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My Hometown

Bruce Springsteen
Lingua: Inglese


Bruce Springsteen

Lista delle versioni e commenti


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Born In The U.S.A.
(Bruce Springsteen)
Checkpoint Charlie
(Steven Van Zandt)
Death to My Hometown
(Bruce Springsteen)


Words and music by Bruce Springsteen
È la canzone che chiude "Born in the U.S.A." (1984)
La città è Freehold Borough, New Jersey dove Springsteen è cresciuto.

Main Street, Freehold Borough, NJ - from The Bruce Springsteen Tour of the Jersey Shore
Main Street, Freehold Borough, NJ - from The Bruce Springsteen Tour of the Jersey Shore


...Usiamo "canzoni" al plurale perché, quando si passa a parlare di "Born in the U.S.A."-disco, è giusto ricordare che si tratta di una raccolta di pezzi semplicemente mirabolante (non a caso quasi tutti divennero singoli di successo). E furono le altre canzoni a salvare "Born in the U.S.A."-canzone, a illuminarne di riflesso il significato. Furono la paura di "Cover Me", i ricordi adolescenziali di "Glory Days", il manifesto generazionale di "No Surrender", persino la sana ambiguità di "Bobby Jean" (il cui testo può essere riferito sia a una donna che a un amico, con spostamenti di senso e latenze omoerotiche estremamente stimolanti: la risposta migliore a chi accusa Bruce di essere "machista"). Fu, soprattutto, il brano-gemello di "Born in the U.S.A.", "My Hometown": il paesaggio è lo stesso, una città dove le fabbriche sono chiuse ed è arrivata la violenza (razziale, stavolta); ma il personaggio, anziché un reduce senza lavoro, è un padre di famiglia che il lavoro rischia di perderlo, e pensa (come Tom Joad!) di emigrare, di andare a Sud, ma intanto porta in giro il suo figlioletto in auto, lo fa sedere sulle sua ginocchia davanti al volante e gli dice di "take a good look around", di guardarsi bene attorno: "this is your hometown", questa è la tua città. Ed è già una "city of ruins", una città di rovine, titolo di un pezzo che Bruce avrebbe scritto molti anni dopo.
Alberto Crespi

Some of the song's images derive directly from Springsteen's experiences growing up in Freehold Borough, New Jersey, in particular the racial strife in 1960s New Jersey and economic tensions from the same times (the "textile mill being closed" was the A & M Karagheusian Rug Mill at Center and Jackson Streets of Freehold).
en.wikipedia
I was eight years old and running with a dime in my hand
Into the bus stop to pick up a paper for my old man
I'd sit on his lap in that big old Buick and steer as we drove through town
He'd tousle my hair and say son take a good look around this is your hometown
This is your hometown
This is your hometown
This is your hometown

In '65 tension was running high at my high school
There was a lot of fights between the black and white
There was nothing you could do
Two cars at a light on a Saturday night in the back seat there was a gun
Words were passed in a shotgun blast
Troubled times had come to my hometown
My hometown
My hometown
My hometown

Now Main Street's whitewashed windows and vacant stores
Seems like there ain't nobody wants to come down here no more
They're closing down the textile mill across the railroad tracks
Foreman says these jobs are going boys and they ain't coming back to your hometown
Your hometown
Your hometown
Your hometown

Last night me and Kate we laid in bed
talking about getting out
Packing up our bags maybe heading south
I'm thirty-five we got a boy of our own now
Last night I sat him up behind the wheel and said son take a good look around
This is your hometown.

inviata da Alessandro - 26/3/2008 - 15:14



Lingua: Italiano

Versione italiana di Roberto P.
da loose ends
LA MIA CITTÀ

Avevo otto anni e stavo correndo con una monetina in mano
Verso la fermata dell’autobus per prendere il giornale a mio padre
Mi sedevo sulle sue ginocchia in quella grossa vecchia Buick e guidavo mentre attraversavamo la città
Lui mi scompigliava i capelli e mi diceva “dai una bella occhiata in giro, questa è la tua città…”
Questa è la tua città
Questa è la tua città
Questa è la tua città

Nel ’65 la tensione saliva alla mia scuola superiore
C’erano molti scontri tra neri e bianchi
Non ci potevi fare nulla
Due auto al semaforo un sabato sera, sul sedile posteriore c’era una pistola
Le voci si sparsero alla velocità di un proiettile
Erano arrivati i tempi difficili nella mia città
Nella mia città
Nella mia città
Nella mia città

Adesso sulla strada principale ci sono solo vetrine imbiancate e negozi vuoti
Sembra che nessuno voglia più venire quaggiù
Stanno chiudendo lo stabilimento tessile dall’altra parte della ferrovia
Il caporeparto dice “questi posti di lavoro se ne stanno andando ragazzi e non torneranno mai più nella vostra città”
Nella vostra città
Nella vostra città
Nella vostra città

L’altra notte io e Kate ce ne stavamo a letto
parlando di andarcene via
Fare i bagagli e forse dirigerci verso sud
Ho trentacinque anni e abbiamo un figlio nostro adesso
L’altra notte l’ho messo a sedere dietro il volante e gli ho detto “figliolo, dai una bella occhiata intorno
Questa è la tua città”…

30/3/2008 - 11:24


Sempre bellissime le vostre note di lettura, anche per me che ho "consumato" con l'ascolto, vinili e cd del Boss

Livia - 21/3/2017 - 18:18




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