Berlin, dein Tänzer ist der Tod! (Fox Macabre)
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender (1896-1976)
Testo trovato su questo sito dedicato alla "danza macabra"
Una canzone dedicata alla Berlino del primo dopoguerra, della Repubblica di Weimar, meravigliosa città piena di contraddizioni, dove la voglia di libertà e di vita più sfrenata si accompagnava alla miseria più profonda e alla repressione più feroce (contro i militanti comunisti e spartachisti), con il nazismo che già covava sotto le ceneri della Grande Guerra e dell'umiliazione di Versailles (il primo tentativo di colpo di stato militare, il cosiddetto Putsch di Kapp, è datato 12 marzo 1920)...
Una città che ballava con la morte... il monito di Mehring avrebbe avuto il suo tragico riscontro non molti anni dopo... lui, odiatissimo dai nazisti e in particolare da Goebbels, fu costretto a fuggire a Vienna, poi in Francia a quindi negli USA...
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender (1896-1976)
Testo trovato su questo sito dedicato alla "danza macabra"
Una canzone dedicata alla Berlino del primo dopoguerra, della Repubblica di Weimar, meravigliosa città piena di contraddizioni, dove la voglia di libertà e di vita più sfrenata si accompagnava alla miseria più profonda e alla repressione più feroce (contro i militanti comunisti e spartachisti), con il nazismo che già covava sotto le ceneri della Grande Guerra e dell'umiliazione di Versailles (il primo tentativo di colpo di stato militare, il cosiddetto Putsch di Kapp, è datato 12 marzo 1920)...
Una città che ballava con la morte... il monito di Mehring avrebbe avuto il suo tragico riscontro non molti anni dopo... lui, odiatissimo dai nazisti e in particolare da Goebbels, fu costretto a fuggire a Vienna, poi in Francia a quindi negli USA...
Blickst du hinein in das Treiben der Großstadt,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/10/2019 - 21:06
Berlin simultan
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Poesia pubblicata sulla rivista “Dada Almanach” fondata e curata da Richard Huelsenbeck (1892-1974), esponente del Dadaismo in letteratura, autore nel 1918 del manifesto di quel movimento artistico.
Successivamente messa in musica del compositore Friedrich Hollaender (1896-1976)
Interpretata da Rosa Valetti e poi da Trude Hesterberg
Una poesia dadaista del tutto profetica che racconta – in un gergo berlinese che farà la gioia del Venturi nel tradurla – non solo la Germania del primo dopoguerra, quella dell'umiliazione di Versailles e della debolezza e vulnerabilità della Repubblica e della democrazia – ma anche quella, di lì a venire ma già ben vitale, delle croci uncinate, dell'antisemitismo, dei pogrom e della nuova guerra...
[...] Negli Ufa-Film viva l’Imperatore,
già sventola al duomo la reazione,
con... (continua)
Im Autodreß ein self-made gent!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2016 - 23:52
Black Market
[1948]
Parole e musica di Friedrich Hollaender, compositore tedesco, ebreo, nato a Londra e divenuto celebre nella Berlino di Weimar prima che l’avvento del nazismo lo costringesse, come molti altri, a fuggire. Dopo un breve soggiorno a Parigi, emigrò negli States dove scrisse canzoni per le colonne sonore di molti film di successo.
Black Market - così come In den Ruinen von Berlin - fu scritta per Marlene Dietrich che la interpretò in “A Foreign Affair” (“Scandalo internazionale”), pellicola diretta nel 1948 da un altro immigrato di lingua tedesca e di religione ebraica, l’austriaco Samuel Wilder, divenuto poi Billy Wilder (cognome identico ma di pronuncia diversissima).
Uno degli effetti collaterali di ogni guerra, dovuto alla penuria e alla difficoltà di procurarsi ogni cosa, alla chiusura delle frontiere, alle sanzioni spesso imposte da altri paesi, all’adeguarsi delle organizzazioni... (continua)
Parole e musica di Friedrich Hollaender, compositore tedesco, ebreo, nato a Londra e divenuto celebre nella Berlino di Weimar prima che l’avvento del nazismo lo costringesse, come molti altri, a fuggire. Dopo un breve soggiorno a Parigi, emigrò negli States dove scrisse canzoni per le colonne sonore di molti film di successo.
