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Gloire au Dix-septième

Gaston Montéhus
Lingua: Francese


Gaston Montéhus

Lista delle versioni e commenti


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(1907)
Paroles et Musique de Montéhus
Testo e musica di Montéhus
[[https://www.histoiredefrance-chansons.com/partitions/MI0172.jpg|Gloire au 17ième]

Les soldats du 17e, sur les allées Paul Riquet à Béziers. Au premier plan, une femme en tablier contemple la scène. À l’arrière-plan, on distingue une foule de sympathisants
Les soldats du 17e, sur les allées Paul Riquet à Béziers. Au premier plan, une femme en tablier contemple la scène. À l’arrière-plan, on distingue une foule de sympathisants


"Gloire au Dix-septième" racconta le gesta di un battaglione francese (il Diciassettesimo, appunto) che si rifiutò di sparare sulla folla in occasione di alcuni moti contadini avvenuti nel 1907 nella regione di Béziers, nel sud della Francia. Per questo, tutti i suoi componenti o quasi finirono al bagno penale militare per insubordinazione. (L'episodio è raccontato anche da Gaston Couté in Pour faire plaisir au colon). Sulla stessa aria di questa canzone fu cantato il canto antibellico di trincea Non, non, plus de combats.
Lègitim' était votre colère
Le refus était un grand devoir
On ne doit pas tuer ses père et mère
Pour les grands qui sont au pouvoir
Soldats votre conscience est nette
On n'se tue pas entre Français
Refusant d' rougir vos baï6nnettes
Petits soldats oui vous avez bien fait.

Salut, salut à vous
Braves soldats du Dix-septième
Salut braves piou-pious
Chacun vous admire et vous aime
Salut, salut à vous
A votre geste magnifique
Vous auriez en tirant sur nous
Assassiné la République

Comm' les autres vous aimez la France
J'en suis sur même vous l'aimez bien
Mais sous votre pantalon garance
Vous êt's restés des citoyens
La Patrie c'est d'abord sa mère
Cell' qui vous a donné le sein
Et vaut mieux même aller aux galères
Que d'accepter d'être son assassin

Salut, salut à vous
Braves soldats du Dix-septième
Salut braves piou-pious
Chacun vous admire et vous aime
Salut, salut à vous
A votre geste magnifique
Vous auriez en tirant sur nous
Assassiné la République

Espérons qu'un jour viendra en France
Où la paix la concord' regnera
Ayons tous au coeur cette espérance
Que bientôt ce grand jour viendra
Vous avez j'té la premièr' graine
Dans le sillon de l'humanité
La récoltre sera prochaine
Et ce jour-là vous serez tous fêtés.

Salut, salut à vous
Braves soldats du Dix-septième
Salut braves piou-pious
Chacun vous admire et vous aime
Salut, salut à vous
A votre geste magnifique
Vous auriez en tirant sur nous
Assassiné la République

inviata da Riccardo Venturi




Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi (2004)
GLORIA AL DICIASSETTESIMO

Legittima era la vostra collera
Rifiutarsi era un grande dovere
Non si devono uccidere i propri padri e madri
Per i grandi che sono al potere
Soldati, la vostra coscienza è pulita
Non ci si uccide tra Francesi
Rifiutandovi di insanguinare le vostre baionette
Soldatini, avete fatto bene

Vi saluto, vi saluto
Coraggiosi soldati del Diciassettesimo
Vi saluto, bravi marmittoni
Ognuno vi ammira e vi ama
Vi saluto, saluto voi
E il vostro magnifico gesto
Avreste, sparandoci addosso,
Assassinato la Repubblica.

Come gli altri voi amate la Francia
Ne son certo, anche voi la amate davvero
Ma sotto la vostra divisa di ordinanza
siete rimasti dei cittadini
La Patria è prima di tutto la propria madre,
quella che vi ha porto il seno,
e val meglio andare in galera
Che accettare di essere il suo assassino

Vi saluto, vi saluto
Coraggiosi soldati del Diciassettesimo
Vi saluto, bravi marmittoni
Ognuno vi ammira e vi ama
Vi saluto, saluto voi
E il vostro magnifico gesto
Avreste, sparandoci addosso,
Assassinato la Repubblica.

