He fights with missiles and with spears.
He's all of thirty-one, and he's only seventeen,
Been a soldier for a thousand years.
He's a a Catholic, a Hindu, an Atheist, a Jain,
A Buddhist and a Baptist and a Jew.
And he knows he shouldn't kill,
And he knows he always will,
Kill you for me my friend and me for you.
And he's fighting for Canada,
He's fighting for France,
He's fighting for the USA,
And he's fighting for the Russians,
And he's fighting for Japan,
And he thinks we'll put an end to war this way.
And he's fighting for Democracy,
He's fighting for the Reds,
He says it's for the peace of all.
He's the one who must decide,
Who's to live and who's to die,
And he never sees the writing on the wall.
But without him,
How would Hitler have condemned him at Dachau? [1]
Without him Caesar would have stood alone,
He's the one who gives his body
As a weapon of the war,
And without him all this killing can't go on.
He's the Universal Soldier and he really is to blame,
His orders come from far away no more,
They come from here and there and you and me,
And brothers can't you see,
This is not the way we put the end to war.
envoyé par Riccardo Venturi
Riccardo Venturi (2003)
È alto un metro e sessanta o uno e novanta
Combatte con missili o con spade
Ha trent'anni suonati oppure diciassette
Fa il soldato da mille anni
È cattolico, induista, ateo, giainista,
Buddista, battista o ebreo
Sa che non deve ammazzare
E sa che sempre
Ti ammazzerà per me, amico, e mi ammazzerà per te
Combatte per il Canada,
Combatte per la Francia,
Combatte per gli USA,
Combatte per la Russia,
Combatte per il Giappone
E pensa che così metteremo fine alla guerra
Combatte per la democrazia,
Combatte per i rossi,
Dice che è per la pace di tutti
Ed è lui che deve decidere
Chi deve vivere e chi morire
E non vede mai le scritte sui muri
Ma senza di lui, come avrebbe fatto
Hitler a condannarlo a Dachau, [1]
Senza di lui Cesare sarebbe stato solo
Lui è quello che dona il suo corpo
Come arma ad una guerra
E senza di lui il massacro non può continuare
È il soldato universale, davvero
È da biasimare
Gli ordini non vengono più da lontano
Ma vengono da lui, da te e da me
E, fratelli, non lo vedete
Che in questo modo non finirà mai, la guerra?
Herbert Pagani [1966]
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulaa: Claus
"Storia molto particolare quella di Claus De VIto (in basso con Pete Townshend degli Who), collaboratore della rivista "Ciao Amici", incise quasi per caso questi due singoli, riscuotendo csoprattutto con Soldato Universale, insperatamente, un discreto successo, soprattutto ebeb buoni consensi da parte della critica musicale, il brano è la cover di "Universal Soldier" di Buffie Sainte Marie colonna sonora del film Soldato Blu ma portata al successo da Donovan, toccante è la traduzione fatta da Herbert Pagani. La canzone è espressione del filone antimilitarista cha in quegli anni fu ben rappresentato anche in Italia (Crispiano, Dalla etc. etc.). Completano la produzione di Claus altre due cover "Colours/Colori" del repertorio di Donovan, e San Francisco di Scott McKenzie, la versione di Claus si fa preferire a quella di Bobby Solo." - Caveman Beat
È bianco, è nero, è biondo, è bruno,
Combatte con le atomiche e le spade.
Ha più di quarant’anni
e ne ha solo diciannove,
combatte da quando è nato l’uomo.
È ateo, indù, cattolico, ebreo,
buddista, metodista, puritano.
Capisce di far male,
fa solo il suo dovere,
uccide me per te amico mio.
E combatte per il Canada, combatte per la Francia,
combatte per gli U.S.A.
E combatte per la Russia
e combatte per la Cina,
lui dice "Per la pace universale".
Non chiede per chi muore lui crede che uccidendo
la guerra finalmente finirà.
Ed è lui che deve dire
chi vivrà e chi morirà
e non legge mai le scritte lì sui muri.
Ma Hitler senza lui non avrebbe fatto tanto,
Cesare sarebbe stato solo.
Ed è lui che dà il suo corpo
come un arma per la guerra,
senza lui queste stragi finiranno.
È soldato universale ed è solo colpa sua,
gli ordini non vengon più dall’alto.
Vengon da noi, da voi, da me, da te
e fratelli non capite
Così la guerra non finisce più.
Album / Albumi: Canzoni come costume, Canzoni come civiltà
È alto 1.70 o un metro e ottantantatré,
combatte con la lancia o con le bombe
Ha sempre ventun anni o soltanto diciassette
Ed è soldato dall'eternità
È cattolico o indù, è ateo o ebreo,
Buddista, musulmano o protestante
Sa che non lo deve fare, ma continua ad ammazzare
E forse un giorno ammazza o te o me…
E combatte per l'America, e combatte per la Russia
E combatte per il Terzo Reich
E combatte per la Cina e combatte per Berlino
Così crede che la guerra finirà..
