Fucilazione
La poesia fu pubblicata sulla rivista Il caffè e in seguito edita postuma nel 1990 in un libretto dal titolo Il cavallo saggio. Poesie Epigrafi Esercizi (Editori Riuniti, Roma, 1990) con prefazione a cura di Edoardo Sanguineti.
Il testo è il ventiseiesimo della raccolta, contenuto nella seconda sezione dal titolo Materia prima.
Musicata da Silvano Staffolani in "...sulla luna e sulla terra fate largo ai sognatori"
Il testo è il ventiseiesimo della raccolta, contenuto nella seconda sezione dal titolo Materia prima.
Musicata da Silvano Staffolani in "...sulla luna e sulla terra fate largo ai sognatori"
Un bambino faceva le bolle di sapone (continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 11:10
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
L'omino di niente
L'OMINO DI NIENTE è una canzone liberamente tratta da una favola di Gianni Rodari contenuta nell’opera “Favole al telefono” del 1962. La canzone fa parte del disco di Gianluca Lalli "LE FAVOLE AL TELEFONO" del 2020
Vi narrerò una storia piuttosto irriverente
(continua)
(continua)
inviata da Gianluca Lalli 10/12/2020 - 19:23
Il topo che mangiava i gatti
IL TOPO CHE MANGIAVA I GATTI è una canzone liberamente tratta da una favola di Gianni Rodari contenuta nell’opera “Favole al telefono” del 1962. La canzone fa parte del disco di Gianluca Lalli "LE FAVOLE AL TELEFONO" del 2020
In una biblioteca viveva un topo vecchio
(continua)
(continua)
inviata da Gianluca Lalli 10/12/2020 - 19:09
Erode non è morto
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
testo di Beppe Chierici e musica di Giuseppe Mereu
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records,... (continua)
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
testo di Beppe Chierici e musica di Giuseppe Mereu
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records,... (continua)
Erode non è morto, o allora è risorto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/12/2019 - 15:40
Percorsi:
Antiwar Anticlericale, Violenza sull'infanzia
Terra senza Dio
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
testo di Beppe Chierici e musica di Giuseppe Mereu
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records,... (continua)
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
testo di Beppe Chierici e musica di Giuseppe Mereu
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records,... (continua)
Addio antica terra ostile e amara
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/12/2019 - 15:25
Percorsi:
Guerra alla Terra
Corre il treno [I treni della felicità]
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani
Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (continua)
Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (continua)
Ci dicono
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:21
Donna stuprata
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
O donna stuprata, raddrizza la testa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:11
Solcare il mare
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Vorrei solcare il mare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:05
Alep Syriacon Valley
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)
Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Per il sole l’uomo è uguale
(continua)
(continua)
inviata da dq82 23/3/2017 - 19:47
Crapa pelada
Sicuramente anche questa canzone di Endrigo riprende la canzone crapa pelada.
Sergio Endrigo
"Ci vuole un fiore" (Ricordi, 1974)
Testo di Gianni Rodari
Musica di Sergio Endrigo e Luis Bacalov
Sergio Endrigo
"Ci vuole un fiore" (Ricordi, 1974)
Testo di Gianni Rodari
Musica di Sergio Endrigo e Luis Bacalov
E adesso, cantiamo “Zucca pelata ha fatto i tortelli” sulla musica di paraponzi-ponzi-po. Comincio io.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 18/10/2016 - 09:11
Indifferenti mai
2014
Album: Indifferenti mai
Dedicata a ‘Odio gli indifferenti’ di Antonio Gramsci
e a ‘L’anno nuovo’ di Gianni Rodari
Album: Indifferenti mai
Dedicata a ‘Odio gli indifferenti’ di Antonio Gramsci
e a ‘L’anno nuovo’ di Gianni Rodari
Non si può più restare a guardare
(continua)
(continua)
inviata da Daniele dei Mulini a vento + CCG/AWS staff 22/3/2016 - 17:20
The Preacher and the Slave, or Pie in the Sky, or Long Haired Preachers
Joe Hill: 1915-2015
Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (continua)
Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (continua)
dq82 2/1/2016 - 13:15
UFO Robot
[1978]
Parole di Luigi Albertelli (1934-), paroliere e autore televisivo.
Musica di Vince Tempera (1946-), tastierista e arrangiatore, e di Ares Tavolazzi (1948-), uno dei più grandi bassisti e contrabbassisti italiani di sempre, membro dei mitici AreA.