Speriamo che venga un giorno, in Francia,
In cui regneranno pace e concordia
Abbiamo tutti in cuore questa speranza
che presto questo gran giorno verrà
Avete gettato il primo seme
Nel solco dell'umanità,
Il raccolto arriverà presto
E quel giorno sarete tutti festeggiati.

Vi saluto, vi saluto
Coraggiosi soldati del Diciassettesimo
Vi saluto, bravi marmittoni
Ognuno vi ammira e vi ama
Vi saluto, saluto voi
E il vostro magnifico gesto
Avreste, sparandoci addosso,
Assassinato la Repubblica.



Lingua: Occitano

La versione occitana de Lou Dalfin

[2016]
Album : Musica endemica

lou dalfin musica endemica 1

Questa canzone racconta la bellissima (seppur tristissima) storia del diciassettesimo battaglione di fanteria dell'esercito francese. Agli inizi del '900 questi soldati si rifiutarono di ubbidire agli ordini, era stato infatti loro comandato di sparare sopra un gruppo di vignaioli in protesta. I poveri soldati vennero mandati per punizione tutti nella legione straniere a morire nelle prime file durante le battaglie dell'esercito francese in Africa. - (Da Questa pagina)
GLÒRIA AL DÈTZ-E-SETEN

Era just virar la cròça en l'aire
Renegar era un gran dever
Te chal pas tuar ton paire e maire
Per los grands que son al poder
Soldats vòstra consciència es neta
Sus la gent se tira pas
Refusant de salhir las baionetas
Pichòts soldats segur qu'avetz ben fach

Salut, salut a vos dètz-e-seten d'infantaria
Salut braves pichons
Gojats de la nòstra familha
Salut, salut a vos a vòstra tropa manhifica
Perqué avetz pas tirat sus nos
Vos a tuat, la republica

Per justìcia e pas per ‘na quimera
ai l'esper de veire un jorn escrich
vòstre nom bel gròs sus las charrieras
e las plaças de nòstre paìs
soldats, de vòstra valentia
chal parlar-n'en a las meinaas
mai que de Poitiers e la Bastilha
es lo vòstre record que chal gardar

Salut, salut a vos dètz-e-seten d'infantaria
Salut braves pichons
Gojats de la nòstra familha
Salut, salut a vos a vòstra tropa manhifica
Perqué avetz pas tirat sus nos
Vos a tuat, la republica

Perqué avetz pas tirat sus nos
Vos a tuat, la republica
SALUT!

inviata da Adriana - 10/5/2016 - 16:23


Gloire au 17ème nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, rifugiato in Francia

L'anarchico italiano Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 - Roma, 21 aprile 1968) è l'autore di importantissime memorie (pubblicate nel 1954 dalle Edizioni Scientifiche Italiane con prefazione di Gaetano Salvemini, e ripubblicate nel 1978 dalle Edizioni Anarchismo), intitolate "Mezzo Secolo di Anarchia". Nel 1912 Armando Borghi, per sfuggire ad una delle sue numerose carcerazioni in Italia, si trovava rifugiato a Parigi (dove conobbe e frequentò, tra gli altri, il famoso e quasi mitico Amilcare Cipriani); a pagina 124 del volume si trova la seguente testimonianza su questa canzone di Montéhus, quasi sicuramente la prima e forse l'unica in lingua italiana e resa pochissimi anni dopo la sua composizione:

"[...] Spesso mi sorprendo ancor oggi [Borghi scrive tra il 1945 e il 1946, ndr] ad ascoltare una reminiscenza musicale che mi viene a zufolare all'orecchio. E' l'inno ai soldati del 17° fanteria. Questi si sono ribellati all'ordine di far fuoco su una folla di vinaiuoli in sciopero. E' una dolce nenia di ringraziamento. Ecco il ritornello: "Salute, salute a voi - Gloriosi soldati del Diciassettesimo - Salute, salute a voi per il vostro gesto magnifico - Voi avreste, tirando su di noi, assassinato la repubblica." Equipes di questi artisti davano spettacoli in giro per la Francia. La propaganda antimilitarista sfolgorava."

Riccardo Venturi - 21/8/2015 - 11:22




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