E combatte per il Vietnam, e combatte per il Congo
Dice che lo fa per tutti noi.
Solo lui è che poi decide chi si salva e chi si uccide,
Ma non legge mai le scritte sopra i muri..
Adolf Hitler senza lui non sarebbe stato Hitler,
Giulio Cesare sarebbe stato solo..
Sempre Lui che dà il suo corpo come arma della guerra,
Senza lui la morte in guerra non c'è più..
È il soldato universale e bisogna dirne male,
I suoi ordini non vengon da lontano
Vengono da noi, da voi, da te e da me
Che ci chiamiam fratelli..
Ma da quando siamo in terra non è questo il modo giusto
Per dire no alla guerra,
Ma da quando siamo in terra non è questo il modo giusto
Per dire no alla guerra.
envoyé par giorgio - 14/3/2010 - 19:42
He's five foot-two, and he's six feet-four
He fights with missiles and with spears
He's all of thirty one, and he's only seventeen
Been a soldier for a thousand years
He's a Christian, a Hindu, an Atheist, a Jain,
A Buddhist, and a Muslim, and a Jew
And he knows he shouldn't kill
And he knows he always will
Kill you for me, my friend, and me for you
And he's fighting for Palestine
He's fighting for Israel
He's fighting for the USA
And he's fighting for the Russians
And he's fighting for Iraq
And he thinks we'll put an end to war this way
And he's fighting for Democracy
He's fighting for his soil
He says: "It's for the peace of all"
He's the one who must decide who's to live and who's to die
And he never sees the writing on the wall
But without him how would Hitler have condemned him at Dachau?
Without him Caesar would have stood alone
He's the one who gives his body as a weapon of the war
And without him all this killing can't go on
He's the universal soldier
And he is really is to blame
His orders come from far away no more
They come from here and there, and you and me
And brother, can't you see
This is not the way we put an end to war
Passion Killers being then three members of Chumbawamba rush-releasing an anti-Gulf War single. There are four anti-war cover versions: Feel Like I'm Fixin' To Die, Universal Soldier, Shipbuilding and Reuters
Here are the lyrics to two Passion Killers songs. The first one, Feel Like I'm Fixin' To Die, is a very upbeat, party-type song, with lots of kazoo, whistles, whooping, yee-hawing, laughing, etc., in the background. The second one, Universal Soldier, has a more serious tone.
He fights with missiles and with spears
He's all of 31 and he's always 17
He's been a soldier for 1000 years
He's fighting for Britain and he's fighting for Iraq
He's fighting for the USA
He's fighting for the Russians and he's fighting for Japan
And he thinks he'll put an end to war this way
He's fighting for democracy he's fighting for the reds
He says he's for the peace of all
He's the one who must decide who's to live and who's to die
And he never sees the writing on the wall
But without him how would Hitler have condemned him at De Vaul
Without him Caesar would have stood alone
He's the one who gives his body as the weapon of the war
And without him all this killing can't go on
He's the universal soldier
He really is to blame
His sword has come from far away no more
They come from you and me
And brothers / sisters can't you see
This is not the way we put an end to war?
envoyé par DonQuijote82 - 30/5/2013 - 13:18
È alto uno e sessanta, ma anche uno e novanta.
Come armi usa quello che vuoi tu.
Può avere trentun anni, come solo diciassette,
è soldato da mille anni è più.
È cattolico, indù, ateo o giainista, buddista, battista o ebreo così
lui lo sa: non può sparare, ma continua ad ammazzare
te per me e me per te, …oh sì.
Combatte per il Canada, Combatte per la Francia,
Combatte per l’America, Combatte per la Russia,
Come pur per il Giappone e la Guerra, crede lui, non finirà.
Lui si ispira alla democrazia, e combatte per i rossi,
sperando che così la Pace duri.
Vuol decider chi ammazzare o invece lui salvare
e non legge mai le scritte sopra i muri.
Senza lui, avrebbe Hitler ideato una Dachau,
senza lui avrebbe Cesare regnato?
Senza il dono del suo corpo non sarebbe Guerra armata
nè la strage, senza lui, più continuata.
È il soldato universale, non è da biasimare.
Non più gli ordini gli arrivan da lontano,
bensì da lui, da te e da me, ma non vedete che
non finiran le Guerre e lotteremo invano?
envoyé par dq82 - 16/11/2015 - 11:07
La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.
Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
Er ist klein und schwach, er ist groß und stark;
Er kämpft mit Bomben, Colt und Speer,
Ist ein Kerl, ein Supermann, ist blutjung, fast noch ein Twen
Und Soldat seit tausend Jahren und mehr.
Er ist Muselmann, ist Hindu, Buddhist und Atheist,
Ist Jude, Katholik und Protestant.
