Eine Frage
Versione italiana di Francesco Mazzocchi
UNA DOMANDA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 12/3/2022 - 11:57
Die Gefangenen
Richiama quel che scriveva Rosa Luxemburg poche settimane prima d'essere assassinata in questo articolo pubblicato su Die Rote Fahne [La bandiera rossa]
Zentralorgan des Spartakusbundes [organo centrale della Lega di Spartaco] del 18 novembre 1918
Un dovere morale
Per le vittime politiche del vecchio dominio reazionario noi non volemmo alcuna «amnistia», alcuna grazia. Pretendemmo il nostro diritto a libertà, lotta e rivoluzione per quelle centinaia di persone leali e coraggiose, che languivano in penitenziari e carceri, perché sotto la dittatura della sciabola della banda di delinquenti imperialista lottavano per libertà del popolo, pace, socialismo. Ora esse sono tutte libere. Noi siamo nuovamente schierati, pronti alla lotta. Non gli arbitri coi loro complici borghesi ed il principe Max in testa ci hanno liberato, la rivoluzione proletaria ha fatto saltare le porte delle nostre casematte.
Ma... (continua)
I PRIGIONIERI
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 12/3/2022 - 09:03
Einigkeit und Recht und Freiheit
UNITÀ E GIUSTIZIA E LIBERTÀ
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 2/3/2022 - 19:59
Drei Minuten Gehör!
TRE MINUTI D’ATTENZIONE!
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 26/2/2022 - 09:46
Mir ist heut’ so nach Tamerlan
OGGI MI SENTO COME TAMERLANO
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 17/2/2022 - 09:25
Die Trommel, oder Das Leibregiment
IL TAMBURO, O IL REGGIMENTO DELLA GUARDIA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 16/2/2022 - 07:53
Revolutions-Rückblick (1)
SGUARDO INDIETRO ALLA RIVOLUZIONE (1919)
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 15/2/2022 - 10:50
Das Lied vom Kompromiß
LA CANZONE DEL COMPROMESSO
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 7/2/2022 - 11:14
Saurier, erwache!
[1933]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer
Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).
"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer
Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).
"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Guten Morgen, Knirpse! Habe
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2020 - 20:42
Wenn der Himmel grau wird
[...] Al suo rientro in Austria, Soyfer riprende subito la lotta contro le varie minacce alla libertà e ai livelli di democrazia raggiunti, subordinando tutta la sua produzione artistica e intellettuale a questa militanza. Oltre ai testi per la «Arbeiter Zeitung» comporrà delle Bild-Wort-Satiren, cioè poesie satiriche abbinate a delle fotografie a mo' di commento, un moderno genere di emblema, già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929). Queste composizioni, uscite nel corso del 1933 sulla rivista «Kuckuck», prendono spunto da immagini della vita tedesca sotto il nuovo potere nazista, ma anche da raffigurazioni degli slums di New York, della disoccupazione negli Stati Uniti, dei preparativi bellici giapponesi e altri fatti internazionali. Il rapporto... (continua)
B.B. 10/5/2020 - 17:12
Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]
Dai condomini qui intorno ormai ognuno spara a tutto volume la musicaccia che gli pare, tanto per dire "io ci sono, sono ancora vivo e quindi spacco i coglioni a tutti"...
La gente sono proprio deficienti...
C'aveva proprio ragione Tucholsky: "L’uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto."
Il virus non fa che mettere in evidenza questi e altri pregi...
La gente sono proprio deficienti...
C'aveva proprio ragione Tucholsky: "L’uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto."
Il virus non fa che mettere in evidenza questi e altri pregi...
B.B. 18/3/2020 - 18:36
Mir ist heut’ so nach Tamerlan
Chanson allemande – Mir ist heut’ so nach Tamerlan – Kurt Tucholsky – 1922
Texte de Kurt Tucholsky, sous le pseudonyme de Theobald Tiger.
Musique de Rudolf Nelson (1878-1960), Allemand, compositeur et imprésario de cabaret.
Texte trouvé sur Mudcat Café, dans la base de données musicale allemande
Chanté à l’origine par Fritzi Massary (1882-1969), une actrice et compositrice autrichienne. Récemment repris par Ute Lemper dans son album "Berlin Cabaret Songs" de 1996.
Le cabaret berlinois à l’époque de Weimar n’avait rien à envier au cabaret parisien, et la vie sociale étincelante et, surtout, la vie nocturne étaient absolument comparables. Kurt Tucholsky, correspondant à Paris du journal « Die Weltbühne », a respiré ces deux incroyables airs de liberté débridée et est devenu l’un des plus importants auteurs de pièces pour cabaret. Mais déjà au début des années vingt, Tucholsky a commencé à... (continua)
Texte de Kurt Tucholsky, sous le pseudonyme de Theobald Tiger.
