Lied der Internationalen Brigaden [Vorwärts, Internationale Brigade!]
Wir, im fernen Vaterland geboren,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2024 - 00:18
--> ingeb.org
Canto delle Brigate Internazionali
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2024 - 00:21
De Förenade FNL Grupperna
Album / Albumi: Vietnam är nära, 1972
Internationella brigadens sång (Song of the International brigade) celebrates the Swedes and other people who joined the International Brigades in Spain during their civil war to fight Franco's fascists. It's a Swedish version of Lied der internationalen Brigaden, famously sung by the German singer Ernst Busch. It was recorded by Vietnam war activists in De Förenade FNLgrupperna (The United FNL groups) and released on their album Vietnam är nära in 1972. Around 600 Swedes joined the International Brigades - some of the Swedish soldiers can be seen in the picture attached to the video. 164 of them never made it back from the fighting.
Album / Albumi: Vietnam är nära, 1972
Internationella brigadens sång (Song of the International brigade) celebrates the Swedes and other people who joined the International Brigades in Spain during their civil war to fight Franco's fascists. It's a Swedish version of Lied der internationalen Brigaden, famously sung by the German singer Ernst Busch. It was recorded by Vietnam war activists in De Förenade FNLgrupperna (The United FNL groups) and released on their album Vietnam är nära in 1972. Around 600 Swedes joined the International Brigades - some of the Swedish soldiers can be seen in the picture attached to the video. 164 of them never made it back from the fighting.
Internationella Brigadens sång
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2024 - 00:40
Hino de las Brigadas Internacionales, o País lejano
Versión castellana / Versione spagnola / Spanish version / Version espagnole / Espanjankielinen versio [1936]
Versión castellana / Versione spagnola / Spanish version / Version espagnole / Espanjankielinen versio [1936]
País lejano nos ha visto nacer,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2024 - 01:28
Riccardo Gullotta
CANZUNI DÎ BRIGATI NTERNAZZIUNALI (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/11/2024 - 15:57
Der heimliche Aufmarsch
[1927]
Testo trovato qui
Canzone scritta da Erich Weinert che lui stesso recitava su musica di Wladimir Vogel.
Nel 1931 fu Hans Eisler a scriverne una nuova melodia, rimaneggiandola ulteriormente nel 1938 ed affidandola all’interpretazione di Ernst Busch, il quale la incluse, con il titolo di "Arbeiter, Bauern" e con qualche variazione, nel suo “Spanienliederbuch” altrimenti noto come “Kampflieder der Internationalen Brigaden”, “Canciones de las Brigadas Internacionales”.
Quella che segue è la versione del 1927/1930 pubblicata nel supplemento a Kampfmusik (1/1931), rivista del “Revolutionäre Arbeiter-Sänger und Musiker Deutschlands” (Associazione dei cantanti e musicisti lavoratori di Germania).
Testo trovato qui
Canzone scritta da Erich Weinert che lui stesso recitava su musica di Wladimir Vogel.
Nel 1931 fu Hans Eisler a scriverne una nuova melodia, rimaneggiandola ulteriormente nel 1938 ed affidandola all’interpretazione di Ernst Busch, il quale la incluse, con il titolo di "Arbeiter, Bauern" e con qualche variazione, nel suo “Spanienliederbuch” altrimenti noto come “Kampflieder der Internationalen Brigaden”, “Canciones de las Brigadas Internacionales”.
Quella che segue è la versione del 1927/1930 pubblicata nel supplemento a Kampfmusik (1/1931), rivista del “Revolutionäre Arbeiter-Sänger und Musiker Deutschlands” (Associazione dei cantanti e musicisti lavoratori di Germania).
Es geht durch die Welt ein Geflüster.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/10/2012 - 08:43
La trama. Durante la prima guerra mondiale un gentleman inglese, un operaio francese, un falegname tedesco, un sarto ebreo russo e un cabarettista di colore, tutti finiti soldati al fronte, si incontrano fortuitamente tra le rovine di una casa dove hanno trovato riparo dalla battaglia. Lì giace un uomo ferito, intrappolato sotto un trave caduto. Intanto la guerra infuria intorno a loro.