Und es heißt: Du sollst nicht töten!
In der Bibel, im Koran.
Ist er blind? Sieht er die Schrift nicht an der Wand?
Er kämpft für USA und Vietnam,
Für Kuba, Pakistan, er geht als Söldner in das fernste Land;
Kämpft für China und Formosa, für Franco und de Gaulle.
Ist er blind? Sieht er die Schrift nicht an der Wand?
Und er kämpft so für den Westen, für den Osten unentwegt;
Es liegt allein in seiner Hand, ob man Länder ausradiert,
Ob ein ganzes Volk krepiert.
Ist er blind? Sieht er die Schrift nicht an der Wand?
Ohne ihn hätt' Hitler niemals halb Europa unterjocht.
Und Nero hätte niemals Rom verbrannt.
Er alleine muß bezahlen mit dem letzten Tropfen Blut.
Ist er blind? Sieht er die Schrift nicht an der Wand?
Er wird ewig ein Soldat sein, und der Krieg wird weitergehn,
Bis zum Tag, wo alle Waffen man verbannt,
Und keiner ihm, wie gestern und auch heut',
Sand in die Augen streut und er dann endlich
Die Schrift sieht an der Wand!
envoyé par Bernart Bartleby - 17/2/2015 - 10:29
Jedes Land schwört seine Söhne auf das Feld der Ehre ein
mit Gewehr und Helm und stolzer Uniform.
Und im Wortschatz des Soldaten fehlt des lautgesproch'ne "Nein",
denn dies Wort entspricht nicht kämpferischer Norm.
Einer starb für Adolf Hitler und für's Deutsche Vaterland,
und Amerika ließ sterben in Vietnam.
Der den Namen Stalins hauchte, blieb bis heute unbekannt.
Alle starben sie für irgendein Programm.
Einer focht im Namen Christi, einer kämpft für Mohammed
und Parole wird Ersatz für den Verstand.
Einer tötet für Ideen, die er selber nicht versteht.
Ist er blind? Sieht er die Schrift nicht an der Wand?
An dem Denkmal für die Helden hat kein Toter je geweint,
ein gefallener Soldat kennt keinen Sieg.
Ob sie schwarz, gelb, rot, ob Weiße, hat sie eines doch geeint:
Jeder starb für seine Mächtigen im Krieg.
Ein Soldat ist auch ein Vater, jemands Sohn und jemands Mann,
liebt die Mutter, liebt die Frau und liebt sein Kind.
Es ist Wahnsinn, daß ein iLebender auch Menschen töten kann,
die genauso wie er selber liebend sind.
Wenn Soldaten sich verbrüdern durch ein tausendfaches "Nein"
und sie reichen über'n Graben sich die Hand,
kann das Leben auf der Erde endlich menschenfreundlich sein,
und es braucht nicht mehr die Mahnung an der Wand.
da Lyrics Translate
Non importa perché i soldati muoiano, non importa quanto siano convinti, non importa chi li aspetti a casa, ma se tutti i soldati dicessero NO non avremmo le guerre
Every country has its sons make a pledge to the field of honor
With a gun and a helmet and a proud uniform.
And in the vocabulary of a soldier the loud-spoken "No" is missing,
Because that word is not in line with the combative norm.
One died for Adolf Hitler and the German Fatherland,
And America had them dying in Vietnam.
The one who suspired Stalin's name remains unknown until today.
They all died for some program.
One fought in the name of Christ, one is fighting for Muhammad
And slogans are substituting brains.
One is killing for ideas he doesn't even understand.
Is he blind? Doesn't he see the writing on the wall?
At the monument for the heroes no dead man has ever cried,
A fallen soldier doesn't know a victory.
Be they black, yellow, red or white, one thing united them:
Each one of them died for their rulers in war.
A soldier is also a father, somebody's son and somebody's husband,
Loves his mother, loves his wife and loves his kid.
It is madness, that a lover can also kill people,
Who are lovers just like him.
If soldiers would fraternize with a thousandfold "No"
And they'd reach out to each other over the trenches,
Then life on earth could finally become humane,
And the writing on the wall would not be needed anymore.
