avanti ragazzi di Pest,
studenti, braccianti, operai
il sole non sorge più ad Est!
Abbiamo vegliato le notti
le notti di cento e più mesi,
per l'alba radiosa di ottobre,
quell'alba dei giovani ungheresi.
Ricordo tu avevi un moschetto
su, portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch’io porterò una pistola.
Sei giorni, sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria;
al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.
I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto.
Sull’orlo della nostra fossa
il mondo è rimasto seduto.
Ragazza non dire a mia madre
che io morirò questa sera;
ma dille che vado in montagna
a che tornerò in primavera.
Compagni il plotone già avanza,
già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra speranza,
sepolto l'onore del mondo.
Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti.
Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti e operai,
il sole non sorge più all'Est
Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest,
studenti, braccianti, operai
il sole non sorge più ad Est!
envoyé par Io non sto con Oriana - 27/3/2009 - 22:35
Fordította Riccardo Venturi
18.12.2012
Előre budai fiúk,
előre pesti fiúk,
tanulók, földművesek, munkások
a nap nem kel fel többé keleten!
Száz éjszakát virrasztottunk át
több, mint száz hónapon át
az októberi derűs hajnalról,
a magyar fiatalok hajnaláról.
Emlekszem, volt egy puskád
a térre hozd le, várom rád!
A tankönyveim közé rejtve
én is egy pisztolyt hozok.
Hat dicső napig, hat dicső
éjszakáig tart a győzelmünk;
a hetedik napon a ruszkik
megérkeztek a tankjaikkal.
A tankok csontjainkat összetörik,
segítséget senki nem hoz.
Az árkunk szélén
a világ maradt ülve.
Leány, ne mondd az anyámnak
hogy meghalok ma éjjel,
azt mondd, hogy a hegyekbe megyek
és visszatérek tavasszal.
Társaim, már az osztag előrenyomul,
már elesik az első, a második.
Végetért a reményünk,
el van temetve a világ becsülete.
Társam, tedd le a puskát,
majd énekelnek újra a források.
Azon a napon, zárkozzátol fel
és mi visszatérünk a hegyekből.
Előre budai fiúk,
előre pesti fiúk,
tanulók, földművesek, munkások
a nap nem kel fel többé keleten!
Előre budai fiúk,
előre pesti fiúk,
tanulók, földművesek, munkások
a nap nem kel fel többé keleten!
envoyé par Riccardo Venturi - 18/12/2012 - 11:47
Forward, people of Buda,
forward, people of Pest,
students, farmers, workers
the sun no longer rises in the East!
We woke the nights,
many and many nights,
for the glorious dawn of October,
the dawn of the young Hungarians.
I remember you had a musket
come on, bring it to the square
I, too, will bring a gun
hidden between my schoolbooks.
This victory of ours went on for
six days and six nights of glory;
on the seventh, the Russians
came with their tanks.
The tanks are cracking our bones,
nobody comes in our help,
We are being murdered,
and the world is watching.
O girl, don't tell my mother
that I'll die tonight;
tell her I'm going on the mountains,
that I will come back in the spring.
The platoon advances,
the first men are falling
our hope is finished,
the honour - buried.
Fellow, put down your gun
the sources shall sing again
on that day, we will descend from the mountains,
in serried ranks.
Forward, people of Buda,
forward, people of Pest,
students, farmers, workers
the sun no longer rises in the East
Forward, people of Buda,
forward, people of Pest,
students, farmers, workers
the sun no longer rises in the East!
envoyé par ZugNachPankow - 16/4/2015 - 22:32
Traduction française de ZugNachPankow
In occasione del 59° anniversario della rivolta ungherese.
Traduite par ZugNachPankow
Allez, gens de Buda
allez, gens de Pest
étudiants, paysans, ouvriers
le soleil ne se lève plus à l'Est!
Nous veillions les nuits
les nuits de cent et plus mois,
pour l'aube glorieuse d'octobre,
pour l'aube des jeunes d'Hongrie.
