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La protesta

Letizia Fuochi
Langue: italien


Letizia Fuochi


Sventolavano le bandiere sulla piazza rossa come il fuoco,
strillavano le sirene strozzate dal frastuono
e il fischio dei microfoni urlava grandi parole
inchiodate e imprigionate al calar del sole.

Armati fino ai denti di lingua e di pensiero,
intonavano gli studenti un canto sincero
e la protesta si accendeva con l'incalzare della notte
mentre il ricordo silenzioso inesorabile poi inghiotte
un destino senza ritorno come un abisso senza memoria
come matite spezzate senza traccia né gloria.

Troppi furono quei ragazzi torturati dal dolore
scomparsi e trascinati dentro fosse senza nome
insieme a quelli che han cercato dimenticando la paura
di dar voce alla loro dignità contro la dittatura
e adesso sfilano le loro madri le pazze di piazza di maggio
in cerca dei loro figli della verità.
Un'intera generazione fu affidata alle braccia dell'oblio
ma non esiste il delitto perfetto
non resiste la morte senza un addio
e 30.000 fantasmi sono potenti e rumorosi
sono le anime dei dissidenti considerati pericolosi
perché hanno il cuore vivo della storia
e la coscienza pulita della memoria
sono il sangue ed il respiro gli occhi limpidi della pietà.

Sventolavano le bandiere sulla piazza rossa come il fuoco
giravano le sirene come dadi dentro a un gioco
e l'eco dei microfoni cantava grandi parole
liberate e rilasciate al sorgere del sole.



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