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Via Italia

Gang
Language: Italian


Gang

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Azadi
(Gang)
Ricordo d'autunno
(Gang)
Se non li conoscete
(Fausto Amodei)


[1993]
Marino Severini - Sandro Severini
Album / Albumi: Storie d'Italia

Storie d'ItaliaRitrovamento Moro


L’ambientazione è teatrale, il linguaggio è fortemente simbolico. Una notte qualsiasi in 'via Italia' con tutti i suoi attori e comparse c'è l'Angelo, la speranza caduto a terra ucciso... c'è la storia, una prostituta, ci sono Giulio e Francesco che brindano con Bruto e Caino come nelle migliori fanta-tragedie, c'è una sconfitta che dorme sorvegliata dalle tre scimmie dell'indifferenza, del cinismo, dell'apatia che legittimano il 'balcone', l'autoritarismo, la reazione.

È un viaggio metaforico nel paese deviato dei misteri dove la democrazia è stata uccisa a colpi di stragi di stato, di delitti politici eccellenti. Ogni risposta è tenuta prigioniera dalla Tela del Ragno fatta con i fili con cui questi burattini dell'orrore (i governanti, i custodi del Palazzo) sono stati azionati. Il burattinaio è comunque fuori dalla Politica...

E un viaggio nella storia di questo paese alla ricerca di quel che resta dei valori della democrazia e della libertà per poter costruire dalle macerie. La canzone si chiamava prima Via Fani, poi abbiamo pensato che era sicuramente più utile allargare la prospettiva e avere una visuale più ampia che comprendesse vent'anni e più di stragi che hanno caratterizzato la gestione del potere in questo paese. Resta soltanto una parte del testo che riguarda più da vicino Via Fani e i 55 giorni del sequestro di Aldo Moro. Questo perché pensiamo che anche questa vicenda non sia stata chiarita, resti tutt'oggi 'oscura'.

Quanto alle BR e alla lotta armata praticata in Italia in un determinato periodo storico torniamo sull'argomento con una breve precisazione. La nostra posizione è quella del "non condannare per criticare". Non condannare per tutta una serie di motivi: perché la condanna nega le ragioni e le radici sociali del fenomeno e finisce per istigare, come afferma Scalzone. Perché le forme di 'lotta armata' praticate in Italia negli anni '70 sono nate nel contesto eccezionale di una situazione sociale caratterizzata da un dualismo di poteri. Partendo dall'idea che potere contro potere vince la forza" molti pensarono di agire sul piano della violenza sociale e politica per 'prolungare l'offensiva', altri pensarono all'autodifesa del movimento dopo le stragi di stato, il golpe in Cile...

Noi siamo e siamo sempre stati per il superamento dell'alternativa tra politica riformista e politica rivoluzionaria, entrambi hanno una concezione statalista della trasformazione sociale e in entrambi rimane inalterato il concetto di rappresentanza ed entrambi vivono nell'universo borghese dove è centrale il binomio Guerra/Politica (guerra come continuazione della politica con mezzi diversi e anche politica come forma temporanea di regolazione dello stato di guerra latente). Modelli trovati negli armadi delle ideologie storiche dei movimenti europei dall'anarchismo al bolscevismo.

La rivoluzione, il comunismo è per noi non un fine, né un arrivo ma processo, un movimento, una dinamica. La rivoluzione è un processo attuale, immanente, su scala mondiale senza lo schema degli stadi di passaggio né quello della presa del Palazzo d'Inverno. "Contestare costruire Rivendicare" queste sono le fasi essenziali in questo momento...

Storie d'Italia raccontato dai Gang
In via Italia hanno spento le luci,
hanno chiuso tutti i cancelli,
è caduto un angelo in strada
c’è ancora rimasto del sangue
fra i suoi capelli.

In via Italia c’è un vicolo scuro,
porta al Ponte dei Frati Neri
se ci passi un cadavere incontri:
è la patria deviata,
la patria dei misteri.

Ed allora ho chiesto alla polvere
se davvero questo tempo è assassino
la risposta è nella tela del ragno
nascosta tra i fili di un burattino.

In via Italia notte dei cristalli,
Bruto ha versato del vino.
Ora brinda con Giulio e Francesco,
c’è chi bussa alla porta:
"Chi è?"...E' arrivato Caino.

In via Italia ci passa la storia
con un passo da signorina,
ora è sfatta e non ha più memoria
si dà a chi la vuole, via Italia
è la sua vetrina.

Ed allora ho chiesto alla polvere
se davvero questo tempo è assassino
la risposta è nella tela del ragno
nascosta tra i fili di un burattino.

In via Italia c’è una scritta sul muro:
"Qui è morta la democrazia".
I bambini giocavano ai draghi,
poi su questa strada
arrivò la polizia.

In via Italia han messo i sigilli,
li hanno messi su tutti i dintorni
da via Fani a via Caetani,
ci puoi mettere anche cinquanta,
cinquantacinque giorni.