Tu avais un mousquet:
vas-y, porte-le dans la rue, je vais t'attendre
Moi aussi, je vais porter un pistolet
caché parmi les livres d'école.
Notre victoire durait
six jours et six nuits de glorie
le septième, les russes venaient
avec les chars d'assaut
Les char nous cassent les os
personne ne nous aide
Le monde ne fait rien,
ils nous regardent mourir.
Ne dites pas à ma mère
que aujourd'hui, je vais mourir;
dis-lui que je vais sur les montagnes,
dis-lui que je reviendrai au printemps.
Camarades, les chars avancent
les gens commencent à mourir
Il n'y a plus d'espoir,
il n'y a plus d'honneur.
Camarade, leve ton fusil
Les sources vont chanter à nuoveau
Ce jour-là, nous descendrons des monts,
en rangs serrés.
Allez, gens de Buda
allez, gens de Pest
étudiants, paysans, ouvriers
le soleil ne se lève plus à l'Est!
Allez, gens de Buda
allez, gens de Pest
étudiants, paysans, ouvriers
le soleil ne se lève plus à l'Est!
envoyé par ZugNachPankow - 25/10/2015 - 01:15
Eteenpäin, Budan pojat,
eteenpäin Pestin pojat,
opiskelijat, maamiehet, työläiset,
aurinko ei enää nouse idästä!
Valvoimme öitä,
monen monia öitä
odottaen elokuun uljasta aamunkoittoa,
nuorten unkarilaisten aamunkoittoa.
Muistan, että sinulla oli kivääri.
Otathan sen mukaan aukiolle,
minäkin tuon aseen,
piilotan sen koulukirjojen väliin.
Se meidän voittomme kesti
kuusi kunniakasta päivää ja yötä.
Seitsemäntenä tulivat
venäläiset tankkeineen.
Tankit murskaavat luumme,
eikä kukaan auta meitä.
Meitä murhataan
ja maailma vain katselee.
Tyttöni, ethän kerro äidilleni,
että minä kuolen tänä yönä.
Kerro, että menen vuorille
ja palaan takaisin keväällä.
Toveri, pataljoona etenee,
ensimmäiset miehet kaatuvat.
Toivo on mennyt,
kunnia haudattu.
Toveri, laske aseesi.
Lähteet puhkeavat jälleen lauluun
sinä päivänä, kun rivimme ovat tiiviit
ja laskeudumme alas vuorilta.
Eteenpäin, Budan pojat,
eteenpäin Pestin pojat,
opiskelijat, maamiehet, työläiset,
aurinko ei enää nouse idästä!
Eteenpäin, Budan pojat,
eteenpäin Pestin pojat,
opiskelijat, maamiehet, työläiset,
aurinko ei enää nouse idästä!
envoyé par Juha Rämö - 24/10/2018 - 09:40
è una canzone del fronte della gioventù di trieste.. quindi è monopolio assoluto di noi fascisti perchè da noi è stata scritta.. tutto qua.. comunque manca una parte.. dopo "e che tornerò a primavera" dice "compagni noi siam condannati \ sconfitta è la rivoluzione \ tra poco saremo bendati \ e messi davanti al plotone" e poi non dice "compagno riponi il fucile" ma "camerata riponi il fucile" ^_^
saluti!
Tommaso Di Michele - 12/6/2009 - 00:26
che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna
e che tornerò a primavera"
no ai regimi di qualsiasi matrice politica
Marco - 17/9/2010 - 00:17
CCG / AWS Staff - 17/9/2010 - 09:09
Sono un insegnante e vorrei riprodurre questa canzone in una dispensa (da distribuire come fotocopia senza fini di lucro e per scopi educativi). Sapete chi sono gli autori e quindi a chi bisogna chiedere i diritti di riproduzione?
Grazie mille per l´ottimo servizio che fate!