Musique de Rudolf Nelson (1878-1960), Allemand, compositeur et imprésario de cabaret.
Texte trouvé sur Mudcat Café, dans la base de données musicale allemande
Chanté à l’origine par Fritzi Massary (1882-1969), une actrice et compositrice autrichienne. Récemment repris par Ute Lemper dans son album "Berlin Cabaret Songs" de 1996.
Le cabaret berlinois à l’époque de Weimar n’avait rien à envier au cabaret parisien, et la vie sociale étincelante et, surtout, la vie nocturne étaient absolument comparables. Kurt Tucholsky, correspondant à Paris du journal « Die Weltbühne », a respiré ces deux incroyables airs de liberté débridée et est devenu l’un des plus importants auteurs de pièces pour cabaret. Mais déjà au début des années vingt, Tucholsky a commencé à... (continua)
TAMERLAN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/1/2019 - 12:56
Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel... (continua)
Jage die Ängste fort
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:53
Percorsi:
Esili e esiliati
Kein Kinderlied
[1968]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continua)
Wohin ich immer reise,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:28
Percorsi:
Esili e esiliati
Heimweh, wonach?
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continua)
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continua)
Wenn ich "Heimweh" sage, sag ich "Traum".
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 09:53
Percorsi:
Esili e esiliati
Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continua)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2018 - 21:11
Die Ballade vom Nachahmungstrieb
[1931]
Una canzone scritta da Erich Kästner e pubblicata il 24 marzo 1931 sul settimanale Die Weltbühne, quello brevemente diretto da Kurt Tucholsky tra il 1926 ed il 1927, e poi dal suo amico Carl von Ossietzky fino al suo arresto nel 1933.
Trovo il brano in “Erich Kästner: Die kleine Freiheit: Chansons und Prosa 1949–1952” pubblicato nel 1979 e anche in “Tiefer Frieden”, raro disco del 1980 di un oscuro duo folk tedesco chiamato Hammer & Harfe.
I nazisti arrestarono Carl von Ossietzky, con altre migliaia di oppositori all'indomani del pretestuoso “incendio del Reichstag”. Fu allora che cominciarono a giocare, a divertirsi sadicamente con tutte quelle vite ridotte in prigionia, proprio come fanno i protagonisti di questa “Ballata dell'emulazione”: un gruppo di bambini, curiosi di sapere cosa provano i grandi quando giustiziano un criminale, decidono di impiccare per guioco uno di... (continua)
Una canzone scritta da Erich Kästner e pubblicata il 24 marzo 1931 sul settimanale Die Weltbühne, quello brevemente diretto da Kurt Tucholsky tra il 1926 ed il 1927, e poi dal suo amico Carl von Ossietzky fino al suo arresto nel 1933.
Trovo il brano in “Erich Kästner: Die kleine Freiheit: Chansons und Prosa 1949–1952” pubblicato nel 1979 e anche in “Tiefer Frieden”, raro disco del 1980 di un oscuro duo folk tedesco chiamato Hammer & Harfe.
I nazisti arrestarono Carl von Ossietzky, con altre migliaia di oppositori all'indomani del pretestuoso “incendio del Reichstag”. Fu allora che cominciarono a giocare, a divertirsi sadicamente con tutte quelle vite ridotte in prigionia, proprio come fanno i protagonisti di questa “Ballata dell'emulazione”: un gruppo di bambini, curiosi di sapere cosa provano i grandi quando giustiziano un criminale, decidono di impiccare per guioco uno di... (continua)
Es ist schon wahr: nichts wirkt so rasch wie Gift!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/9/2016 - 19:54
Große Zeiten
[1931]
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.
La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.
Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Versi di Erich Kästner. Ignoro in quale raccolta furono originariamente pubblicati. Gli scritti di Kästner vennero tutti bruciati dai nazisti nel 1933.
Trovo la poesia illustrata da Paul Flora in un volumetto edito nel 1959.
La musica è di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.
Prima della sua prematura scomparsa Will Elfes ha messo in musica molte poesie di grandi autori, come François Villon, Christian Morgenstern, Bertolt Brecht, Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, H. C. Artmann.
Come scultore Will Elfes è stato anche autore di importanti opere, come quelle esposte nell’ex campo di sterminio di Dachau:
Die Zeit ist viel zu groß, so groß ist sie.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2016 - 09:13
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