Ed allora ho chiesto alla polvere
se davvero questo tempo è assassino
la risposta è nella tela del ragno
nascosta tra i fili di un burattino.

In via Italia c’è una sconfitta
che dorme dentro un portone,
se guardi due piani più su
ci son le tre scimmie sedute
sedute al balcone...

Contributed by Donquijote82 - 2008/12/12 - 10:47




Language: French

Version française – La rue d'Italie – Marco Valdo M.I. – 2008
Chanson italienne - Via Italia – Gang


40 ans d'histoire italienne, de massacres et de mystères.

Calamandrei avait raison. Piero Calamandrei voyait clair quand il disait aux étudiants milanais de l'Umanitaria en 1955, pour les 10 ans de la Libération : « Elle émet un jugement, notre Constitution, un jugement polémique, un jugement négatif contre l'ordre social actuel. »

Ce jugement négatif est toujours de mise dans la Via Italia – et plus encore qu'à l'époque.

Pas étonnant qu'elle ait mal tourné cette Via Italia, on avait empêché qu'elle se débarrasse des collaborateurs du régime fasciste, jusque et y compris dans les tribunaux ; mieux ou pire que cela, comme on voudra, on les a en quelque sorte amnistiés et on leur a ouvert tout grand à nouveau les portes du pouvoir. D'ailleurs, ils y sont installés; ils occupent les écrans de leurs sourires réjouis.

On pourrait supposer par exemple que cet ange tombé dans la via Italia serait la Costituzione elle-même, ou le peuple, ce peuple dont elle portait la voix, y compris le grand cortège des morts dans la lutte contre le fascisme, qui au lever du jour vient dire « Mort, où est notre victoire ? ».

Mais ils se relèvent toutes les nuits et toutes les aubes, ils reposent la même question « Où est notre victoire ? », qui la galvaude ainsi, qui donc empêche qu'adviennent justice et liberté... Après 40 ans, le combat continue.
Ora e sempre : Resistenza !
Mais ce qui se passe en Italie, se passe dans les autres pays. Ce qui est dit de la via Italia est (mutatis mutandis) vrai ailleurs. Dans la guerre de cent mille ans que les riches font aux pauvres, que les pauvres mènent pour vivre enfin hors de la servitude et de la misère, il n'y a pas de frontières. La chanson non plus ne peut connaître de frontières.

Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
LA RUE D'ITALIE

Dans la rue d'Italie, ils ont éteint les lumières.
Ils ont fermé toutes les grilles.
Un ange est tombé sur la route,
Il y a encore du sang
dans ses cheveux.

Dans la rue d'Italie, il y a une ruelle obscure
Elle conduit au Pont des Frères Noirs.
Si tu y passes, tu rencontres un cadavre.
C'est la patrie déviée,
c'est la patrie des mystères.

Et alors, j'ai demandé à la poussière
Si vraiment, nous sommes au temps des assassins.
La réponse est dans la toile d'araignée
Cachée parmi les fils d'une marionnette.

Dans la rue d'Italie, nuit de cristal
Brutus a versé du vin,
À présent, il trinque avec Jules et Francesco.
Il y a quelqu'un qui frappe à la porte:
"Qui c'est ?"... C'est Caïn.

Dans la rue d'Italie, passe l'histoire
D'un pas de demoiselle.
À présent elle est blette et n'a plus de mémoire.
Elle se donne à qui la veut;
la rue d'Italie est sa vitrine.

Et alors, j'ai demandé à la poussière
Si vraiment, nous sommes au temps des assassins.
La réponse est dans la toile d'araignée
Cachée parmi les fils d'une marionnette.

Dans la rue d'Italie, il y a une inscription sur le mur:
“Ici est morte la démocratie !”
Les enfants jouent aux dragons.
Puis sur cette route
arrive la police.

Dans la rue d'Italie, ils ont mis les scellés.
Ils les ont mis sur tous les environs
de la rue Fani à la rue Caetani.
Tu peux y mettre cinquante
– cinquante-cinq jours.

Et alors, j'ai demandé à la poussière
Si vraiment, nous sommes au temps des assassins.
La réponse est dans la toile d'araignée
Cachée parmi les fils d'une marionnette.

Dans la rue d'Italie, il y a une défaite
qui dort dans un porche.
Si tu regardes deux étages plus haut
Il y a les trois singes assis,
assis au balcon...

Contributed by Marco Valdo M.I. - 2008/12/21 - 20:38




Language: Italian

Versione italiana di Leonardo

Ho provato a tradurre in inglese questa bella canzone, ma non sono molto sicuro del risultato. Volete darmi una mano?

Leonardo
ITALY STREET

Italy street, the lights were all tuned off,
the gates were all closed
an angel has fallen on the road
there is still some blood
on his hair.

