Melissa
“Melissa”, scritta da Otello Ermanno Profazio, mi ricorda il modo di “raccontare” di Ignazio Buttitta. La canzone parla dell’occupazione del fondo Fragalà a Melissa, in Calabria, e la repressione della polizia di Scelba (ministro dell’Interno). Ci furono tre morti e quindici feriti.
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
Pueta impegnatu tu si lu nostru eroi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:11
Pagella di scolaro in fondo al mare
2022
Canzuni
Poesia di Aldo Masullo
Musica di Massimo Ferrante
Per concludere, e ricondurre lo sguardo dell’artista alla contemporaneità, vorrei che ci parlassi di “Pagella di scolaro in fondo al mare”, poesia di Masullo che tu hai musicato per questo album.
Come già detto, non mi sento molto portato alla composizione, ma questa è stata una vera e propria richiesta di Angelo De Falco ‘o professore dei Zezi, con cui suono e canto ormai da tredici anni. Doveva essere inserita nel repertorio “Zezesco”, ma per ora esiste solo la versione fatta in “Canzuni”. La poesia del rimpianto Aldo Masullo mi piacque subito, principalmente per la immediatezza della scrittura, senza fronzoli, quasi una non-poesia. Scritta di getto dopo quell’immane tragedia dell’immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia-Mare Mediterraneo - il Nostro mare nel 2015, dove persero la vita 1000 persone: donne, bambini, uomini... (continua)
Canzuni
Poesia di Aldo Masullo
Musica di Massimo Ferrante
Per concludere, e ricondurre lo sguardo dell’artista alla contemporaneità, vorrei che ci parlassi di “Pagella di scolaro in fondo al mare”, poesia di Masullo che tu hai musicato per questo album.
Come già detto, non mi sento molto portato alla composizione, ma questa è stata una vera e propria richiesta di Angelo De Falco ‘o professore dei Zezi, con cui suono e canto ormai da tredici anni. Doveva essere inserita nel repertorio “Zezesco”, ma per ora esiste solo la versione fatta in “Canzuni”. La poesia del rimpianto Aldo Masullo mi piacque subito, principalmente per la immediatezza della scrittura, senza fronzoli, quasi una non-poesia. Scritta di getto dopo quell’immane tragedia dell’immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia-Mare Mediterraneo - il Nostro mare nel 2015, dove persero la vita 1000 persone: donne, bambini, uomini... (continua)
La portavi cucita sul petto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:01
L'Uno (La pace è un cormorano)
Qui intitolata "La pace è un cormorano"
“La pace è un cormorano” appartiene al pacifismo della sua vena cristiano-sociale (sì, a suo modo era pure credente).
Alessio Lega, dalle note del disco
Alessio Lega, dalle note del disco
LA PACE È UN CORMORANO
(continua)
(continua)
7/11/2021 - 16:20
Tu compagno
[1973]
Parole e musica di Sergio Liberovici
Dal disco “Alla tenda dei metalmeccanici in Piazza Maggiore” (FLM Federazione Lavoratori Metalmeccanici, Movimento Cooperativo, Quartiere Corticella, Circolo culturale “Bertolt Brecht”, ARCI, UDI)
Poi anche nel disco dello spettacolo “Tu compagno”.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Parole e musica di Sergio Liberovici
Dal disco “Alla tenda dei metalmeccanici in Piazza Maggiore” (FLM Federazione Lavoratori Metalmeccanici, Movimento Cooperativo, Quartiere Corticella, Circolo culturale “Bertolt Brecht”, ARCI, UDI)
Poi anche nel disco dello spettacolo “Tu compagno”.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Tu compagno; e io, e voi, e noi
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 15:59
Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
anonimo
Canzone di autore anonimo risalente al secondo dopoguerra, ripresa da Cesare Bermani in “L'Ordine nuovo: Antologia della canzone comunista in Italia”, I Dischi del Sole, 1968.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 21/5/2013 - 14:59
Strina du Judeu
[Fine del XIX Secolo / Inizio del XX]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Nicola Palumbo
(Su commissione di Francesco Martillotti [1831-1913], detto “Pugliano”)
Musica / Music / Musique / Sävel: ?
Album / Albumi: Massimo Ferrante, Jamu [2009]
Incisioni / Recorded by / Enregistrements / Tallenteet:
- Compagnia Calabrese di Canto Popolare [?]
- Massimo Ferrante, Jamu, 2009 ; Canzuni – Songs, 2022
- Gerardo Vespucci
- Suonatori Libertari Calabresi (SLC), Quannu veni l’Anarchia, 2014 (ried. 2020)
- Federica Greco e Paolo Presta, A 'sta frinesta, 2022
“Vorrei che ammutolissero i potenti
e la strada pulissero con la lingua
davanti il più straccione dei pezzenti.”
La storia della Strina du Judeu è complessa. In questa pagina, che non è di ieri, cerchiamo di ricostruirla un po’ servendoci di varie fonti, vale a dire del materiale già presente, di un articolo di Angelo Pagliaro su... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Nicola Palumbo
(Su commissione di Francesco Martillotti [1831-1913], detto “Pugliano”)
Musica / Music / Musique / Sävel: ?
Album / Albumi: Massimo Ferrante, Jamu [2009]
Incisioni / Recorded by / Enregistrements / Tallenteet:
- Compagnia Calabrese di Canto Popolare [?]
- Massimo Ferrante, Jamu, 2009 ; Canzuni – Songs, 2022
- Gerardo Vespucci
- Suonatori Libertari Calabresi (SLC), Quannu veni l’Anarchia, 2014 (ried. 2020)
- Federica Greco e Paolo Presta, A 'sta frinesta, 2022
“Vorrei che ammutolissero i potenti
e la strada pulissero con la lingua
davanti il più straccione dei pezzenti.”
La storia della Strina du Judeu è complessa. In questa pagina, che non è di ieri, cerchiamo di ricostruirla un po’ servendoci di varie fonti, vale a dire del materiale già presente, di un articolo di Angelo Pagliaro su... (continua)
Stasira si prisenta a vua Puglianu
(continua)
(continua)
inviata da Bernart + RV 21/5/2013 - 10:02
Portella della Ginestra
[come abitualmente viene interpretata da Massimo Ferrante e da altri cantastorie]
PURTEDDA DÂ GINESTRA
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 9/5/2010 - 10:40
Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali
Attenzione perché nel magnifico Jurnateri di Daniele Sepe c'è un'altra bella versione del "Lamento" eseguita da Massimo Ferrante, chitarra e voce.
Gigi 9/2/2010 - 21:15
×
La attribuisco arbitrariamente a Massimo Ferrante, da cui l'ho ascoltata ieri al De Martino e che ne ha incisa una versione bellissima, ma l'hanno cantata tanti altri tra cui il Gruppo Operaio E Zézi.
La trascrizione del testo l'ho trovata su questo blog ma l'ho un po' adattata all'interpretazione di Massimo Ferrante (che comunque essendo calabrese e non napoletano canta qualche parola in modo diverso, per esempio cuntare e non cuntà).
La canzone è sicuramente da inserire qui perché nonostante la storia molto cruda che racconta, il lieto fine porta un messaggio indubbiamente di accettazione delle differenze e di tolleranza.
All’intelligenza brutale e allo sguardo disincantato dei bambini non puoi scappare: se per loro è normale accettare che esista un uomo con due teste, dall’altro ti deridono e ti dicono “Ma come, un uomo con due teste? Mica esiste!“. Ed è questa... (continua)