Brano vinciitore del premio voci per la Libertà 2007, promosso da Amnesty Italia
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Come da piccola facevo sempre distendendomi sopra l'erba
Le margherite, le margherite che mi solleticano ancora il naso
Mi riconducono spesso verso la fonte e la bellezza del puro caso
Rivalutare la posizione, le coordinate esistenziali
Nel ripercorrere con indulgenza il movimento delle proprie mani
Si può giocare o recitare un ruolo per vestirsi meglio
Innamorarsi e pai dimenticarsi nello spazio di uno sbadiglio
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Opporre un veto di parole elastiche a tutte le politiche di guerra
Cercare spazio per comunicare, avere un fiore d'annaffiare
E respirare possibilmente, respirare, possibilmente respirare...
Quando ho capito che la mia corsa partiva da così lontano
Ho percepito il suono del mio passo e il mio respira che si apriva piano
E ho usato i nomi per chiamar le cose e i soprannomi per i vecchi amici
Con cui divido ancora questa terra, le foglie, il fusto, l'erba e le radici
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Opporre un veto di parole elastiche a tutte le politiche di guerra
Cercare spazio per comunicare, avere un fiore d'annaffiare
E respirare possibilmente, respirare, possibilmente respirare...
Come da piccola facevo sempre distendendomi sopra l'erba
Le margherite, le margherite che mi solleticano ancora il naso
Mi riconducono spesso verso la fonte e la bellezza del puro caso
Rivalutare la posizione, le coordinate esistenziali
Nel ripercorrere con indulgenza il movimento delle proprie mani
Si può giocare o recitare un ruolo per vestirsi meglio
Innamorarsi e pai dimenticarsi nello spazio di uno sbadiglio
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Opporre un veto di parole elastiche a tutte le politiche di guerra
Cercare spazio per comunicare, avere un fiore d'annaffiare
E respirare possibilmente, respirare, possibilmente respirare...
Quando ho capito che la mia corsa partiva da così lontano
Ho percepito il suono del mio passo e il mio respira che si apriva piano
E ho usato i nomi per chiamar le cose e i soprannomi per i vecchi amici
Con cui divido ancora questa terra, le foglie, il fusto, l'erba e le radici
Sarebbe ora di ritornare con la faccia sulla terra
Opporre un veto di parole elastiche a tutte le politiche di guerra
Cercare spazio per comunicare, avere un fiore d'annaffiare
E respirare possibilmente, respirare, possibilmente respirare...
inviata da Donquijote82 - 30/3/2009 - 09:11
×