Gigliola Cinquetti ne ha inciso anche una versione francese intitolata "Les filles et les roses" ma mi sembra che il testo francese (di Françoise Dorin) mantenga ben poco dell'originale, solo un riferimento a un fiore nel ritornello.
Lorenzo 8/12/2021 - 22:33
Dice "pelle mia nera" perché è un minatore, ha la pelle annerita dalla polvere di carbone.
La versione originale parla di due nere mani,causa censura venne corretta con le nere mani. Le due nere mani parlavano di un minatore di colore. Nella strofa dove spezza il pane ( l'ultima cena di Gesù) parla ancora di pelle nera.
Israele/Palestina un lungometraggio di cui Jannacci scrive 20 anni fa.
Incredibile questa canzone a me sconosciuta.
"Non si sbaglia a parlare se chi muore vivrà"
Grazie al sito e ad Alberta che l'ha postato
Paolo Rizzi 20/10/2023 - 16:53
Ho scoperto questa canzone oggi viaggiando in treno e consultando le 368 canzoni dedicate all olocausto palestinese presenti sul sito.
Nel viaggio avevo la mia kefiah al collo e poi alla stazione di Lecco due signore mi hanno chiesto indicazioni. Dopo averle consigliate ho chiesto loro da dove venissero. La risposta è stata: da Israele.
Come immaginate ho cercato di spiegare loro perché portavo la kefiah palestinese qualificandomi come pacifista amico anche di israeliani critici con la politica di Netaniao.
Quando ho chiesto loro quando sarebbero rientrate mi hanno risposto che rimandavano il più possibile. Allora ho chiesto :are you afraid? Siete spaventate? Ed una di loro la più silenziosa fino a quel momento ha risposto :" noi non abbiamo paura". Io un po' cinicamente ho ribadito che i pestinesi di Gaza invece ne hanno tanta ma non possono andarsene in vacanza.
Vengo anch'io ilo film documentario su Jannacci presentato a Venezia verrà proiettato da domani 11 fino al 13 settembre.
vi metto un link all'articolo di Rollingstone ed il trailer:
"alzo il volume della radio e canto con lei contro la mia gente"...
Quel "lei" ovviamente è riferito alla radio, intesa in questo caso, a me sembra, come una sorta di "voce del padrone", ma in senso lato la si può anche intendere come una sorta di denuncia contro i media dell'epoca, quelli che smorzavano i toni sulle vicende legate alle lotte sociali o addirittura le contrastavano apertamente. La Rai del resto gli aveva appena bocciato "Ho visto un re" a Canzonissima e anni addietro aveva tolto al suo amico Dario Fo la conduzione della stessa trasmissione con Franca Rame. Se non erro (stando ai video live che vedo anche su youtube) questa canzone la cantò in una edizione di "Senza rete", quella del '71. E fu ancora una volta un grande atto di coraggio.