La guerriera
anonimo
La versione, intitolata Donna guerriera pubblicata sull'album Argento di Riccardo Tesi & Banditaliana con le voci di Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda e Luisa Cottifogli.
E’ un brano che viene dallo spettacolo “Crinali” che era rimasto lì perché non c’era spazio nel disco ma ci piaceva molto. Claudio Carboni, visto il testo, ha avuto l’idea di farlo cantare dalle donne di “Bella Ciao” che normalmente sul palco sono tre. Nel corso dei sessanta concerti che abbiamo fatto in giro per l’Europa, però, Luisa Cottifogli in alcuni casi ha preso il posto di Ginevra Di Marco e quindi in realtà le abbiamo chiamate tutte e quattro. Devo dire che hanno cantato in maniera fantastica questa ballata tradizionale impreziosita da un bellissimo intervento di Francesco Magnelli al piano elettrico a testimonianza del suo gusto ed intelligenza musicale.
Blogfoolk
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DONNA GUERRIERA
(continua)
(continua)
19/5/2018 - 16:08
Tre madri
"Le tre madri", versione in sardo di Elena Ledda, dal disco collettivo in tributo a Fabrizio De André intitolato "Canti randagi", 1995.
SAS TRE MAMAS
(continua)
(continua)
inviata da Dead End (originariamente il 12/3/2013) 10/3/2016 - 13:27
La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
anonimo
Canzone popolare italiana
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continua)
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continua)
La mamma di Rosina era gelosa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/11/2015 - 01:41
Il Nuovo Bella Ciao
Antiwar Songs Blog
Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. [Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-07 21:36:00
Bella Ciao
anonimo
Montesole, 26 aprile 2015
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
27/4/2015 - 22:58
Corsicana
[fine 800]
Testo tradizionale in corso gallurese (Gadduresu) risalente alla fine dell’Ottocento, famoso canto sui banditi, adattamento di Maria Carta (che in un 45 giri del 1971 la intitola “Antoneddu, Antoneddu”).
Canto della Gallura, diffuso ampiamente nel Logudoro, denominato Corsicana perché ritenuto originario della Corsica.
Presente anche nel repertorio di Elena Ledda.
Interpretato da voce maschile e chitarra nel disco “Musica Sarda Vol.1” realizzato nel 1964 a cura di Diego Carpitella, Pietro Sassu e Leonardo Sole.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Un canto che è una schermaglia a tre, tra il bandito e le sue donne, moglie e madre.
Ma nelle due ultime strofe (che Maria Carta non canta e di cui l’ultima, in particolare, è comune anche ad altre canzoni) sono sintetizzati i motivi che hanno fatto dell’uomo un fuorilegge (le comodità sono solo per i ricchi, per... (continua)
Testo tradizionale in corso gallurese (Gadduresu) risalente alla fine dell’Ottocento, famoso canto sui banditi, adattamento di Maria Carta (che in un 45 giri del 1971 la intitola “Antoneddu, Antoneddu”).
Canto della Gallura, diffuso ampiamente nel Logudoro, denominato Corsicana perché ritenuto originario della Corsica.
Presente anche nel repertorio di Elena Ledda.
Interpretato da voce maschile e chitarra nel disco “Musica Sarda Vol.1” realizzato nel 1964 a cura di Diego Carpitella, Pietro Sassu e Leonardo Sole.
Testo trovato sul sito della Fondazione Maria Carta
Un canto che è una schermaglia a tre, tra il bandito e le sue donne, moglie e madre.
Ma nelle due ultime strofe (che Maria Carta non canta e di cui l’ultima, in particolare, è comune anche ad altre canzoni) sono sintetizzati i motivi che hanno fatto dell’uomo un fuorilegge (le comodità sono solo per i ricchi, per... (continua)
(La moglie)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/6/2014 - 22:30
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
Versione sarda di Elena Ledda della “Preghiera in gennaio” di Fabrizio De André, dal disco collettivo “Canti randagi 2 – Omaggio a Fabrizio de André”, 2010.
PREGADORIA IN GENNARGIU
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 17:10
Temporadas
(2004)
(M. Pio Ledda/ A. Parodi)
Poi cantata in duetto con Elena Ledda nell'album "Rosa Resolza" del 2007
“Temporadas” ha una duplice accezione: in spagnolo sta per stagioni, in sardo per tormente, specie di gelo e neve.
Ma vanno bene entrambe perché ogni stagione porta in se la sua piccola o grande tempesta, ogni stagione cancella quella precedente. Così per i flussi migratori che da una parte all’altra del mondo spostano le genti, come le tempeste, proprio come stagioni, sovrapponendosi, spesso annullandosi.
(M. Pio Ledda/ A. Parodi)
Poi cantata in duetto con Elena Ledda nell'album "Rosa Resolza" del 2007
“Temporadas” ha una duplice accezione: in spagnolo sta per stagioni, in sardo per tormente, specie di gelo e neve.
Ma vanno bene entrambe perché ogni stagione porta in se la sua piccola o grande tempesta, ogni stagione cancella quella precedente. Così per i flussi migratori che da una parte all’altra del mondo spostano le genti, come le tempeste, proprio come stagioni, sovrapponendosi, spesso annullandosi.
Naramilu si pregas
(continua)
(continua)
28/12/2008 - 14:44
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Testo Michele Pio Ledda
Musica Maria Elena Ledda - Mauro Palmas