[1934]
Parole di Henri-Georges Clouzot (il celebre cineasta e sceneggiatore, 1907-1977) e Jean Villard (detto Gilles, poeta, chansonnier e scrittore svizzero, 1895-1982)
Musica del compositore Maurice Yvain (1891-1965)
“Venite povera gente a tirare sui pupazzi innocenti! Mirate bene ai loro poveri musi, perché siete tutti troppo smidollati per tirare sui potenti!”
Marianne Oswald fu anche la prima a registrare nel 1936 Chasse à l’enfant di Jacques Prévert, suo buon amico.
Accourez tous au jeu d' massacre ! (continua)
inviata da Dead End 11/10/2012 - 14:23
La mia cara amica Lise prima della pandemia la interpretava nei suoi concerti:
[1936]
Versi di Jacques Prévert
Musica di Wal-Berg (1910-1994), nome d’arte di Voldemar Rosenberg, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa.
Sono incerto in quali percorsi inserire questa splendida poesia-canzone, se i quello sulla violenza contro le donne, oppure in quello sulla repressione, oppure in entrambi...
Di certo c’è che è una splendida CCG, l’invocazione e la maledizione di una donna di strada contro quegli “uomini buoni” - la società borghese e gli sgherri che la presidiano - che le hanno ammazzato il compagno e adesso vorrebbero ripararla dalla pioggia e, già che ci sono, approfittare un po’ di lei... “Voi siete buoni come... come il cacciatore di topi è buono per il topo! Ma verrà il giorno che il topo vi morderà! Andate per la vostra strada, uomini buoni...”
La poesia sarebbe tratta dalla raccolta "Paroles" del 1945, dove però non riesco a trovare nè il titolo "Toute seule" nè "Où je vais, d’où je viens"... In ogni caso:
Paroles : Jean Tranchant - Musique : Arthur Honegger
Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
[1934]
Parole e musica di Jean Tranchant ((1904-1972), autore, compositore ed interprete francese.
Interpretata anche da Fréhel.
Nel 1931 l’alsaziana Marianne Oswald, che aveva sempre vissuto in Germania, era riparata a Parigi, in esilio volontario, a causa dell’irritazione e della paura per il montante nazismo.
Nel 1934 la Oswald interpretò questa canzone nella sala da concerto sinfonica Pleyel, fatta costruire dalla famiglia titolare della famosa fabbrica di pianoforti. L’artista scoprì in quell’occasione che nazionalismo e militarismo non erano una prerogativa della sola Germania (come la successiva storia di Francia avrebbe ampiamente dimostrato): la sua esecuzione fu infatti subissata dai fischi e poi stroncata sui giornali. Solo Jacques Prévert e pochi altri presero le sue difese. Fu l’inizio di una lungua e proficua collaborazione col grande poeta.
[1935]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta intitolata “Histoires et d'autres histoires” pubblicata nel 1963.
Musica di Wal-Berg (1910-1994), nome d’arte di Voldemar Rosenberg, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa.
Impareggiabile Prévert. Splendida la Oswald.
C’était dans un quartier de la ville lumière (continua)
[1938]
Versi di Jacques Prévert, dalla raccolta “Paroles” del 1946.
Resa in musica dapprima dalla chanteuse Marianne Oswald (1901-1985) nel 1951.
La versione di Marcel Mouloudji si trova in “Mouloudji Chante Jacques Prévert” del 1979.
Una poesia che mi ha subito ricordato i versi finali di un’altra, altrettanto celebre, del palestinese Mahmoud Darwish, ”Carta d’identità”:
“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Parole di Jacques Prévert (dalla raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946)
Musica di Joseph Kosma
Interprete Marianne Oswald
Nel 1902, il ministero di giustizia francese inaugurò un carcere minorile sulla Belle-Île-en-Mer, isola bretone nell’oceano atlantico. Quello che doveva essere un penitenziario modello incentrato sul recupero e la formazione professionale dei giovani detenuti divenne invece una sorta di Alcatraz per minorenni, costretti a subire le angherìe e le violenze dei secondini. Ma nel 1934 parecchi reclusi si ribellarono e fuggirono. Le autorità offrirono 20 franchi a chiunque catturasse un evaso e l’orrenda “caccia al ragazzo” che si scatenò, insieme a ciò che trapelava delle spaventose condizioni di detenzione, creò un forte movimento di opinione per la chiusura dei bagni penali minorili. Il carcere fu però chiuso solo nel 1977. Jacques Prévert, con questa sua poesia messa... (continua)
Parole di Henri-Georges Clouzot (il celebre cineasta e sceneggiatore, 1907-1977) e Jean Villard (detto Gilles, poeta, chansonnier e scrittore svizzero, 1895-1982)
Musica del compositore Maurice Yvain (1891-1965)
“Venite povera gente a tirare sui pupazzi innocenti! Mirate bene ai loro poveri musi, perché siete tutti troppo smidollati per tirare sui potenti!”
Marianne Oswald fu anche la prima a registrare nel 1936 Chasse à l’enfant di Jacques Prévert, suo buon amico.