envoyé par dq82 & Lorenzo - 11/9/2016 - 00:22
Hij is klein van stuk en hij is groot en fors
Zijn wapens zijn van staal en steen en hout
Hij is dertig jaar of meer en hij is nog maar zeventien
Als soldaat is hij al eeuwen oud
Hij is een muzelman, een hindoe, een atheist, een jood
Katholiek en doopsgezind, gereformeerd
En al duizend jaar doodt hij mij voor jou en jou voor mij
En toch weet hij heel goed: doden is verkeerd
Hij vecht voor Groot-Brittanie en voor Amerika
Hij vecht voor Portugal en Pakistan
En hij vecht ook voor de Russen, en hij denkt terwijl hij vecht
Dat hij zo een eind aan oorlog maken kan
En hij vecht voor 't communisme en voor de monarchie
Hij zegt: 't is voor de vrede van elk land
Hij die uit te maken heeft wie er sterft en verder leeft
En toch ziet hij nooit het teken aan de wand
Maar als hij er niet geweest was, dan had Hitler nooit een kans
Zonder hem had Caesar slechts alleen gestaan
Hij maakt van zichzelf een wapen dat gebruikt wordt in de strijd
En door hem zal al dat moorden verder gaan
Hij 's de eeuwige soldaat en hij is werkelijk de schuld
Zijn orders komen heus niet van zo ver
Hij krijgt ze hiervandaan, van jou en mij
Zijn leiders dat zijn wij
Zo maken we geen eind aan 't oorlogsleed
envoyé par Riccardo Venturi
La indignación por lo de Libia, tanto por la hipocresía de las potencias occidentales, como por la demencia del tirano Gadafi (¡y qué pasa con el pueblo!) nos lleva a traer un clásico de la canción protesta norteamericana de los primeros 60, en esta ocasión de la cantante canadiense de origen indio americano (Cree) residente en Estados Unidos Buffy Sainte-Marie, “Universal soldier”, que alcanzó más repercusión en la voz del cantautor escocés Donovan, que fue uno de los primeros himnos contra la inminente guerra del Vietnam. El significado de la canción es que su crítica se dirige a todo militarismo, que la práctica mayoría de las guerras vienen a ser lo mismo, que la decisión de matar está en realidad en el que empuña directamente el arma, y que la solución a los problemas mundiales no está en la violencia:
Mide un metro ochenta y ocho y mide un metro noventa y cinco
Lucha con misiles y con lanzas
Su edad es ya 31 y sólo tiene 17
Ha sido soldado durante mil años
Es católico, hindú, ateo, jainita,
budista y baptista y judío
y sabe que no debe matar
y sabe que siempre lo hará
te mata por mí, amigo mío, y a mí por ti.
Y está luchando por Canadá,
está luchando por Francia,
está luchando por EE.UU,
y está luchando por los rusos
y está luchando por Japón,
y cree que pondremos fin a la guerra de esta manera.
Y está luchando por la Democracia
y luchando por los Rojos
Dice que es todo por la paz
Él es el único que debe decidir
quien ha de vivir y quien ha de morir
y nunca ve las escrituras en los muros.
Pero sin él cómo se podría haber
condenado a Hitler en Dachau
Sin él César se hubiera quedado sólo
Es el único que da su cuerpo
como arma para la guerra
y sin él toda esta matanza no puede continuar.
Él es el soldado universal y
es quien realmente tiene la culpa
Sus órdenes ya no vienen de lejos
vienen de él, de tú, y de mí
y de los hermanos ¿no podéis ver
que ésta no es la manera en la que pondremos fin a la guerra.
Ele tem 157 cm, e ele tem 192 cm
Ele luta com mísseis e com lanças
Ele só tem trinta e um, e ele tem apenas dezessete
Ele tem sido um soldado por mil anos
Ele é um católico, um hindu, um ateu, um jaina
Um budista e um batista e um judeu
E ele sabe que ele não deveria matar,
e sabe que sempre matará
Mate para mim, e meu amigo, matarei para ti
E ele está lutando pelo Canadá,
e ele está lutando pela França
Ele está lutando pelos E.U.A.
E ele está lutando com os russos,
e ele está lutando pelo Japão
E ele acha que nós vamos pôr fim a guerra desse jeito
E ele está lutando pela democracia,
e ele está lutando pelos comunistas
Ele diz que é pela paz de todos
Ele é o único que tem que decidir,
quem vai viver e quem vai morrer
E ele nunca vê a escrita na parede
Mas sem ele,
como é que Hitler o condenaria em Le Val (Dachau)?
Sem ele o Caesar teria tido que estar de pé sozinho
Ele é o único que dá o seu corpo
Como arma de guerra
E sem ele tudo isso não pode continuar
Ele é o soldado universal e ele realmente é culpado
As ordens dele não mais vêm de longe
Eles vêm de aqui e ali e eu e você
e irmãos. Você não pode ver?
Esta não é a nossa forma de colocar um fim à guerra
envoyé par daniela -k.d.- - 12/11/2008 - 13:49
Catalan Version by Ramon Casajoana
Versió al català de Ramon Casajoana
L'album contiene, oltre a questa, le versioni catalane di What Have They Done To The Rain? di Malvina Reynolds, di Cruel War di Peter, Paul and Mary e di I Come and Stand at Every Door di Pete Seeger/Nâzim Hikmet. [RV]
L'intero album.
És alt o baix, és prim o gros
lluita amb missils o a cops de roc,
pot tenir els seus cinquanta anys o tenir-ne sols disset.