E’ sicuramente il film cui deve essersi ispirato il bosniaco Danis Tanović per il suo bello e terribile “Ničija zemlja” del 2001, ambientato durante la guerra serbo-bosniaca del 1993, con due soldati nemici finiti nello stesso rifugio e dove il ferito è un soldato impossibilitato a muoversi perché, creduto morto, è stato trasformato in una trappola esplosiva. Il francese è invece un soldato dell’UNPROFOR che non riesce ad aiutare i tre malcapitati a causa del tergiversare dei superiori, troppo preoccupati... (continua)
E’ sicuramente il film cui deve essersi ispirato il bosniaco Danis Tanović per il suo bello e terribile “Ničija zemlja” del 2001, ambientato durante la guerra serbo-bosniaca del 1993, con due soldati nemici finiti nello stesso rifugio e dove il ferito è un soldato impossibilitato a muoversi perché, creduto morto, è stato trasformato in una trappola esplosiva. Il francese è invece un soldato dell’UNPROFOR che non riesce ad aiutare i tre malcapitati a causa del tergiversare dei superiori, troppo preoccupati... (continua)
DER HEIMLICHE AUFMARSCH
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 30/1/2013 - 09:31
Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)
[1938]
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.
Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.
L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.
Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.
L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Wie schön der Tag, als wir mit hartem Schritt,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:59
Testo russo / Russian lyrics / Paroles russes / Русский текст
ПPOЩAHИE C ФPOHTOM (Прощание интербригад)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/11/2016 - 12:58
Als Franco Spanien überfiel (Bataillon Edgar André)
[1938]
Parole di Erich Weinert
Musica di Max Singe
Interpretata da Ernst Busch e da lui incisa nel disco “Canciones de las Brigadas Internacionales”, poi ripubblicato in DDR nei primi anni 60 dalla Aurora Deutsche Schallplatten.
Il Battaglione “Edgar André” delle brigate internazionali intervenute nella guerra di Spagna a sostegno dei repubblicani era composto da volontari tedeschi, tra i quali lo stesso autore Erich Weinert, ed era così nominato in onore del dirigente comunista tedesco Etkar Josef André il quale, come tanti altri comunisti ed oppositori del nazionalsocialismo, fu arrestato ed imprigionato all’indomani della salita al potere di Hitler e dell’incendio del Reichstag.
Per tre lunghi anni André fu rinchiuso a Fuhlsbüttel dove venne ferocemente torturato. Al processo, dove era imputato di omicidio e sedizione, il pubblico ministero non riuscì a produrre alcuna... (continua)
Parole di Erich Weinert
Musica di Max Singe
Interpretata da Ernst Busch e da lui incisa nel disco “Canciones de las Brigadas Internacionales”, poi ripubblicato in DDR nei primi anni 60 dalla Aurora Deutsche Schallplatten.
Il Battaglione “Edgar André” delle brigate internazionali intervenute nella guerra di Spagna a sostegno dei repubblicani era composto da volontari tedeschi, tra i quali lo stesso autore Erich Weinert, ed era così nominato in onore del dirigente comunista tedesco Etkar Josef André il quale, come tanti altri comunisti ed oppositori del nazionalsocialismo, fu arrestato ed imprigionato all’indomani della salita al potere di Hitler e dell’incendio del Reichstag.
Per tre lunghi anni André fu rinchiuso a Fuhlsbüttel dove venne ferocemente torturato. Al processo, dove era imputato di omicidio e sedizione, il pubblico ministero non riuscì a produrre alcuna... (continua)
Als Franco Spanien überfiel,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/7/2013 - 13:14
Due correzioni di non poco conto: Edgar André fu ucciso nella prigione di Holstenglacis ad Amburgo e la sentenza venne eseguita non con la ghigliottina - che sarebbe stato più "umano" - ma con la medievale ascia...