Interpretata dagli Actarus, super gruppo messo su per l’occasione da Vince Tempera a partire dai suoi due amici (insieme a lui nei The Pleasure Machine) Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, batterista, un altro musicista enorme che ha suonato praticamente con tutti i grandi della musica italiana.
Le voci sono quelle di un giovane Fabio Concato, di Michel Tadini (l’anno seguente in Capitan Harlock) ed altri nel coro diretto da Paola Orlandi (1933-), cantante, compositrice e pianista italiana, sorella di Nora Orlandi, quella del famoso gruppo vocale “I 4 + 4”
Sul lato A di un 45 giri che sul lato B conteneva la traccia “Shooting Star”.
Poi... (continua)
Parole di Luigi Albertelli (1934-), paroliere e autore televisivo.
Musica di Vince Tempera (1946-), tastierista e arrangiatore, e di Ares Tavolazzi (1948-), uno dei più grandi bassisti e contrabbassisti italiani di sempre, membro dei mitici AreA.
Interpretata dagli Actarus, super gruppo messo su per l’occasione da Vince Tempera a partire dai suoi due amici (insieme a lui nei The Pleasure Machine) Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, batterista, un altro musicista enorme che ha suonato praticamente con tutti i grandi della musica italiana.
Le voci sono quelle di un giovane Fabio Concato, di Michel Tadini (l’anno seguente in Capitan Harlock) ed altri nel coro diretto da Paola Orlandi (1933-), cantante, compositrice e pianista italiana, sorella di Nora Orlandi, quella del famoso gruppo vocale “I 4 + 4”
Sul lato A di un 45 giri che sul lato B conteneva la traccia “Shooting Star”.
Poi... (continua)
UFO Robot UFO Robot!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/3/2014 - 11:23
Stracci! Stracci!
[anni 50]
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?) del 1960.
Musica di di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano, da un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.
Musica per coro di voci bianche e pianoforte di Tullio Visioli, compositore, flautista, cantante, didatta, eseguita dal coro di voci bianche 'I piccoli Talenti', Roma, diretto da Claudia Gili (2012)
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” (?) del 1960.
Musica di di Mario Piatti, pedagogo musicale, e Angelo Paccagnini (1930-1999), compositore e didatta italiano, da un vecchio disco di filastrocche intitolato “Teste fiorite”. Le canzoni sono interpretata da bambine, nello specifico Paola con il coro delle allieve dell’istituto “Matilde di Canossa” di Como.
Musica per coro di voci bianche e pianoforte di Tullio Visioli, compositore, flautista, cantante, didatta, eseguita dal coro di voci bianche 'I piccoli Talenti', Roma, diretto da Claudia Gili (2012)
O cenciaiolo, che hai nel sacco?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 11:25
Il pane
Versi di Gianni Rodari, da “Filastrocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
S'io facessi il fornaio
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 10:34
La luna bambina
Versi di Gianni Rodari, da “Filastocche in cielo e in terra” del 1960.
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
Musica di Stefano Panzarasa, fondatore del gruppo Insalata Sbagliata, dal suo disco “Orecchio verde - Omaggio a Gianni Rodari: poesie e filastrocche eco-pacifiste” (2009)
E adesso a chi la diamo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/1/2014 - 09:44
La Strage delle fonderie
Poesia di Gianni Rodari dedicata alla strage
BAMBINO DI MODENA
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 10/1/2014 - 11:54
Guru Zakun Kin Kon
[1971]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Il testo di questa canzone, per esempio, potrebbe benissimo essere stato scritto dal nostro Gianni Rodari, padre anche lui di racconti fantascientifici come “Il pianeta degli alberi di Natale” e “La torta in cielo”: Guru Zakun Kin Kon è un giovane drago venusiano appassionato di astronomia e fantascienza che attende speranzoso l’arrivo da... (continua)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Il testo di questa canzone, per esempio, potrebbe benissimo essere stato scritto dal nostro Gianni Rodari, padre anche lui di racconti fantascientifici come “Il pianeta degli alberi di Natale” e “La torta in cielo”: Guru Zakun Kin Kon è un giovane drago venusiano appassionato di astronomia e fantascienza che attende speranzoso l’arrivo da... (continua)
Guru Zakun Kin Kon era un buen mozo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 5/11/2013 - 11:30
Filastrocca del Natale
Uno dei testi in cui Gianni Rodari, come nel suo stile originale, riesce a far divertire i bambini e le bambine pensando ai regali di Natale ma anche a farli ragionare sull'orrore della guerra, le bombe atomiche, le bombe H...
