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Δώστε μου φως

Ilias Fotopoulos / Ηλίας Φωτόπουλος
Langue: grec moderne


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Dóste mou fos
Στίχοι και μουσική: Ηλίας Φωτόπουλος
Versi e musica: Ilias Fotopoulis
Lyrics and music: Ilias Fotopoulos

Via Tzavellas, nel quartiere di Exarchia, Atene: il luogo dove è stato ucciso Alexis Grigoropoulos. Si notino, come in Piazza Alimonda trasformata in Piazza Carlo Giuliani, i cartelli stradali che dicono Via Alexandros Grigoropoulos.
Via Tzavellas, nel quartiere di Exarchia, Atene: il luogo dove è stato ucciso Alexis Grigoropoulos. Si notino, come in Piazza Alimonda trasformata in Piazza Carlo Giuliani, i cartelli stradali che dicono Via Alexandros Grigoropoulos.


Ilias Fotopoulos, autore sul quale purtroppo non siamo riusciti a reperire alcuna notizia biografica, ha scritto questa canzone pochi giorni l'assassinio di Alexis Grigoropoulos. Sul blog di Giorgos Michos, da cui abbiamo ripreso il testo completo, c'è la data del 16 dicembre 2008: dieci giorni esatti dopo l'uccisione di Alexis.

Com'era prevedibile, l'eco del fatto “nel vasto mondo” è durato lo spazio di una settimana; abbastanza per qualche manifestazione, per qualche scritta sui muri o sulle porte dei consolati greci, per qualche presa di posizione. Nessuno o quasi sa che, in Grecia, le manifestazioni di protesta stanno continuando (se ne è svolta, ad esempio, una il 17 gennaio scorso nella città di Larissa, per protestare tra le altre cose contro l'arresto di cinque studenti), e pochissimi sanno degli ultimi sviluppi della tragica vicenda di Alexis. In questo sito ci sforzeremo di seguirla con ogni mezzo, perché su di essa non cada mai il silenzio.

Ovviamente la tesi della “pallottola rimbalzata” è stata sfruttata con forza dal collegio di difesa del poliziotto assassino, Epaminondas Korkoneas, che si trova tuttora in carcere per omicidio volontario. Dopo la classica “perizia di parte” che ribadiva tale ipotesi, l'autopsia eseguita sul corpo di Alexis, l'11 dicembre, ha però stabilito che il colpo che lo ha ucciso è penetrato direttamente, invalidando di fatto la perizia di parte. Nel frattempo, la cura legale della famiglia Grigoropoulos è stata assunta da Dimitris Tsovolas, avvocato ed ex ministro dell'economia nel governo socialista del PASOK.

Lo stesso giorno, il collegio di difesa dei due poliziotti accusati dell'omicidio ha rilasciato un incredibile memorandum nel quale si afferma che il comportamento di Alexis sarebbe stato “anormale”. Secondo tale memorandum, Alexis era un ragazzo proveniente da un'agiata famiglia, frequentava il quartiere di Exarchia ed aveva preso parte ad alcune risse che si erano svolte dopo una partita di pallacanestro due ore prima di essere ucciso; “il suo comportamento”, dice ancora il memorandum, “non era quello che ci si aspetta da un normale ragazzo di quindici anni”.

"Sbirri maiali assassini".
"Sbirri maiali assassini".


La famiglia Grigoropoulos, gli amici, i compagni di classe e gli insegnanti del suo liceo hanno immediatamente condannato queste farneticanti affermazioni e dichiarato in pubblico che il memorandum difensivo è “totalmente inesatto” e “offensivo”; anche la scuola privata frequentata da Alexis ha rilasciato una pubblica dichiarazione nella quale vengono respinte tutte le insinuazioni nei confronti di Alexis. Per questo motivo, il Collegio degli Avvocati Ateniesi ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Alexis Kougias, presidente del collegio difensivo dei due poliziotti. Lo studio legale di Alexis Kougias è stato dato alle fiamme da alcuni dimostranti.

