Ramblin’ Boy
[196?]
Parole e musica di Tom Paxton
Title track del suo disco del 1964.
Ma l’anno precedente la canzone era già stata interpretata da The Weavers nel corso di un loro storico concerto alla Carnegie Hall.
In seguito il brano - con il titolo “My Ramblin’ Boy” - fu ripreso da Judy Collins e da Sandy Denny
Due hobo, amici per la pelle, inseparabili. Capitati in quel di Tulsa, Oklahoma, non trovano una sistemazione per entrambi, sicchè decidono di passare la notte all’aperto, in un accampamento di vagabondi. Ma il freddo uccide uno dei due e l’altro rimane solo, immaginando l’amico a vagabondare nei cieli, finalmente senza più sofferenze...
Un racconto che sembra di altri tempi e che invece si ripropone ogni anno nei freddi inverni delle nostre opulente ed indifferenti città...
Parole e musica di Tom Paxton
Title track del suo disco del 1964.
Ma l’anno precedente la canzone era già stata interpretata da The Weavers nel corso di un loro storico concerto alla Carnegie Hall.
In seguito il brano - con il titolo “My Ramblin’ Boy” - fu ripreso da Judy Collins e da Sandy Denny
Due hobo, amici per la pelle, inseparabili. Capitati in quel di Tulsa, Oklahoma, non trovano una sistemazione per entrambi, sicchè decidono di passare la notte all’aperto, in un accampamento di vagabondi. Ma il freddo uccide uno dei due e l’altro rimane solo, immaginando l’amico a vagabondare nei cieli, finalmente senza più sofferenze...
Un racconto che sembra di altri tempi e che invece si ripropone ogni anno nei freddi inverni delle nostre opulente ed indifferenti città...
He was a man and a friend always
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2016 - 21:44
Pity the Downtrodden Landlord
[1940s]
Parole di Barnet 'Doggie' Woolf, scienziato, genetista e liricista
Musica di Arnold Clayton, compositore e arrangiatore
Entrambi gli autori collaborarono con il circuito dell’Unity Theatre (a Liverpool, Glasgow, Manchester e Londra), esperienza teatrale legata al movimento operaio e al Partito comunista
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
In un singolo del 1950 in cui Fred Hellerman (membro de The Weavers), si presentava con lo pseudonimo di Bob Hill
Poi nell’EP del 1961 intitolato “Songs for Swinging Landlords To”, interpretata da Stan Kelly e Leon Rosselson
Una canzone risalente all’immediato secondo dopoguerra in cui vengono sarcasticamente ringraziati i locatori, avidi e strozzini, una categoria di sfruttatori e parassiti che torna sempre a proliferare nei momenti in cui la crisi morde di più, come sono anche i nostri. Qui a Torino abbiamo il famoso e famigerato... (continua)
Parole di Barnet 'Doggie' Woolf, scienziato, genetista e liricista
Musica di Arnold Clayton, compositore e arrangiatore
Entrambi gli autori collaborarono con il circuito dell’Unity Theatre (a Liverpool, Glasgow, Manchester e Londra), esperienza teatrale legata al movimento operaio e al Partito comunista
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
In un singolo del 1950 in cui Fred Hellerman (membro de The Weavers), si presentava con lo pseudonimo di Bob Hill
Poi nell’EP del 1961 intitolato “Songs for Swinging Landlords To”, interpretata da Stan Kelly e Leon Rosselson
Una canzone risalente all’immediato secondo dopoguerra in cui vengono sarcasticamente ringraziati i locatori, avidi e strozzini, una categoria di sfruttatori e parassiti che torna sempre a proliferare nei momenti in cui la crisi morde di più, come sono anche i nostri. Qui a Torino abbiamo il famoso e famigerato... (continua)
Please open your hearts and your purses
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 14:37
We're All Dodgin'
[1963]
Album “The Weavers' Almanac”
Come spiegato su Mudcat Café, questa canzone - nota anche con il titolo “The Dodger Song - affonda le radici nell’800 e nel 1941 fu riportata in auge dagli Almanac Singers che la incisero nell’album “Sod Buster Ballads”.
Ho preferito però attribuirla ai Weavers perché sono loro che vi inserirono ex novo una strofa squisitamente anti-militarista:
“Oh, il generale è un furbacchione, un gran furbacchion,
Oh, il generale è un furbacchione, sì, e io pure sono un furbacchion.
Vi farà marciare su, vi farà marciare su,
Ma attenzione, ragazzi, sarà lui a seppellirvi.”
Album “The Weavers' Almanac”
Come spiegato su Mudcat Café, questa canzone - nota anche con il titolo “The Dodger Song - affonda le radici nell’800 e nel 1941 fu riportata in auge dagli Almanac Singers che la incisero nell’album “Sod Buster Ballads”.
Ho preferito però attribuirla ai Weavers perché sono loro che vi inserirono ex novo una strofa squisitamente anti-militarista:
“Oh, il generale è un furbacchione, un gran furbacchion,
Oh, il generale è un furbacchione, sì, e io pure sono un furbacchion.
Vi farà marciare su, vi farà marciare su,
Ma attenzione, ragazzi, sarà lui a seppellirvi.”
Oh, the candidate's a dodger, yes, a well-known dodger,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 08:13
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Scritta da Lee Hayes (1914-1981)
Musica de The Weavers
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique e controllato all’ascolto.
Il brano si trova in “The Weavers On Tour” del 1957 ma divenne famoso nel 1955 quando Pete Seeger si offrì di cantarlo di fronte alla HCUA, la commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane, presso la quale era stato convocato, come tanti altri artisti, per via della sua precedente appartenenza al Partito comunista e per le sue idee. Pete Seeger venne poi condannato ad un anno di reclusione (pena in seguito annullata dalla Corte Suprema) e tra i capi d’imputazione c’era proprio aver più volte interpretata una canzone come “Wasn’t That a Time”.
Che poi è più che altro una canzone patriottica, ma non del patriottismo becero ed utilitarista dei “fascisti” di ogni luogo... Si parte infatti con la celebrazione di due momenti fondanti la storia... (continua)