Traduzione inglese cantabile di Leonard Lehrman, basata sulla traduzione letterale del 1966 di Mario Andrew Pei (1901-1978), linguista statunitense di origini italiane, considerato uno dei maggiori poliglotti del XX secolo (è così, Riccardo?)
DO THE RUSSIANS WANT WAR?
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 19/12/2012 - 14:09
Nel 1964 della canzone venne fatta anche una versione italiana (“I russi vogliono la guerra?”) interpretata da tal Artur Eisien e pubblicata su 45 giri dalla casa discografica Cedi di Torino, quella che pubblicava anche Amodei, Margot, Settimelli e Del Prete (e che esiste ancora oggi ma fa altro…)
Dead End 19/12/2012 - 14:19
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
A link to the song performed by Agit Prop:
Suomennos Pentti Saaritsa
A link to the song performed by Agit Prop:
HALUAVATKO VENÄLÄISET SOTAA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/3/2015 - 11:24
Da noi, in Polonia, nei tempi come si usa dire "giustamente passati", girava una serie di barzellette su Radio Erevan (visto la natura polemica ed indipendente del popolo armeno). Consistevano nelle domande un po' "difficili" alla radio e le risposto solomoniche e a volte bizzare dello staff. Una di queste faceva:
"Ci sarà la guerra?",
e la Radio Erevan rispondeva:
"No, ma ci si combatterà per la pace in modo così violento che non rimarrà una pietra sopra l'altra".
Penso che questa canzone rispecchia benissimo la filosofia profondamente sovietica, celando sotto le parole della poesia una agressività intrinseca voluta da certi dirigenti russi.
: P
"Ci sarà la guerra?",
e la Radio Erevan rispondeva:
"No, ma ci si combatterà per la pace in modo così violento che non rimarrà una pietra sopra l'altra".
Penso che questa canzone rispecchia benissimo la filosofia profondamente sovietica, celando sotto le parole della poesia una agressività intrinseca voluta da certi dirigenti russi.
: P
krzyś 19/3/2015 - 23:32
Ciao Krzyś,
non sono d’accordo. Questa canzone non fu scritta da Brežnev ma da Evtušenko, e credo che sia autenticamente una canzone contro la guerra.
Se poi vogliamo invece parlare del rapporto tra intellettuali e potere, possiamo benissimo dire che personaggi come Evtušenko, comunisti moderatamente dissidenti (o dissidenti moderatamente comunisti) furono funzionali al regime sovietico, perchè erano figure che giocavano su due tavoli spendibili, esportabili e, di fatto, facevano poco o nessun danno...
Ma allora, quanti sono stati i cantautori e intellettuali “protestatari” americani, certamente autentici nelle loro intenzioni, che prima o dopo hanno accolto l’abbraccio dei potenti?
Senza dimenticare che essere intellettuali, artisti antagonisti in USA è sempre stato assai più facile che in URSS, che pure nell’attuale Russia putiniana.
Eppure Evtušenko all’inizio dei 60 scrisse I russi... (continua)
non sono d’accordo. Questa canzone non fu scritta da Brežnev ma da Evtušenko, e credo che sia autenticamente una canzone contro la guerra.
Se poi vogliamo invece parlare del rapporto tra intellettuali e potere, possiamo benissimo dire che personaggi come Evtušenko, comunisti moderatamente dissidenti (o dissidenti moderatamente comunisti) furono funzionali al regime sovietico, perchè erano figure che giocavano su due tavoli spendibili, esportabili e, di fatto, facevano poco o nessun danno...
Ma allora, quanti sono stati i cantautori e intellettuali “protestatari” americani, certamente autentici nelle loro intenzioni, che prima o dopo hanno accolto l’abbraccio dei potenti?
Senza dimenticare che essere intellettuali, artisti antagonisti in USA è sempre stato assai più facile che in URSS, che pure nell’attuale Russia putiniana.
Eppure Evtušenko all’inizio dei 60 scrisse I russi... (continua)
Bernart Bartleby 21/3/2015 - 11:21
Ciao Krzyś,
certo che quando vuoi c'hai il dono della sintesi...