Serà soldat durant mil anys.
És catòlic és ateu, és hindú o és jueu budista, baptista o inconscient,
ell sap que matar és un crim i també que ens matarà,
a mi per tu germà i a tu per mi.
Està lluitant per França, està lluitant pel Canadà.
Lluita pels Estats Units, també lluita pels russos,
també lluita pel Japó, creu que així la guerra acabarà.
Lluita per la democràcia el socialisme i qui sap què.
Ell diu que és per la pau de tots, ells és qui ha de decidir
qui ha de viure o de morir: només fa el que li manen des de dalt.
Però sense ell no hagués pogut Hittler tirar endavant,
i Cèsar s'hagués quedat tot sol; ell és qui ofereix el cos perquè faci de punyal.
Sense ell tots aquests crims no podrien ser.
És el soldat universal, és el culpable de tot.
Les ordres no venen de gaire lluny: les hi donem tu i jo,
germans que no ho veieu aquest no és el camí per anar a la pau
envoyé par Riccardo Venturi - 30/11/2017 - 08:56
Danish Version
St. Marie, Buffy
Niller SI
Den ukendte soldat. Farver
Triola TD 289 1966
Source: Sangbog for fredsfolk
Republished on the CD Let's go : den store danske 60'er box, 2005.
Holger Terp
Hans øjne er blå-eller brune-eller gråf
han slås det bedste han formår.
Han er trdive godt og vel-han er bare 17 år
men har være soldat i tusind år
Han kan vær'en katolik, en hindu, en baptist,
en jøde,en budist,en ateist,
og når andre sir,han skal,
dræbes folk i hopetal.
Han slås og dræber- og blir dræbt til sidst
og slås for Canada,
han slås for Pakistan,
for Rusland og for USA.
Han kæmper alle vegne
for det land han fødtes i
og tror hvergang,det blir den sidste krig
Og han slås for kommunisme og for demokrati.
Han tror,at krigen vil bringe fred
Der man gir ham ordre til
gør han- skønt han ikke vil,
og han han slås på trods af det, han tror og ved
Uden ham havde Hitler
aldrig fået så stor en magt
uden ham var der ingen Djengis Khan.
Han er den,der brur sit liv som et våben i en krig,
uden ham var krig en tom og dødsdømt plan.
Han er navnløs,kun et nummer kun den ukendte soldat,
der modtar ordrer som en automat.
Og han er dig og mig og mig, ja dig og mig,
og først når vi sir nej
er den sidste krigfden sidste krig forbi.
envoyé par Holger Terp - 14/10/2009 - 17:07
Hän on ammatiltaan sotilas, hän aina taistelee
Hän on onnellinen työssään kai
Hän tuhoaa ja tappaa, silti aina hymyilee
Hän ei tunne rauhaa, rakkautta lain
Hän on uljas mies ja monet taidot meille näyttänyt
Hän ohjuksin ja keihäin taistelee
Vaikka kuusitoista vuotta on hän juuri täyttänyt
silti tuhannetta vuottaan palvelee
Hän Kiinan vuoksi taistelee ja Ranskan, Vietnamin
hän U.S.A:ta puolustaa
Hän sodan vuoksi itsensä ja kaiken tuhoaa
hän luulee: siten sodat katoaa
Hän on katolinen, ateisti, juutalainenkin
ja protestantti, hindu myös
Ja hän tietää ettei tappaa saa, hän tappaa kuitenkin
vuoksi sinun, minun, ystäväin
Ilman häntä ei ois Hitler koskaan saanut voittojaan
ilman häntä Caesar yksin jäänyt ois
Ilman hänenlaisiaan oisko sotaa laisinkaan
vai oisko kaikki kauhu mennyt pois?
Hän on sotilas, ei enempää, te häntä moittikaa
vaan ei käskyjään hän kaukaa enää saa
hän saa ne sinulta ja minulta, oi veljet, huomatkaa:
näin ei saada sotaa koskaan loppumaan
envoyé par Juha Rämö - 5/3/2015 - 12:35
Evidentemente "Universal Soldier" fece così incazzare i "buoni americani", fascisti, conservatori e destrorsi di varia specie, convinti che gli USA dovessero essere la barriera d'acciaio contro la diffusione del comunismo nel mondo, che nel 1965 affidarono al popolare duo surf "Jan and Dean" il compito di rispondere "per le rime" a Buffy Sainte-Marie e a tutti gli odiati hippies pacifisti come lei.
