L'habitude nous joue des tours
Nous qui pensions que notre amour
Avait une santé de fer.
Dès que séchera la rosée,
Regarde la rouille posée
Sur la médaille et son revers.
Elle teinte bien les feuilles d'automne.
Elle vient à bout des fusils cachés.
Elle rongerait les grilles oubliées
Dans les prisons, s'il n'y venait personne.
Moi, je la vois comme une plaie utile,
Marquant le temps d'ocre jaune et de roux.
La rouille aurait un charme fou
Si elle ne s'attaquait qu'aux grilles.
Avec le temps tout se dénoue.
Que s'est-il passé entre nous,
De petit jour en petit jour ?
À la première larme séchée,
La rouille s'était déposée
Sur nous et sur nos mots d'amour.
Si les fusils s'inventent des guerres
Et si les feuilles attendent le printemps,
Ne luttons pas comme eux, contre le temps.
Contre la rouille, il n'y a rien à faire.
Moi, je la vois comme une déchirure,
Une blessure qui ne guérira pas.
Notre histoire va s'arrêter là.
Ce fut une belle aventure.
Nous ne nous verrons plus et puis...
Mais ne crois pas ce que je dis :
Tu sais, je ne suis pas en fer.
Dès que séchera la rosée,
La rouille se sera posée
Sur ma musique et sur mes vers.
Nous qui pensions que notre amour
Avait une santé de fer.
Dès que séchera la rosée,
Regarde la rouille posée
Sur la médaille et son revers.
Elle teinte bien les feuilles d'automne.
Elle vient à bout des fusils cachés.
Elle rongerait les grilles oubliées
Dans les prisons, s'il n'y venait personne.
Moi, je la vois comme une plaie utile,
Marquant le temps d'ocre jaune et de roux.
La rouille aurait un charme fou
Si elle ne s'attaquait qu'aux grilles.
Avec le temps tout se dénoue.
Que s'est-il passé entre nous,
De petit jour en petit jour ?
À la première larme séchée,
La rouille s'était déposée
Sur nous et sur nos mots d'amour.
Si les fusils s'inventent des guerres
Et si les feuilles attendent le printemps,
Ne luttons pas comme eux, contre le temps.
Contre la rouille, il n'y a rien à faire.
Moi, je la vois comme une déchirure,
Une blessure qui ne guérira pas.
Notre histoire va s'arrêter là.
Ce fut une belle aventure.
Nous ne nous verrons plus et puis...
Mais ne crois pas ce que je dis :
Tu sais, je ne suis pas en fer.
Dès que séchera la rosée,
La rouille se sera posée
Sur ma musique et sur mes vers.
envoyé par jacky fluttaz - 20/5/2008 - 22:22
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
28 ottobre 2008
28 ottobre 2008
LA RUGGINE
L'abitudine ci fa dei tiri mancini,
A noi, che pensavamo che il nostro amore
Godesse di una salute di ferro.
Quando la rugiada si sarà asciugata
Guarda la ruggine che si è posata
Sulla medaglia e sul suo rovescio.
Dà un bel colore alle foglie d'autunno,
Ha la meglio sui fucili nascosti.
Corroderebbe le inferriate dimenticate
Nelle prigioni, se non venisse nessuno.
Io la vedo come un'utile piaga
Che segna il tempo d'ocra e marrone.
La ruggine avrebbe un grosso fascino
Se non si attaccasse che alle inferriate.
Ma con il tempo tutto si sfalda.
Che cosa è successo fra noi,
Piano piano, di giorno in giorno?
Alla prima lacrima asciugata
La ruggine si era posata
Su di noi e sulle nostre parole d'amore.
Se i fucili s'inventano guerre,
E se le foglie attendono la primavera,
Non lottiamo, come loro, contro il tempo.
Contro la ruggine non c'è niente da fare.
Io la considero una lacerazione,
Una ferita che non guarirà.
La nostra storia finisce qui,
È stata una bella avventura.
Non ci vedremo più, e poi...
Ma non credere a quello che dico:
Lo sai, non sono di ferro.
Quando la rugiada si sarà asciugata
La ruggine mi si sarà posata
Sulla musica e sui versi.