Cordialmente, Maurizio
Maurizio - 19/11/2011 - 17:51
Claudio Barbè
Claudio Barbè - 20/11/2011 - 11:55
Riccardo Venturi - 20/11/2011 - 13:00
Michael - 13/6/2012 - 22:42
Controcorrente - 14/6/2012 - 00:47
CCG/AWS Staff - 22/6/2012 - 16:19
jean ''il marsigliese'' - 28/6/2012 - 12:17
Pier Francesco "Ninni" Pingitore: quello del Bagaglino, per intenderci.Uno di destra.
MAURO1 - 27/11/2012 - 14:40
Gigi - 27/11/2012 - 15:13
szabo_gyozo@invitel.hu - 17/12/2012 - 11:53
Riccardo Venturi - 17/12/2012 - 18:26
.
Dead End - 18/12/2012 - 10:59
Riccardo Venturi - 18/12/2012 - 12:00
CCG/AWS Staff - 13/4/2013 - 07:29
Era il numero due del partito neonazista e antisemita Jobbik, terza forza politica del paese...
Era uno dei fondatori del famigerato gruppo paramilitare "Magyar Garda", l'Alba Dorata ungherese...
Solo il capo, Gàbor Vona, vantava più carisma e capacità oratoria di trascinare le folle come lui, tuonando sistematicamente contro ebrei e rom...
Poi all'improvviso qualcosa è cambiato, radicalmente e per caso: Csanad Szegedi ha scoperto di essere di origini ebraiche.
E allora, alla ricerca della coerenza perduta, ha fatto pubblica ammenda ("Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi"), ha contattato un rabbino per cercare conforto e - obviously - ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik...
Bernart - 22/10/2013 - 00:11
Il Bagaglino erà una compagnia di varietà che fu fondata da un gruppo di giornalisti: Luciano Cirri capo redattore del Borghese, Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo de Lo Specchio a cui si unirono Raffaello Della Bona del Secolo d’Italia e il musicista Dimitri Gribanovski che fu autore di quasi tutte le musiche dello spettacolo. I testi erano scritti da Luciano Cirri, Mario Castellacci (autore della “Canzone strafottente” durante la R.S.I.), Piero Palumbo e Pier Francesco Pingitore. In questa compagine nacque Budapest scritta da Pingitore e musicata da Gribanowsi ed interpretata dall’attore improvvisatosi cantante, Pino Caruso e (senza ombra di dubbio) il testo era il seguente:
Studenti,soldati, braccianti, il sole non sorge più all’est.
Abbiamo vegliato una notte, la notte dei cento e più mesi
sognando quest’alba di ottobre, quest’alba dei giorni ungheresi
Compagni di Buda avanti, avanti compagni di Pest.
Camerata tu avevi un moschetto e portalo in piazza ti aspetto
nascosta fra i libri di scuola anch’io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria durò questa nostra vittoria,
ma il settimo sono arrivati i russi con i carri armati.
Compagni di Buda avanti, avanti compagni di Pest.
I carri ci schiaccian le ossa, nessuno ci viene in aiuto
sull’orlo della nostra fossa il mondo è rimasto seduto.
Compagno noi siam condannati, sconfitta è la rivoluzione
fra poco saremo bendati e messi davanti al plotone
Compagni di Buda avanti, avanti compagni di Pest.
Compagno il plotone già avanza, già cade il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza, sepolto l’onore del mondo
Non dirlo a mia madre, compagna, non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna e che tornerò a primavera
Compagni di Buda avanti, avanti compagni di Pest.
Compagni di Buda, avanti compagni di Pest.
Studenti,soldati, braccianti, il sole non sorge più all’est.
Compagno nascondi il fucile, torneranno a cantare le fonti,
quel giorno serrate le file e noi scenderemo dai monti
Compagni di Buda avanti, avanti compagni di Pest.
