Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.
I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (continua)
CONDANNE LIEVI PER CHI AMMAZZA UN MAPUCHE, CARCERE DURO ED ESTRADIZIONI PER I MILITANTI
Gianni Sartori
In questi giorni è stata emessa la sentenza dei Tribunali Federali di Fiske Menuco (General Roca) con cui venivano condannati a pene dai quattro ai cinque anni i membri delle forze dell’ordine argentine responsabili dell’uccisione nel novembre 2017 di un giovane indio mapuche di 22 anni, Rafael Nahuel.
I suo familiari, indignati per l’inconsistenza della condanna rispetto alla gravità del fatto, insieme a esponenti della società civile (associazioni partiti…) hanno tentato di superare le transenne, protette da uno schieramento di polizia, per entrare nel tribunale.
Rafael Nahuel era stato ucciso da colpi di arma da fuoco (altri due mapuche rimanevano feriti) nel corso di una operazione di sgombero degli indigeni (leggi: evacuazione forzata... (continua)
It's maybe the first time I translate myself, and it's really difficult for many reasons. “The House on the River Bank” is a song I wrote in summer 2013 to the tune of an old song by Ricky Gianco, “Un amore (Una giovane signora)”, about an old squatted house in my neighbourhood. Two years later, in February 2015, I occupied an equally old farmhouse together with some comrades dreaming of a “land and earth without masters”; we called it “I' Rovo”, because the farm, property of Florence city council, had been left in ruin for about fifteen years and was a prey to thorn bushes and drug dealers. We had to plough, clean, clear and rebuild everything. “I' Rovo” is surrounded by a railway and by one of the worst suburbs in the outskirts of Florence. The house has faced a hurricane storm on August 1th, 2015 and has been burnt four times, apparently... (continua)
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
Così hanno ritrovato Santiago Maldonado.
Martedì scorso, a sera, dentro al Río Chubut, a soli trecento metri di distanza dalla comunità Mapuche di Pu Lof a Cushamen, dove il 1° agosto, durante dei violenti scontri con la polizia argentina, Santiago Maldonado era stato prelevato desapareciendo.
E' ricomparso così. Sommerso e agganciato a dei rami, dentro un fiume.
Vorrei quindi dedicare a Santiago Maldonado questa composizione di Rayen Kvyeh, poetessa del popolo mapuche.
So da me che dedicare qualsiasi cosa a un morto ammazzato da una polizia qualsiasi, di qualsiasi parte di questo mondo maledetto, non serve assolutamente a niente.
So bene che il popolo mapuche, come tanti altri popoli della terra, è semplicemente destinato a... (continua)
Pikum kvrvf (continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 23/10/2017 - 23:33
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.
I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (continua)