Italy street, there is a dark alley
that leads to Blackfriars Bridge
If you pass by, you run into a corpse:
that's the diverted homeland
the home of the mysteries.

And then I asked the dust
"Is this a killer time?"
the answer is in the spiderweb
hidden among some puppet strings.

Italy Street, Crystal Night
Brutus poured some wine
Now he's toasting with Giulio and Francesco,
someone is knocking at the door:
"Who is it?"... It's Cain.

Italy street, history passes by
with her young elegant gait,
now she's wasted, and she has no memories
she gives herself to anybody, Italy Street
is her showcase.

And then I asked the dust
"Is this a killer time?"
the answer is in the spiderweb
hidden among some puppet strings.

Italy Street, there's a writing on the wall:
"Here lies democracy"
Children used to play dragons
then on this street
the police arrived.

Italy street, it was sealed off
they sealed off all the neighborhood
from via Fani to via Caetani
it can take you even fifty,
fifty-five days

And then I asked the dust
"Is this a killer time?"
the answer is in the spiderweb
hidden among some puppet strings.

Italy Street, there's a defeat
sleeping in a doorway,
look two floors up
and you will find the three monkeys
sitting at the balcony.

Contributed by Leonardo - 2022/11/30 - 16:07



2023
17 fili rossi + 1. Ricordando Piazza Fontana

17 fili rossi


17 fili rossi + 1

L’album si compone di 16 tracce, undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track, come si è detto, è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino e percussioni dialogano con la fisarmonica di Roberto Nassini, a cui è affidata la toccante introduzione del pezzo.

Sempre dedicate a Piazza Fontana sono l’omonimo brano scritto da Claudio Bernieri nel 1975, noto anche come Luna rossa ed originariamente interpretato dal gruppo Yu Kung, qui nella rilettura di Come le Foglie, e la versione strumentale del medesimo pezzo da parte della Banda degli Ottoni a Scoppio.
Un’altra canzone d’epoca è Fontana del dolor, conosciuta anche come L’infame strage di Piazza Fontana, composta dal cantastorie meneghino Angelo Cavallini, molto attivo negli anni Settanta come artista di strada. Il pezzo è stato riscoperto dallo stesso Bernieri, che ha anche girato un documentario sull’argomento; nel concept è stato invece affidato all’ensemble piacentino Emily Collettivo Musicale, che ne ha realizzato una versione coinvolgente e trascinante. Altre due canzoni rievocano la strage: La fontana degli Yo Yo Mundi, in cui gli assoli di chitarra nella conclusione del brano sottolineano i versi finali “da un fascio di bugie spunta un germoglio di carezze”, e Oggi no, del cantautore milanese Andreacarlo, che racconta l’inquietudine di un passante dei giorni nostri che, sotto Natale, si ritrova a passare per il centro della città e non può fare a meno di ripensare ai drammatici eventi di mezzo secolo fa.
Dedicate a Giuseppe Pinelli sono La ballata di Pinelli, il tradizionale brano composto sull’aria della canzone popolare Il feroce monarchico Bava, interpretato da Alessio Lega; Quasi soltanto mia, che tratteggia con delicatezza il vissuto di Licia Pinelli, firmata da Filippo Andreani e già contenuta nel suo album “Scritti con Pablo” del 2011, e l’inedita Un ferroviere del cantautore lecchese Daniele Ridolfi, in cui viene data voce allo stesso Pino. Due brani “storici” per due formazioni altrettanto storiche dipingono poi l’oscuro affresco della strategia della tensione (Via Italia, Gang) e la volontà di riscatto dalle ingiustizie (Popolo Unito, Casa del Vento).

I cinque interventi attoriali raccontano invece, da diversi punti di vista, non solo l’accaduto del 12 dicembre, ma anche le sue cause, riconducibili al complesso e torbido disegno della già citata “strategia della tensione” che affonda le sue radici già nell’immediato dopoguerra. Daniele Biacchessi, ne Il Paese della vergogna, descrive la festosa atmosfera natalizia, devastata dallo scoppio dell’ordigno, le vite distrutte delle vittime e i silenzi che si trasformano in urla, le stesse urla che purtroppo torneranno a straziare altri luoghi del nostro Paese. Il rumore del silenzio di Renato Sarti ricorda invece i funerali in piazza Duomo, gremita da oltre 300000 persone, la cui massiccia presenza rappresenta un atto “politico”. Scritta da Claudio Ravasi e interpretata da Paolo Raimondi, A Milano vado poco esprime i sentimenti di una persona che, in gioventù, ha vissuto gli eventi dell’epoca stragista in maniera inconsapevole e che a distanza di molti anni ne percepisce il peso e l’importanza. La prima strage di Stato di Silvano Piccardi e Non è finita di Moni Ovadia, infine, risalgono alle origini dell’eversione nera, riconducibili al 1945, e ai rigurgiti fascisti mai sopiti.
marynowhere.com

Dq82 - 2024/3/22 - 12:06




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