Il 15 dicembre, lo stesso Kougias ha richiesto il rilascio dei due accusati sulle seguenti basi: nessuno dei due ha precedenti penali, i loro nomi e indirizzi sono noti, hanno “considerevoli legami con la loro comunità” e le accuse sono basate su testimonianze confutate dagli accusati. I quattro testimoni oculari hanno però confermato con forza tutte le loro accuse.

Il 17 dicembre, Dimitris Tsovolas, avvocato della famiglia Grigoropoulos, ha richiesto pubblicamente che Kougias e il collegio difensivo dei due poliziotti “la smettano di provocare il popolo greco e la famiglia della vittima coi loro commenti offensivi, e di cercare di infangare la memoria di Alexis. Lo stesso 17 dicembre è stata emessa una perizia balistica che conferma il rimbalzo della pallottola, ma il 21 dicembre la perizia medico-legale definitiva ha stabilito che la pallottola non era stata affatto sparata in aria, ma indirizzata direttamente verso il gruppo di ragazzi dove si trovava Alexis.

Da notare che, a tutt'oggi, né i poliziotti accusati né i loro avvocati hanno rivolto delle semplici scuse alla famiglia di Alexis; questo ha costretto il viceministro dell'interno e capo della Polizia, Panagiotis Chinofotis, a rivolgere una “richiesta di perdono”. Così tanto per smentire una volta per tutte la solita storiella dei “poveri-poliziotti-vittime-anche-loro”.
Δώστε μου φως, δώστε μου ήχο
αφήστε με σε μια γωνιά να ζήσω
Δώστε μου χρώματα, δώστε μου τοίχους
αφήστε με να τους γεμίσω στίχους

Και σε μια στείρα μήτρα βάλτε με
αφήστε με, ξεχάστε με
Και σε μια στείρα μήτρα βάλτε με
αφήστε με, ξεχάστε με

Σε κήπους με λουλούδια, θε να μπω
και με γυμνά τα πόδια μου να τρέξω
από τα λάθη σας να γιατρευτώ
και σα μικρό παιδί να παίξω

Δώστε μου φως, δώστε μου ήχο
αφήστε με σε μια γωνιά να ζήσω
Δώστε μου φως, δώστε μου ήχο
αφήστε με σε μια γωνιά να ζήσω

Σε κυπαρίσσια πλάι να σταθώ
και να ορθώσω το ανάστημά μου
από γλυκό σταφύλι να μεθώ
και να ξεχάσω ως και τ'όνομά μου

Δώστε μου χρώματα και τοίχους
αφήστε με να τους γεμίσω στίχους
Δώστε μου χρώματα και τοίχους
αφήστε με να τους γεμίσω στίχους

Δώστε μου φως, δώστε μου ελπίδα
μια χαραμάδα να γλυστρά του ήλιου αχτίδα
Δώστε μου χρώματα να βάψω
τους μαύρους τοίχους που μου λέτε να κοιτάξω

Και σε μια μήτρα μέσα βάλτε με
αφήστε με, ξεχάστε με
Και σε μια μήτρα μέσα βάλτε με
αφήστε με, ξεχάστε με

Γαλάζιους ουρανούς θέλω να δω
αφήστε με, πετάξτε με
τα ψέμματά σας να απαρνηθώ
και μόνος τη ζωή μου να χαράξω

Δώστε μου φως, δώστε μου ελπίδα
μια χαραμάδα να γλιστρά του ήλιου αχτίδα
και σε μια στείρα μήτρα βάλτε με
αφήστε με, ξεχάστε με

Την πόλη που αγάπησα να δω
μεσ’από στάχτες να ξαναγιεννιέται
το μέλλον που μου κρύψανε να βρω
να σβήσω τη φωνή που καταριέται

Δώστε μου χρώματα να βάψω
τους μαύρους τοίχους που μου λέτε να κοιτάξω
και σε μια στείρα μήτρα βάλτε με
αφήστε με ξεχάστε με

Ζήτησα χρώματα, κόκκινο είδα
6 Δεκέμβρη στην άσφαλτο κουκίδα
Στον τοίχο έριξα κλεφτή ματιά
δεν σας αντέχω, ψεύτες φτάνει πια

Σε μήτρα πίσω ξαναβάλτε με
αφήστε με ξεχάστε με
Σε μήτρα πίσω ξαναβάλτε με
αφήστε με ξεχάστε με.

envoyé par Riccardo Venturi - 22/1/2009 - 00:28




Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
22 gennaio 2009

Alexis Grigoropoulos.
Alexis Grigoropoulos.
DATEMI LUCE

Datemi luce, datemi suono,
lasciatemi vivere un pochino.
Datemi colori, datemi muri,
lasciatemi riempirli di versi.

