Son morti di fame di sonno
di miseria e di mitraglia
per ogni soldato che ritorna
un altro non è più
e ancora giace sulla neve
il suo cadavere gelato
gli occhi fissi e un urlo disperato
ad implorare Dio
Dio dal canto suo
volge lo sguardo pressoché da un'altra parte
tutto si compie
nello Specchio dell'Eterna Sua Armonia
diciamo che un destino umano
finito e devastante
non vale a riempire
il buco di un dente di Dio
di miseria e di mitraglia
per ogni soldato che ritorna
un altro non è più
e ancora giace sulla neve
il suo cadavere gelato
gli occhi fissi e un urlo disperato
ad implorare Dio
Dio dal canto suo
volge lo sguardo pressoché da un'altra parte
tutto si compie
nello Specchio dell'Eterna Sua Armonia
diciamo che un destino umano
finito e devastante
non vale a riempire
il buco di un dente di Dio
Contributed by CCG/AWS Staff - 2009/1/9 - 17:36
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Lizard/La luna e i falò
(testo e musica: D. Camerin)
Il periodo storico è volutamente non precisato, anche se l'ambientazione è propria della Seconda Guerra Mondiale. In un'opera così, la musica deve forzatamente essere funzionale alle parole usate, semmai (dato che i motivi strumentali sono due, più parte di un terzo) può servire per alleggerire la tensione e la drammaticità insite nel lavoro.
1.Introduzione
2.Gott Mit Uns!
3.24 Dicembre
4.Bojako - Bono
5.Il convoglio dei reduci
6.Emilio in trincea
7.Il sesto giorno
8.L'attacco dei bombardieri
9.Gott Mit Uns! (Ripresa) - La rivolta -
10.Il ritorno
11.Ninna nanna