La canzone si intitolava "Universal Coward". Ecco l'agghiacciante testo scritto da Jan Berry (Il destino però gli rese la pariglia per questa orrida canzone: Berry, pochi mesi più tardi, rimase coinvolto in un terribile incidente automobilistico da cui uscì sminchiato per la vita e... non potè andare a crepare in Vietnam come tanto avrebbe desiderato):
UNIVERSAL COWARD
He’s young, he’s old, he’s in between
And he's so very much confused
He’ll scrounge around and protest all day long
He joins the pickets at Berkeley, and he burns up his draft card
And he's twisted into thinking that fighting is all wrong
He's a pacifist, an extremist, a Communist or just a Yank
A demonstrator, an agitator, or just a knave
A conscientious objector, a fanatic, a defector
And he doesn't know he's digging his own grave
Oh, he just can't get it through his thick skull
Why the mighty USA
Has got to be a watchdog of the world
He'll see the USSR bury us from afar
And he'll never see the missiles being heard
He's the universal coward, and he runs from anything
From a giant, to a human, from an elf
He runs from Uncle Sam, and he runs from Vietnam
But most of all he's running from himself
Bartolomeo Pestalozzi - 27/8/2010 - 13:10
Forse si può risentire il podcast per le parole precise...
Per vostra informazione.
Bernart Bartleby - 18/3/2014 - 08:43
Sarebbe interessante sì avere il podcast, anche se mi intendo poco di simili diavolerie moderne.
Comunque mi ricordo sempre di quando scrisse non so chi, chiedendo gli indirizzi degli "uffici della nostra organizzazione"; ci aveva preso per una specie di entità internazionale con tanto di sedi a Niuiorche, Làndan e Tochio :-PP
Riccardo Venturi - 18/3/2014 - 09:36
Però per un paio d'anni in radio ci siamo stati per davvero, e direttamente (anche se non su Radio3 RAI, ma su Controradio); il primo anno, anzi, ci s'andò insieme io e il webmaster (il secondo non mi ricordo se c'ero solo io o anche Lorenzo, comincia a essere parecchio tempo fa). Resterà negli annali una mia foto accanto alla Giustina di Controradio, io quasi 2 metri e lei circa 1,45 con tutte le scarpe...
Riccardo Venturi - 18/3/2014 - 11:47
Lorenzo - 18/3/2014 - 11:52
Riccardo Venturi - 18/3/2014 - 12:17
Audio link to the song performed by Thorstein Bergman
Han ser ut som vem som helst, han ser ut som du och jag.
Han slåss tills han ligger på en bår.
Han kan vara trettiofem men han nyss fyllt sjutton år
fast soldat i mer än tusen år.
Han kan vara katolik, en hindu och ateist,
en buddist, en baptist och en mormon.
Och han vet han måste döda
fast han vet att det är fel.
Men soldat var hans far och blir hans son.
Och han slåss för Kanada, han slåss för Vietnam
och han slåss för USA.
Och han slåss för Ryssland, ja han slåss för vem som helst
och det kvittar vilken dag.
Och han slåss för alla röda och han slåss för gula med
och han menar han har rätt.
Och han är den som avgör vem som lever, vem som dör
och att döma över liv är inte lätt.
Utan honom hade Hitler aldrig fått en sådan makt,
utan honom hade Caesar blivit glömd.
Han är den som ger sitt liv som ett vapen i ett krig,
utan honom hade ingen blivit dömd.
Soldat i universum han är som en maskin,
han är brickan i ett spel med eld och blod.
Han kan vara vem som helst, han vara du och ja.
Varför kan ingen förstå?
envoyé par Juha Rämö - 7/11/2018 - 13:20
Han är en och sextiofem eller en och nittiotre.
Han slåss med missiler och med spjut.
Han är bara tretton år eller redan sjuttiofem.
I flera tusen år har han marscherat ut.
Han kan vara katolik, ateist eller hindu,
muslim eller baptist eller mormon.
Men av sitt land är han en del
och fast han vet att det är fel
måste han döda för den enda sanna tron.
Och han strider för Kanada, han strider för Irak.
Hän dödar och han dör för USA.
Och han slåss för Argentina, Ryssland eller Israel
och soldat blir hans son liksom hans far.
Och han slåss för kommunismen och marknadsekonomin
och han tror att han slåss för fredens sak.
Det är han som får bestämma vem som lever, vem som dör,
det är han som siktar och som trycker av.
Men utan honom hade Hitler alrdrig skapat Buchenwald,
utan honom hade Caesar saknat makt.
Det är han som ger sitt liv som ett vapen i ett krig
och utan frågor gör han som befälen sagt.
Han är den evige soldaten, ansvaret är faktiskt hans
fast han bara följer sekelgammal sed.
Han är jag och han är du och det är dags att inse nu
att genom honom blir det aldrig nånsin fred.
envoyé par Juha Rämö - 7/11/2018 - 13:21
Alfonso Napolitano. email: alfonsonapolitano09@gmail.com - 13/4/2019 - 14:04
És alt o baix,
és prim o gras.
Lluita amb míssils o a cops de roc.
Pot tenir els seus cinquanta anys
o tenir-ne sols disset.
Serà soldat durant mil anys.
