Δεν θέλω καθρεφτάκι που θα σπάσει
Εγώ το πρόσωπό μου βλέπω στο νερό
Κι από τις φωναχτές σας τις πραμάτειες
Ένα μικρούλη ανθάκι προτιμώ
Από τις φωναχτές σας τις πραμάτειες
Το χιόνι και τους ίσκιους αγαπώ
Κι από τα ψεύτικα λουλούδια που πουλάτε
Των γιασεμιών τη χάρη προτιμώ
Από τα ψεύτικα παιγνίδια και τραγούδια
Το χελιδόνι της αυλής μας αγαπώ
Κι ανοίγοντας τα χέρια μου αγκαλιάζω
Τη θάλασσα τη γη τον ουρανό.
Εγώ το πρόσωπό μου βλέπω στο νερό
Κι από τις φωναχτές σας τις πραμάτειες
Ένα μικρούλη ανθάκι προτιμώ
Από τις φωναχτές σας τις πραμάτειες
Το χιόνι και τους ίσκιους αγαπώ
Κι από τα ψεύτικα λουλούδια που πουλάτε
Των γιασεμιών τη χάρη προτιμώ
Από τα ψεύτικα παιγνίδια και τραγούδια
Το χελιδόνι της αυλής μας αγαπώ
Κι ανοίγοντας τα χέρια μου αγκαλιάζω
Τη θάλασσα τη γη τον ουρανό.
inviata da CCG/AWS Staff - 10/3/2009 - 01:13
Lingua: Italiano
Versione italiana di Riccardo Venturi
10 marzo 2009
10 marzo 2009
BAMBINA CHE SOGNA
Non voglio uno specchietto che si rompa,
Io, il mio viso, me lo guardo nell'acqua
E alle vostre mercanzie strombazzate
Preferisco un fiorellino piccino picciò
Invece delle vostre mercanzie strombazzate
Io amo la neve, io amo le ombre;
E ai fiori finti che vendete
Preferisco la grazia dei gelsomini
Invece dei vostri giochi finti, delle finte canzoni
Io amo la rondine del nostro cortile
E, aprendo le mani, io accarezzo
Il mare, la terra e il cielo.
Non voglio uno specchietto che si rompa,
Io, il mio viso, me lo guardo nell'acqua
E alle vostre mercanzie strombazzate
Preferisco un fiorellino piccino picciò
Invece delle vostre mercanzie strombazzate
Io amo la neve, io amo le ombre;
E ai fiori finti che vendete
Preferisco la grazia dei gelsomini
Invece dei vostri giochi finti, delle finte canzoni
Io amo la rondine del nostro cortile
E, aprendo le mani, io accarezzo
Il mare, la terra e il cielo.
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Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Δήμητρα Γαλάνη
Από τη "Συμφωνία της Γιάλτας και της πικρής αγάπης τα τραγούδια" [1976]
Testo di Mattheos Moundes
Musica di Stavros Xarchakos
Interpretazione originale: Dimitra Galani
Dall' "Accordo di Yalta e canzoni dell'amaro amore" [1976]
L'ACCORDO DI YALTA E LE CANZONI DELL'AMARO AMORE
Che cosa abbia significato per la Grecia l'accordo di Yalta con il quale le potenze vincitrici della II guerra mondiale si spartirono il mondo per cinquant'anni, è cosa nota. Ricadendo la Grecia nel “mondo occidentale” sotto l'egida degli USA e della Gran Bretagna, ne susseguì una sanguinosa guerra civile (durata fino al 1949) che vide le forze partigiane comuniste soccombere e riempire i cimiteri e i campi di concentramento (tra i quali quello della famigerata isola di Makronisso). Non finì certamente con l'amnistia del 1950: le conseguenze della guerra fredda, e del trovarsi la Grecia, come altri paesi, sul “confine” della Cortina di Ferro, fecero sì che il Paese subisse in modo devastante l'influenza americana: lo stesso colpo di stato del 21 aprile 1967, che mise al potere -primo caso nel mondo- direttamente un dipendente della CIA (Georgios Papadopoulos) ne è una diretta emanazione. Su tutto ciò il grande musicista Stavros Xarchakos volle comporre la sua “sinfonia” (in lingua greca, lo ricordiamo, i termini “accordo” e “sinfonia” sono identici: συμφωνία) affidandola ai versi di Nikos Gatsos, Pavlos Matesis, Yorgos Skourtis, Vangelis Goufas e Mattheos Moundes, e alle voci di Nikos Xylouris, Dimitra Galani e Stavros Paravas. Un'opera capitale nella musica e nella canzone d'autore greca.