caroline"
Scritta da Steve Skaith e Mike Jones.
Up until after World War Two, black and white musicians in the USA could perform on stage together, but often weren't allowed to stay in the same hotel. This song tells a true story about the Jazz singer Billie Holiday, who appeared night after night in the Artie Shaw orchestra on 52nd Street, the centre of New York's nightlife. There she enchanted the public with her voice - like velvet stretched over barbed wire. The crowd is so big, that they've had to hire extra waiting staff. But Billie Holiday wasn't allowed to use the main elevator which the other guests and performers used. Instead the hotel management forced her to use the freight elevator at the back of the building - just because she was black! The freight elevator, crammed in between fresh sheets, a case of grapefruit juice in tins, and the shoes that a... (continua)
It's a mighty long day, in the freight elevator,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2010 - 09:09
Pornostar
[2006]
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continua)
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continua)
Da questo cielo di ferro il pilota centra l’obiettivo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2007 - 11:42
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(Lewis Allan [Abel Meeropol] / Billy Holiday)
Era il 1939. I cinematografi americani passavano Via col vento, storia d'amore contornata da una pacifica, onesta e rispettosa convivenza della civiltà nera con i padroni bianchi del Sud.
Era il 1939. In Europa la Germania nazista invade la Polonia, scintilla che accende la seconda guerra mondiale.
Era il 1939. Billie Holiday, allora ventiquattrenne, al Cafè Society di New York, intonò per la prima volta, con la sua inconfondibile voce, Strange Fruit.
Ma torniamo al 1939. Strange Fruit inizialmente era un testo per "bianchi radicali", la sua natura sotterranea, drammatica, connessa intimamente al suo vero autore, Abel Meeropol che, da membro del partito comunista americano, fu costretto a scriverla sotto falso nome, con lo pseudonimo di Lewis Allan e pubblicarla come poema sul New York Teacher e sul giornale filo-marxista New Masses.
Meeropol... (continua)