Della prima versione non si conoscono produzioni ufficiali , potrebbe anche essere stato inciso ma non se ne repirita notizia. All’epoca il testo fu comunque riportato su alcune pubblicazioni
La canzone fu ripresa nei primi anni ’70 da Europa Civiltà che la inserì nel suo canzoniere. Successivamente continuò a diffondersi negli ambienti della destra giovanile parlamentare ed extraparlamentare, divenendo parte del patrimonio canoro. Il testo venne riadattato sostituendo il termine “compagni” con “avanti ragazzi”, eliminando il capoverso “Compagno noi siam condannati, sconfitta è la rivoluzione / fra poco saremo bendati e messi davanti al plotone“ e apportando alcune lievi modifiche.
Le prime tracce audio risalgono agli anni 70 e a parte qualche insignificante modifica ad oggi quella che risulta essere la versione originale è la seguente:
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est
Abbiamo vegliato una notte, la notte dei cento e più mesi
quell’alba radiosa di ottobre, quell‘alba dei giovani ungheresi
Ricordo tu avevi un moschetto, su portalo in piazza ti aspetto
nascosta fra i libri di scuola, anch’io porterò una pistola
Sei giorni, sei notti di gloria durò questa nostra vittoria
al settimo sono arrivati i russi con i carri armati.
I carri ci spezzan le ossa, nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare sull’orlo della fossa seduto.
Ragazza non dire a mia madre che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna e che tornerò a primavera
Compagno il plotone già avanza, già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza, sepolto l’onore del mondo
Camerata riponi il fucile torneranno a cantare le fonti
e allora serrate le file che noi scenderemo dai monti
Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est
.....e questo per mettere a tacere Szabó Győző e Venturi ai quali piace mettere in mostra le proprie conoscenze ma non riescono ad usarle per vedere oltre!!
Catia - 23/11/2013 - 04:12
Riccardo Venturi - 23/11/2013 - 16:14
Quando si parla di qualcosa che possa avere un richiamo di posizione politica c’è sempre un’opinione “a titolo personale” che scatena la “guerra” .. e questo può passare in siti appositi ma quando il punto è semplicemente analizzare è sempre difficile trovare una discussione senza preconcetti ed è un vero peccato…
Puntualizzavo solo questo e il mio “vedere oltre” era un invito… ma alla fine credo di devo dare ragione a qualcuno quando dice che è impossibile riempire qualcosa che è già pieno!
E tanto per puntualizzare ne questo ne il precedente intervento intendevano essere un attacco verso la tua persona ma semplici risposte.
Saluti
Catia - 23/11/2013 - 23:39
Nienawidzę czarnych
Jestem komunistą
I jestem polakiem
in italiano???
Odio gli ebrei
Odio quelli neri
Sono comunista
Uomofobista
Polacco fascista
Hej! Hej!
Dana, dana
Hoght
:DDDD
krzyś - 24/11/2013 - 00:12
ma da qui a condividere una canzone fascista ce ne vuole.....
Komnenos - 10/12/2013 - 15:52
dicit
krzyś disperato - 11/12/2013 - 00:12
Riccardo Venturi - 11/12/2013 - 02:19
gbturchi - 7/1/2014 - 22:47
In Ungheria tutti i giornali scrivono quello che pensano e vogliono, non c'é neanche un giornalista ammutolito, la gente organizza quello che vuole,..., potrei continuare.
Nel governo ungherese ci sono piú persone di origine ebrei.
Quando c'é un governo di destra che ottiene anche successi subito viene l'accusa: fascisti, parafascisti, anzí anche nazisiti,...
Se il giornalismo fosse un lavoro serio (anch'io sto generalizzando troppo:), i giornali scriverebbero anche le notizie che il governo di Orbán nella lotta cittadini-banche ha deciso a favore della gente, che a ripensato la relazione con le multinazinali, che dai fornitori del gas, dell'eletricitá,... riprende soldi dando alla gente.
Il governo fa anche cose sbagliate: quasi sempre decide con la sua maggioranza, solo poche volte chiede l'oppinione del mondo privato, prende troppo rapidamente decisioni qualche volta, vuol costruire troppi stadi,...
