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Ved Bov

Fin Alfred Larsen
Langue: danois


Fin Alfred Larsen

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Un'antica ballata popolare danese che parla -con una buona dose di humour nero-, di un soldato che riesce a sopravvivere incredibilmente in una delle ultime guerre sostenute dalla Danimarca nella sua storia, la Guerra dei Tre anni (Treårsrkrig) per il possesso della regione dello Schleswig Holstein (Slesvig Holsten), ora quasi interamente appartenente alla Germania. La battaglia del Bov, che decise le sorti della guerra, fu combattuta esattamente il 9 aprile 1848, ed è singolare che la traduzione di questa ballata, in modo del tutto casuale, sia eseguita esattamente nel suo 157° anniversario...

Per la storia esatta della battaglia del Bov, almeno chi legge un po' il danese può consultare la seguente pagina:
Kampen ved Bov den 9. april 1848 [RV]
Ved Bov, der slog en kugle mig et hul, faldera
men det var bare i chakoens pul ,falder
I Sundeved en anden slog sig flad, faldera
på klingen af min sidekammerat, faldera.

Et sabel hug slog hul i min kasket, faldera,
min tegnebog fik stik af bajonet faldera.
I venstre hånd fik jeg en lille rids, faldera,
Det var kun lidt skønt kuglen den var spids, faldera.

Min næse sprang til blods just ved et knald, faldera
ja det var et forbandet bombeskrald, faldera
En flintekugle kasted' mig omkuld, faldera
den knuste helt en medaljon af guld, faldera

I Kolding blev jeg såret, dog ej slemt, faldera
så det blev meget hurtigt lægt og glemt, faldera
for kvæstelsen var i mit støvleskaft, faldera
min skomar' gav mig snart det der var tabt, faldera

En kugle flåe'd knappen af min vest, faldera
en anden gav mit nye ur en rift, faldera
en tredje hvined' ved min øreflip, faldera
en fjerde gav min bajonet et hib,faldera

Dog gik det altid fremad i et mas, faldera
Det var et allerhelvedes kalas, faldera
til storm og angreb blev vi stedse ført, faldera
og mange blev ret hæsligt overkørt, faldera

En flaske i min lomme gik i kvas, faldera
jeg fik en lille rift af samme glas , faldera
en pibe med tobak gik samme vej, faldera
men - hel og holden det forblev dog jeg, faldera.

envoyé par Riccardo Venturi



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
9 aprile 2005
157° anniversario della battaglia del Bov

L'esclamazione "faldera", del tutto priva di significato in danese, è stata tradotta con "miseria", per assonanza.
AL BOV

Al Bov una palla mi fece un buco, miseria,
ma fu solo nella falda dello shakò, miseria.
A Sundeved un'altra s'infilò diritta, miseria,
nella cintura del mio compagno a fianco, miseria.

Una sciabolata mi bucò il berretto, miseria,
il mio album di disegni si prese una baionettata, miseria,
alla mano sinistra mi feci un graffio, miseria,
piccolino, sebbene il proiettile fosse aguzzio, miseria.

Il naso mi sboccò di sangue a un'esplosione, miseria,
sì, era un malnato scoppio di bomba, miseria,
una palla di fucile mi buttò a gambe all'aria, miseria,
la trattenne un medaglione d'oro, miseria

A Kolding rimasi ferito ma non morii, miseria,
così che digerii la cosa e me ne dimenticai presto, miseria,
e poiché la ferita mi aveva fatto saltare uno stivale, miseria,
il calzolaio me ne fece presto un altro al posto di quello andato perso, miseria

Una palla mi fece saltar via il bottone della giacca, miseria,
un'altra mi fece di nuovo un graffio, miseria,
una terza mi sibilò vicino al lobo dell'orecchio, miseria,
una quarta mi ammaccò la baionetta, miseria

Ma andò sempre e sempre peggio, miseria,
sembrava il convegno di tutti i diavoli infernali, miseria
fummo mandati sempre all'attacco e alla carica, miseria,
e molti ci rimisero subito la pelle, miseria

Una bottiglia che avevo in tasca andò in pezzi, miseria,
e mi feci un graffio con il suo vetro, miseria,
una pipa piena di tabacco fece la stessa fine, miseria,
ma, nonostante tutto quanto, non sono crepato, miseria.

9/4/2005 - 16:45




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