A volte si cerca grazia e si trova*giustizia. Sono due parole ma la seconda a volte può riservare sorprese non proprio simpatiche.
"Cerco la morbidezza della tolleranza e trovo l'affilatezza di un rifiuto"
È difficile essere compresi nelle intenzioni, ancora più difficile se le parole non sono capienti.
Fel Shara è una canzone popolare turca dell'800, ma ripresa da vari musicisti del secolo scorso in varie lingue, racconta proprio del dramma dell'incomprensione. Una storia semplice, un dramma che diventa commedia.
Lui sta camminando per fatti suoi, non pensa a niente, è al termine di una bella giornata, non ha altro da chiedere a se stesso se non la nicotina che assorbe dalla cicca che ha in bocca. Qualcuno racconta che lo ha sentito anche fischiettare. Il sole è caldo e scalda il corpo e l'anima nelle strade di... (continua)
Fel Shara canet betet masha (continua)
inviata da Vincenzo Russo Traetto 12/5/2022 - 19:47
[2000]
Parole e musica di Gabriele Coen e Isotta Toso
Nell’album intitolato “Scenì”
“Cambiare paese, cambiare destino”, un brano originale dei KlezRoym ma che potrebbe benissimo essere basato su di un antico canto d’esilio degli ebrei sefarditi cacciati dalla Spagna dopo il 1492 su decreto dei re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona...
A parte il titolo e un paio di termini nel testo (kasa e mansevez) mi pare che tutto il resto sia in spagnolo piuttosto che in giudesmo... Urge una verifica riccardiana.
Tranqui, Bart, è judezmo spiccicato; prendi ad esempio il titolo dove è presente la parola ebraica mazal (sorte, destino, fortuna; si dice che il comune saluto ebraico mazal tov sia la traduzione esatta di buena suerte). Solo che hai beccato un testo in trascrizione spagnola andante, che comunque è ammessa per il ladino/judezmo o come lo si vuol chiamare. Esiste naturalmente la possibilità di scriverlo in alfabeto ebraico, e quella di usare una trascrizione fonetica più lontana dall'ortografia spagnola ufficiale. Quanto alla lingua, non ti fare ingannare: lo judezmo è uno spagnolo fermo al XV secolo (ps: "kasa" non è ebraico, è "casa" nel senso di "paese"; e neppure "mansevez" è ebraico, è un termine medievale spagnolo!). In questo testo ci sono parole che a uno spagnolo suonerebbero del tempo del Cid Campeador, tipo "trokar" (trocar) per "cambiare" (in spagnolo moderno vuol dire, caso mai,... (continua)
Caro Beppe, una risposta precisa non sapremmo proprio dartela. L'album dei KlezRoym contiene brani di varia estrazione etnica, e contiene anche il brano intitolato "Scenì scenì" del sassofonista jazz Pasquale Laino, che sembra dar titolo all'album intero; ma ignoriamo che cosa significhi. Ci daremo da fare per scoprirlo; nel frattempo, saluti cari.
Nota testuale. Anche per questo testo non era reperibile in rete la versione in caratteri ebraici, che è stata quindi ricostruita dalla trascrizione “tradizionale” presente in Rete. Il testo presenta delle espressioni in polacco che, nella trascrizione suddetta, vengono rese rispettivamente con przydziel e widzial-karta: non immaginando come potessero essere rese nell'alfabeto ebraico (secondo la pronuncia [ˈpʃɨʥ̑aw]? Secondo la presupposta grafia?), si è scelto di lasciarle non trascritte nel testo in caratteri ebraici, ma inserendole nella reale forma polacca (przydział, wydział-karta). Si tratta, naturalmente, di un procedimento del tutto arbitrario che potrebbe essere però essere smentito soltanto da un testo originale reale. [RV]
Questa versione racconta della Szajnówna (qui menzionata nella grafia yiddish, Shaynuvna), che lavorava al magazzino del cibo e truffava le autorità accumulando... (continua)
Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.
L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.
I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa... (continua)
Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.
L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.
I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa... (continua)
FEL SHARA: L'INCOMPRENSIONE
A volte si cerca grazia e si trova*giustizia. Sono due parole ma la seconda a volte può riservare sorprese non proprio simpatiche.
"Cerco la morbidezza della tolleranza e trovo l'affilatezza di un rifiuto"
È difficile essere compresi nelle intenzioni, ancora più difficile se le parole non sono capienti.
Fel Shara è una canzone popolare turca dell'800, ma ripresa da vari musicisti del secolo scorso in varie lingue, racconta proprio del dramma dell'incomprensione. Una storia semplice, un dramma che diventa commedia.
Lui sta camminando per fatti suoi, non pensa a niente, è al termine di una bella giornata, non ha altro da chiedere a se stesso se non la nicotina che assorbe dalla cicca che ha in bocca. Qualcuno racconta che lo ha sentito anche fischiettare. Il sole è caldo e scalda il corpo e l'anima nelle strade di... (continua)