Autore Anna Marly
Le dimanche des Rameaux
Parole e musica di Anna Marly
Nell'album "Les chants de la Résistance et de la Libération", 1964
Testo trovato su FRMusique
Nell'album "Les chants de la Résistance et de la Libération", 1964
Testo trovato su FRMusique
Une rue, des charmilles
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/5/2020 - 15:23
Le collégien et la fée
Parole e musica di Anna Marly
Nell'album "Les chants de la Résistance et de la Libération", 1964
Testo trovato su FRMusique
Nell'album "Les chants de la Résistance et de la Libération", 1964
Testo trovato su FRMusique
II était un petit collégien qui ne travaillait jamais très bien
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/5/2020 - 14:47
La Chanson des V
[1941-43]
Versi di Maurice Van Moppès, sulla melodia della Sinfonia n. 5 in do minore Op. 67 che Ludwig Van Beethoven compose tra il 1807 ed il 1808.
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Le “Dorifore” della seconda strofa sono i terribili... (continua)
Versi di Maurice Van Moppès, sulla melodia della Sinfonia n. 5 in do minore Op. 67 che Ludwig Van Beethoven compose tra il 1807 ed il 1808.
Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Le “Dorifore” della seconda strofa sono i terribili... (continua)
Il ne faut pas
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 23:06
Chant des Partisans
[1943]
Testo / Paroles: Maurice Druon et Joseph Kessel
Musica / Musique : Anna Marly
Testo / Paroles: Maurice Druon et Joseph Kessel
Musica / Musique : Anna Marly
Il "Chant des Partisans", scritto nel 1943 da Maurice Druon e Joseph Kessel e musicato da Anna Marly (autrice anche della musica di Complainte du partisan, ripresa poi in "The Partisan" di Leonard Cohen) è stato l'inno della Resistenza francese e fu interpretato da Yves Montand sin dall'inizio. Una canzone di guerra, certo, e non di pace; ma una canzone che, nella sua terribile drammaticità, diviene -come spesso accade- un inno alla pace ed alla libertà da riconquistare con la lotta più dura.
Un canto che ancora adesso non cessa e non può non provocare dei brividi in chiunque lo ascolti.
Un canto che ancora adesso non cessa e non può non provocare dei brividi in chiunque lo ascolti.
La chanson commence par des bruits et
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi:
Le CCG Primitive
The Partisan
(or "The Song Of The French Partisan")
Album: "Songs from A Room" (1969)
Adattamento di Complainte du partisan
Parole francesi di Emannuel d'Astier de la Vigerie detto "Bernard", adattate da Hy Zaret in inglese
Musica di Anna Marly
Anna Marly è la stessa autrice del "Chant des Partisans" interpretato anche da Yves Montand.
La storia della canzone e di come è stata riadattata da Complainte du partisan nel sito The Song Of The French Partisan
La canzone è un rimaneggiamento di Complainte du partisan di Anna Marly con parole originali del partigiano francese Emmanuel d'Astier de La Vigerie, detto Bernard. La versione cantata da Cohen è accreditata a Hy Zaret per l'adattamento inglese ma riprende alcuni versi originali francesi. Una strofa dell'originale sparisce nella versione cantata originariamente da Leonard Cohen, però è stata tradotta e cantata da Joan Baez.
L'ultimo verso,... (continua)
Album: "Songs from A Room" (1969)
Adattamento di Complainte du partisan
Parole francesi di Emannuel d'Astier de la Vigerie detto "Bernard", adattate da Hy Zaret in inglese
Musica di Anna Marly
Anna Marly è la stessa autrice del "Chant des Partisans" interpretato anche da Yves Montand.
La storia della canzone e di come è stata riadattata da Complainte du partisan nel sito The Song Of The French Partisan
La canzone è un rimaneggiamento di Complainte du partisan di Anna Marly con parole originali del partigiano francese Emmanuel d'Astier de La Vigerie, detto Bernard. La versione cantata da Cohen è accreditata a Hy Zaret per l'adattamento inglese ma riprende alcuni versi originali francesi. Una strofa dell'originale sparisce nella versione cantata originariamente da Leonard Cohen, però è stata tradotta e cantata da Joan Baez.
L'ultimo verso,... (continua)
When they poured across the border
(continua)
(continua)
×
Testo / Paroles : Emmanuel d'Astier de La Vigerie, alias Bernard dans la Résistance
Musica / Musique : Anna Marly
Scritta a Londra nel 1943, venne resa famosa da Leonard Cohen nel 1969 che la riadattò in The Partisan
Anna Marly ha scritto anche la musica della più famosa canzone della Resistenza Francese, Chant des Partisans.
Per una storia della canzone, che fu cantata anche da Mouloudji, e dell'adattamento di Leonard Cohen rimandiamo a Leonard Cohen Site, dove si può anche ascoltare in varie versioni
Emmanuel d'Astier de La Vigerie, alias Bernard dans la Résistance, fut le fondateur du groupe "Libération-zone Sud". Cet ancien officier de marine converti au journalisme est l'incontestable numéro un du mouvement. Après un premier voyage à Londres en 1942, il y retourne en 1943. Pascal Copeau le supplée alors à la tête de Libération et lui rend compte de l'évolution de la situation... (continua)