És catòlic, és ateu, és hindú o és jueu,
budista, baptista o inconscient.
Ell sap que matar és un crim
i també que em matarà.
A mi per tu, germà, i a tu per mi.
Està lluitant per França,
està lluitant pel Canadà,
lluita pels Estats Units.
I també lluita pels russos,
també lluita pel Japó
i creu que així la guerra acabarà.
Lluita per la democràcia, socialisme o qui sap què,
ell diu que és per la pau de tots.
Ell és qui ha de decidir
qui ha de viure i de morir.
Només fa el que li manen des de dalt.
Però sense ell no hagués pogut
Hitler tirar endavant
i Cèsar s'hagués quedat tot sol.
Ell és qui ofereix el cos perquè faci de punyal
i sense ell tots aquests crims no podrien ser.
És el soldat universal,
és el culpable de tot.
Les ordres no vénen de gaire lluny.
Les donem tu i jo.
Germans, que no ho veieu?
Aquest no és el camí per anar a la pau.
envoyé par giorgio - 15/7/2020 - 23:15
"The Universal Soldier":
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Buffy Sainte-Marie
Album / Albumi: It's My Way
Universal Soldier
Incisione di Donovan / Recording by Donovan / Enregistrement de Donovan / Donovanin levykaiverrus:
August 15, 1965 / Pye NEP 24219
Album / Albumi: What's Bin Did and What's Bin Hid [1965]
Una delle “Canzoni Primitive” di questo sito, e una celeberrima canzone che trova una sua sistemazione definitiva a diciannove anni dal suo inserimento. Fino ad oggi (26-1-2022) è rimasta inserita a nome di Donovan, in quanto fu lui, nel 1965, a portarla ad un successo tanto universale quanto il soldato del titolo. Nella preistoria e nei primi anni di CCG/AWS era un procedimento abbastanza comune: attribuire una canzone o un brano musicale non tanto al suo autore o autrice, ma a chi la aveva resa più nota (e, in questo caso, un successo planetario). Dopo così tanti anni abbiamo giudicato opportuno restituirla alla sua vera autrice, la folksinger amerindia canadese Buffy Sainte-Marie (appartenente all'etnia Mi'kmaq). Ciò, ovviamente, non toglie che Donovan abbia contribuito in modo decisivo alla sua diffusione a livello mondiale; la stessa Buffy Sainte-Marie ne fu ben lieta, affermando che, in tale modo, la sua canzone poté essere ascoltata da tutti.
Interpretata dall'autrice, Buffy Sainte-Marie
La canzone del “soldato universale” è del 1964. Fa parte dell'album di esordio di Buffy Sainte-Marie, It's My Way, di cui è l'ultima traccia del lato A. Nell'album originale, la canzone reca il titolo munito dell'articolo determinato: The Universal Soldier. All'inizio non divenne immediatamente un successo popolare, ma non passò comunque inosservata nella scena della folk music dell'epoca. Nel 1965, Donovan, allora soltanto diciannovenne ma già affermato (soprattutto grazie al successo di brani come Catch the Wind e alle sue apparizioni nel programma della BBC Ready Steady Go!, tanto da venire proposto com “la risposta britannica a Bob Dylan”, la incise come single (Pye NEP 24219) rendendola un successo mondiale (lo stesso Donovan ammise onestamente che la sua ascesa a livello planetario è in larga parte dovuta alla canzone di Buffy Sainte-Marie). Subito dopo, la canzone fu inserita anche nel primo album in studio di Donovan, What's Bin Did and What's Bin Hid, sempre del 1965. La versione di Donovan eliminò l'articolo nel titolo, divenendo semplicemente Universal Soldier; meno noto il fatto che, nello stesso 1965, la canzone fu incisa anche da Glen Campbell.
Interpretata dal vivo da Glen Campbell.
Buffy Sainte-Marie dichiarò di avere composto The Universal Soldier nel seminterrato della Purple Onion Cofee House di Toronto, un locale musicale situato nel sobborgo di Yorkville e che rimase aperto e assai popolare dal 1960 al 1965. Secondo l'autrice, la composizione risalirebbe ai primissimi anni '60; la data di composizione del 1964, anche qui indicata, è in realtà la data di incisione e di comparsa in album. Secondo Buffy Sainte-Marie, gli argomenti-base della canzone sono la responsabilità che ognuno di noi ha per la guerra e il fatto che il vecchio pensiero feudale e patriarcale uccide tutti quanti. Sempre secondo l'autrice, il testo della canzone sarebbe in forma di “tema in classe”; la si dovrebbe quindi vedere come scritta da uno studente che tenta di esporre a un insegnante un punto di vista differente da quello tradizionale e inculcato. La cosa non è certamente casuale: nel 1964, Buffy Sainte-Marie (nata nel 1941, ed all'epoca ventitreenne) “capta” con la sua canzone gli inizi della protesta giovanile nel medesimo anno dell'escalation USA in Vietnam.