L'abitudine ci fa dei tiri mancini,
A noi, che pensavamo che il nostro amore
Godesse di una salute di ferro.
Quando la rugiada si sarà asciugata
Guarda la ruggine che si è posata
Sulla medaglia e sul suo rovescio.
Dà un bel colore alle foglie d'autunno,
Ha la meglio sui fucili nascosti.
Corroderebbe le inferriate dimenticate
Nelle prigioni, se non venisse nessuno.
Io la vedo come un'utile piaga
Che segna il tempo d'ocra e marrone.
La ruggine avrebbe un grosso fascino
Se non si attaccasse che alle inferriate.
Ma con il tempo tutto si sfalda.
Che cosa è successo fra noi,
Piano piano, di giorno in giorno?
Alla prima lacrima asciugata
La ruggine si era posata
Su di noi e sulle nostre parole d'amore.
Se i fucili s'inventano guerre,
E se le foglie attendono la primavera,
Non lottiamo, come loro, contro il tempo.
Contro la ruggine non c'è niente da fare.
Io la considero una lacerazione,
Una ferita che non guarirà.
La nostra storia finisce qui,
È stata una bella avventura.
Non ci vedremo più, e poi...
Ma non credere a quello che dico:
Lo sai, non sono di ferro.
Quando la rugiada si sarà asciugata
La ruggine mi si sarà posata
Sulla musica e sui versi.
Langue: italien
Traduzione euritmica.
La ruggine
Sai l'abitudine com'è,
ci illude tutti e sempre che
l'amore sia di ferro... E poi
si asciuga la rugiada e va
la ruggine a posarsi già
su ogni lucchetto e su di noi.
D'Autunno dà colore alle foglie,
ed ai fucili nascosti, e
corroderebbe le celle, se
non ci venisse ancora qualche moglie.
Era per me come un'utile piaga,
sul tempo il segno d'ocra e caffè.
E quale fascino avrebbe, se
non si attaccasse che alla daga!
Cos'è successo tra di noi?
Col tempo, il tempo prima o poi
raccoglie tutto e se ne va.
E alle mie lacrime e alle tue,
la ruggine sopra noi due
cresceva silenziosa già.
E se i fucili s'inventan le guerre,
le foglie la Primavera, no,
noi non lottiamo, perché non si può,
contro la ruggine, non si può far niente.
E per me è la più atroce delle pene,
ferita che non guarirà,
povero amore finito qua...
Come ci siam voluti bene!
Non ci rincontreremo mai.
Ma non mi credere... Lo sai,
non son di ferro. Non lo sei.
Quando il pianto si asciugherà,
la ruggine si poserà
anche su questi versi miei.
Sai l'abitudine com'è,
ci illude tutti e sempre che
l'amore sia di ferro... E poi
si asciuga la rugiada e va
la ruggine a posarsi già
su ogni lucchetto e su di noi.
D'Autunno dà colore alle foglie,
ed ai fucili nascosti, e
corroderebbe le celle, se
non ci venisse ancora qualche moglie.
Era per me come un'utile piaga,
sul tempo il segno d'ocra e caffè.
E quale fascino avrebbe, se
non si attaccasse che alla daga!
Cos'è successo tra di noi?
Col tempo, il tempo prima o poi
raccoglie tutto e se ne va.
E alle mie lacrime e alle tue,
la ruggine sopra noi due
cresceva silenziosa già.
E se i fucili s'inventan le guerre,
le foglie la Primavera, no,
noi non lottiamo, perché non si può,
contro la ruggine, non si può far niente.
E per me è la più atroce delle pene,
ferita che non guarirà,
povero amore finito qua...
Come ci siam voluti bene!
Non ci rincontreremo mai.
Ma non mi credere... Lo sai,
non son di ferro. Non lo sei.
Quando il pianto si asciugherà,
la ruggine si poserà
anche su questi versi miei.
envoyé par Salvo Lo Galbo - 27/12/2022 - 20:20
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Paroles: Jean-Pierre Kernoa
Musique: Maxime Le Forestier
Testo di Jean-Pierre Kernoa
Musica di Maxime Le Forestier
Album: Mon frère