Rabbia contro l’idea di continuare a disporre delle vite degli animali a nostro piacimento. Non ci sono mezzi termini per parlare del trattamento che riserviamo agli animali nell’industria alimentare, negli allevamenti intensivi, nell’uso barbaro di pellicce. Non ci sono giustificazioni a questo crimine.
La forza di una scelta è la negazione di una bieca tradizione (continua)
ALLEVAMENTO È SINONIMO DI…
… civiltà? Forse quella dei campi di sterminio
di Gianni Sartori
Come ricordava Vitaliano Trevisan, alcuni paesaggi del Basso vicentino sono letteralmente "mozzafiato". Soprattutto per la puzza che fuoriesce da centinaia di allevamenti intensivi. Sarà che con il caldo questa si fa maggiormente sentire, ma la cosa mi è tornata in mente vagando in bicicletta per le lande desolate dove i campi di sorgo e soia si coniugano con migliaia di capannoni industriali (interrotti da qualche sporadica "villa veneta" senza soluzione di continuità: una macedonia caratteristica delle "fabbrica diffusa" del Nord-est).
E mi è tornata alla mente anche una delle ultime, tra le più drammatiche per numero di abbattimenti, epidemie di aviaria, quella del 2017.
Non ho elementi per quantificare il numero di galline e altri uccelli d’allevamento sterminati in quella occasione: migliaia?... (continua)
La canzone è liberamente ispirata dal Libro di Kevin Bales “I nuovi schiavi” che tratta un fenomeno antico a cui noi guardiamo con distacco e lontananza.
Ciò che Bales denuncia invece è l’esistenza oggigiorno di 27 milioni di schiavi da debito, persone che in diversi modi vengono ricattate, ingannate o costrette per sopravvivere a pagare con la loro libertà un debito da cui non riusciranno mai a liberarsi.
Questo avviene nei paesi del terzo mondo mentre noi camminiamo su tappeti persiani confezionati da bambini tenuti in condizione di schiavitù, con la complicità di multinazionali che non disdegnano mai lavoro a basso costo e governi che per loro stessa natura ne difendono gli interessi.
La chanson est inspirée du livre de Kevin Bales "Les nouveaux esclaves" qui traite d'un phénomène ancien que nous regardons avec détachement et éloignement.
Ce que Bales dénonce, c' est par contre l'existence de nos jours de 27 millions d'esclaves de dette, des gens qui de différentes manières sont rackettées, trompées ou contraintes pour survivre à payer de leur liberté une dette dont ils ne réussiront jamais à se libérer.
Cela arrive dans les pays du Tiers Monde pendant que nous marchons sur des tapis persans confectionnés par enfants tenus en esclavage, avec la complicité de multinationales qui ne dédaignent jamais le travail à bas coût et de gouvernements qui par nature, en défendent les intérêts.
La nuova tattica dei fascisti per tutelarsi dagli antifascisti è la denuncia.
Di notte squadristi 10 contro 1, e di giorno agnellini a braccetto con la polizia. In tutta Italia negli ultimi tempi i neofascisti non si fanno più nessun problema a rivelare il loro legame con il potere. Una volta tentavano di apparire ribelli, ma oggi è evidente a tutti che sono solamente i burattini di un potere che li sostiene e li protegge.
Per voi un solo grido: “Chi denuncia per primo è infame due volte”.
Non credere che le tue insulse denunce mi facciano paura, mi ripugna la tua vile strategia. (continua)
E’ la prima canzone con cui abbiamo iniziato a strimpellare, diretta-secca-sparata contro carceri, C.I.E., contro la privazione della libertà, i continui abusi, violenze e stupri che avvengono al loro interno.
Ti ricordi il cielo non l’hai più visto per davvero (continua)