Autore 5'nizza
Солдат
Я - солдат, я не спал пять лет и у меня под глазами мешки [1]
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/12/2011 - 12:36
La canzone non è in ucraino, ma in russo. Ho già provveduto a cambiare la lingua di attribuzione.
Riccardo Venturi 21/12/2011 - 23:37
rielaborazione dei testi da:
http://www.tekstowo.pl/
http://www.tekstowo.pl/
JA ŻOŁNIERZEM
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/9/2013 - 23:15
nel fratempo stiamo perdendo l'Ucraina a quanto pare...come di solito, così detta "Europa" sta mettendo la coda mezza le gambe...che tristezza
Krzysiek Wrona 18/1/2014 - 02:27
Krzysiek Wrona 16/7/2014 - 20:51
Riccardo Venturi, 21-2-2022 10:16
Due parole del traduttore. Stamani mi è giunta notizia che la canzone è stata fatta passare alla trasmissione “Guarda che Lune” di Radio Popolare, attribuita ai “Cinque Nizza” e presentata come una delle poche canzoni ucraine antimilitariste. La canzone, come opportunamente specificato nell'introduzione, è però in lingua russa e colgo l'occasione per specificare che ho conosciuto un certo numero di ucraini -tra i quali addirittura un prete di provata fede nazionalista- senza aver mai avuto la soddisfazione di sentir parlare in ucraino. Persino il prete nazionalista mi parlava in russo e confessava di non parlare ucraino praticamente mai; anche quando doveva dir messa per la comunità ucraina di sua competenza in una certa parrocchia di Firenze, la diceva in russo. Ad ogni modo, presumo che Radio Popolare abbia voluto trasmettere la canzone in occasione dell'attuale contigenza similbellica fra Russia e Ucraina, e quindi ne approfitto per fare una traduzione con qualche nota.
Due parole del traduttore. Stamani mi è giunta notizia che la canzone è stata fatta passare alla trasmissione “Guarda che Lune” di Radio Popolare, attribuita ai “Cinque Nizza” e presentata come una delle poche canzoni ucraine antimilitariste. La canzone, come opportunamente specificato nell'introduzione, è però in lingua russa e colgo l'occasione per specificare che ho conosciuto un certo numero di ucraini -tra i quali addirittura un prete di provata fede nazionalista- senza aver mai avuto la soddisfazione di sentir parlare in ucraino. Persino il prete nazionalista mi parlava in russo e confessava di non parlare ucraino praticamente mai; anche quando doveva dir messa per la comunità ucraina di sua competenza in una certa parrocchia di Firenze, la diceva in russo. Ad ogni modo, presumo che Radio Popolare abbia voluto trasmettere la canzone in occasione dell'attuale contigenza similbellica fra Russia e Ucraina, e quindi ne approfitto per fare una traduzione con qualche nota.
Soldato
(continua)
(continua)
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi – 2022
Chanson en langue russe – Солдат – 5'nizza – 2003
Écrite par Andrey “Sun” Zaporozhets (Андрей Запорожец) e Sergey Babkin (Сергей Бабкин)
Album : Пятница (« Pyatnitsa », c’est-à-dire « Vendredi », qui est aussi le nom du duo).
Dialogue maïeutique
Encore une chanson en langue russe, dit Lucien l’âne.
C’est la saison, répond Marco Valdo M.I.. Les chansons russes migrent comme les oies sauvages, elles fuient vers le Sud.
À entendre certaines d’entre elles, dit Lucien l’âne, je crois percevoir comme l’écho lointain de rumeurs de plaines orientales. En tout cas, peu importe, la chanson parle toujours du monde, elle réinterprète les souffles du vent et en fait des prémonitions.
Oui, dit Marco Valdo M.I., tant de rumeurs, de grondements font peur aux enchantements, aurait dit Tonton Georges, quand il chantait À l’ombre du cœur de... (continua)
Chanson en langue russe – Солдат – 5'nizza – 2003
Écrite par Andrey “Sun” Zaporozhets (Андрей Запорожец) e Sergey Babkin (Сергей Бабкин)
Album : Пятница (« Pyatnitsa », c’est-à-dire « Vendredi », qui est aussi le nom du duo).
Dialogue maïeutique
Encore une chanson en langue russe, dit Lucien l’âne.
C’est la saison, répond Marco Valdo M.I.. Les chansons russes migrent comme les oies sauvages, elles fuient vers le Sud.
À entendre certaines d’entre elles, dit Lucien l’âne, je crois percevoir comme l’écho lointain de rumeurs de plaines orientales. En tout cas, peu importe, la chanson parle toujours du monde, elle réinterprète les souffles du vent et en fait des prémonitions.
Oui, dit Marco Valdo M.I., tant de rumeurs, de grondements font peur aux enchantements, aurait dit Tonton Georges, quand il chantait À l’ombre du cœur de... (continua)
SOLDAT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/2/2022 - 19:59
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[2003]
Scritta da Andrey "Sun" Zaporozhets (Андрей Запорожец) e Sergey Babkin (Сергей Бабкин)
Nell’album intitolato “Пятница” (“Pyatnitsa”, ossia “Venerdì”, che è poi il nome del duo, che preferisce esprimerlo secondo una grafia hip hop)