Black Market - così come In den Ruinen von Berlin - fu scritta per Marlene Dietrich che la interpretò in “A Foreign Affair” (“Scandalo internazionale”), pellicola diretta nel 1948 da un altro immigrato di lingua tedesca e di religione ebraica, l’austriaco Samuel Wilder, divenuto poi Billy Wilder (cognome identico ma di pronuncia diversissima).
Uno degli effetti collaterali di ogni guerra, dovuto alla penuria e alla difficoltà di procurarsi ogni cosa, alla chiusura delle frontiere, alle sanzioni spesso imposte da altri paesi, all’adeguarsi delle organizzazioni... (continua)
Black Market
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/5/2015 - 21:24
In den Ruinen von Berlin
“In den Ruinen von Berlin” è una canzone scritta (parole e musica) nel 1948 da Friedrich Hollaender, compositore tedesco, ebreo, nato a Londra e divenuto celebre nella Berlino di Weimar prima che l’avvento del nazismo lo costringesse, come molti altri, a fuggire. Dopo un breve soggiorno a Parigi, emigrò negli States dove scrisse canzoni per le colonne sonore di molti film di successo.
“In den Ruinen von Berlin” la scrisse per Marlene Dietrich che la interpretò in “A Foreign Affair” (“Scandalo internazionale”), pellicola diretta nel 1948 da un altro immigrato di lingua tedesca e di religione ebraica, l’austriaco Samuel Wilder, divenuto poi Billy Wilder (cognome identico ma di pronuncia diversissima).
Non mi pare che il testo corretto del brano sia nè quello contribuito da Riccardo nè quello proposto da Gianluca. All’ascolto le parole sembrano proprio quelle indicate su questa pagina del blog Kreuzberg’d, dove però le parti in russo sono traslitterate in alfabeto latino.
“In den Ruinen von Berlin” la scrisse per Marlene Dietrich che la interpretò in “A Foreign Affair” (“Scandalo internazionale”), pellicola diretta nel 1948 da un altro immigrato di lingua tedesca e di religione ebraica, l’austriaco Samuel Wilder, divenuto poi Billy Wilder (cognome identico ma di pronuncia diversissima).
Non mi pare che il testo corretto del brano sia nè quello contribuito da Riccardo nè quello proposto da Gianluca. All’ascolto le parole sembrano proprio quelle indicate su questa pagina del blog Kreuzberg’d, dove però le parti in russo sono traslitterate in alfabeto latino.
IN DEN RUINEN VON BERLIN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/5/2015 - 20:07
Dressur
[1921]
Parole di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender
Canzone presentata al “Wilde Bühne”, il cabaret politico-letterario allestito nel seminterrato del Theater des Westens di cui fu protagonista l’attrice Trude Hesterberg (1892-1967).
Ritrovo infatti il brano interpretato, dopo la fine della guerra, proprio dalla Hesterberg – insieme alla collega Ursula Herking (1912-1974) – in un EP intitolato “Das Kabarett”.
Ripresa da Gisela May in un suo disco del 1974 intitolato “Hoppla Wir Leben”.
Walter Mehring (1896-1981) fu uno dei più importanti autori satirici durante gli anni della Repubblica di Weimar. Prolifico scrittore per il cabaret, per tutti gli anni 20 pubblicò pure frequenti e taglientissime poesie e prose sul settimanale di politica ed arte “Die Weltbühne” diretto da Kurt Tucholsky prima e infine da Carl von Ossietzky.... (continua)
Parole di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender
Canzone presentata al “Wilde Bühne”, il cabaret politico-letterario allestito nel seminterrato del Theater des Westens di cui fu protagonista l’attrice Trude Hesterberg (1892-1967).
Ritrovo infatti il brano interpretato, dopo la fine della guerra, proprio dalla Hesterberg – insieme alla collega Ursula Herking (1912-1974) – in un EP intitolato “Das Kabarett”.
Ripresa da Gisela May in un suo disco del 1974 intitolato “Hoppla Wir Leben”.