Un testo del lontano 1954 ma sempre attuale, nella versione musicata e cantata da Stefano Panzarasa con il gruppo ecorock rodariano "Insalata Sbagliata".
Un testo del lontano 1954 ma sempre attuale, nella versione musicata e cantata da Stefano Panzarasa con il gruppo ecorock rodariano "Insalata Sbagliata".
Ritorna ogni anno, arriva puntuale
(continua)
(continua)
inviata da Stefano Panzarasa 12/8/2012 - 10:56
La torta in cielo
E' meglio fare torte di cioccolato invece che costruire bombe nucleari...
E' questo il "gustoso" messaggio di pace di una delle filastrocche più famose di Gianni Rodari, musicata e cantata da Stefano Panzarasa con il gruppo ecorock rodariano "Insalata Sbagliata".
E' questo il "gustoso" messaggio di pace di una delle filastrocche più famose di Gianni Rodari, musicata e cantata da Stefano Panzarasa con il gruppo ecorock rodariano "Insalata Sbagliata".
Io sono un sognatore,
(continua)
(continua)
inviata da Stefano Panzarasa 12/8/2012 - 10:47
Disco rosso
Da un testo di Gianni Rodari del 1952... Un piccolo capostazione con il suo disco rosso riesce a fermare il cattivissimo Treno Guerra!
Disco rosso!
(continua)
(continua)
inviata da Stefano Panzarasa 12/8/2012 - 10:41
Il professore e la bomba
Una filastrocca delle tante che Gianni Rodari ha scritto in relazione al Professor Grammaticus, personaggio tramite il quale il poeta voleva insegnare la grammatica ai bambini e alle bambine ma anche insegnare il senso della vita...
Il professor Grammaticus
(continua)
(continua)
inviata da Stefano Panzarasa 12/8/2012 - 09:19
Il cielo è di tutti
Parole di Gianni Rodari
Musica di Bobo Rondelli.
C’è una certa faciloneria in Rete nell’usare le opere di Gianni Rodari, quasi che le sue filastrocche non siano degne di venir riportate citando l’opera e l’anno in cui furono pubblicate… Così non sono riuscito a capire in quale delle tante opere, pubblicate nell’arco di più di trent’anni, compaiano questa strofe.
Però Bobo Rondelli ne ha fatto una canzone inclusa nel suo disco del 2009 intitolato “Per amor del cielo”…
Musica di Bobo Rondelli.
C’è una certa faciloneria in Rete nell’usare le opere di Gianni Rodari, quasi che le sue filastrocche non siano degne di venir riportate citando l’opera e l’anno in cui furono pubblicate… Così non sono riuscito a capire in quale delle tante opere, pubblicate nell’arco di più di trent’anni, compaiano questa strofe.
Però Bobo Rondelli ne ha fatto una canzone inclusa nel suo disco del 2009 intitolato “Per amor del cielo”…
Qualcuno che la sa lunga
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/5/2012 - 13:24
Promemoria
Testo di Gianni Rodari
Musica di Ars3
C’è una certa faciloneria in Rete nell’usare le opere di Gianni Rodari, quasi che le sue filastrocche non siano degne di venir riportate citando l’opera e l’anno in cui furono pubblicate… Così non sono riuscito a capire in quale delle tante opere, pubblicate nell’arco di più di trent’anni, compaiano questa strofe.
Ho scoperto però che questa filastrocca è stata interpretata da Gianmaria Testa in una sua collaborazione con la formazione jazz degli Ars3 (Attilio Zanchi, Marco Castiglioni e Mauro Grossi).
All’esecuzione di “Promemoria” – così s’intitola anche il disco – Testa unisce quella di Monte Canino, cui fa seguire pure quella de Il disertore di Boris Vian nella versione di Giorgio Calabrese (quella più nota, che è anche di Fossati)
Interpretata anche da Federico Cimini in L'importanza di chiamarsi Michele (2013)
Musica di Ars3
C’è una certa faciloneria in Rete nell’usare le opere di Gianni Rodari, quasi che le sue filastrocche non siano degne di venir riportate citando l’opera e l’anno in cui furono pubblicate… Così non sono riuscito a capire in quale delle tante opere, pubblicate nell’arco di più di trent’anni, compaiano questa strofe.
Ho scoperto però che questa filastrocca è stata interpretata da Gianmaria Testa in una sua collaborazione con la formazione jazz degli Ars3 (Attilio Zanchi, Marco Castiglioni e Mauro Grossi).
