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David Riondino: Franco a Catania

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Testo e musica di Francesco Battiuto ? David Riondino.
(Da "Racconti Picareschi")

battpan


Lo avevo già detto: in questo settembre, contrariamente a quello dello scorso anno, mi voglio decisamente divertire. Del resto, le geniali parodie riondiniane di Battiato sono già state nominate (con "Mistici digiuni") proprio su una della "pagine principe" di questo sito, quella su Stranizza d'amuri; e allora su, beccàtevi questa. La quale, sia detto fra noi, se fosse stata prodotta dal Battiato "doc", sarebbe stata ampiamente analizzata in chiave metaforico-mistico-sufico-tibetana con venature guénoniane, riferimenti a Stockhausen e appigli alla Rovina di Kasch di Roberto Calasso, il direttore della bieca benemerita Biblioteca Adelphi. Invece questa non è altro che un'autentica addiacciante presa di culo ironica manifestazione di affetto nei confronti di Battiato; e così ve la proponiamo, certi che da questo momento, se ancora non la conoscete, le ricotte panelleniche entreranno prepotentemente nella vostra vita. Una leggenda che spero molto metropolitana vuole che Battiato abbia querelato Riondino per questa cosa; sinceramente, sebbene il catanese mi resti cordialmente antipatico, non ci voglio credere. [RV]
Circonferenze mitiche
di ballerini libici
le donne di Cartagine
correvano
zabadàn
sui chiodi
zabadàn zabadàn

Mio nonno era un crostaceo
mio padre era diabetico
mi rinchiudeva a chiave in casa
zabadàn
mi bastonava
zabadàn
sul groppone
...che lecche! [*]
zabadàn zabadàn

A Leningrado nevica
a Pontassieve grandina
io sono una piramide
zabadàn
se mangio gli zucchini
zabadàn
ascolto Bachhhhh

Franco, esci di camera
dai retta alla tua mamma
vai a giocare con gli altri bambini
altrimenti mi diventi grullo

Cuccurruccuccù
cuccurruccuccù...
zaba zaba zabadàn
cuccurruccuccùùùùù
cuccurruccuccùùùùù
zabadàn zabadàn

Le suore di Vigevano
correvano sui trampoli
m'arrampicai sul nespolo
zabadàn
Era l'estate del '53
zabadàn
faceva caldo
zabadàn
...dimolto...
zabadàn
...più che d'inverno...
zabadàn
...d'altronde è logico...
zabadàn
andiamo avanti...
zaba zaba zabadàn

Ricotte mastodontiche
cipolle metafisiche
carabinieri bulgari
zabadàn
sognavano
ricotte panelleniche
e cetrioli iberici
diventerò bellissimo
zabadàn

Vivevo in un barattolo
zabadàn
semivuoto
zaba zaba zabadàn
all'umido
gli amici mi chiamavano
zabadàn
Bietola

Franco, esci di camera
dai retta alla tua mamma
vai a giocare con gli altri bambini
altrimenti mi diventi grullo

Cuccurruccuccù
cuccurruccuccù...
zaba zaba zabadàn
cuccurruccuccùùùùù
cuccurruccuccùùùùù
zabadàn zabadàn
[…]
cuccurruccuccùccu!
zabadàn zan zan!
[*] lecche (fiorentino): botte, ceffoni, mazzate

inviata da Riccardo Venturi - 19/9/2008 - 23:25


Anche l'imitazione di Stefano Bollani non è male!


Hai mai letto Kundera?

26/12/2008 - 17:41




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