Walter Mehring (1896-1981) fu uno dei più importanti autori satirici durante gli anni della Repubblica di Weimar. Prolifico scrittore per il cabaret, per tutti gli anni 20 pubblicò pure frequenti e taglientissime poesie e prose sul settimanale di politica ed arte “Die Weltbühne” diretto da Kurt Tucholsky prima e infine da Carl von Ossietzky.... (continua)
Der Zirkus herrscht! Der Weltquatsch ist beendigt!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2014 - 14:27
Tutta colpa degli ebrei? La tecnica del capro espiatorio
Antiwar Songs Blog
Una canzone satirica, probabilmente una delle più famose in assoluto in lingua tedesca: An allem sind die Juden schuld (“È tutta colpa degli ebrei”). Non soltanto famosa, ma anche decisamente particolare sotto ogni suo aspetto; a cominciare dal suo autore, Friedrich Hollaender (1896-1976). Non capita spesso che chi è noto (e lo è rimasto) per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-20 14:35:00
Rote Melodie
[1922]
Parole di Kurt Tucholsky
Musica di Friedrich Hollaender
Testo trovato su Zeno.org
Rosa Valetti è stata attrice di cinema e di cabaret e cantante. Fondatrice del celebre “Cabaret Grössenwahn” al Café des Westens di Berlino, fu interprete nella prima messa in scena dell’Opera da Tre Soldi di Brecht ed ebbe ruoli importanti in parecchie famose pellicole dell’epoca, da “L’angelo Azzurro” a “M - Il mostro di Düsseldorf”. Kurt Tucholsky scrisse appositamente per lei questa “Rote Melodie” che la Valetti eseguiva molto spesso nel corso delle sue performance teatrali.
Kurt Tucholsky, autore del testo di questa canzone, è stato scrittore, poeta, giornalista e uno dei più importanti autori satirici tedeschi. Nato nel 1890 in una famiglia ebrea di origini polacche, Tucholsky fin da giovanissimo compose testi satirici regolarmente pubblicati su importanti settimanali, quotidiani e riviste... (continua)
Parole di Kurt Tucholsky
Musica di Friedrich Hollaender
Testo trovato su Zeno.org
Rosa Valetti è stata attrice di cinema e di cabaret e cantante. Fondatrice del celebre “Cabaret Grössenwahn” al Café des Westens di Berlino, fu interprete nella prima messa in scena dell’Opera da Tre Soldi di Brecht ed ebbe ruoli importanti in parecchie famose pellicole dell’epoca, da “L’angelo Azzurro” a “M - Il mostro di Düsseldorf”. Kurt Tucholsky scrisse appositamente per lei questa “Rote Melodie” che la Valetti eseguiva molto spesso nel corso delle sue performance teatrali.
Kurt Tucholsky, autore del testo di questa canzone, è stato scrittore, poeta, giornalista e uno dei più importanti autori satirici tedeschi. Nato nel 1890 in una famiglia ebrea di origini polacche, Tucholsky fin da giovanissimo compose testi satirici regolarmente pubblicati su importanti settimanali, quotidiani e riviste... (continua)
Für Erich Ludendorff
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/11/2010 - 13:44
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Parole musica di Friedrich Hollaender
Interpretata da Rosa Valetti al Cabaret Größenwahn da lei creato.
Il Cabaret Größenwahn fu un cabaret politico-letterario di Berlino, aperto il 23 dicembre 1920 al primo piano del Café des Westens (centro di ritrovo delle avanguardie artistiche del tempo, e conosciuto come Café Größenwahn), all’angolo tra Kurfürstendamm e Joachimsthalerstraße. (Kabarett.it)
Interpretata anche da Ute Lemper in "Berlin Cabaret Songs", album del 1996
Purtroppo il testo si trova solo su siti generalisti.
Ho provato a sistemarlo all'ascolto ma... io non parlo il tedesco, scusatemi, pardon...
"Oh che bella era la Germania, sanguinaria!
Quando passavamo noi tremava anche l’aria!
Tuoni e lampi scatenavano le nostre ire!
Eravamo gli Unni e c’era poco da scherzare!"
(traduzione di Elisabetta Zoni, Berlin cabaret songs)