Mettetemi in un ventre sterile,
lasciatemi in pace, dimenticatemi.
Mettetemi in un ventre sterile
lasciatemi in pace, dimenticatemi.

Voglio andare in giardini fioriti,
voglio correre a piedi nudi
per guarire dai vostri sbagli,
voglio uscire a giocare come un bimbo.

Datemi luce, datemi suono,
lasciatemi vivere un pochino.
Datemi luce, datemi suono,
lasciatemi vivere un pochino.

Fermarmi accanto ai cipressi
e poi ancora rialzare la testa.
Voglio ubriacarmi di uva dolce
fino a dimenticarmi anche il mio nome.

Datemi colori e muri,
lasciatemi riempirli di versi
Datemi colori e muri
lasciatemi riempirli di versi

Datemi luce, speranza, uno spiraglio
da dove faccia capolino un raggio di sole.
Datemi colori per dipingere
il nero muro che mi dite di guardare

Mettetemi in un ventre sterile,
lasciatemi in pace, dimenticatemi.
Mettetemi in un ventre sterile
lasciatemi in pace, dimenticatemi.

Voglio vedere cieli azzurri,
lasciatemi, fatemi volare
per non sentire più le vostre bugie
e per tracciarmi da solo la mia vita

Datemi luce, speranza, uno spiraglio
da dove faccia capolino un raggio di sole.
Mettetemi in un ventre sterile
lasciatemi in pace, dimenticatemi

Possa io vedere la città che amavo
rinascere dalle ceneri,
e ritrovare il futuro che mi hanno tolto
e spegnere quella voce maldicente

Datemi colori per dipingere
il nero muro che mi dite di guardare
e mettetemi in un ventre sterile
lasciatemi in pace, dimenticatemi

Cercavo colori, ho visto il rosso.
6 dicembre, una chiazza sull'asfalto.
Ho gettato al muro uno sguardo di nascosto,
Non vi sopporto, bugiardi, ora basta.

Rimettetemi nel ventre di mia madre,
lasciatemi in pace, dimenticatemi.
Rimettetemi nel ventre di mia madre,
lasciatemi in pace, dimenticatemi.

22/1/2009 - 00:29




Langue: anglais

English version by Riccardo Venturi
January 22, 2009
GIVE ME LIGHT

Give me light, give me sound,
so that I can live just a little.
Give me colors, give me walls,
so that I can fill them with verses.

Put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me
Put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me

I want to walk into flourished gardens,
I want to run barefoot
to be healed from your errors
I want to go out and play like a child

Give me light, give me sound
so that I can live just a little
Give me light, give me sound
so that I can live just a little

Let me stop by the cypresses
and then rise up my head again.
I want to get drunk of sweet grapes
until I even forget my own name.

Give me colors, give me walls
so that I can fill them with verses
Give me colors, give me walls
so that I can fill them with verses

Give me light, hope, an airhole
where a sunbeam may peep through.
Give me colors so that I can paint up
the black wall you tell me to look at.

Put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me
Put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me

I want to see blue skies,
leave me, I want to fly
so that I don't hear your lies anymore,
so that I can decide my life by myself,

Give me light, hope, an airhole
where a sunbeam may peep through.
Put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me

May I see the town I loved so well
be reborn from the ashes,
May I find the future you took from me,
may I silence that slanderous voice.

Give me colors so that I can paint up
the black wells you tell me to look at
and put me into a sterile womb
leave me in peace, forget me

I was looking for colors, I saw red.
December 6, a bloodspot on the ground.
I cast a covert glance to the wall,
I can't stand you, liars, it's enough now.

Put me again into my mother's womb,
leave me in peace, forget me.
Put me again into my mother's womb,
leave me in peace, forget me.

22/1/2009 - 00:30




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