Secondo me con se ,,il mondo occidentale" fosse un po' piú esigente con i giornali, la gente di lá avrebbe miglior opinione sul governo di Orbán.
Zágoni Zsolt - 25/3/2014 - 08:00
(Martino)
Fondamentale e' quest articolo di Indro Montanelli.
Che rimarcava come,a ribellarsi ai sovietici erano...i socialisti e "compagni stessi. Indro Montanelli,per Corsera,non Gramsci per l Unita'.
Saluti
Articolo consigliato
Indro montanelli
" questa e' la battaglia di Budapest"
1956 corriere della sera.
Luigi celex - 6/4/2015 - 02:02
Proprio oggi, 23 ottobre 2016, se a qualcuno fosse sfuggito sarebbe il 60° anniversario dell'inizio della rivolta ungherese del 1956, poi schiacciata nel sangue dall' “aiuto fraterno” dell'Unione Sovietica.
Oppure quello dedicato ai “drammi alla frontiera”:
Quelli che seguono, invece, sono due video relativi alla “famosa” performance della reporter ungherese Petra Laszló, nel settembre 2015, mentre prende a calci dei profughi e dei migranti alla frontiera ungherese, fa sgambetti a genitori e bambini, eccetera eccetera, in occasioni di altri drammi alla frontiera:
Sembra che la gentile sig.ra Laszló, dopo che in un primo momento era stata licenziata dalla catena televisiva N1TV (legata ad ambienti della destra ungherese) e addirittura sottoposta ad un processo, sia stata non solo riabilitata nella libera e democratica Ungheria "comunitaria" di Orbán, dei Jobbik e dei muri, ma che le sia stato addirittura decretato un importante premio per un documentario girato assieme al marito:
Laszló lavorava per un’emittente televisiva online ultranazionalista che vuole tutti i migranti fuori dal Paese. Dopo la diffusione del video che riprendeva Petra Laszlo mentre tentava di far inciampare i profughi e li prendeva a calci, N1TV ha deciso di licenziarla perché «si è comportata in modo inaccettabile». L’operatrice ungherese è stata accusata di razzismo e contro di lei si era scatenata una gogna mediatica. I partiti d’opposizione protestano ora contro il premio, che ha anche ricevuto finanziamenti pubblici.
Nota. Il migrante preso a calci assieme a sua figlia dalla reporter che gira i documentari sugli eroi della rivolta del 1956 "estranei alla nazione", Osama Abdul Mohsen, vive adesso in Spagna ed ha perso il lavoro perché ancora non è riuscito a imparare bene lo spagnolo (da cui la "scarsa produttività"). Lingua che sicuramente imparò benissimo il profugo ungherese Ferenc Puskás, di professione calciatore strapagato, che se ne andò a giocare nella liberissima Spagna di Francisco Franco (notoriamente ultratifoso del Real Madrid).
Certo che sessant'anni sono tanti, e "i tempi cambiano". Però viene da pensare, che so io, a certe cose. Ad esempio: e se l'Austria avesse eretto un bel muro alla frontiera nel 1956? E la Svizzera di Blocher, dei leghisti ticinesi e compagnia bella? E se in Olanda ci fosse stato Geert Wilders nel 1956? Domande, ovviamente, senza risposta.
Ma mica tanto, del resto. Sembra del resto che il 60° anniversario della rivolta (la quale, va ricordato, ebbe inizio con una manifestazione studentesca in appoggio al leader comunista riformatore Imre Nagy) sia celebrato in tono assai minore proprio nell'Ungheria stessa di Viktor Orbán, come si legge sempre su "Repubblica":
Avanti ragazzi di Budapest.E anche ragazze, come la bionda reporter calciatrice. Prenderanno anche lei a giocare nel Real Madrid...?
