Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
Quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Dai nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo
È nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
Il naso delicato, siete cime di sabbia dell’umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di nostre forze.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo “scirocco”.
Quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Dai nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo
È nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
Il naso delicato, siete cime di sabbia dell’umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di nostre forze.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo “scirocco”.
inviata da adriana - 6/2/2008 - 18:44
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Testo: Erri De Luca
(da “solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”, Milano 2005, Feltrinelli)
Musica: Andrea Fantasia