Però a generalizzare si rischia di non dire nulla: potrei citarti i nomi di decine di poeti che sono morti, ammazzati, perchè non erano dei semplici giullari...
Non è certo il caso di Evtušenko, e nemmeno di Dylan...
Però dire, come hai scritto, che "questa canzone rispecchia benissimo la filosofia profondamente sovietica, celando sotto le parole della poesia una agressività intrinseca voluta da certi dirigenti russi" a me è parso fuori misura e fuori luogo.
Saluti
certo che quando vuoi c'hai il dono della sintesi...
Però a generalizzare si rischia di non dire nulla: potrei citarti i nomi di decine di poeti che sono morti, ammazzati, perchè non erano dei semplici giullari...
Non è certo il caso di Evtušenko, e nemmeno di Dylan...
Però dire, come hai scritto, che "questa canzone rispecchia benissimo la filosofia profondamente sovietica, celando sotto le parole della poesia una agressività intrinseca voluta da certi dirigenti russi" a me è parso fuori misura e fuori luogo.
Saluti
Bernart Bartleby 23/3/2015 - 22:19
This is the spanish version by Chilean teacher, folklorist, soloist and composer, Rolando Alarcón (1929-1973), from his 1971 album called "Canta a los poetas soviéticos".
¿QUERRÍAN LOS RUSOS LA GUERRA?
(continua)
(continua)
inviata da Catalina A. 20/7/2017 - 20:38
In the last few weeks, this poem by Yevgeny Yevtushenko has crossed my mind time and again. I keep asking myself what Yevtushenko might have to say about it to Putin right now and vice versa. Deep down, I'd like to believe that the message of the poem is still all about words of wisdom to a vast majority of the Russian people misled by the insanity of their leaders.
Juha Rämö 5/4/2022 - 12:53
Riccardo Venturi, 6-4-2022 11:30
I russi le vogliono, le guerre?
(continua)
(continua)
June 22, 1941, the WWII came to the Russian land. The war financed by bank olygarchy, fulfilled by German anti-communist, mad on mysticism.
27 000 000 Soviet Russians, Ukrainians, Uzbeks, Azerbaijanians, ... lost heir lives during 4 years. Many of them were victims of Nazy sadists.
That's why now Putin soldiers shout to Ukrainians: "Brother, get captured and then – towards family !" They refuse total bombing used against ISIS in Syria.
Some Russian politicians promote nuclear weapons, but Putin answers strictly: Nope.
Some promote the march to make Eastern European countries allies like in Soviet era. But the alliances should be free-will, otherwise ineffective; so, such politicians are ignored by everyone incl.Putin.
The scarecrow of 'Russian threat' is necessary for those who use war to robber their own peoples...
27 000 000 Soviet Russians, Ukrainians, Uzbeks, Azerbaijanians, ... lost heir lives during 4 years. Many of them were victims of Nazy sadists.
That's why now Putin soldiers shout to Ukrainians: "Brother, get captured and then – towards family !" They refuse total bombing used against ISIS in Syria.
Some Russian politicians promote nuclear weapons, but Putin answers strictly: Nope.
Some promote the march to make Eastern European countries allies like in Soviet era. But the alliances should be free-will, otherwise ineffective; so, such politicians are ignored by everyone incl.Putin.
The scarecrow of 'Russian threat' is necessary for those who use war to robber their own peoples...
Question on Russians and the war – (continua)
inviata da V.S., 2024 22/6/2024 - 11:35
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[1961]
Versi di Evgenij Aleksandrovič Evtušenko / Евгений Александрович Евтушенко (1933-), poeta sovietico (e poi russo).
Musica di Эдуард Савельевич Колмановский / Eduard Kolmanovsky (1923-1994), compositore in epoca sovietica.
Testo trovato su MuzRuk.info
Incisa per la prima volta nel 1964 da Mark Bernes (1911-1969), attore e cantante di epoca sovietica, e in seguito interpretata da molti altri, tra i quali anche il grande baritono azerbaigiano Muslim Magomayev (1942-2008), che di Bernes fu emulo e discepolo (entrambi sono stati i più apprezzati “crooner” oltre la “cortina di ferro”).
La canzone ha ispirato Dick Gaughan per la sua Think Again.