Bernart 1/7/2013 - 13:19
Kinderspiel in Madrid
[1937/1939]
Testo trovato qui
Abbiamo già incontrato Erich Weinert come autore delle parole della canzone antinazista Alle Waffen gegen Hitler del 1941, interpretata da Ernst Busch.
Militante comunista, Weinert fuggì dalla Germania già nei primi anni 30, prima in Francia e più tardi in Unione Sovietica dove, dal 1943, fu coordinatore del del “Nationalkomitee Freies Deutschland” (NKFD), il Comitato Nazionale per una Germania Libera, una delle principali organizzazioni anti-naziste tedesche esistenti ed operanti non solo all’estero ma nella stessa Germania.
Tra l'esilio francese e quello sovietico Weinart, come migliaia di altri antifascisti tedeschi, si recò in Spagna a combattere contro Franco. E' qui che scrisse questa canzone che nel ritornello e (forse pure nella melodia) si rifaceva ad una filastrocca infantile tedesca, "Maria [o Mariechen] saß auf einem Stein”.... (continua)
Testo trovato qui
Abbiamo già incontrato Erich Weinert come autore delle parole della canzone antinazista Alle Waffen gegen Hitler del 1941, interpretata da Ernst Busch.
Militante comunista, Weinert fuggì dalla Germania già nei primi anni 30, prima in Francia e più tardi in Unione Sovietica dove, dal 1943, fu coordinatore del del “Nationalkomitee Freies Deutschland” (NKFD), il Comitato Nazionale per una Germania Libera, una delle principali organizzazioni anti-naziste tedesche esistenti ed operanti non solo all’estero ma nella stessa Germania.
Tra l'esilio francese e quello sovietico Weinart, come migliaia di altri antifascisti tedeschi, si recò in Spagna a combattere contro Franco. E' qui che scrisse questa canzone che nel ritornello e (forse pure nella melodia) si rifaceva ad una filastrocca infantile tedesca, "Maria [o Mariechen] saß auf einem Stein”.... (continua)
Maria sitzt auf dem Stein,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/8/2012 - 14:17
La guerra cìvìle, che scoppìò ìn Spagna nel 1936, vìde contrapposti, da una parte, volontarì antifascìstì che accorrevano da tutto ìl mondo a combattere in difesa del governo repubblìcano,e, dall' altra, le truppe del generale Franco, aìutate, con uomìnì e armì, dall' ltalìa dì Mussolìnì e dalla Germanìa di Hìtler, cìoè dal fascìsmo e dal nazismo.
Proprìo ìn Spagna ì nazistì effettuarono per la prìma volta bombardamentì sulle cìttà, sperimentando una tecnìca dì guerra che avrebbero dì lì a poco applìcata su più vasta scala nella seconda guerra mondìale. È molto sìgnìficatìvo dunque che questa poesìa sìa stata scritta da un poeta tedesco. È una voce ostìle al nazìsmo, ed esprìme non solo la pietà per ì bambìnì mutìlatì, ma anche la fiducìa nella vìtalìtà dell'uomo, nella sua capacìtà dì resìstere.
Il gìrotondo deì bambìnì riprende appena ìl rombo del cannone cessa; partecìpano al... (continua)
Proprìo ìn Spagna ì nazistì effettuarono per la prìma volta bombardamentì sulle cìttà, sperimentando una tecnìca dì guerra che avrebbero dì lì a poco applìcata su più vasta scala nella seconda guerra mondìale. È molto sìgnìficatìvo dunque che questa poesìa sìa stata scritta da un poeta tedesco. È una voce ostìle al nazìsmo, ed esprìme non solo la pietà per ì bambìnì mutìlatì, ma anche la fiducìa nella vìtalìtà dell'uomo, nella sua capacìtà dì resìstere.
