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1997
Il Millennio
millennio
[Massimo De Matteis-Marzia Cari]
Solo case diroccate
segnan vie senza nome,
primavere,estati, inverni
di un colore sono ora.
Piange il bimbo di una madre
che mai più saprà toccare,
bimbo sì ma ormai comprato
per la voglia di un soldato.
Che per colpa dell'onore lascia
figli senza nome.
Che per colpa della patria
li ucciderà.
Sento nascere dal cuore,sento l'aria
il respiro di una quercia presto
nascerà.
Neve bianca su quei fiumi,
cala il freddo sulla gente,
dignità chiamata uomo
ma tanti resti nella mente.
Gente libera si sa
ma con la voglia di rifare
fare case,strade e scuole
ma ormai tutto è da cambiare.
Difficile pensare ai nostri avi
come simboli divini della vita
però credo alle cose che hanno
detto
alle cose che hanno fatto e che non
sento più.
E noi musici,che ancora san di
niente
malati di canzoni
canteremo per voi,
cantautori senza fine.
State urlando al vento e al mare
l'amore che portate
per l'arcobaleno in cielo
che vedrete salirà.
La paura che mi assale quando vedo
quella porta un po' socchiusa,presto
s'aprirà.
Sento nascere dal cuore,sento l'aria
il respiro di una quercia presto
nascerà.

inviata da Paolo Sollier




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