[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).
Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continua)
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
“[...] No campo especifico da música popular é do conhecimento de todos as perseguições enfrentadas por compositores como Chico Buarque, Geraldo Vandré, Taiguara e muitos outros que lutavam contra o arbítrio que imperava no Departamento Nacional de Censura, órgão oficial do governo com autonomia para monitorar a produção intelectual do país. Apesar de todas as dificuldades era necessário não se deixar esmorecer, fraquejar naquele momento seria desastroso e um ato de covardia diante da pátria e do que ela significava para cada um de nós.
No meio desse tiroteio alguns nomes se destacavam, e alem dos já citados um se fez vibrante, inconformado, realista e determinado, era o paulista Sergio Ricardo. Construindo sua carreira de cantor, compositor e cineasta desde... (continua)
[1973]
Parole e musica di Taiguara.
Nel disco intitolato “Fotografias”
Considerato uno dei simboli della resistenza alla censura durante la dittatura militare brasiliana, Taiguara fu uno dei compositori più censurati nella storia della MPB, con ben una settantina di canzoni bandite. Proprio i problemi con la censura lo indussero infine ad auto-esiliarsi prima in Inghilterra, nel 1973, e poi in vari paesi di Africa ed Europa. Fece ritorno in Braile solo a metà degli anni 80, ma non ebbe più il successo di prima...
Per quanto riguarda “Che i bambini cantino liberi”, credo che allora la commissione di censura si sia fermata al titolo, che non ebbe bisogno nemmeno di leggere le strofe per emettere il suo verdetto...
O tempo passa e atravessa as avenidas (continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 20:33
Nel video Taiguara, durante un concerto nel 1986, racconta divertito alcuni aneddoti sui suoi confronti con la commissione di censura all'epoca della dittatura, quando, per esempio, difese la bontà di un passaggio della sua "New York" parlando di alliterazione a quegli zotici ignoranti schierati di fronte a lui per giudicarlo. E l'alliterazione era niente meno quella che avvicinava "policia" a "poluição", cioè polizia - inquinamento...
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).
Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continua)