All’esecuzione di “Promemoria” – così s’intitola anche il disco – Testa unisce quella di Monte Canino, cui fa seguire pure quella de Il disertore di Boris Vian nella versione di Giorgio Calabrese (quella più nota, che è anche di Fossati)
Interpretata anche da Federico Cimini in L'importanza di chiamarsi Michele (2013)
Ci sono cose da fare ogni giorno:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 23/5/2012 - 09:50
El paes di bosiard
[2004]
Album “Scigula”
Adattamento di una filastrocca di Gianni Rodari
Musica di Francesco Magni
Testo trovato sulla pagina ufficiale di Francesco Magni.
Canzone che dedico di cuore – ancora una volta - a quell’impostore, quel bugiardo, quel faccendiere, quel golpista, quel mafioso, quel fascista, quell’accalappiacani di Berlusconi…
Peccato solo che ‘sto stronzo abbia inquinato così profondamente l’aria, l’acqua e la terra che ho poca fiducia nell’“epidemia di verità” prospettata da questa canzone…
Album “Scigula”
Adattamento di una filastrocca di Gianni Rodari
Musica di Francesco Magni
Testo trovato sulla pagina ufficiale di Francesco Magni.
Canzone che dedico di cuore – ancora una volta - a quell’impostore, quel bugiardo, quel faccendiere, quel golpista, quel mafioso, quel fascista, quell’accalappiacani di Berlusconi…
Peccato solo che ‘sto stronzo abbia inquinato così profondamente l’aria, l’acqua e la terra che ho poca fiducia nell’“epidemia di verità” prospettata da questa canzone…
Gh'era una volta laa in di part de mah chissà
(continua)
(continua)
inviata da The Lone Ranger 6/8/2010 - 12:56
Due parti di idrogeno per una di ossigeno
(2004)
"Sputi"
L'avevo già proposta in nome di un semplice assunto, che la violenza contro il Pianeta terra è una violenza da combattere né più ne meno come quella contro l'Uomo, anche perché su di essa si riversa, l'avevo proposta perché l'elenco delle guerre in nome dell'acqua sono talmente tante da non poter essere elencate (si pensi a Alture del Golan e Kurdistan, solo per dirne un paio), almeno inseritela per il riferimento (questo chiaro e insindacabile) alla guerra contro i Pellerossa.
La parte cantata è tratta dalla poesia "I mari della luna" di Gianni Rodari, il testo recitato è di Marco Paolini
"Sputi"
L'avevo già proposta in nome di un semplice assunto, che la violenza contro il Pianeta terra è una violenza da combattere né più ne meno come quella contro l'Uomo, anche perché su di essa si riversa, l'avevo proposta perché l'elenco delle guerre in nome dell'acqua sono talmente tante da non poter essere elencate (si pensi a Alture del Golan e Kurdistan, solo per dirne un paio), almeno inseritela per il riferimento (questo chiaro e insindacabile) alla guerra contro i Pellerossa.
La parte cantata è tratta dalla poesia "I mari della luna" di Gianni Rodari, il testo recitato è di Marco Paolini
Il corpo umano è fatto al 90%
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/8/2009 - 16:20
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Dopo la pioggia
2006
A passo lento
Ci vogliono far sempre credere che la pace sia una conseguenza della guerra. Ma sarebbe bello se esistesse la pace senza partire per forza dalla guerra.
Libera reinterpretazione dell'omonima poesia di Gianni Rodari
A passo lento
Ci vogliono far sempre credere che la pace sia una conseguenza della guerra. Ma sarebbe bello se esistesse la pace senza partire per forza dalla guerra.
Libera reinterpretazione dell'omonima poesia di Gianni Rodari
Dopo la pioggia, viene il sereno,
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 3/9/2008 - 18:24
Re Federico
(2004)
"Sputi"
da una poesia di Gianni Rodari
È una canzone sul Re Federico I° di Prussia che fu un grande re militaresco. Creò la Prussia moderna e fece dell'armata prussiana una delle più potenti del suo tempo. È un gioiello d'ironia. I Mercanti sono degli scherzosi uccelli.
"Sputi"
da una poesia di Gianni Rodari
È una canzone sul Re Federico I° di Prussia che fu un grande re militaresco. Creò la Prussia moderna e fece dell'armata prussiana una delle più potenti del suo tempo. È un gioiello d'ironia. I Mercanti sono degli scherzosi uccelli.
