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Νῦν καὶ ἀεί

Vicky Moscholiou / Βίκυ Μοσχολιού


Vicky Moscholiou / Βίκυ Μοσχολιού

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Nyn kai aéi
[1974]
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Βίκυ Μοσχολιού
Από: Νῦν καὶ ἀεί
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Stavros Xarchakos
Prima interprete: Vicky Moscholiou
Da: Νῦν καὶ ἀεί ("Nunc et semper")


nynkai


Nello stesso anno 1974 che segna, per la Grecia, la caduta della settennale dittatura delle Giunta dei Colonnelli, uscì un bellissimo LP con la musica di Stavros Xarhàkos su testi di Nikos Gatsos, che portava come titolo quello di questa canzone: Ora e Sempre. Siccome l'espressione Νῦν κι Αεί (pronuncia: Nin ki Aì) è presa di peso dalla liturgia ortodossa, e dunque non in lingua corrente, mi è sembrato opportuno renderla con il latino ecclesiastico Nunc et Semper.
A me sembra che tutto il LP sia come una ferita inferta durante una tortura, da cui ancora non sia stato lavato il sale e continui per ciò a produrre sofferenza e, come è comprensibile, odio: buono ed economico materiale giustificativo di ogni futuro revisionismo.
Forse varrebbe la pena di di tradurlo tutto, il LP, e di collocare tutte le canzoni sotto un unico titolo.
Per adesso accontentiamoci di Nunc et Semper e di Η λιόστρα (Creatrice di splendore), già inviata a AWS.
Πρωτομαγιά
με το σουγιά
χαράξαν το φεγγίτη
και μια βραδιά
σαν τα θεριά
σε πήραν απ' το σπίτι.

Κι ένα πρωί σε μια γωνιά στην Κοκκινιά
είδα το μπόγια να περνά και το φονιά
γύρευα χρόνια μες στον κόσμο να τον βρω
μα περπατούσε με το χάρο στο πλευρό.

Νῦν καὶ ἀεί
μες στη ζωή
σε είχα αραξοβόλι
μα μιαν αυγή
στη μαύρη γη
σε σώριασε το βόλι.

Κι ένα πρωί σε μια γωνιά στην Κοκκινιά
είδα το μπόγια το ληστή και το φονιά
του 'χανε δέσει στο λαιμό του μια τριχιά
και του πατάγαν το κεφάλι σαν οχιά.

inviata da Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff - 11/5/2009 - 21:17



Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa
NUNC ET SEMPER

Un primo Maggio
col temperino
segnarono la finestrella
e una sera
come le belve
ti prelevarono da casa.

E un mattino su un cantone a Kokkinià
vidi passare l'ammazzacani e l'assassino
da anni cercavo di trovarlo tra la gente
ma camminava con la morte al fianco.

Ora e sempre
nella vita
ti credevo un ancoraggio
ma un giorno all'alba
sulla nera terra
la pallottola ti aggiunse al mucchio

E un mattino in un cantone a Kokkinià
vidi il boia il brigante e l'assassino
gli avevano legato al collo una corda di crine
e gli schiacciavano la testa come a un serpe.

inviata da Gian Piero Testa - 22/11/2009 - 22:53


Mamma santa che bellezza 'sta canzone...da brividi, davvero. Non la avevo ancora mai sentita e ho trovato il video; sono con la pelle d'oca il primo d'agosto.

Riccardo Venturi - 1/8/2012 - 12:55


Bisogna ascoltare quella di Dimitra Galani, che ti mando per e-mail. Io ci esco pazzo...

Gian Piero Testa - 1/8/2012 - 13:02




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