L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 23/10/2016 - 11:18
Lorenzo - 23/10/2016 - 11:24
L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 23/10/2016 - 12:11
Valerio - 12/9/2018 - 07:55
Gli ultras laziali cantavano uno dei loro cori da stadio, quel “Avanti ragazzi di Buda” scritto da Pier Francesco Pingitore (quello del Bagaglino) che piace tanto anche a Giorgia Meloni e che due giorni fa è stata intonata proprio dai deputati di Fratelli d’Italia alla Camera. i tifosi del Glasgow sono noti per essere antirazzisti e quindi schierati dalla parte opposta. Da qui l’esposizione dello striscione in curva durante la partita.
Secondo quanto racconta Footbal News Hound gli ultras hanno esposto questo striscione oggi al Pittodrie Stadium di Aberdeen per rispondere ad Alessandra Mussolini che ieri aveva proposto di istituire il reato di Ducefobia per l’esposizione di foto e disegni che ritraevano Benito Mussolini appeso per i piedi.
NeXt
Non ha tutti torti. Anzi: portare a scuola moschetti e pistole potrebbe rivelarsi utile, dal momento che nel corso della giornata non si può certo escludere di imbattersi in qualche esponente di quel "partito".
"Avanti ragazzi di Buda è la canzone della libertà, non Bella Ciao": la proposta-provocazione del leghista Barbaro
Io non sto con Oriana - 6/10/2020 - 15:03
A me emoziona parimenti Bella ciao e Ragazzi di Buda e l'inno di Italia.
Siamo tutti fratelli al di là delle fazioni politiche.
Io darei la mia vita per la libertà e per il mio Paese.
Sesto Falleri - 7/10/2020 - 20:46
John Lennon aveva ragione, quando scrisse God, Gimme some truth, Isolation e How?
sergio falcone - 8/10/2020 - 08:48
mi rivolgo a voi. non posso piu esimermi dal commentare, ho letto troppo, ho letto di tutto.
siamo veramente cosi diversi? siamo veramente nemici?
mi e pongo a voi questo quesito. non pensate a come risponderebbe il vostro leader di fiducia, Orban o Putin che sia.
ma voi nella sogliola alla mugnaia ci mettete il burro chiarificato o no? io personalmente uso la farina 00 e un po di strutto.
attendo vostro riscontro sperando nella civiltà della discussione.
in fede
Paperellaudace - 26/4/2023 - 10:57
Un maschio abbraccio.
In Soleis Fidelis - 26/4/2023 - 13:35
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 27/4/2023 - 01:39
L'ultima sburrata è per la sogliola...
Magro e non ingrassa...
Grazie per l'attenzione.
Andrea Sborelli - 27/4/2023 - 13:29
Io uso tutto quello che capita, strutto, burro, olio vegetale o anche minerale. Non dimentico mai di aggiungere una spruzzata di questo condimento: Hydroxy-dimethyl-tetradecahydro-cyclopenta phenanthrene. Per la sogliola mugnaia è la morte sua.
Se avrai altri quesiti culinari ti darò ricette e preparati speciali.
Civilmente senza fede
Mandrillo Timido - 27/4/2023 - 16:54
Vorrei proporre una correzione al testo tradotto in inglese poiché presenta un importante numero di modifiche al testo originale. Chi posso contattare per questo?
Jason - 8/6/2024 - 12:43
Testo di Pier Francesco Pingitore
Musica di Dimitri Gribanowski
Il testo qui riportato viene da questa pagina con alcune correzioni (pare pazzesco, tra l'altro, che la penultima strofa suoni "Compagni il plotone già avanza / già cadono il primo e il secondo / finita è la nostra vacanza..."); il sito citato propone -senza citare la fonte- la cifra di quarantaseimila morti per l'insurrezione e la repressione sovietica che seguì.
È significativo che la canzone, nonostante non presenti alcuno dei temi-fotocopia cari alla destra più o meno estrema, sia pressoché monopolio assoluto di quest'ultima; ne circolano comunque diverse varianti in cui viene accentuato il carattere anticomunista della composizione.