Autore Edu Lobo
Eu vivo num tempo de guerra
Caro Riccardo, quasi 10 anni dopo il tuo commento ti rispondo che sì, questa versione andrebbe proprio spostata sulla pagina di Brecht, anche perchè la traduzione non sarebbe nemmeno da attribuirsi a Maria Bethânia, piuttosto a Wilson Miranda, che per primo la incise nel 1965 nel suo album "Tempo Novo", oppure ai suoi autori, Edu Lobo e Gianfrancesco Guarnieri.
B.B. 7/8/2019 - 14:07
Canção da terra
[1964]
Scritta da Edu Lobo e Ruy Guerra
Nell'album d'esordio di Nara Leão, intitolato semplicemente "Nara"
Scritta da Edu Lobo e Ruy Guerra
Nell'album d'esordio di Nara Leão, intitolato semplicemente "Nara"
Olorum dê
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2019 - 23:03
Meu caro amigo
[1976]
Parole di Chico Buarque de Hollanda
Musica di Francis Hime (1939-), compositore e pianista brasiliano.
Dall’album “Meus caros amigos”
Chissà se Lucio Dalla aveva in mente questa canzone quando compose la sua L'anno che verrà…
Destinatario di questa missiva è l’autore teatrale Augusto Boal (1931-2009), all’epoca esiliato in Portogallo. Boal, nato a Rio de Janeiro nel 1931, studiò drammaturgia negli Stati uniti, dopodiché diresse il teatro Arena di São Paulo. La sua opera più importante è la teorizzazione del cosiddetto “Teatro do Oprimido”, Teatro dell’Oppresso: la rappresentazione delle classi oppresse, con la trasformazione dello spettatore in protagonista dell’azione drammatica nell'intento di renderlo cosciente della propria situazione e della possibilità di cambiarla.
A causa di questo e altri testi aventi per tema l’oppressione, l’autore non era molto... (continua)
Parole di Chico Buarque de Hollanda
Musica di Francis Hime (1939-), compositore e pianista brasiliano.
Dall’album “Meus caros amigos”
Chissà se Lucio Dalla aveva in mente questa canzone quando compose la sua L'anno che verrà…
Destinatario di questa missiva è l’autore teatrale Augusto Boal (1931-2009), all’epoca esiliato in Portogallo. Boal, nato a Rio de Janeiro nel 1931, studiò drammaturgia negli Stati uniti, dopodiché diresse il teatro Arena di São Paulo. La sua opera più importante è la teorizzazione del cosiddetto “Teatro do Oprimido”, Teatro dell’Oppresso: la rappresentazione delle classi oppresse, con la trasformazione dello spettatore in protagonista dell’azione drammatica nell'intento di renderlo cosciente della propria situazione e della possibilità di cambiarla.
A causa di questo e altri testi aventi per tema l’oppressione, l’autore non era molto... (continua)
Meu caro amigo me perdoe, por favor
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 3/4/2013 - 08:58
Zambi
[1965]
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (continua)
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (continua)
É Zambi no açoite, ei, ei, é Zambi
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 21/3/2013 - 14:34
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Scritta da Edu Lobo (1942- ) e José Carlos Capinan (1944-1972)
The singer is a violeiro, one who plays theviola, a stringed instrument often associated with protest music. He lives in a time of repression, violence, and death, a clear reference to the military government that was in power in Brazil when the song was composed.
He longs for a day that he hopes will come soon, when things will be better, and he will be able to pick up his viola and sing...
*
As far as I remember (from conversations with Edu), the title refers to a certain guitar playing technique , the punteio or punteado (= bridging!) in between two verses (which led to Baiao rhythm)
Ponteio - rec.music.brazilian
Il cantante è un violeiro, cioè un suonatore di chitarra acustica, uno strumento spesso associato alla musica di protesta. Vive in un'epoca di repressione, violenza e morte, un chiaro riferimento al governo... (continua)