Il gìrotondo deì bambìnì riprende appena ìl rombo del cannone cessa; partecìpano al... (continua)
GIOCHI DI BIMBI A MADRID
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/8/2012 - 14:19
Gustav Kulkes seliges Ende
[1929]
Parole di Erich Weinert
Musica di Hanns Eisler, sulla melodia della popolare “Der Mai ist gekommen”
Canzone satirica sul “Blutmai”, la strage del 1° maggio del 1929 a Berlino, quando la polizia sparò sugli operai che festeggiavano come ogni anno il giorno dedicato ai lavoratori.
Karl Friedrich Zörgiebel (1878-1961) era un politico socialdemocratico che, negli anni immediatamente precedenti all’avvento del nazismo, fu capo della polizia di Berlino. Nel 1929, quando il clima era già molto teso e quasi ogni giorno accadevano scontri violenti tra i nazisti membri del NSDAP (Nationalsozialistischen Deutschen Arbeiterpartei) e i militanti comunisti, Zörgiebel pensò bene di vietare anche la manifestazione del 1° maggio che a Berlino si teneva ogni anno ininterrottamente dal 1889. Il corteo – ovviamente – si tenne lo stesso e Zörgiebel ordinò ai suoi poliziotti di reprimerlo,... (continua)
Parole di Erich Weinert
Musica di Hanns Eisler, sulla melodia della popolare “Der Mai ist gekommen”
Canzone satirica sul “Blutmai”, la strage del 1° maggio del 1929 a Berlino, quando la polizia sparò sugli operai che festeggiavano come ogni anno il giorno dedicato ai lavoratori.
Karl Friedrich Zörgiebel (1878-1961) era un politico socialdemocratico che, negli anni immediatamente precedenti all’avvento del nazismo, fu capo della polizia di Berlino. Nel 1929, quando il clima era già molto teso e quasi ogni giorno accadevano scontri violenti tra i nazisti membri del NSDAP (Nationalsozialistischen Deutschen Arbeiterpartei) e i militanti comunisti, Zörgiebel pensò bene di vietare anche la manifestazione del 1° maggio che a Berlino si teneva ogni anno ininterrottamente dal 1889. Il corteo – ovviamente – si tenne lo stesso e Zörgiebel ordinò ai suoi poliziotti di reprimerlo,... (continua)
Gustav Kulke war zu Kaisers Zeiten
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 14/8/2012 - 10:55
Nel 1935 i nazisti ordinarono ai prigionieri del campo di concentramento di Lichtenburg di preparare uno spettacolo per celebrare il compleanno di Hitler. Uno dei detenuti, l'avvocato ebreo Hans Achim Litten, che ad Hitler si era opposto fieramente in ogni aula di tribunale prima di essere arrestato nel 1933, partecipò all'evento interpretando la canzone Die Gedanken sind frei, incurante delle eventuali conseguenze del suo gesto...
Pare tuttavia che i nazisti nemmeno capirono la provocazione...
Litten fu poi comunque trasferito e Buchenwald e quindi a Dachau, dove fu ucciso nel 1938.
Pare tuttavia che i nazisti nemmeno capirono la provocazione...
Litten fu poi comunque trasferito e Buchenwald e quindi a Dachau, dove fu ucciso nel 1938.
Dead End 14/8/2012 - 11:24
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Worte / Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Erich Weinert
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel: Carlos Palacio (1911-1997)
La canzone nacque poco dopo la formazione delle Brigate Internazionali nel 1936. La melodia era già stata composta nel 1934 dal musicista antifascista spagnolo Carlos Palacio (1911-1997): il compositore, allora giovanissimo, era stato incaricato dal governo della II Repubblica, per tramite del Ministero della Pubblica Istruzione, di preparare una serie di inni per i combattenti repubblicani, assieme ad altri musicologi e compositori. Quello che sarebbe divenuto il vero e proprio inno delle Brigate Internazionali proveniva da un inno scritto in origine per il rivoluzionario brasiliano Luis Carlos Prestes, segretario generale del Partito Comunista Brasiliano, intitolato Caballero de la Esperanza (gli autori del testo erano Rafael Espinosa e Armand Guerra);... (continua)