Re Federico.. (rip)
(continua)
(continua)
inviata da Marco valdo M.I. 25/6/2008 - 18:13
Il Sergente nella Neve
(2004)
"Sputi"
Testo da "La tradotta" di Gianni Rodari e "Il sergente della neve" di Mario Rigoni Stern.
"Sputi"
Testo da "La tradotta" di Gianni Rodari e "Il sergente della neve" di Mario Rigoni Stern.
Cosa canta il soldato, soldatino,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 7/4/2008 - 14:12
La Rivoluzione
2006
A passo lento
L'intro parlata del brano è tratto dalla poesia "La formica" di Gianni Rodari
(DoNQuijote82)
A passo lento
L'intro parlata del brano è tratto dalla poesia "La formica" di Gianni Rodari
(DoNQuijote82)
Parlato:
(continua)
(continua)
inviata da matteo88 16/6/2007 - 15:27
Il Bambino di gesso
[Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto!
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2007 - 11:12
Re Federico
[1964]
Testo di Gianni Rodari
da Le filastrocche del cavallo parlante
Musica e interpretazione di Virgilio Savona
[...]Ed è ancora un testo per bambini di Gianni Rodari, stavolta musicato e cantato da Virgilio Savona: "Re Federico", il quale abbandona la guerra e va in pensione per rinuncia da parte dell’avversario e quindi per mancanza di nemici. Quelli in cui si è imbattuto, infatti, sembrano essere impegnati più a fare la pace che la guerra. Una lezione politica di disarmo unilaterale e neutralità, meno infantile di quel che potrebbe sembrare."
Enrico De Angelis, da Nonviolenti.org
Un testo cercato a lungo e reperito dal blog Casa Maricò
Testo di Gianni Rodari
da Le filastrocche del cavallo parlante
Musica e interpretazione di Virgilio Savona
[...]Ed è ancora un testo per bambini di Gianni Rodari, stavolta musicato e cantato da Virgilio Savona: "Re Federico", il quale abbandona la guerra e va in pensione per rinuncia da parte dell’avversario e quindi per mancanza di nemici. Quelli in cui si è imbattuto, infatti, sembrano essere impegnati più a fare la pace che la guerra. Una lezione politica di disarmo unilaterale e neutralità, meno infantile di quel che potrebbe sembrare."
Enrico De Angelis, da Nonviolenti.org
Un testo cercato a lungo e reperito dal blog Casa Maricò
C'era un re di nome Federico
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/4/2006 - 01:20
Il giornalista
(1961)
Testo di Gianni Rodari
Musica di Fausto Amodei
Testo di Gianni Rodari
Musica di Fausto Amodei
"Sempre sulla scia dei Cantacronache, nel ’61 Margot Galante Garrone incide un disco di canzoni per bambini su testi di Gianni Rodari, fra cui questa, musicata da Fausto Amodei, un messaggio volutamente ma provocatoriamente ingenuo."
(Enrico de Angelis, da Mille papaveri rossi - La pace nella canzone italiana)
(Enrico de Angelis, da Mille papaveri rossi - La pace nella canzone italiana)
O giornalista, inviato speciale,
(continua)
(continua)
4/9/2005 - 18:28
Sette fratelli
(2004)
"Sputi"
Testo: I sette fratelli di Gianni Rodari
[da Il libro degli errori]
e "Compagni fratelli Cervi" (estratto) di Gianni Rodari
[da Raccolta di scritti sui fratelli Cervi
quaderno didattico a cura dell'Istituto Alcide Cervi]
I sette fratelli Cervi: Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921).Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
Per la storia dei Fratelli Cervi si veda il sito dell'ANPI e quello dell'Istituto Alcide Cervi.
Vedi anche La pianura dei sette fratelli dei Gang.
"Sputi"
Testo: I sette fratelli di Gianni Rodari
[da Il libro degli errori]
e "Compagni fratelli Cervi" (estratto) di Gianni Rodari
[da Raccolta di scritti sui fratelli Cervi
quaderno didattico a cura dell'Istituto Alcide Cervi]
I sette fratelli Cervi: Gelindo (classe 1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921).Tutti nati a Campegine (Reggio Emilia), tutti fucilati il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
Per la storia dei Fratelli Cervi si veda il sito dell'ANPI e quello dell'Istituto Alcide Cervi.
Vedi anche La pianura dei sette fratelli dei Gang.
C'erano sette fratelli
(continua)
(continua)
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Filastrocche lunghe e corte