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Yawankiz ma bro

Gilles Servat
Lingue: Francese, Bretone


Gilles Servat

Lista delle versioni e commenti


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[1991]
Paroles et musique: Gilles Servat/An Triskell
Testo e musica: Gilles Servat/An Triskell
Album: L'albatros fou

triskser


"Il titolo e il ritornello della canzone sono in lingua bretone".. Così lo scarno commento nelle "CCG primitive" per questo che è un autentico "inno" alla gioventù di Bretagna ed alla sua capacità di "spazzare via la merda da questa terra". Scritta e cantata da Servat assieme allo storico gruppo An Triskell, con cui collabora fin dagli inizi. Assieme a Alan Stivell (con cui pure hanno collaborato), An Triskell, fondato dai due gemelli Pol e Hervé Quefféléant, è tra i principali riscopritori e promotori dell'arpa celtica. [CCG/AWS Staff]
Le ciel a une vilaine couleur
De chiure de dictateur
Tâches d'huile et d'goudron quadrillées
Sur l'parking du paradis
Les roues des vieux caddies rouillés
Grincent sous l'poids du crédit
A l'horizon une clarté vagabonde
Comme l'espérance du monde

Le métronome de la FM
Balance des requiems
Les mots s'écoulent de la radio
Comme un jus d'incompréhension
Quatre boums encore des coups de marteau
Pour démolir les émotions
A l'horizon une clarté irradie
Comme une belle mélodie
O Yawankiz ma bro
Diwan a zo ennout
O Yawankiz ma bro
A skubo ar c'haoc'h war an douar
O Yawankiz ma bro
An da-zont en da imbroud
O Yawankiz ma bro
A livo livrin dremm ar bed goular
On prends le mort pour le vivant
On n'embrasse que du vent
La voix qui sort du magnéto
La mise en scène de la télé
Et l'encre qui trame les photos
Sont plus pour la réalité
A l'horizon une clarté palpitante
Comme une musique vibrante

A l'ombre des oiseaux blessés
Passent des amours pressés
Sur les murs des culs et des seins
Soutiennent les mensonges des marchands
Et l'image des politiciens
Vendue avec les mêmes slogans
A l'horizon une clarté d'déchirure
Comme une rivière d'eau pure
O Yawankiz ma bro
Diwan a zo ennout
O Yawankiz ma bro
A skubo ar c'haoc'h war an douar
O Yawankiz ma bro
An da-zont en da imbroud
O Yawankiz ma bro
A livo livrin dremm ar bed goular
Sur les ruines et sur les débris
Des idéaux trahis
Sur les morceaux des barbelés
Sur le béton brisé des murs
Blanc jaune rouge noir ou zébré
L'enfant s'invente le futur
A l'horizon une clarté vagabonde
Comme l'espérance du monde.

inviata da Riccardo Venturi



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi (2003)

An Triskell, ovvero i due gemelli Pol e Hervé Quefféléant.
An Triskell, ovvero i due gemelli Pol e Hervé Quefféléant.
LA GIOVENTU' DEL MIO PAESE

Il cielo ha un brutto colore
da cacata di dittatore
macchie d'olio e di catrame quadrettate
sul parcheggio del paradiso
le rotelle di vecchi "caddies" arrugginiti
cigolano sotto il peso del credito
all'orizzonte un chiarore vagabondo
come la speranza del mondo

Il metronomo della radio in MF
sputa fuori dei requiem
le parole defluiscono dalla radio
come un succo d'incomprensione
ancora quattro tonfi, delle martellate
per demolire le emozioni
all'orizzonte s'irradia un chiarore
come una bella melodia

O gioventù del mio paese,
il germe è in te
o gioventù del mio paese
che spazzerà via la merda sulla terra
o gioventù del mio paese
del futuro e del presente
o gioventù del mio paese
che colorerà la faccia del mondo squallido
Si scambia il morto per il vivo,
non si bacia che il vento
la voce che sorte dallo stereo
la messa in scena della TV
e l'inchiostro che ordisce le foto
non sono più per la realtà
all'orizzonte un chiarore palpitante
come una musica vibrante

All'ombra degli uccelli feriti
passano amori frettolosi
sui muri, culi e tette
sostengono le bugie dei mercanti
e l'immagine dei politici
venduta con gli stessi slogan
all'orizzonte un chiarore lacerante
come un ruscello d'acqua pura
O gioventù del mio paese,
il germe è in te
o gioventù del mio paese
che spazzerà via la merda sulla terra
o gioventù del mio paese
del futuro e del presente
o gioventù del mio paese
che colorerà la faccia del mondo squallido
Sulle rovine e sulle macerie
degli ideali traditi
sui pezzi di filo spinato
sul cemento screpolato dei muri
bianco giallo rosso nero o a strisce
il bambino s'inventa il futuro
all'orizzonte un chiarore vagabondo
come la speranza del mondo.



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