Cari amici, è da prima di Natale che cerco di mandarvi integro questo inno (per baritono, coro maschile e pianoforte) scritto nel 1850 da Rossini su testo di Giuseppe Arcangeli; in internet non c'è il testo, ho chiesto a destra e manca ad amici musicisti se ce l'avevano, ma il risultato è stato zero. Così ora rinuncio ad ulteriori ricerche e ve lo mando monco di una parola che proprio non riesco a capire; il resto del testo l'ho trascritto a orecchio e credo di averlo capito correttamente. E' una specie di "fate l'amore e non la guerra" del XIX secolo e mi sembra molto interessante.
È foriera la pace ai mortali
D’ogni ben che più s’ama e s’apprezza;
È foriera di lieta ricchezza
È degl’inni delizia del cor
Fuma all’are solenni la fiamma
Rosseggiando nel tempio risplende
L’ostie brucia votive e ascende
Ai celesti gradito l’onor
Si rinnovan le danze, i conviti,
Giaccion le armi, la polve le vela;
Tesse Aracne fra i dardi la tela
E ne morde la ruggin l’acciar
Il clangor della tromba non turba
I bei sogni delizia dei cuori,
Si ode sol fra i banchetti e gli amori
La focosa canzone echeggiar
Il clangor della tromba non turba
I bei sogni delizia dei cuori,
Si ode sol fra i banchetti e gli amori
La focosa canzone echeggiar
D’ogni ben che più s’ama e s’apprezza;
È foriera di lieta ricchezza
È degl’inni delizia del cor
Fuma all’are solenni la fiamma
Rosseggiando nel tempio risplende
L’ostie brucia votive e ascende
Ai celesti gradito l’onor
Si rinnovan le danze, i conviti,
Giaccion le armi, la polve le vela;
Tesse Aracne fra i dardi la tela
E ne morde la ruggin l’acciar
Il clangor della tromba non turba
I bei sogni delizia dei cuori,
Si ode sol fra i banchetti e gli amori
La focosa canzone echeggiar
Il clangor della tromba non turba
I bei sogni delizia dei cuori,
Si ode sol fra i banchetti e gli amori
La focosa canzone echeggiar
inviata da Renato Stecca - 6/2/2008 - 09:53
Puoi trovare il testo di questo inno in questo libro: "Poesie e Prose" di Giuseppe Arcangeli.
In realtà si tratta della traduzione di un inno più antico scritto dal poeta greco Bacchilide come testimonia la nota che precede il testo a pagina 251: "Tradusse l’Arcangeli quest’inno [del poeta greco Bacchilide, appunto. n.d.r.] nel 1842, e lo stampò col testo a fronte, per le nozze del marchese Ricolfi-Doria con la Ernestina Cironi (Prato, Aldina, 1845). Il celebre maestro Rossini volle nel 1850 metterlo in musica; e allora l’Arcangeli lo mutò in parte, come qui vien pubblicato".
Il mio consiglio per consultarlo meglio è quello di scaricarlo. Per sicurezza ho lasciato il link.
In realtà si tratta della traduzione di un inno più antico scritto dal poeta greco Bacchilide come testimonia la nota che precede il testo a pagina 251: "Tradusse l’Arcangeli quest’inno [del poeta greco Bacchilide, appunto. n.d.r.] nel 1842, e lo stampò col testo a fronte, per le nozze del marchese Ricolfi-Doria con la Ernestina Cironi (Prato, Aldina, 1845). Il celebre maestro Rossini volle nel 1850 metterlo in musica; e allora l’Arcangeli lo mutò in parte, come qui vien pubblicato".
Il mio consiglio per consultarlo meglio è quello di scaricarlo. Per sicurezza ho lasciato il link.
Gabriele - 27/2/2014 - 20:56
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