Nelle sei strofe della canzone, viene descritto un soldato di differente statura, corporatura età, religione e background politico: è, appunto il “soldato universale” che attraversa tutte le epoche combattendo per ogni paese (a cominciare dal Canada, il paese natale di Buffy Sainte-Marie) e per ogni motivazione possibile e immaginabile, credendo di “combattere per la pace” ma mai rendendosi conto di essere parte del problema. Dopo il successo dovuto a Donovan, Buffy Sainte-Marie vendette i diritti di pubblicazione della sua canzone, ma li riacquistò più tardi per 25.000 dollari.
La versione di Donovan non si differenzia minimamente dall'arrangiamento originale di Buffy Sainte-Marie; vi è soltanto una piccola differenza testuale, dato che, al posto di “Dachau” del testo originale vi è “Labau” (ovviero Lubawka in Polonia, in tedesco Liebau), che fu sede prima di un centro di addestramento della Hitlerjugend e, in seguito, di una branca del campo di concentramento di Gross-Rosen (vi furono rinchiusi circa 500 ebrei provenienti da Auschwitz. Il motivo di tale sostituzione da parte di Donovan non è chiaro; forse giudicò troppo “forte” evocare Dachau in una canzone, preferendo sostituirlo con un lager molto più piccolo e meno noto. L'incisione originale di Donovan avvenne in un EP (Extended Play) contenente anche The Ballad of a Crystal Man, Do You Hear Me Now? di Bert Jansch (futuro fondatore e componente dei Pentangle) e The War Drags On di Mick Softley. Poiché, negli USA, il formato EP non godeva di molto interesse (si ricorda che un EP contiene al massimo 5 brani, cioè più del classico single a 2 brani ma meno di un album LP), Universal Soldier fu fatta uscire in single negli USA nel settembre 1965 (l'EP originale britannico della Pye era uscito il 15 agosto precedente). Fu un successo clamoroso; la canzone raggiunse il 53° posto nella classifica di Billbord. Mentre, nel Regno Unito, il brano veniva inserito da Donovan nel suo primo album in studio, What's Bin Did and What's Bin Hid, il successo della canzone spinse la Hickory Records ad inserirla nell'edizione USA del secondo album di Donovan, Fairytale. La rivista Cash Box descrisse piuttosto brutalmente la canzone come un “lagnoso pizzicato di andamento medio che reca un forte messaggio contro la guerra”.
Interpretata da Donovan, 1965.
Quando si parla di successo planetario della canzone, lo si misura anche dal numero e dalla qualità delle versioni in lingue diverse da quella originale. Tra il 1965 e il 1966 Donovan divenne realmente noto in tutto il mondo, e le “cover” fioccarono. Le prime sembrano provenire dai paesi scandinavi e risalgono allo stesso 1965, quella svedese (Soldat i Universum) di Björn Börjesson (incisa anche da Thorstein Bergman) e quella finlandese (Palkkasoturi di Heikki Veikko Arma, più noto come Hector). In particolare, la versione di Hector costituì per lui il suo esordio in assoluto. Ma dello stesso 1965, mese più mese meno, sono anche la versione tedesca di Max Colpet, Der ewige Soldat (interpretata da Dominique) e quella neerlandese (olandese) di Boudewijn De Groot, De eeuwige soldaat, autentico e storico “mostro sacro” della canzone d'autore nei Paesi Bassi. Ma non manca nemmeno un'antica e abbastanza fedele versione in italiano (Soldato universale, del 1966), scritta da Herbert Pagani ma incisa nel 1967 da Claus.
"Soldato Universale", Claus 1967.
Resta ancora qualche cosa da dire. La prima è che, nel 1970, questa storica canzone, resa celebre dalla “risposta britannica a Bob Dylan”, Donovan, fu incisa alla fine anche da Bob Dylan stesso (ne esisteva un video, proposto anche in questo sito; ma “per motivi di copyright” non è più disponibile ed è stato eliminato dalla pagina). Fu però un omaggio non tanto a Donovan, quanto a Buffy Sainte-Marie (nel testo cantato da Bob Dylan c'è Dachau, non “Labau”). La seconda è la vera e propria “risposta militarista” di Jan Berry, che assieme a Dean Torrence formava il duo rock “Jan and Berry” compose e interpretò The Universal Coward, ovvero “Il vigliacco universale”. Si tratta di una feroce “controcanzone” favorevole alla guerra in Vietnam e alla guerra in generale, rivolta contro i giovani protestatari. In quell'occasione, Jan Berry agì però da solo: Dean Torrence non ne volle sapere niente. L'impatto della canzone originale era stato immediatamente forte, tant'è vero che la “risposta” di Jan Berry è del medesimo 1965. [RV 26-1-2022]