Quanti sono i bambini che urlano
dilaniati dalle mine nascoste nell'erba
da misteriosi strumenti del male
ignoti strumenti di forze del male
Quanti sono i mercanti che intascano
il denaro assassino macchiato di sangue
mercanti di finti giocattoli
per bambini che corrono incontro alla vita.
Si tace o si parla
di danni collaterali, danni collaterali
le mille edizioni speciali
no non parlano degli innocenti
li chiamano solo perdenti
non fanno vedere la strage
Coraggiose corsie d'emergenza
per ritrovare un sorriso fra tanta violenza
perché il male si deve curare
perché l'odio non deve vincere più
Si tace o si parla
di danni collaterali, danni collaterali
i telegiornali
no non parlano degli innocenti
li chiamano solo perdenti
non fanno vedere la strage
dilaniati dalle mine nascoste nell'erba
da misteriosi strumenti del male
ignoti strumenti di forze del male
Quanti sono i mercanti che intascano
il denaro assassino macchiato di sangue
mercanti di finti giocattoli
per bambini che corrono incontro alla vita.
Si tace o si parla
di danni collaterali, danni collaterali
le mille edizioni speciali
no non parlano degli innocenti
li chiamano solo perdenti
non fanno vedere la strage
Coraggiose corsie d'emergenza
per ritrovare un sorriso fra tanta violenza
perché il male si deve curare
perché l'odio non deve vincere più
Si tace o si parla
di danni collaterali, danni collaterali
i telegiornali
no non parlano degli innocenti
li chiamano solo perdenti
non fanno vedere la strage
Trovo che musicando questi versi su invito della Pivano Ricky Gianco abbia dimostrato ancora una volta la sua sensibilità e la sua capacità di spaziare nei diversi generi musicali e che la musica creata si adatti perfettamente al tragico argomento trattato. Bravo.
Ugo - 17/1/2007 - 12:05
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cantata da Ricky Gianco con intervento recitato di Fernanda Pivano
[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano la guerra in Iraq, non solo con l'intento di fare qualcosa di utile per i movimenti e le associazioni che si battono fattivamente per la pace, ma anche e più semplicemente per una spinta emotiva. Le canzoni forse non possono cambiare il mondo, ma se un artista non si lascia toccare da ciò che avviene nel mondo, può in teoria restare un artista, ma di certo è una persona da poco. Il semplice fatto che la maggior parte delle canzoni qui contenute siano degli anni'80-'90, recentissime e del tutto nuove, testimonia che la guerra non è mai finita, né si è mai smesso di cantare per la Pace.
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